Alessandro Massidda (Fialc Cisal): «E’ a dir poco allucinante che la politica regionale, per questioni burocratiche assurde, stia portando alla chiusura dello Portovesme srl».
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«E’ a dir poco allucinante che la politica regionale, per questioni burocratiche assurde, stia portando alla chiusura dello Portovesme srl.»
A sostenerlo è Alessandro Massidda, segretario della Fialc Cisal.
«La Portovesme srl, è l’unica grossa azienda rimasta ancora in piedi e continua a garantire migliaia di buste paga, nel territorio tra i più poveri dell’intero paese, a causa di una devastante disoccupazione – aggiunge Alessandro Massidda -. E’ inaccettabile che si stia rischiando, che le autorizzazioni per la nuova discarica, possano arrivare troppo tardi. Questo territorio, non può più permettersi la perdita nemmeno di un solo posto di lavoro, e in questo caso parliamo di migliaia di posti di lavoro.»
«La tensione è sempre più alta, e il governo regionale, con la sua azione, decisamente poco incisiva, sta seriamente rischiando di far esplodere una bomba sociale, perché un altro colpo del genere, cioè, la chiusura dell’ennesima realtà produttiva, il nostro territorio non sarebbe in grado di sopportarlo, e si potrebbe addirittura mettere seriamente a rischio lo stesso ordine pubblico – conclude il segretario della Fialc Cisal -, se questa vicenda non venisse risolta prima che la fabbrica possa avviare la fermata degli impianti.»
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