E’ tramontata ancora prima di nascere la trattativa per la cessione del Carbonia Calcio ad un imprenditore torinese.
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E’ tramontata ancora prima di nascere la trattativa per la cessione del Carbonia Calcio ad un imprenditore torinese che nelle scorse settimane sembrava aver manifestato interesse, dopo la sfortunata conclusione dei play-off per i ripescaggi in Eccellenza regionale. Ad ufficializzare la mancata definizione di un accordo entro la scadenza di mercoledì 21 giugno, è stato ieri sera il presidente del Carbonia Calcio, Renato Giganti. «Non se ne farà nulla – ha detto Renato Giganti, ormai da oltre due lustri al vertice della prima squadra di calcio del Sulcis Iglesiente – avevamo chiesto al nostro interlocutore una risposta entro mercoledì 21 giugno e questa non è arrivata e, probabilmente, un reale interesse non c’è mai stato». Il tramonto di questa ipotesi è arrivato dopo che lo stesso Renato Giganti, con i figli Luca e Pino, aveva incontrato l’imprenditore recentemente, su sua esplicita richiesta, nella sua città, Torino.
A questo punto, considerato che ieri, 23 giugno, sono scaduti i termini per la definizione di fusioni tra società, restano in campo due ipotesi per il futuro del Carbonia Calcio: la prima potrebbe scaturire dall’interesse mostrato da alcuni imprenditori locali, con i quali, comunque, la famiglia Giganti ha avuto finora un solo contatto ufficioso, tanto che lo stesso presidente l’ha definita al momento non percorribile; la seconda porterebbe la stessa famiglia Giganti ad andare avanti almeno per un’altra stagione, magari con il sostegno di qualche nuovo socio, per una stagione comunque da protagonisti, sulla falsariga di quella appena conclusa, con la prima squadra nel campionato di Promozione regionale e con il settore giovanile sia a livello regionale sia locale.
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