Gianluigi Rubiu (Udc): «Sono inconcepibili le carenze della macchina antincendi. La Regione si attivi per una base dei Canadair anche nel Sud Sardegna».
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Dopo le fiamme che hanno provocato danni ingentissimi, a Iglesias divampano le polemiche sui ritardi nelle operazioni di spegnimento del rogo e sulla mancanza di una base logistica nel Sud Sardegna. L’incendio ha seminato panico e distruzione, con uno scenario infernale alla periferia della città, tra Monteponi e Villamarina. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha vissuto da vicino quei momenti.
«Mai vista una cosa del genere – racconta Gianluigi Rubiu – con la città devastata dalle fiamme. Abbiamo temuto il peggio, con il fuoco che ha divorato migliaia di ettari di bosco e macchia mediterranea. Un pomeriggio che non sarà facile archiviare, anche perché, è parso subito chiaro che il fuoco si sarebbe spinto verso la città. Alle 15.00 ho inviato quindi la richiesta urgente alla macchina operativa regionale. I primi velivoli per lo spegnimento del rogo sono arrivati dopo un’ora, con le fiamme che avanzavano indisturbate.»
«Ci siamo sentiti abbandonati. Per diversi minuti hanno agito da soli tantissimi volontari, compresi gli agenti di Forestas ed il Corpo Forestale – sottolinea Gianluigi Rubiu, che ha già presentato un’interrogazione urgente – . E’ stata evidente la carenza della macchina antincendi regionale, con la mancanza di una base operativa dei Canadair nel Sud Sardegna. E’ impensabile che la stazione sia dislocata solo a Olbia, con tempi lunghissimi per gli interventi nella parte meridionale dell’Isola. Una lacuna che mette a rischio tutto il territorio del Sulcis Iglesiente oltreché il basso Campidano. Ci chiediamo come si possa mantenere una sottostazione dell’Enel in prossimità di una pineta – conclude Gianluigi Rubiu – senza alcuna manutenzione. O, ancora, come sia possibile far attraversare i cavi dell’alta tensione in mezzo agli alberi, con pericoli per l’innesco delle fiamme.»
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