22 November, 2024
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Abbanoa esprime soddisfazione per i risultati di Goletta Verde e Legambiente sulla qualità delle acque presenntati stamane ad Alghero, che «certificano l’impegno di Abbanoa nel preservare l’ambiente dei litorali sardi».

«Sono quasi 350 – si legge in una nota del gestore unico – gli impianti di depurazione che, grazie al lavoro di quattrocento operatori, garantiscono ogni giorno la qualità delle acque scaricate in mare. La stragrande maggioranza dei litorali sardi gode di ottima salute. In tutta l’Isola solo 5 punti sono risultati “critici”, ma nessuno di questi fa riferimento all’attività di Abbanoa. A finire nel mirino sono località non servite dal Gestore (come nel caso del riu Mannu a Portixeddu a Fluminimaggiore o Rio Modolo – Comuni non gestiti), dove sono presenti sistemi autonomi di smaltimento dei reflui (Rio Cuggiani a San Pietro a Mare di Valledoria), oppure zone urbane dove sono presenti scarichi abusivi nelle reti delle acque piovane (San Giovanni ad Alghero e Rio Fodeddu a Tortolì).»

«Nel campo della depurazione è forte l’impegno di Abbanoa che ha messo in campo ben 14 maxi-appalti per un valore di 50 milioni di euro destinati a realizzare opere strategiche proprio nel settore fognario-depurativo: riguardano nuovi depuratori e collettori fognari. Grande attenzione è stata riservata anche all’attivazione di sistemi di riuso dei reflui depurati in campo agricolo: ne è un esempio l’accordo con il Consorzio di bonifica della Nurra che mette a disposizione delle coltivazioni ben sette milioni di metri cubi d’acqua depurata all’anno dall’impianto San Marco ad Alghero – si legge ancora nella nota di Abbanoa -. E’ stata inarrestabile la lotta agli scarichi abusivi, anche in riferimento alle attività produttive. Dal 2010 Abbanoa ha censito 6.266 attività produttive; eseguito 2.986 ispezioni;  effettuato 546 controlli sulla qualità dei reflui e presentato 754 denunce, 41 delle quali hanno riguardato l’ultimo anno. Infatti un’importante criticità che Abbanoa sta affrontando con forza è costituita dalla presenza di eccessivi scarichi produttivi che, non rispettando le norme di riferimento, sono causa di disservizi a scapito dell’intera collettività. L’azione di verifica e denuncia, con messa in mora dei soggetti interessati è continua e portata avanti per garantire la piena funzionalità dei depuratori a servizio dell’intera collettività.»

«Anche quest’anno Abbanoa ha dovuto far fronte a una vera emergenza: nei depuratori sono finiti dagli scarti di macellazione ai residui della lavorazione delle olive o della vinificazione, mentre nelle zone a più alta produzione di prodotti caseari (autorizzati all’esercizio e non) i danni maggiori sono stati causati dalle rimanenze liquide oleose del processo di trasformazione del latte. A questi si sommano gli scarichi di oli minerali (oli di macchina) o gli idrocarburi liberamente rilasciati nelle fognature (relativi per esempio ai lavaggi delle cisterne dei condomini) oppure, ancora, i residui di vernici (carrozzerie). Tutti inquinanti che impattano sul normale funzionamento degli impianti di depurazione. Nella “migliore” delle ipotesi creano un sovraccarico degli impianti, nei casi più frequenti  possono essere addirittura inibitori del processo depurativo.

Oltre ai consueti stabilimenti industriali (industrie chimiche, meccaniche, alimentari, ecc.), devono però essere autorizzati i reflui provenienti da alberghi, ristoranti, lavanderie a secco, autofficine, cliniche mediche, stazioni di servizio, come pure da attività altamente inquinanti come caseifici, oleifici, mattatoi e cantine vinicole che con i loro scarichi incontrollati compromettono il funzionamento degli impianti di depurazione. In base alla tipologia di attività, le aziende sono obbligate a installare alcuni strumenti di pretrattamento nei propri scarichi, come degrassatori o disoleatori. Grassi e oli esausti in massicce quantità hanno effetti devastanti sui depuratori e il rischio per l’ambiente è altissimo. Non a caso – conclude la nota di Abbanoa – la legge ha previsto sanzioni penali (chi ha sistemi differenti di raccolta degli inquinanti come vasche asettiche o trucciolato assorbente è comunque tenuto a comunicarlo).»

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Il bilancio sui 29 punti monitorati da Goletta Verde lungo le coste della Sardegna dal 15 al 18 giugno è molto positivo. I risultati sono stati presentati questa mattina ad Alghero. Su un totale di ventinove punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde cinque presentavano valori di contaminazione elevata: nel mirino finiscono ancora una volta le foci di alcuni fiumi e corsi d’acqua. Punti critici che in alcuni casi Legambiente segnala da anni sui quali è necessario una immediata verifica da parte delle autorità preposte.

È questo il bilancio del monitoraggio svolto in Sardegna dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al sostegno del CONOU – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau. L’istantanea regionale sulle acque costiere è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa ad Alghero da Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde; Luciano Deriu, Direttivo Legambiente Sardegna e Roberto Barbieri, Responsabile Mare di Legambiente Sardegna e presidente di Legambiente Alghero, alla presenza di Raniero Selva, Assessore all’Ambiente del comune di Alghero ed Antonio Cossu, segretario regionale sindacato medici italiani.

Il monitoraggio di Goletta Verde (eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente tra 15 e il 18 giugno 2017) prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. I punti che sono stati giudicati “fortemente inquinati” o inquinanti rientrano proprio in questa casistica. Si tratta dei campionamenti effettuati alla foce del ruscello Modolo in località Turas di Bosa e alla foce del corso d’acqua presso via Garibaldi a San Giovanni di Alghero (punto quest’ultimo che riceve lo stesso giudizio per il terzo anno consecutivo). Stesse criticità riscontrate per i monitoraggi effettuati in prossimità della foce del Rio Fodeddu a Tortolì (Og) e alla foce del Riu Mannu a Portixeddu di Fluminimaggiore (che lo scorso anno fu giudicato “inquinato”). Ricevono il giudizio di “inquinato” anche le acque prelevate alla foce del Rio Cuggiani a San Pietro a Mare, nel comune di Valledoria.

Molto da fare, invece, sul fronte dell’informazione ai bagnanti. La cartellonistica in spiaggia è ancora troppo scarsa, nonostante da tre anni sia scattato l’obbligo per i Comuni costieri di apporre pannelli informativi circa la qualità delle acque. Rispetto ai 29 punti monitorati dai tecnici, soltanto in tre i tecnici hanno potuto riscontrare la presenza di questi cartelli che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi quattro anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa.

«Il nostro è un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni – spiega Serena Carpentieri, Portavoce di Goletta Verde -. Il nostro obiettivo non è fermarsi alla semplice denuncia, ma avviare un approfondimento e confronto per fermare l’inquinamento da mancata depurazione che si riversa in mare. Il mare della Sardegna conferma un buono stato di salute, con tutti i prelievi eseguiti in corrispondenza delle spiagge che rientrano nei limiti previsti dalla legge. Diversa però la situazione per quanto riguarda fiumi e canali che arrivano in mare. Si tratta di criticità già segnalate da anni sulle quali occorre intervenire subito.»

La salute dei nostri mari è sempre più a rischio a causa della maladepurazione, dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalità ambientali, che seguitano a sfregiare coste e territori italiani. Un assalto che non si ferma, come dimostrano i dati del dossier Mare Monstrum di Legambiente sul mare illegale basato sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto: la Sardegna con 910 infrazioni accertate (il 5,8% a livello nazionale) 1367 persone denunciate e arrestate e 162 sequestri effettuati si piazza all’ottavo posto nella classifica italiana del mare illegale e in coda alla classifica per km di costa con 0,5 infrazioni/km. Un dato in leggero calo rispetto allo scorso anno. Una riduzione generalizzata a livello nazionale dovuta soprattutto alla forza deterrente della nuova legge sugli ecoreati che colpisce soprattutto inquinamento e disastro ambientale.

«Il primato della Sardegna deve continuare ad essere quello del mare pulito – dichiara Marta Battaglia, Direttore Legambiente Sardegna –. Per questo motivo, insieme a Goletta Verde, vigiliamo sui casi di insufficiente depurazione dei reflui anche in collaborazione, da qualche anno, con Abbanoa e vogliamo spronare le amministrazioni a fare di più, anche per individuare scarichi illegali in mare e lungo i fiumi. Chiediamo ai Comuni interessati di cogliere questa occasione per aprire un tavolo di confronto su questo tema, studiando e pianificando durante tutto l’anno proposte di miglioramento e la messa in campo di strumenti efficaci per contrastare questi fenomeni che, anche se isolati, continuano a minacciare la salute del mare. Appello che ovviamente estendiamo alla Giunta Regionale affinché venga ulteriormente migliorato il sistema della depurazione.»

«I risultati di Goletta Verde ci lasciano sicuramente soddisfatti, ma se negli stessi punti si riscontra da anni una criticità è evidente che c’è qualche problema che va approfondito e risolto al più presto, coinvolgendo nella ricerca delle responsabilità sia i comuni costieri che dell’entroterra – dichiara Roberto Barbieri, Responsabile mare di Legambiente Sardegna e presidente di Legambiente Alghero -. Non è, inoltre, più tollerabile l’assenza di cartelli informativi sulla qualità delle acque. L’accesso all’informazione è un diritto di cittadini e turisti e un dovere per le autorità competenti e per tutti i comuni costieri, cosi come previsto dalla normativa sulla balneazione. Ad di là dei cartelli sulle spiagge, ai tanti turisti che arrivano in Sardegna è opportuno dare maggiori informazioni sullo stato della balneazione locale, ruolo che potrebbero svolgere con facilità gli info-point turistici già esistenti.»

Tornando ai dati del dossier Mare Monstrum, tra le tipologie di reato in Sardegna spiccano quelli legati all’insufficiente depurazione e agli scarichi inquinanti: 290 le infrazioni accertate con 419 denunce e 77 sequestri. A seguire i reati legati al ciclo del cemento lungo la costa (237 quelli accertati nell’ultimo anno, con 501 persone denunciate e 56 sequestri effettuati) e quelli i legati alle violazioni al codice della navigazione (228 accertati, 242 persone persone denunciate) e infine la pesca di frodo con 155 infrazioni accertate, 205 persone denunciate e 24 sequestri (24.604 kg i prodotti ittici finiti sotto sequestro).

Tra i fattori inquinanti, troppo spesso sottovalutati, c’è anche il corretto smaltimento degli olii esausti. Proprio per questo, anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo da 33 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 95% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. In Sardegna, nel 2016, il Consorzio ha raccolto 3.460 tonnellate di oli usati. «La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese».

I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN SARDEGNA*

*prelievi effettuati tra il 15 e il 18 giugno 2017 PV

COMUNE

LOCALITÀ

PUNTO

GIUDIZIO

CARTELLI INFORMATIVI**

SS

Sassari

Argentiera

Spiaggia Argentiera

Entro i Limiti

No

SS

Castelsardo

Lu Bagnu

Spiaggia Lu Bagnu

Entro i Limiti

Si

SS

Valledoria

San Pietro a mare

Foce Rio Cuggiani

Inquinato

No

OT

Trinità d’Agultu

Isola Rossa

Spiaggia Isola Rossa

Entro i Limiti

No

OT

Santa Teresa di Gallura

Rena Bianca

Spiaggia Rena Bianca

Entro i Limiti

No

OT

Arzachena

Cannigione

Spiaggia Cannigione fronte foce canale

Entro i Limiti

No

NU

Budoni

Marina di Porto Ottiolu

Spiaggia a destra del porto

Entro i Limiti

No

NU

Siniscola

Foce Rio Siniscola

Entro i Limiti

No

OT

S. Teodoro

Cala d’Ambra

Spiaggia Cala d’Ambra fronte foce

Entro i Limiti

No

NU

Posada

S. Giovanni

Spiaggia S. Giovanni

Entro i Limiti

No

NU

Dorgali

Cala Gonone

Spiaggia Cala Gonone

Entro i Limiti

No

OR

Oristano

Marina di Torre Grande

Foce canale di stagni di Cabras

Entro i Limiti

Si

OR

Cuglieri

Borgata S’Archittu

Spiaggia Borgata S’Archittu

Entro i Limiti

No

OR

Tresnuraghes

Porto Alabe

Spiaggia fronte rio Jana

Entro i Limiti

No

OR

Bosa

Bosa Marina

Foce fiume Temo

Entro i Limiti

No

OR

Bosa

Turas

Foce ruscello Modolo

Fortemente Inquinato

No

SS

Alghero

Maria Pia

Spiaggia Maria Pia

Entro i Limiti

No

SS

Alghero

San Giovanni

Foce corso d’acqua presso via Garibaldi

Fortemente Inquinato

No

OG

Tortolì

Foce Rio Foddeddu

Fortemente Inquinato

No

OG

Lotzorai

Iscrixedda

Spiaggia fronte Rio Girasole

Entro i Limiti

No

OG

Baunei

Santa Maria Navarrese

Spiaggia centrale S.M.Navarrese

Entro i Limiti

No

SU

Fluminimaggiore

Portixeddu

Foce Riu Mannu

Fortemente Inquinato

No

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L’11ª edizione della Fiera va in archivio con un bilancio sicuramente inferiore alle attese, per le già citate ragioni “meteorologiche” e, come ha sottolineato ieri mattina nel suo intervento anche l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, vanno rivisti alcuni aspetti organizzativi, per dare ancora maggior impulso all’iniziativa e al lavoro fatto con grande passione e sacrificio dagli organizzatori del Consorzio Fieristico Sulcitano, anche per raggiungere risultati ancora migliori dal punto di vista della promozione turistica del territorio, oltre che di sostegno delle migliori realtà enogastronomiche presenti in Sardegna.
Alleghiamo un ricco album di fotografie scattate ieri sera.

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Il coordinamento del Piano Sulcis, d’intesa con l’assessorato regionale della Programmazione, ha organizzato un incontro nella sala convegni della Sotacarbo che si terrà venerdì 30 giugno, dalle 9.30 alle 13.30, che vedrà coinvolti i principali soggetti di ricerca che hanno ricevuto, nel corso degli ultimi anni, un importante impulso alla crescita delle attività, grazie alle risorse rese disponibili attraverso il Piano Sulcis.

Il Piano Sulcis veicola, su base pluriennale, oltre 43 milioni di euro verso la ricerca e 5 milioni di euro per lo sviluppo delle competenze. A questi si aggiungono altri rilevanti stanziamenti per investimenti in ricerca, localizzati nel Sulcis, per esempio per il progetto ARIA, non compresi nel Piano ma estremamente affini a questo per contenuti ed obiettivi.

L’obiettivo della riunione è fare il punto sulle attività in corso, confrontare le esperienze, realizzare sinergie, prospettare sviluppi e possibili spin off. E’ opportuno valutare l’opportunità della costituzione di una consulta della ricerca Sulcis: un organismo snello ed operativo che possa prevedere una piattaforma condivisa di scambio di esperienze ed informazioni con un programma di due incontri plenari all0anno.

L’incontro verrà coordinato da Francesco Mola, pro-rettore dell’Università di Cagliari e prevede il saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda; l’intervento del Magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo; un’introduzione del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; gli interventi di Fabio Tore del Centro regionale di Programmazione – coordinatore delle politiche per la ricerca, del presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza e del presidente della Carbosulcis Antonio Martini.

Sono stati invitati i soggetti vincitori o partecipanti al bando per la ricerca di base gestito dal CRP, l’Ausi, Sardegna Ricerche, il CRS4, l’Enea, Igea Spa e le aziende del territorio.

Sono previsti, inoltre, partecipazione e interventi delle istituzioni locali, delle organizzazioni sociali e delle direzioni scolastiche del territorio.

Chiuderà i lavori Raffaele Paci, assessore della Programmazione e vicepresidente della Giunta regionale.

Al termine, verrà effettuata una visita del Centro Sotacarbo.

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Domattina,alle 10.00, il Consiglio regionale comincerà l’esame dei circa 300 emendamenti presentati dai diversi gruppi consiliari al Dl n. 408 che contiene una serie di norme in materia di edilizia ed urbanistica.

La maggior parte delle proposte di modifica del testo proviene da Forza Italia (240), cui si aggiungono quelle dell’Udc (6) e del Psd’Az (1). Per quanto riguarda la maggioranza 2 emendamenti portano la firma della Giunta, 11 sono sottoscritti dal vice presidente della commissione Governo del Territorio Antonio Solinas (Pd), 8 dal consigliere Piero Comandini ed uno ciascuno dai consiglieri Giuseppe Meloni, Gianmario Tendas, Salvatore Demontis e Daniela Forma, sempre del Pd. Completano le proposte della maggioranza i 6 emendamenti presentati dal capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta.

Per finire il consigliere del gruppo Misto Francesco Agus, che ha presentato 18 proposte di modifica.

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I consiglieri regionali di Art. 1 Sdp Luca Pizzuto, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Paolo Zedda, hanno presentato nei giorni scorsi una mozione sull’esercitazione militare della NATO denominata “Joint Stars 2017” che, da quanto appreso, si svolgerà presso il poligono di Teulada dal 14 al 29 ottobre e sulla grave circostanza dell’approvazione del calendario delle esercitazioni del secondo semestre 2017 in assenza dei sette membri civili del Comitato Militare Paritetico nominati dalla Regione Sardegna.

«È grave – affermano i consiglieri di Art. 1 Sdp – che ancora una volta si impongano decisioni dall’alto, senza peraltro coinvolgere pienamente l’organismo deputato alle questioni attinenti al piano delle esercitazioni, apponendo, tra l’altro, il segreto d’ufficio sul documento. Crediamo che il Presidente della Giunta sia nel pieno diritto di chiedere spiegazioni e agire per riportare la trattativa nei tavoli istituzionali. Non possiamo permettere,  che in ogni occasione, i sardi siano costretti ad accettare decisioni statali che portano conseguenze nel territorio e nella vita dei suoi abitanti. Ci sono i tempi – concludono i 4 consiglieri di Art. 1 Sdp – per rivedere la decisione e impostare a diversi livelli un dialogo più costruttivo. Occorre riprendere al più presto tutte le questioni che riguardano le servitù militari e il rapporto Stato-Regione.»

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Il Sistema Sanitario Regionale sta avviando una nuova fase, con l’obiettivo di migliorare i servizi a vantaggio della salute delle persone. La nuova fase porta con sé esigenze organizzative che coinvolgono i territori con obiettivi orientati in particolare verso i diritti delle persone fragili e della loro salute.

Per comprenderne al meglio i risvolti di questo nuovo sistema dei servizi, le Acli della Sardegna, in collaborazione con lo IARES, Legacoop e Confcooperative, hanno organizzato un incontro di approfondimento e riflessione dal titolo “Territorio, non autosufficienza e invecchiamento”.

L’evento si svolgerà martedì 27 giugno p.v. a Cagliari presso la Direzione Generale delle Politiche Sociali Regione Sardegna nella Sala Anfiteatro in Via Roma, 253.

All’incontro parteciperanno come relatori Fulvio Moirano, Direttore generale ATS Sardegna e Stefania Manca, Direttrice generale Politiche sociali della Regione Sardegna.

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Dal 1° luglio al 7 ottobre la mostra “A proposito dell’incidere” espone al Museo MACC di Calasetta le opere degli autori Alfredo Billetto, Vincenzo Gatti, Mario Gosso, Guido Navaretti e Alberto Rocco attivi attualmente in Piemonte. La mostra non è una generica collettiva, ma  tre mostre che si succederanno in sequenza.

Un organico documento dove gli autori di generazioni differenti, hanno praticato la grafica ed in particolare quella incisa a livello altamente professionale.

Per loro la grafica è stata vocazione, esperienza di metodo, occasione di ricerca, esercizio sistematico e verifica. Mediante l’utilizzo di pratiche differenti o addirittura divergenti, hanno approfondito la conoscenza delle tecniche dell’incisione e delle loro possibilità nell’attuarla, ma soprattutto hanno saputo adattarla alle proprie esigenze comunicative.

Le scelte compiute dai cinque artisti durante il loro percorso non sono state facili, ma meditate e perfezionate nel tempo ed ogni volta rinvigorite dal persistere della necessità di una corrispondenza, necessità che è insieme analitica ed espressiva.

 

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Adecco nasce in Svizzera nel lontano 1957, ma ben presto diventa un gruppo internazionale. Oggi è il leader nel settore dello Human Resources per le aziende. Questa volta però è la stessa Adecco a ricercare personale. Dice il country manager Italia del gruppo Andrea Malacrida: Crediamo che il miglior modo per ispirare e orientare le persone all’interno del mercato del lavoro in Italia sia fare del mondo un posto migliore per lavorare: per questo vogliamo incontrare persone e professionisti pronti ad abbracciare non un semplice lavoro, ma una missione più ampia. Non una semplice mansione, ma un modello di comportamento, una professione orientata agli altri, alle relazioni e alla sintesi organizzativa».

Sono 100 le professionalità ricercate attualmente da Adecco, difatti… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_adecco.html .

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CNelle giornate di domani, martedì 27 giugno 2017, e giovedì 29 giugno lo sportello di Carbonia sarà chiuso al pubblico per consentire agli operatori di effettuare attività di aggiornamento del personale. Sarà invece operativo oggi, mercoledì e venerdì con i consueti orari: dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.00.

I clienti hanno comunque a disposizione numerosi servizi “a chilometro zero”. Oggi per poter attivare una nuova fornitura, avere informazioni sul proprio estratto conto o ricevere risposte e soluzioni ai problemi non è più necessario spostarsi fisicamente per recarsi allo sportello più vicino: tutti i servizi sono a disposizione con una semplice telefonata (numero verde 800 062 692, gratuito da rete fissa e a tariffa ripartita da cellulare) o con un click su Sportello Online (www.abbanoa.it).

Anche il servizio di segnalazione guasti (800 022 040), attivo h24, è a disposizione di chi intende segnalare ad Abbanoa una rottura o un disservizio generato da un guasto. E sempre sulla scia dei “servizi a km zero” a garantire tempi brevi di risposta c’è il servizio mail: per avere qualsiasi tipo di informazione, richiedere una rateizzazione o qualsiasi operazione commerciale (voltura, subentro, prima attivazione, cessazione, etc.) basta a scrivere a info@abbanoa.it .

Nei due giorni di chiusura dello sportello di Carbonia, i clienti potranno comunque rivolgersi allo sportello di Iglesias, appartenente allo stesso distretto, che effettua l’orario dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.00 dal lunedì al venerdì.