23 November, 2024
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La banca Fideuram è la prima Private Bank in Italia e la quarta nell’Area Euro. Appartiene al Gruppo Intesa Sanpaolo ed è specializzata nell’offerta di servizi di consulenza finanziaria, per soddisfare le esigenze finanziarie, previdenziali e assicurative dei suoi clienti. Ad oggi sono oltre 3.000 i dipendenti del gruppo. Fideuram ed i suoi private banker sono presenti in tutte le città italiane con oltre 100 uffici private banker e circa 100 sportelli bancari. Come accennato la banca fa parte del più grande gruppo italiano nel settore del credito e cioè Intesa-Sanpaolo. E’ proprio a partire dalle pagine dedicate al lavoro di Intesa che si evidenziano delle interessanti assunzioni nella figura di addetto allo sportello presso…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_fideuram.html .

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A Sant’Antioco, a conclusione degli accertamenti, i carabinieri della locale stazione hanno deferito in stato di libertà, per furto aggravato, un’esercente ed una pensionata, entrambi del luogo. Nei giorni scorsi, il responsabile tecnico dell’Enel ha concordato con i carabinieri di Sant’Antioco l’effettuazione di due controlli su altrettante utenze che, pur risultando attive, non registravano consumi. Controllate le due utenze, è stato accertato che, fraudolentemente, i titolari o chi per essi, avevano effettuato un allaccio abusivo, collegandosi direttamente alla rete elettrica, collegamento eseguito a monte del contatore, in modo da non farlo girare.

I due proprietari, tra i quali un noto esercente del luogo, avevano collegato il cavo con il quale prelevavano l’energia elettrica gratis con la rete elettrica della casa della pensionata, mentre l’esercente alimentava tranquillamente il suo esercizio commerciale.

I tecnici dell’Enel hanno provveduto a ristabilire le linee, mentre i carabinieri hanno inviato il resoconto dell’attività all’Autorità giudiziaria, contestando ai due fraudolenti utilizzatori il reato di furto aggravato.

 

 

 

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A Giba, a conclusione delle indagini effettuate in collaborazione con il laboratorio di dattiloscopia investigativa del RIS di Cagliari, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato a piede libero due disoccupati di Siliqua, B.F. di 41 anni e C.M. di 36, entrambi celibi, identificati quali autori del furto avvenuto nel lontano 1° marzo 2012, quando di notte penetrarono all’interno di un’abitazione di Porto Pino, di proprietà di un impiegato di Carbonia.

Nel sopralluogo effettuato dal personale specializzato della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, intervenuti su richiesta dei carabinieri di Giba, sono state ritrovate alcune impronte digitali considerate utili ai fini comparativi e, pertanto, l’identificazione è avvenuta a seguito dell’esito degli accertamenti effettuati da personale del laboratorio dattiloscopico del RIS di Cagliari che, nonostante siano passati 5 anni dai fatti, sono riusciti, con pazienza, a rilevare la corrispondenza delle impronte papillari acquisite sul posto all’epoca dei fatti con quelle dei due soggetti indagati (corrispondenza di almeno 18 punti caratteristici delle impronte). Dopo aver acquisito le impronte, infatti, queste sono state inserite nel sistema AFIS che ha dato la corrispondenza con le impronte giù classificate dei due ladruncoli.

I due disoccupati, che a distanza di oltre 5 anni avranno probabilmente già dimenticato il furto commesso, si ritroveranno a doverne rispondere davanti all’Autorità giudiziaria.

 

 

 

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Il magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, con i professori Ignazio Putzu e Maurizio Virdis ed il ricercatore, Duilio Caocci, è intervenuta nella Seconda commissione del Consiglio regionale per la programmata audizione sul testo unificato della proposte di legge in materia di lingua sarda. I vertici dell’Ateneo cagliaritano hanno riaffermato in premessa la centralità del tema della “limba” e hanno offerto piena disponibilità alla collaborazione per favorire l’approvazione e l’attuazione di norme efficaci per garantire salvaguardia e tutela del patrimonio linguistico sardo. «La cultura – ha dichiarato la professoressa Del Zompo – come didattica e ricerca dell’identità, di cui la lingua è il pilastro, è parte fondamentale della più grande università della Sardegna». Il rettore ha quindi ricordato l’attivazione della cattedra di lingua sarda nell’Università di Cagliari  («qualche giorno fa si sono svolti i primi esami») ed ha poi svolto una serie di considerazioni sul testo unificato.

Maria Del Zompo ha evidenziato l’assenza di una norma finanziaria («è evidente che senza le risorse adeguate nessuna politica linguistica si potrà realizzare in Sardegna») e lamentato la mancanza di un rappresentante delle università sarde nell’istituenda agenzia sarda per le lingue. Ulteriori sottolineature hanno riguardato la certificazione delle competenze per l’insegnamento della lingua («dobbiamo applicare regole internazionalmente accettate») e la necessità di scelte strategiche («si inizia dagli adulti oppure si parte dalle scuole o si procede contemporaneamente, ma in ogni caso con quali certezze nelle risorse?»).

Il professor Duilio Caocci ha salutato con favore «la connessione prevista nel testo di legge tra la lingua e l’editoria» ma ha sottolineato l’assenza di un esperto linguista in seno al previsto comitato tecnico scientifico («è paradossale che manchino i linguisti in una legge per la lingua»).

«La lingua – ha aggiunto il professor Maurizio Virdis – non è un bene da museificare e la scuola e l’università dovranno saper fare la loro parte non solo per non disperdere ma per far vivere a lungo una così grande ricchezza della Sardegna.»

Il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca (Pd), in conclusione dei lavori ha formulato l’auspicio di un comune impegno nel Consiglio regionale per garantire le adeguate risorse alla legge sulla lingua e nel ringraziare l’Ateneo cagliaritano per la collaborazione offerta ha preannunciato un nuovo ciclo di audizioni da tenersi anche a Sassari e Nuoro.

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Sabato 24 giugno, alle ore 19.00, nei locali del ristorante Bar “Centrale 38” di via Fosse Ardeatine, a Carbonia, verrà inaugurata la personale “Acquarelli” del pittore De Musset (Alfredo Mussetti).

La mostra rientra nella più ampia rassegna “itiner-ARTE-incittà”, Aperitivo Culturale organizzato dal Gruppo Liberi Pensatori in collaborazione con gli imprenditori della città e con il patrocinio del Comune di Carbonia – Assessorato della Cultura.

«Si tratta di un appuntamento che dimostra la sensibilità e l’attenzione della nostra Amministrazione comunale verso ogni forma di cultura – dice il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. L’arte, la musica, il teatro, la pittura, il disegno e la recitazione sono forme ed espressioni culturali che intendiamo valorizzare nel migliore dei modi nel corso del nostro mandato amministrativo. La nostra città, da questo punto di vista, ha grandi potenzialità, grazie alla presenza di numerosi artisti di talento.»

La rassegna vuole essere un ideale percorso culturale in compagnia di artisti della nostra città i quali – con appuntamenti settimanali – esporranno le proprie opere in appositi spazi all’interno di bar caffè della città.

Alfredo Mussetti, artista bergamasco di nascita ma sardo di adozione, dimostra sin da giovanissimo un’innata predisposizione per il disegno e la pittura, che affinerà nel corso degli anni frequentando la Scuola d’Arte “Accademia Carrara” di Bergamo.

In quella città partecipa a diverse estemporanee di pittura, distinguendosi per l’originalità e la padronanza compositiva.

Nel 1972, per motivi di lavoro, arriva a Carbonia. Nei momenti liberi da impegni professionali continua a coltivare la passione per la pittura: diverse le sue partecipazioni a Collettive ed Estemporanee, inframmezzate con altrettante Personali che lo vedono protagonista nel nostro territorio.

Ma sarà soprattutto l’incontro con Ines, la donna della sua vita, a fargli maturare la decisione di trasferirsi definitivamente a Carbonia.

In questa sua mostra, dal titolo: “Acquarelli”, l’artista celebra il trionfo della luce e dei colori della natura sarda – tra terra e mare, con invidiabile maestria. E tutto diventa anima, libertà e movimento. Un vero trionfo dell’amore per la vita.

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Il Comitato regionale faunistico si è riunito ieri a Cagliari,nella sede dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, alla presenza dell’assessore Donatella Spano. Dopo il confronto con tutte le componenti e le relative osservazioni, è stato proposto lo stesso calendario venatorio dello scorso anno con una novità per i tordi. Il ministero dell’Ambiente e l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno comunicato, infatti, che i periodi di chiusura della caccia ai tordi può essere posticipata di una decade rispetto ai limiti indicati in passato dalle direttive. Per tali motivi la caccia ai tordi verrà estesa fino al 28 gennaio.
Gli Uffici regionali ora invieranno la proposta deliberata all’Ispra per il parere obbligatorio. Una volta che l’Istituto verificherà che nella scelta delle date siano rispettate le norme di legge per ogni specie cacciata in Sardegna, il Comitato verrà riconvocato per deliberare il definitivo calendario venatorio 2017-2018.

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Approvato il programma preliminare di 8 milioni di euro per lo sviluppo dello sport in Sardegna. Le risorse, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, saranno così ripartite: 6,7milioni sono destinati alla partecipazione degli atleti a campionati nazionali federali e a squadre, per manifestazioni sportive nazionali e internazionali e per la partecipazione a campionati nazionali e federali a squadre di rilievo, e ancora per contributi per le singole trasferte fuori dal territorio regionale. 60mila euro andranno alla Commissione organizzatrice regionale per i Giochi Sportivi studenteschi. Per il sostegno dell’attività sportiva giovanile sono previsti 430mila euro, mentre 100mila euro sono per la sezione sarda del Comitato italiano Paralimpico. 300mila andranno a sostegno delle attività istituzionali degli Enti di promozione sportiva e delle Federazioni. Un contributo annuale di 390mila euro è stato pensato invece per le iniziative promosse e organizzate dal CONI, e 7mila euro per premi in manifestazioni dilettantistiche nel territorio regionale.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato la ridefinizione dei Comitati Etici della Regione Sardegna. In coerenza con il nuovo assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale, sono stati individuati nel Comitato Etico dell’ATS, al quale afferisce anche l’AREUS, e nel Comitato Etico dell’AOU di Cagliari, di cui fanno parte anche l’AOU di Sassari e l’Azienda Ospedaliera Brotzu. L’Esecutivo ha inoltre disposto l’integrazione alla delibera che definisce la programmazione delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per le Politiche della Famiglia per gli anni 2014, 2015 e 2016, con la completa descrizione delle attività da porre in essere. Approvato lo schema di convenzione con la Regione Campania relativo al sistema informativo per il monitoraggio del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Approvata, infine, la riconversione della REMS di Capoterra, da temporanea a definitiva.
Il Centro Regionale Amianto di Oristano dell’Arpas è stato individuato come Laboratorio di riferimento regionale per specifiche metodologie analitiche e acquisisce le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall’Accordo, recepito senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per le altre metodologie vengono individuati il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’Arpas di Cagliari e i Laboratori centrali (Istituto superiore di Sanità, Inail-Settore Ricerca e Cnr). Su proposta dell’assessore Donatella Spano, di concerto con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, la Giunta ha recepito, infatti, l’accordo del 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che, ai sensi del decreto legislativo n. 281 del 1997, ha consolidato e portato a regime il percorso di qualificazione dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto.
Via libera al Piano dei Porti e al Piano degli interventi sulle dighe della Sardegna da 50 milioni ciascuno, come proposto dall’assessore ad interim dei Lavori pubblici, Raffaele Paci. Cento milioni che arrivano dal Patto per la Sardegna: i particolari saranno illustrati venerdì mattina in una conferenza stampa a Villa Devoto.
La Regione garantisce le risorse per il mantenimento in sicurezza della miniera di Olmedo in attesa dell’avviso pubblico per l’assegnazione del sito al nuovo concessionario. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras.
Su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la giunta ha deciso di dare attuazione alla delibera sulla legge 7, approvata nella seduta del 23 maggio, dando via libera a requisiti e criteri per la rendicontazione e l’erogazione dei contributi a favore degli eventi con valenza di animazione territoriale e sviluppo turistico nei territori con popolazione fino a 5mila abitanti. La delibera fissa l’agevolazione al 70% delle spese ammissibili e il contributo, in ogni caso, non potrà superare i 15mila euro.

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Le attività di supporto alle azioni dell’Unità di Progetto per l’eradicazione alla Peste suina africana hanno portato a casa un nuovo risultato importante con l’istituzione, da parte dell’Agenzia Laore Sardegna su indicazione dell’assessorato dell’Agricoltura, dell’elenco regionale degli operatori di inseminazione artificiale e di impianto embrionale per le specie di suini e bovini. L’Agenzia ha pubblicato sul sito internet di Sardegna Agricoltura le procedure per l’iscrizione degli operatori e per la tenuta dell’elenco.
Il progetto è partito con la formazione e l’abilitazione di 180 operatori laici, addetti alla fecondazione artificiale del comparto suino, con lo scopo preciso di contrastare la diffusione del virus della PSA e di altre malattie trasmissibili limitando così lo spostamento dei verri da un allevamento a un altro. È infatti pratica diffusa, in certi territori dell’Isola, lo scambio dei verri per la riproduzione che spesso, se non controllati o addirittura detenuti illegalmente, diventano pericolosissimi vettori dell’epidemia. La formazione ha riguardato, e continuerà a riguardare con un corso che sarà attivato nei prossimi mesi del 2017, anche gli operatori per il settore bovino.
Gli operatori, veterinari o operatori pratici, che intendono esercitare l’attività di inseminazione artificiale e di impianto embrionale sulle specie bovine o suine del territorio regionale della Sardegna devono presentare domanda di iscrizione negli appositi elenchi predisposti da Laore: Sezione 1 dedicata agli operatori pratici in possesso di diploma che attesti la capacità di effettuare le fecondazioni e Sezione 2 riservata ai veterinari, iscritti ai propri albi, che praticano l’inseminazione artificiale o l’impianto embrionale.

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Per garantire l’accesso all’Università agli studenti con disabilità o provenienti da famiglie con basso reddito, la Giunta regionale ha approvato i criteri generali sulle borse di studio per 18 milioni di euro in vista dell’anno accademico 2017/2018. Come proposto dall’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena, la Regione partecipa con uno stanziamento di 3milioni di euro ai quali si aggiungono 3,4 milioni di gettito della tassa regionale per il diritto allo studio universitario incassati dall’Ersu nel corso dell’anno accademico 2017, ulteriori 7,5 milioni di Fondo integrativo statale e altri 4milioni del Por FSE 2014-2020. La Giunta chiede inoltre, ai due Ersu, di destinare l’avanzo di amministrazione disponibile da bilancio 2016 prioritariamente alle borse di studio per all’anno accademico 2017/2018.
«Le risorse stanziate nell’ambito del diritto allo studio, che questa Giunta sostiene fortemente attraverso azioni e progetti quali Iscol@, Tutti a Iscol@ e le varie forme di finanziamento destinate all’Università, compreso l’Orientamento – ha spiegato l’assessore Dessena – serviranno a garantire massimi livelli di accessibilità agli Atenei. Con questo atto diamo un sostegno agli studenti più meritevoli con disabilità o difficoltà finanziarie, perché non sia loro precluso l’accesso agli studi universitari e l’alta formazione.» 
Tra i requisiti per accedere alle borse di studio ci sono i limiti degli indicatori Isee per 20mila euro, e Ispe per 50mila euro. Per gli studenti fuori sede, sono previsti 3.778 euro; per i pendolari 2.134 euro e per gli studenti in sede 1.459 euro.