18 July, 2024
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È stato presentato questa mattina nella sede della Prefettura a Palazzo Regio a Cagliari, il progetto Diamante Impresa attivato dall’assessorato regionale del Lavoro che prevede otto progetti di iniziativa d’impresa destinati a circa duecento immigrati, finanziati con fondi appositamente dedicati del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. L’incontro è stato aperto dal prefetto Tiziana Giovanna Costantino, che ha ricordato i numeri e le problematiche dei fenomeni migratori che riguardano anche la Sardegna, dal vicesindaco della Città metropolitana di Cagliari Fabrizio Rodin e dall’assessora del Lavoro Virginia Mura. I lavori sono poi proseguiti con la presentazione delle iniziative selezionate per il progetto Diamante Impresa.
«Oggi è una giornata importante perché siamo riusciti a finanziare questa iniziativa dedicata a lavoratori immigrati che hanno una propensione imprenditoriale, tenuto conto che in Sardegna sei imprese su cento sono oramai portate avanti da imprenditori immigrati – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura -. Ricordo anche che la dotazione economica utilizzata per questa iniziativa proviene da risorse dedicate del Fondo Sociale Europeo. Per i cittadini sardi che vogliono diventare imprenditori, sono attive progetti analoghi a loro riservati, sempre nell’ambito del Programma Imprinting.» 

IFinanziato con poco più di 2 milioni di euro provenienti dal POR FSE 2014-2020 – (Asse prioritario 1 – Occupazione – Obiettivo specifico 8.4 “Accrescere l’occupazione degli immigrati” – Azione 8.4.3 “Percorsi per la creazione d’impresa”), l’avviso Diamante Impresa è parte del più vasto programma IMPR.INT.ING con cui l’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna intende offrire un pacchetto di servizi integrati per la promozione di nuova imprenditorialità. Nello specifico i destinatari di Diamante Impresa sono circa 200 immigrati, compresi richiedenti asilo e rifugiati, interessati ad integrarsi nel nostro tessuto economico e sociale attraverso l’avvio di un’iniziativa d’impresa. I destinatari devono essere maggiorenni, disoccupati e residenti o domiciliati in Sardegna da almeno sei mesi e almeno il 49% delle persone selezionate dovranno essere donne. Nella prima fase dell’avviso sono stati selezionati otto progetti di creazione di impresa (presentati da Isogea, Isfor Api, Uniform, Evolvere, Araform, Cospes, Equilibrium, Confartigianato Imprese Sud Sardegna), con una copertura omogenea del territorio regionale. Gli otto progetti andranno ad accogliere circa 200 immigrati, selezionati tra 600 candidati, per guidarli a diventare imprenditori. Alla fine del percorso si stima che saranno una quarantina i progetti di impresa che prenderanno concretamente avvio: essi potranno contare su una serie di supporti, da una linea di Microcredito all’assistenza legale e di marketing per i due anni successivi alla nascita dell’impresa, per accompagnare i primi passi delle nuove iniziative economiche.

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Sono 59 i Comuni isolani e una Unione di Comuni che hanno comunicato all’Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura della Regione Sardegna (Argea) i danni agricoli relativi all’ondata di siccità. Tali segnalazioni, diverse da territorio a territorio, supporteranno la delibera elaborata dagli uffici dell’Assessorato dell’Agricoltura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale che sarà trasmessa al Governo nazionale, una volta approvata dalla Giunta. Da Argea fanno sapere che il numero dei Comuni sardi interessati dai danni da siccità è in continua crescita e che solo le aziende non servite dalla rete consortile irrigua possono redare tali report da consegnare alle proprie amministrazioni locali. Buona parte dei Comuni che a oggi hanno inviato richiesta per lo stato di calamità sono dislocati nel centro-nord Sardegna.
Sassari-Gallura. Le richieste arrivate dai territori della vecchia provincia di Sassari e della Gallura hanno interessato i Comuni di Sassari, Ozieri, Muros, Banari, Torralba, Ittireddu, Illorai, Usini, Tula, Esporlatu, Alà dei Sardi, Romana, Telti, Martis, Berchidda, Ossi, Bonorva, Luras, Sorso, Palau, Cargeghe, Olmedo, Bulzi, Chiaramonti, Benetutti. Anche l’Unione di Comuni del Villanova, composta da Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria, Romana, Villanova Monteleone, ha trasmesso il report ad Argea.
Nuoro-Ogliastra. Per la vecchia provincia di Nuoro sono arrivate richieste da Nuoro, Orani, Osidda, Bortigali, Orgosolo, Galtellì, Sarule, Lei, Orune, Borore, Orotelli, Lula, Sorgono, Dualchi e Bitti.
Oristano. Dall’Oristanese sono state inviate richieste dai Comuni di Santu Lussurgiu, Busachi, Riola Sardo, Nughedu Santa Vittoria, Sagama, Magomadas, Sedilo, Gonnosnò, Allai.
Sud Sardegna. Il sud dell’Isola, con pochi territori coinvolti, ha trasmesso i danni dai comuni di Dolianova, Teulada, Seulo, Gesturi, Guamaggiore, Orroli, Gonnosfanadiga, Goni, Villamar, Las Plassas.

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La diseguaglianza di genere nel lavoro e nei salari deve essere affrontata in maniera più adeguata, anche al fine di prevenire il divario pensionistico che nell’UE sfiora il 40%.

Nel 2015, il gap era al 38,3% nell’UE e nel corso degli ultimi cinque anni è aumentato, per le persone con più di 65 anni, in metà degli Stati membri, si afferma nella risoluzione adottata.

Questo divario è principalmente dovuto alle differenze nel mercato del lavoro e agli squilibri esistenti tra la situazione degli uomini e delle donne per quanto riguarda la vita professionale e la vita familiare: una più alta percentuale di donne che lavora part-time (32% delle donne rispetto all’8% degli uomini), salari orari inferiori e donne con meno anni di lavoro a causa delle responsabilità familiari.

I deputati oggi hanno votato una serie di proposte per affrontare il divario pensionistico di genere, fra le quali:

  • la riduzione delle diseguaglianze tramite la lotta alla discriminazione e agli stereotipi che bloccano l’accesso al mondo del lavoro, in particolare attraverso l’istruzione,
  • incentivi offerti alle donne per lavorare più a lungo e con interruzioni di carriera più brevi,
  • crediti pensionistici per uomini e donne come forma di indennità per la cura di bambini o familiari,
  • il miglioramento generale dell’equilibrio tra vita privata e professionale e incentivi per gli uomini ad utilizzare i congedi parentali e di paternità,
  • l’accesso a strutture di assistenza locali, di qualità e accessibili anche sul piano economico, per bambini, anziani e altre persone a carico,
  • rilevamenti statistici più accurati, con una migliore rilevazione e un miglior monitoraggio dei dati.

La risoluzione è stata approvata con 433 voti favorevoli, 67 contrari e 175 astenuti.

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Sequestri e multe per 5.000 euro, a Portopaglietto, per natanti che sfrecciavano ad alta velocità tra i bagnanti. La stagione balneare in Sardegna è aperta ufficialmente dal 15 aprile e come ogni anno non sono tardate ad arrivare le prime violazioni alle norme di sicurezza. In particolare, la Guardia Costiera di Portoscuso, è intervenuta lo scorso pomeriggio presso la spiaggia di Portopaglietto con l’ausilio di una motovedetta del vicino ufficio di Carloforte, a causa della presenza di un gommone e di una moto d’acqua che – in barba alle più elementari norme precauzionali e di sicurezza in mare – effettuavano evoluzioni pericolose ed ad alta velocità a pochi metri dalla battigia, creando un serio e concreto pericolo alla sicurezza dei bagnanti.

La motovedetta intervenuta ha fermato ed identificato immediatamente entrambi i conduttori dei mezzi, scortandoli poi presso il porticciolo di Portoscuso, dove ad attenderli si trovava una pattuglia della locale Guardia Costiera.

Da un controllo dei documenti di bordo, entrambe le unità sono risultate sprovviste di copertura assicurativa. Inoltre, il conduttore della moto d’acqua, oltre a non avere indosso il previsto giubbotto di salvataggio, ha dichiarato di non aver mai conseguito la prevista patente nautica. Al termine degli accertamenti, entrambi i natanti sono stati sottoposti a sequestro e ai trasgressori comminate diverse sanzioni amministrative per un importo totale pari a circa 5.000 euro.

Il Comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, tenente di vascello Rocco Chiuri, nel ricordare che i controlli proseguiranno senza sosta per tutta la stagione estiva, esorta ancora una volta tutti gli utenti del mare ad attenersi sempre a tutte disposizioni di sicurezza che disciplinano le attività balneari e nautiche e che sono contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare n. 11/2017, al fine di evitare di imbattersi in situazioni di pericolo. Inoltre ricorda di allertare immediatamente la Guardia Costiera in caso di emergenza in mare, telefonando al numero blu 1530.

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Potrebbe arrivare lunedì prossimo o al più tardi martedì 20 giugno il via libera della V Commissione al disegno di legge della Giunta per l’attivazione di una campagna di promozione e comunicazione finalizzata alla destagionalizzazione dei flussi turistici.

Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto ha approvato oggi, a maggioranza, l’articolato del provvedimento. Il disegno di legge sarà trasmesso alla commissione Bilancio per il parere finanziario, quindi tornerà in Quinta  per il voto finale.

«E’ nostra intenzione chiedere alla Conferenza dei capigruppo di inserire il disegno di legge all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio – ha detto il presidente Luigi Lotto – un’approvazione rapida consentirebbe di spendere le risorse già per gli ultimi mesi dell’anno apportando benefici all’intero sistema turistico della Sardegna.»

Il provvedimento, illustrato in Commissione dall’assessore al Turismo Barbara Argiolas, stanzia 40,8 milioni per una campagna di promozione da affidare a compagnie aeree e concessionarie di pubblicità dal 2017 al 2020. Nel dettaglio la norma prevede una spesa di 4,8 milioni nel 2017 e 12 milioni per gli anni 2018, 2019 e 2020. Le risorse, attualmente nelle casse dell’assessorato dei Trasporti, saranno trasferite all’assessorato del Turismo. I criteri e le modalità degli interventi saranno stabiliti con una delibera di Giunta entro 30 giorni dall’approvazione.

«Contiamo di definire le linee di indirizzo entro la prima decade di luglio per essere già operativi alla fine di novembre – ha detto l’assessore Argiolas – l’obiettivo è quello di allungare la stagione nei mesi di spalla. Il modello di riferimento è quello adottato dalla Regione Abruzzo che ha avviato una campagna promozionale senza incorrere in procedure di infrazione dell’Unione Europea per gli aiuti di Stato. Noi però dovremo calibrare l’intervento su tre aeroporti e non su un unico scalo come avviene in Abruzzo. La promozione e la comunicazione sono attività strategiche per lo sviluppo turistico e la valorizzazione dei territori.»

D’accordo sulla necessità di destagionalizzare tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione. La minoranza ha però manifestato forti perplessità sulla definizione dei criteri. «Non può essere la Giunta a definire in solitudine le linee di indirizzo – ha detto Marco Tedde (FI) – serve un maggior coinvolgimento del Consiglio. Non possiamo firmare cambiali in bianco. Ci sono aeroporti come quello di Alghero che scontano ancora gli errori del passato». Stesso giudizio da parte di Luigi Crisponi (Riformatori): «Il testo di legge è scarno c’è bisogno di vedere i criteri del bando per dare una valutazione». Su questo punto del disegno di legge l’opposizione ha quindi votato contro, mentre sulle altre parti del disegno di legge si è invece astenuta.

Il presidente Lotto si è detto d’accordo su un coinvolgimento preventivo del Consiglio regionale avanzando una proposta per accelerare i tempi della discussione: «Prima dell’approvazione in Giunta i criteri e le linee di indirizzo possono essere portate in Commissione e valutate insieme all’assessore». Proposta accolta da Barbara Argiolas che ha preso l’impegno di trasmettere al parlamentino tutta la documentazione non appena verrà chiusa la pratica dagli uffici.

Soddisfatti, infine, i consiglieri di maggioranza. Piero Comandini (Pd) ha sottolineato il cambio di rotta introdotto dal disegno di legge rispetto alle operazioni che in passato hanno portato all’apertura della procedura di infrazione della Ue nei confronti della Sardegna per gli aiuti alle low cost: «Non ci sono più contributi a pioggia, le risorse per la promozione e comunicazione verranno distribuite in due modi: una quota fissa e una legata ai risultati. Le compagnie avranno, dunque, una responsabilità diretta e dovranno impegnarsi per incrementare i flussi».

Di provvedimento agile e chiaro ha invece parlato Antonio Gaia (Upc), mentre per Salvatore Demontis il disegno di legge «individua il giusto percorso per promuovere il brand Sardegna. Le risorse dovranno essere ora utilizzate al meglio per ottenere il massimo risultato».

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Il nuovo sindaco Salvatore Puggioni ha presentato la nuova Giunta comunale di Carloforte. Alle 13.30, in una sala consiliare piena di elettori e sostenitori della lista “Carloforte Rinasce” che ha vinto le elezioni domenica scorsa, con le occhiaie frutto di alcune notti dedicate quasi completamente ai festeggiamenti e al lavoro, Salvatore Puggioni ha ringraziato tutti ed ha presentato la squadra di assessori con la quale amministrerà il Comune nei prossimi cinque anni.

Per la scelta degli assessori, come da noi anticipato ieri, è stato seguito il criterio dell’affidamento delle deleghe ai consiglieri più votati, secondo quello che era l’accordo pre-elettorale all’interno della lista “Carloforte Rinasce”, con una sola eccezione.

Elisabetta Di Bernardo, 54 anni, largamente la più votata con 568 preferenze, si occuperà di Servizi sociali e Pubblica istruzione, con una seconda delega da vicesindaco; Stefano Rombi (424 preferenze), 31 anni, si occuperà di Lavori pubblici, Urbanistica e Servizio di raccolta rifiuti integrati; Aureliana Curcio (324 preferenze), 41 anni, ha ricevuto le deleghe di Cultura, Turismo, Eventi e Spettacoli; Giovanni Verderosa (256 preferenze), 51 anni, ha ricevuto le deleghe di Servizi tecnologici, Politiche ambientali e Viabilità interna ed esterna; Gian Franco Grosso (229 preferenze), 60 anni, medico, si occuperà di Sanità e Sport.

Tra i consiglieri più votati, non entra in Giunta Angela Marina Strina (265 preferenze) e Gianfranco Grosso ha ringraziato Cesare Rombi che, con le sue stesse preferenze, 229, gli ha lasciato spazio per l’ingresso in Giunta.

Alla presentazione della Giunta erano presenti anche quasi tutti i candidati, eletti e non eletti, con tre eccezioni, determinate da impegni di lavoro.

Il Consiglio comunale sarà così composto:

maggioranza: “Carloforte Rinasce” – Elisabetta Di Bernardo 568 preferenze, Stefano Rombi 424, Aureliana Curcio 324, Angela Marina Strina 265, Gianni Verderosa 256, Cesare Rombi 229, Gian Franco Grosso 229, Francesco Granara 203, Gianluigi Penco 199, Massimo Pala 185, Aureliana Magai 167.

minoranza: “Carloforte oltre il 2000” – Marco Simeone, candidato sindaco non eletto, Elena Luz Castano 315 preferenze, Luigi Feola 240, Lorenzo Rivano 200, Giuseppina Nunzia Cimmino 171.

Alleghiamo i filmati integrali della presentazione degli assessori e della nomina di Elisabetta Di Bernardo a vice sindaco.

 

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Il comune di Carbonia ha pubblicato le graduatorie dei beneficiari del Reis (Reddito di inclusione sociale). Il contributo spetta a 50 famiglie di Carbonia, che usufruiranno di un importo mensile variabile dai 300 ai 500 euro. L’importo verrà erogato per il periodo giugno 2017-maggio 2018.

«Siamo orgogliosi di essere tra i primi Comuni della Sardegna ad aver approvato la graduatoria e a poter dare una boccata d’ossigeno ai cittadini indigenti – ha affermato il sindaco Paola Massidda –. L’ennesima dimostrazione che il comune di Carbonia si sta battendo con tenacia per i diritti dei più deboli.»

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera: «Si tratta di un grande risultato per la nostra comunità. Siamo ben lieti di annunciare che la prima mensilità verrà liquidata già il 23 giugno. L’erogazione del sussidio mensile è il primo passo per contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Entro pochi giorni verrà pubblicato il nuovo bando del REIS, che sarà in grado di rispondere alla maggior parte delle richieste di coloro che, al momento, sono stati esclusi dall’erogazione del contributo».

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E’ visitabile dal 5 maggio scorso, a Cagliari, in una location all’insegna dell’eleganza, all’interno del palazzo del Consiglio regionale, la mostra “Sironi 1933 – I figurini per Lucrezia Borgia”, alcuni bozzetti e 10 dei 172 costumi che il Teatro Massimo di Palermo fece realizzare agli inizi degli anni ’90, in occasione dello spettacolo di Donizetti.

I bozzetti sono di Mario Sironi, pittore, scrittore e scenografo che nasce a Sassari nel 1885 e muore a Milano nel 1961.

Ispirato da Giacomo Balla e Carlo Carrà, coglie in loro la forza e lo stile per dar vita a figure semplici e sintetiche, essenziali e decise.

Pennellate su stoffe pregiate come il velluto che, con ago e filo abilmente usati diventano costumi per la Lucrezia Borgia del maggio 1933. Abiti di una morbidezza e di una sontuosità regali, dipinti a mano secondo le puntuali direttive dell’artista.

L’esposizione è come una sorta di viaggio dal bozzetto al capolavoro per ricostruire uno spaccato del grande lavoro artistico della prima grande stagione del maggio fiorentino.

Nadia Pische

      

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Nella seduta del 6 giugno 2017 la Conferenza Episcopale Sarda ha provveduto alle seguenti nomine:

don Francesco Mameli, della Diocesi di Ozieri, è stato nominato  per 5 anni padre spirituale del Seminario regionale sardo;

don Carlo Rotondo e don Carlo Devoto, della Diocesi di Cagliari, sono stati nominati per 5 anni animatori del Seminario regionale sardo;

don Luigi Delogu, della Diocesi di Ozieri e don Emanuele Mameli della Diocesi di Cagliari, sono stati nominati, rispettivamente, incaricato regionale e vice incaricato regionale per la Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi;

don Lucio Casula, della Diocesi di Oristano, è stato confermato Assistente ecclesiastico regionale del Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale (MEIC).

Gli arcivescovi e vescovi di Cagliari, Sassari, Oristano, Alghero-Bosa, Ales Terralba, Iglesias, Ozieri e Tempio-Ampurias hanno provveduto alle seguenti nomine per il nuovo Tribunale Interdiocesano della Sardegna, che fa capo alle rispettive Diocesi, con sede a Cagliari:

don Mauro Bucciero e don Emanuele Meconcelli, vengono nominati, rispettivamente, Vicario giudiziale e Vicario giudiziale aggiunto fino al 6 giugno 2020;

don Antonello Satta, don Riccardo Pinna, don Giancarlo Caria, don Claudio Marras, dott. Claudio Gallotti, dott. Alessio Sarais, dott.ssa Maria Cristina Bresciani vengono nominati Giudici fino al 6 giugno 2020.

Il dott. Antonio Vavenotti viene nominato Giudice fino al  30.XII. 2017.

Vengono nominati, inoltre, i dottori Michele Cheri e Sergio Alessandro Madeddu, difensori del Vincolo e promotori di Giustizia fino al 6 giugno 2020; la dott.ssa Chiara Verdoliva, difensore del Vincolo e promotore di Giustizia ad annum; la dott.ssa Rita Basta, difensore del Vincolo ad annum; il dott. Alessandro Camedda, patrono stabile fino al 6 giugno 2020.

S.E. monsignor Arrigo Miglio, infine, in qualità di moderatore dello stesso Tribunale, comunica che vengono nominati ad triennium il cancelliere, 4 notai  e 7 avvocati.

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«Interrogazioni, interpellanze e mozioni senza risposta, incubo paralisi in Consiglio regionale.» L’accusa arriva da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«Centinaia di interrogazioni, interpellanze e mozioni giacciono inevase negli uffici degli assessorati competenti in attesa di risposta – attacca Gianluigi Rubiu – ritengo inaccettabile ed irriguardosa tale inerzia, non sostenibile né politicamente né eticamente. Una grave mancanza non sono nei confronti dei consiglieri che si fanno portatori delle istanze del popolo sardo ma, soprattutto, nei confronti delle comunità interessate dalle problematiche evidenziate. Chiediamo il rispetto del regolamento che detta in modo chiaro modalità e tempi precisi entro i quali il sindacato ispettivo e di controllo, posti in essere dai rappresentanti dei gruppi, dovrebbero ricevere risposta oppure essere portati all’attenzione delle commissioni o dell’aula. La politica deve superare questa fase di inattività, che segnala quasi la mancanza di un progetto per il rilancio della Sardegna e la carenza di strategie per uscire dalla crisi economica e sociale. Per questo è necessario un intervento immediato del presidente Gianfranco Ganau per porre fine a questa situazione che non onora il parlamento sardo – conclude Gianluigi Rubiu – offende le istituzioni e soprattutto vanifica il lavoro di denuncia e proposta dei consiglieri.»