18 July, 2024
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Coldiretti Sardegna e Confartigianato Imprese Sardegna hanno convocato una conferenza stampa per venerdì 16 giugno, alle ore 10.00, a Cagliari, presso la sede regionale di Coldiretti Sardegna, in via Sassari 3, per la presentazione del percorso formativo dedicato ai professionisti dell’agroenergia del sud Sardegna, organizzato dalle Agenzie formative Artigian Service e Scuola&Formazione Confartigianato.

Tale iniziativa nasce dal crescente fabbisogno regionale e dalla sempre più necessaria presenza di figure in grado di operare efficacemente all’interno di tali impianti. Questo è, infatti, in Sardegna un settore in grande espansione grazie alla sempre maggiore richiesta di energie rinnovabili e pulite.

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Alle 13.15 nasce la nuova Giunta comunale di Carloforte. Il neo sindaco Salvatore Puggioni ha convocato un incontro in sala consiliare per la presentazione del suo vice e dei 5 assessori che, quasi certamente, saranno i consiglieri più votati. L’accordo pre-elettorale all’interno della lista “Carloforte Rinasce”, prevedeva la scelta degli assessori tra i candidati eletti consiglieri con il maggior numero di voti e da qui deriva la celerità con la quale, a distanza di poco più di due giorni dall’ufficializzazione dei risultati, Salvatore Puggioni annuncerà la squadra con la quale amministrerà il comune di Carloforte nei prossimi 5 anni.

Salvo sorprese, dunque, il vicesindaco sarà Elisabetta Di Bernardo, largamente la più votata con 568 preferenze e sarà uno dei 5 assessori con Stefano Rombi (424 preferenze), Aureliana Curcio (324), Angela Marina Strina (265) e Gianni Verderosa (256).

Il Consiglio comunale sarà così composto:

maggioranza: “Carloforte Rinasce” – Elisabetta Di Bernardo 568 preferenze, Stefano Rombi 424, Aureliana Curcio 324, Angela Marina Strina 265, Gianni Verderosa 256, Cesare Rombi 229, Gian Franco Grosso 229, Francesco Granara 203, Gianluigi Penco 199, Massimo Pala 185, Aureliana Magai 167.

minoranza: “Carloforte oltre il 2000” – Marco Simeone, candidato sindaco non eletto, Elena Luz Castano 315 preferenze, Luigi Feola 240, Lorenzo Rivano 200, Giuseppina Nunzia Cimmino 171.

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Nuovo presidio della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina, questa mattina, davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari.

«Il lunghissimo iter istruttorio per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla ripresa produttiva di Eurallumina, dopo due presentazioni pubbliche del progetto, due conferenze dei servizi a distanza di 13 mesi l’una dall’altra (29/30 dicembre 2015 – 30/31 gennaio 2017) e, dopo un supplemento di conferenza conclusosi l’8 febbraio 2017 (dopo 930 giorni dall’avvio dell’iter), ha visto i 23 enti partecipanti esprimersi con parere favorevole al progetto ed è stata ufficialmente decretata la chiusura positiva della conferenza dei servizi – si legge in una nota della RSU Eurallumina -. La Rusal-Eurallumina, volontariamente si è proposta di consegnare ulteriore documentazione tecnica a completamento e chiarimento del già dettagliato e voluminoso fascicolo progettuale, prima della predisposizione del verbale da parte dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, che prelude alla delibera regionale per l’autorizzazione denominata V.I.A. (valutazione di impatto ambientale), documentazione consegnata e protocollata giovedì 11 maggio 2017.»

«L’impegno che era stato preso con i rappresentanti dei lavoratori Eurallumina, al tavolo della sede della Giunta regionale l’8 febbraio 2017, alla conclusione della conferenza dei servizi, da parte dei dirigenti del servizio S.V.A. fu quello che, all’ avvenuta consegna di tale documentazione, in 30 giorni si sarebbe proceduto alla predisposizione del verbale, utile per la successiva delibera regionale – si legge ancora nella nota della RSU Eurallumina -. Dal momento in cui la documentazione della proponente Rusal – Eurallumina è stato depositato (11 maggio 2017), pur non avendole mai interrotte, abbiamo avviato ed intensificato più costanti interlocuzioni con le istituzioni coinvolte, al fine di monitorare il rispetto delle scadenze indicate. Nell’ultima assemblea generale del 23 maggio 2017, si è condivisa la necessità di richiedere conferma dei tempi, per noi variabile imprescindibile per arrivare agli step successivi e definitivi (A.I.A .), con la sempre più incombente eventualità che la lungaggine (ad oggi sono 1.056 i giorni di istruttoria) possa far accantonare il progetto dagli azionisti e che vengano a cessare gli strumenti di sostegno ai lavoratori, per i quali si avvicina la conclusione e che sia pur impegnati in sempre più costanti presenze operative in stabilimento, da quegli strumenti non possono prescindere.»

«Nel sempre affermato e confermato pieno rispetto dei tecnici e dirigenti preposti alla valutazione del progetto, consapevoli delle  altrettante priorità legate alle proprie funzioni e che assumono sempre maggiori, ampie e gravose competenze, riteniamo che, per quanto riguarda il progetto di ripresa produttiva di Eurallumina e, nello specifico, l’autorizzazione di V.I.A., alla scadenza ormai prossima dei 3 anni (mancano 12 giorni), si debba procedere in tempi più rapidi possibile alla predisposizione del verbale ed alla successiva definitiva delibera regionale. SI PROCEDA!!! CON TUTTE LE GARANZIE NECESSARIE!!! MA SI PROCEDA!!! Auspichiamo di non dover mettere in atto e che non siano necessarie iniziative di più forte mobilitazione che i lavoratori Eurallumina sono stati costretti, a costo di grandi sacrifici, ad attuare in questi anni per rivendicare il diritto al Lavoro, per la difesa e rilancio del comparto industriale, per il territorio del Sulcis Iglesiente e per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ma se questo sarà necessario – conclude la nota della RSU Eurallumina -, non recederemo di un passo, aumentando la nostra determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati.»

A fine mattinata i lavoratori hanno incontrato Cristiano Erriu, assessorato degli Enti locali ed Urbanistica.

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A tempo di record, oggi alle 13.15, il nuovo sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni presenta in sala consiliare il vicesindaco e i 5 assessori con i quali amministrerà il Comune nei prossimi 5 anni.

Ricordiamo che il nuovo Consiglio comunale di Carloforte eletto domenica, sarà composto da consiglieri di due sole liste, 11 di “Carloforte Rinasce”, che ha eletto sindaco Salvatore Puggioni, e 5 di “Carloforte oltre il 2000”, guidata dal sindaco uscente Marco Simeone. Non ha eletto consiglieri la lista “Isola di San Pietro” che candidava a sindaco Salvatore Biggio.

Questi gli 11 eletti della lista “Carloforte Rinasce”: Elisabetta Di Bernardo 568 preferenze, Stefano Rombi 424, Aureliana Curcio 324, Angela Marina Strina 265, Gianni Verderosa 256, Cesare Rombi 229, Gian Franco Grosso 229, Francesco Granara 203, Gianluigi Penco 199, Massimo Pala 185, Aureliana Magai 167.

I 5 eletti della lista “Carloforte oltre il 2000” sono: Marco Simeone, candidato sindaco non eletto, Elena Luz Castano 315 preferenze, Luigi Feola 240, Lorenzo Rivano 200, Giuseppina Nunzia Cimmino 171.

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Sono Sinisha Kashawelski (Macedonia) e Tina Sgrò (Italia) i due vincitori, rispettivamente per la sezione Pittura e Grafica, dell’edizione 2017 del Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea organizzato dal Museo Magmma di Villacidro.

La premiazione si è svolta sabato negli spazi del Magmma, in una serata che tra il folto pubblico ha visto anche alcuni dei numerosi  artisti in concorso.

Il macedone Sinisha Kashawelski ha vinto con l’opera intitolata “Je crois en progrès”, mentre Tina Sgrò si è imposta nella sezione Grafica con l’opera “Interno piccolo”: ai due è stato assegnato un premio di 2.500 euro. Le 30 opere arrivate in finale (15 per ciascuna sezione) potranno essere ammirate al Magmma, dove resteranno in esposizione sino al 31 agosto.

A giudicare i lavori è stata una giuria di qualità: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia,  Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.

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«Abbiamo abbandonato la seduta della commissione Salute per segnalare l’atteggiamento arrogante e sfrontato della maggioranza, che non ha permesso all’opposizione di proporre degli emendamenti per rendere migliore il progetto delle linee guida sugli atti aziendali del sistema sanitario.»

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, supportata dal vice presidente del parlamentino Edoardo Tocco e dai componenti dell’organismo di via Roma, Giorgio Oppi (leader dell’Udc), Angelo Carta (capogruppo del Psd’Az) e l’esponente dei Riformatori Michele Cossa, va all’attacco del centrosinistra mettendo in evidenza anche le fratture all’interno della maggioranza. I fuochi di rivolta, di fatto, non sono ancora spenti: «Basti pensare che il Partito dei Sardi ed il consigliere del Pd Cozzolino si sono astenuti sulla delibera attesa dal sistema sanitario. Nessuna sorpresa sul voto contrario di Emilio Usula (Rossomori) – aggiungono Alessandra Zedda ed Edoardo Tocco -. Si dovrebbe prendere atto del fatto che già dalla precedente seduta la maggioranza è arrivata senza i numeri in commissione, poi è stato accettato il rinvio dei lavori per approfondire l’esame del documento».

«Siamo per una riforma della rete ospedaliera che non penalizzi i territori periferici e tenga conto delle istanze dei piccoli ospedali. Senza un disegno di legge che possa garantire queste certezze – concludono il vice presidente Edoardo Tocco, Giorgio Oppi ed i componenti della minoranza – non avrebbe senso approvare una delibera calata dall’alto e decisa da una ristretta cerchia di baroni della sanità. Si tratta di una scelta importante che andrebbe impostata in modo decisamente diverso, visto che sono in gioco il diritto alla salute e la sicurezza dei cittadini.»

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«Il centrosinistra, come spesso gli accade, fa le cose al contrario: gli atti aziendali sarebbero dovuti essere la risultante non la premessa della programmazione sanitaria». Lo dichiarano Franco Meloni, del Centro studi dei Riformatori ed il consigliere regionale Michele Cossa. «Prima si sarebbe dovuta stabilire cosa si può offrire sul territorio – aggiungono Franco Meloni e Michele Cossa -, poi fissare il sistema di emergenza-urgenza (con anche le funzioni delle varie tipologie dì trasporto sanitario) e quindi, in base a queste due reti, definire la rete ospedaliera, l’aspetto più costoso e che maggiormente dipende dalle altre due».

«Solo dopo ha senso fare le linee guida da cui discenderanno gli atti aziendali: il numero e la qualità delle strutture territoriali e di quelle ospedaliere è legato alla programmazione dell’offerta dei servizi definiti nella stesura delle reti. L’alternativa è quella di non fare la programmazione e affidare lo sviluppo del sistema all’equilibrio tra domanda e offerta dei servizi che si crea spontaneamente nell’evolversi e nell’incrociarsi delle diverse esigenze sotto il profilo sociale e tecnologico e anche del mercato, sia pure un mercato controllato come quello della sanità. Non si può fare programmazione solo per dire di averla fatta o – concludono Franco Meloni e Michele Cossa -, peggio ancora, per giustificare a posteriori scelte già fatte sul piano politico e che con una corretta programmazione dei bisogni hanno poco da fare.»

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Provare a vivere all’estero, farsi nuovi amici e ricordi che durano una vita. Il programma Erasmus non è solo studio, ma anche apprendimento. Fin da quando venne lanciato nel 1987 più di 9 milioni di persone hanno potuto studiare, lavorare e svolgere attività di volontariato all’estero con l’aiuto delle borse di studio Erasmus nel quadro di uno dei programmi europei di maggior successo.

L’anniversario del 2017 comprende varie attività tra cui conferenze, forum, conversazioni, celebrazioni, dibattiti e mostre in tutta Europa.

Per l’occasione il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e il presidente della commissione Jean Claude Juncker, ospiteranno una cerimonia di premiazione con 33 partecipanti all’Erasmus da ciascun paese aderente al programma. Le celebrazioni includono anche una mostra sull’Erasmus +, nonché dibattiti sul futuro del programma.

Durante la cerimonia, il presidente Tajani ha detto che l’Erasmus «deve essere una possibilità per tutti i giovani europei, indipendentemente dal livello di reddito della propria famiglia o dal percorso di informazione intrapreso. Per questo dobbiamo lavorare a un bilancio europeo con risorse adeguate. Più fondi per Erasmus vuol dir anche meno disoccupazione giovanile». 

Il programma attuale di sette anni 2014-2020 dispone di un budget di 14,7 miliardi di euro, il 40% in più rispetto ai livelli di spesa precedenti. Una prova ulteriore dell’impegno profuso dall’Unione europea che investe sui giovani europei.

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I consiglieri regionali Daniela Forma e Daniele Cocco esprimono soddisfazione per l’adozione da parte della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, del protocollo operativo per l’informazione e l’assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione ad amianto e per la sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti.

«Con l’adozione di questo protocollo – dichiarano Daniela Forma e Daniele Cocco – siamo riusciti a fare un ulteriore passo in avanti rispetto agli obiettivi che ci siamo dati sulla Vertenza amianto. Una Vertenza sulla quale ci siamo impegnati fortemente e che continueremo a seguire passo a passo, affiancando la Giunta regionale. La Regione Sardegna risulta quindi Regione virtuosa e antesignana nella tutela dei diritti dei lavoratori che nel corso della loro vita lavorativa sono risultati esposti all’amianto – aggiungono Daniela Forma e Daniele Cocco – ed anticipa le risultanze dell’Accordo della Conferenza unificata alle quali ci uniformeremo nel momento in cui il suddetto Accordo verrà sancito.»

«Grazie a questa adozione verrà offerto alla nostra comunità regionale un Protocollo aggiornato in grado di garantire una diagnosi certa e precoce delle patologie asbesto correlate e saremo in grado di rendere uniforme la sua applicazione su tutto il territorio regionale. In questo modo – concludono Daniele Cocco e Daniela Forma – la Regione Sardegna ha accolto e fatto proprie le rivendicazioni dei tanti lavoratori che gridavano attenzione su questi aspetti e rispetto ai quali abbiamo anche noi abbiamo dato voce e risonanza.»

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Sardegna e biodiversità, in arrivo un importante riconoscimento internazionale. La zona del Parco naturale regionale di Tepilora e i territori del Rio Posada e del Montalbo acquistano la qualifica di “Riserva di Biosfera”, assegnata all’interno del programma MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco.

Domani, mercoledì 14, nella prestigiosa sede di Parigi, in Place de Fontenoy, l’assegnazione verrà ufficializzata alla presenza dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano, dei sindaci interessati, del presidente del Parco di Tepilora, dei responsabili di Forestas e del direttore generale della “Protezione della natura e del mare” del ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano.

Il Programma “Uomo e Biosfera” – Man and the Biosphere Programme (MAB) – nasce nel 1971 nel corso della 16ª Conferenza Generale Unesco per sostenere l’uso sostenibile e razionale e la conservazione delle risorse della biosfera ed incoraggiare lo sviluppo di formule equilibrate nel rapporto uomo/ambiente. Dalla Conferenza su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, l’attenzione si è poi focalizzata sull’individuazione di aree e pratiche tradizionali intese come vettori per la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi, sui modelli di gestione promossi a livello locale e sulle politiche di sviluppo sostenibile.

In Italia, la zona del Parco naturale regionale di Tepilora e i territori del Rio Posada e del Montalbo è la quindicesima riserva individuata. Nel 2016 il riconoscimento è stato assegnato al Parco del Po e alla Collina torinese.