18 July, 2024
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Igea ha comunicato oggi che sono in corso lavori di manutenzione nei propri impianti di Campo Pisano dal quale dipende parzialmente l’approvvigionamento idrico della città di Iglesias. L’apporto, è stato ridotto di circa 30 litri al secondo fino al completamento degli interventi di Igea. Tale riduzione, unitamente alla diminuzione stagionale delle portate fornite dalle fonti locali, sta determinando l’esaurimento delle scorte idriche presenti nei serbatoi comunali 

Per ricostituire le riserve, indispensabili per una corretta distribuzione dell’acqua all’utenza, a partire da domani mercoledì 14 giugno 2017 sarà necessario procedere all’interruzione dell’erogazione dalle 19 fino alle 5 del mattino successivo. Le limitazioni termineranno al completamento dei lavori da parte di Igea. Sarà cura di Abbanoa contenere le ore di interruzione qualora l’andamento dei consumi lo rendesse possibile.

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La Giunta regionale ha stanziato 3milioni 103mila euro per incentivare la produzione di opere cinematografiche in Sardegna, la sperimentazione nel campo dell’audiovisivo, sostenere le attività culturali e la stessa distribuzione dei lavori.  Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, l’Esecutivo ha oggi dato il via libera al finanziamento di organismi pubblici e privati che si occupano dello sviluppo del cinema isolano.

«L’obiettivo – ha spiegato Giuseppe Dessena – è quello di contribuire a dare impulso a un settore dalla straordinaria vivacità culturale in Sardegna, assolutamente in crescita, e che soprattutto nell’ultimo anno ha dimostrato di saper raggiungere risultati straordinari, facendo conoscere il nostro territorio, le nostre bellezze e la bravura di tutti gli attori che operano nel settore in giro per il mondo. Tutto questo grazie anche ai diversi palcoscenici nei quali ci siamo proposti: penso ai Festival dedicati ai lungometraggi e ai cortometraggi, e ai film che hanno avuto riconoscimenti importanti come il David di Donatello e, infine, voglio ricordare la presenza della Sardegna alla 70’ edizione del Festival di Cannes, nella prestigiosa cornice dell’Italian Pavilion.»
Il finanziamento andrà in parte alla Fondazione Sardegna Film Commission (934 mila euro), altri 25mila euro saranno destinati alla Associazione Argonauti per l’organizzazione della rassegna cinematografica “Festival di Tavolara”, mentre le risorse restanti serviranno per finanziare sviluppo della sceneggiatura, produzione di cortometraggi e lungometraggi, diffusione e distribuzione, e ancora per interventi di conservazione e diffusione nel territorio, formazione e ricerca.
«Sono inoltre previsti 400mila euro – ha aggiunto l’assessore Dessena – per il finanziamento di opere prime. Saranno poi messi in evidenza i progetti presentati da scuole, nell’ambito della didattica del cinema, con sede in Comuni più periferici e sprovvisti di sale cinematografiche o carenti di istituti o luoghi culturali. Con questo intervento cerchiamo di raggiungere tutto il territorio ed intercettare gli studenti, i giovani ed educarli a questo tipo di attività culturale.»

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La crisi di maturazione politica rischia di travolgere il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia. A distanza di meno di un anno dall’inizio della consiliatura e della fantastica, storica, prima esperienza di un gruppo politico completamente nuovo alla guida di un comune da sempre amministrato dalla sinistra o dal centrosinistra, la maggioranza monocolore che sostiene la Giunta Massidda, comincia a vacillare. Dopo le dimissioni di quattro dei sette assessori con i quali Paola Massidda aveva iniziato la sua avventura politica ed amministrativa, oggi sono arrivate quelle del primo consigliere, Sabrina Soru, un fatto politico, in prospettiva, sicuramente assai più rilevante. Se gli assessori si possono cambiare senza soluzione di continuità, infatti, almeno se scelti al di fuori del Consiglio comunale, la prima defezione di un consigliere deve iniziare a far riflettere.

Il Movimento 5 Stelle la primavera dello scorso anno si presentò agli elettori con una lista di 24 candidati alla carica di consigliere comunale. La straordinaria vittoria elettorale nel ballottaggio del 19 giugno, ha portato in Consiglio 15 dei 24 candidati, diventati 18 nella riunione d’insediamento del 5 luglio, per le surroghe dei tre consiglieri scelti da Paola Massidda fra i sette assessori: Carla Mario, Gian Luca Lai, Paola Argiolas. I candidati non eletti, dunque, sono rimasti sei: Marco Craig, Carla Cannas, Luciano Deias, Guendalina Fronteddu, Giuliana Pisu, Patrizia Mascia. Ora le dimissioni di Sabrina Soru porteranno in Consiglio comunale Marco Craig e, considerato che Guendalina Fronteddu subito dopo le elezioni ha avuto un incarico nella segreteria del sindaco, i candidati non eletti disponibili per eventuali ulteriori surroghe, restano quattro.

Nei giorni che precedettero e seguirono la vittoria elettorale e l’insediamento della Giunta e del nuovo Consiglio comunale, negli ambienti politici cittadini, in particolare in quelli delusi per la tremenda “scoppola elettorale” subita, la domanda ricorrente, facendo leva sulla totale inesperienza del nuovo gruppo politico dirigente alla guida del Comune, era: «Secondo te, quanto dureranno?». La domanda, da addetto ai lavori nel campo dell’informazione, è stata rivolta in più occasioni anche a me e la mia risposta è stata sempre la stessa: «Credo di sì, dureranno 5 anni, perché avranno sicuramente crisi di maturazione e cambieranno spesso assessori, ma in Consiglio hanno una maggioranza blindata, 15 consiglieri dello stesso gruppo, e riusciranno a superare i momenti difficili con la coesione del gruppo». Oggi, a distanza di meno di un anno, probabilmente non avrei le stesse certezze nel rispondere a quella domanda.

I problemi maggiori il Movimento 5 Stelle non li ha avuti fin qui tanto sulle cose fatte o non fatte, per le quali può fare leva ancora sulle attenuanti derivanti dalla poca esperienza e dall’esiguità delle risorse a disposizione, quanto sulla coesione politica interna, sia nella Giunta, sia nel Consiglio. E’ quantomeno inusuale assistere alle dimissioni di quattro assessori su sette in 11 mesi, inizialmente giustificate con “problemi personali” ed ora motivate in maniera ben diversa, come è emerso dalle dimissioni-bis di Emanuela Rubiu, condite da una vicenda assai antipatica quale quella del post sessista pubblicato e poi oscurato nella pagina facebook dell’associazione Carbonia a 5 Stelle, del quale dopo alcuni giorni di aspre polemiche, ieri sera s’è assunto la paternità il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza (contro il quale l’opposizione ha presentato immediatamente una mozione di sfiducia). E, a questo punto, non sorprendono le dimissioni del consigliere Sabrina Soru, presentate perché sono venuti meno i presupposti per i quali aveva dato la sua adesione al progetto politico del Movimento 5 Stelle. In questo clima, non ci sarebbe da sorprendersi se il gesto di Sabrina Soru venisse imitato a breve da altri consiglieri, considerato che non più tardi di alcune settimane fa una seduta del Consiglio comunale saltò per la mancanza del numero legale, determinata dalle assenze di alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle, non tutte giustificate… Ritornando ai numeri, oggi il Movimento 5 Stelle ha una maggioranza solida, 15 consiglieri contro 9 della minoranza, ma va tenuto nella dovuta considerazione il fatto che la “riserva” dalla quale, eventualmente, poter attingere per altre surroghe, si è ridotta a quattro consiglieri…

La vittoria del Movimento 5 Stelle al ballottaggio del 19 giugno 2016 ha segnato una pagina storica per la città di Carbonia che, dopo 70 anni, ha deciso di cambiare pagina della sua storia politica. Quella svolta, a distanza di un anno, induce ancora a delle riflessioni. I numeri, considerato il sistema elettorale a doppio turno, vanno esaminati ed interpretati con grande attenzione. Sarebbe sbagliato affermare che, improvvisamente, Carbonia un anno fa sia diventata per quasi 2/3 “grillina”. Il risultato politico più preciso va considerato sicuramente quello del primo turno elettorale, nel quale, il 5 giugno, la lista del Movimento 5 Stelle ottenne 3.009 voti, il 17,91%, ed il suo candidato alla carica di sindaco, Paola Massidda, andò oltre quella soglia di qualche punto, grazie al voto disgiunto, toccando i 3.688 voti, il 21,95%, riuscendo a centrare così l’accesso al ballottaggio contro il sindaco uscente Giuseppe Casti grazie ad un margine di 166 voti, lo 0,99%, rispetto ad Ugo Bruno Piano, terzo classificato. Quello che accadde nel ballottaggio, con la travolgente vittoria di Paola Massidda, fu frutto più della voglia degli elettori di Carbonia di “cambiare” guida politica, dopo 70 anni, che non della convinzione di scegliere il Movimento 5 Stelle per l’amministrazione della città nei successivi cinque anni. In altre parole, è innegabile che il voto per Paola Massidda fu fortemente condizionato dal desiderio di esprimere un voto contro Giuseppe Casti e contro il centrosinistra, soprattutto contro il Partito democratico che, nell’ultimo scorcio della precedente consiliatura, si era lacerato profondamente al suo interno. Questa considerazione trae spunto dall’elevato numero di cittadini che per anni, in molti casi per decenni hanno sostenuto la sinistra cittadina e, profondamente delusi, hanno votato, soprattutto al ballottaggio, il Movimento 5 Stelle ed ancora oggi, nonostante le evidenti difficoltà, ne difendono l’operato e rivendicano il rispetto della scelta fatta un anno fa nelle urne.

Il Movimento 5 Stelle sta vivendo un’evidente crisi di maturazione che, se non verranno prese rapidamente le giuste contromisure, rischia di travolgerlo, mettendo in pericolo la prosecuzione della sua prima “storica” esperienza alla guida del comune di Carbonia. Ma se la situazione dovesse precipitare, credo che lo scenario politico in città andrebbe incontro ad un futuro al momento sconosciuto. La delusione e la disaffezione maturate rispetto alle esperienze passate sono state talmente grandi che, dopo aver portato il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, difficilmente nel caso di un fallimento dell’attuale maggioranza, riporterebbero le cose indietro come se non fosse accaduto nullo… Credo che, a quel punto, il futuro sarebbe tutto da scrivere…

Giampaolo Cirronis

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Questa mattina la VI commissione Sanità del Consiglio regionale, nell’esame degli “Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale dell’Azienda per la Tutela della Salute” ha introdotto, su proposta del consigliere Luca Pizzuto di Art. 1 Sinistra per la Democrazia e il Progresso, la possibilità di predisporre un nuovo Servizio innovativo. Si tratta dei servizi che, come avviene per i minorenni in carico alla Neuropsichiatria Infantile, tutelano e possono avere in carico i disabili cognitivi, quali i ragazzi affetti da autismo, che alla maggiore età, in assenza di una collocazione specifica vengono trattati nell’ambito della disabilità psichica.

«Questo per noi e per la nostra isola – afferma Luca Pizzuto – costituisce una grande innovazione, poco diffusa anche nella Penisola, e permetterà ai pazienti maggiorenni di migliorare la qualità della vita attraverso metodi, cure e accompagnamento simile a quello operato nei pazienti appartenenti alla fascia di età inferiore.»
Il testo della delibera e dell’allegato licenziato oggi dalla Sesta Commissione, è il frutto dell’attento esame anche da parte dei consiglieri, tenendo conto delle criticità rilevate e delle istanze provenienti da settori e territori che necessitano di interesse e massima attenzione.

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L’esodo dal Movimento 5 Stelle, la forza politica che guida il comune di Carbonia dopo la trionfale vittoria elettorale del 19 giugno 2016 nel ballottaggio tra Paola Massidda e il sindaco uscente Giuseppe Casti (Partito democratico), non si ferma. Dopo quattro assessori (sui sette scelti per la composizione della Giunta e presentati ufficialmente il 5 luglio 2016), Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, oggi si è dimesso il primo consigliere comunale, Sabrina Soru, subentrata nella seduta di insediamento del Consiglio ad uno dei tre consiglieri nominati assessori. Il suo posto verrà preso dal primo dei non eletti, Marco Craig.

Le dimissioni di Sabrina Soru sono state ufficializzate poco fa dal sindaco Paola Massidda, con un breve comunicato stampa.

«Vi comunico che in data odierna, martedì 13 giugno – ha annunciato Paola Massidda – Sabrina Soru ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Si fa presente che la possibilità di rinunciare alla carica costituisce un diritto del consigliere, disciplinato in modo peculiare dal legislatore per il tramite del combinato disposto degli articoli 38 e 45 del D. Lgs. 267/2000.»

«Ai sensi del comma 1 dell’art. 45 – ha concluso Paola Massidda – il surrogante è stato identificato nel primo dei candidati non eletti della lista del Movimento 5 Stelle, presentatasi alle elezioni comunali dello scorso 5 giugno 2016. Si tratta di Marco Craig.»

Le dimissioni di Sabrina Soru arrivano in una fase particolarmente difficile dell’esperienza del Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, dopo la calda riunione consiliare di ieri sera.

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Gli agricoltori sardi stanno pagando un prezzo altissimo di un inverno con scarsissime precipitazioni, con le gelate tardive e le temperature oltre le medie stagionali dell’ultimo periodo. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza urgente all’assessore dell’Agricoltura, nella quale rimarca «la necessità di un intervento immediato ed urgente verso l’universo delle campagne, vista la perenne emergenza dovuta alla crisi idrica, con una stagione estiva ancora lunga, con risorse economiche certe e un progetto per l’infrastrutturazione irrigua dei poderi. Per questo occorre che la Regione si attivi subito per richiedere e dichiarare lo stato di calamità naturale per i territori maggiormente in sofferenza a causa della mancanza d’acqua». I danni più ingenti riguardano il compendio del Basso Sulcis, ma anche le altre aree della Sardegna non sono tagliate fuori da una situazione drammatica. «Si segnala la grave sofferenza di gran parte del distretto agrozootecnico del Sulcis Iglesiente, con le eccellenze ortofrutticole del Basso Sulcis, tra Giba, Masainas, Villaperuccio e San Giovanni Suergiu, devastate dal caldo fuori stagione – sottolinea Gianluigi Rubiu nell’interpellanza -. L’assenza di piogge, le temperature al di sopra delle medie stagionali e le reti irrigue insufficienti a soddisfare la grande sete dei poderi nel Sulcis, si stanno rivelando una combinazione distruttiva per le coltivazioni agricole, in particolare per vigneti e colture ortive. Le lungaggini per la ripartizione della risorse idriche alle aziende rurali – conclude Gianluigi Rubiu – potrebbero presto tradursi nell’amara sorpresa della decurtazione degli approvvigionamenti. Disagi a non finire dunque per le aziende, che si trovano a rinunciare alla semina stagionale indispensabile per l’alimentazione degli allevamenti».

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«La chimica verde a Porto Torres va avanti. Dopo un lungo periodo in cui tutto sembrava perduto e dopo oltre un anno di incertezza sulle decisioni di ENI, oggi possiamo dire che la prospettiva è radicalmente cambiata». Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru in apertura della riunione con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl regionali e territoriali, ieri in viale Trento, alla quale hanno partecipato l’assessore del Lavoro Virginia Mura, l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano.

Il presidente Pigliaru ha rendicontato «il lungo e faticoso lavoro fatto dalla Regione con l’aiuto di tutti» sulla chimica verde a Porto Torres. «Abbiamo affrontato una situazione difficile e portato avanti la partita ai tavoli senza clamore – ha detto Francesco Pigliaru -, ma anche senza cedere di un centimetro le posizioni che avevamo concordato. E abbiamo tenuto la barra dritta senza accettare che il metano diventasse un’alternativa. La nostra posizione è che vogliamo sia il metano, secondo quanto concordato nel Patto con il Governo, che lo sviluppo della chimica verde: siamo convinti che sia una scommessa di grande rilievo strategico non solo per Porto Torres e per la Sardegna, ma per tutta l’Italia, e lo abbiamo ribadito costantemente e con forza. Finalmente da Governo e da ENI abbiamo ottenuto un importante cambiamento del punto di vista: nessun abbandono del progetto ma, al contrario, il rilancio e il mantenimento degli impegni definiti dal protocollo del 2011». 

Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, lo scorso 26 maggio ad Assemini, all’apertura al pubblico delle Saline Conti Vecchi. In quella occasione Descalzi aveva infatti comunicato, insieme al presidente Pigliaru, come in un precedente incontro tra Regione ed ENI si fosse confermato di rilanciare gli investimenti della fase tre di Matrica, da definirsi in un accordo di programma che ENI e Regione sottoporranno al Governo dopo aver affrontato la parte tecnica del lavoro.

La fase tre del progetto comprenderà l’ampliamento ed il completamento degli impianti di Porto Torres per realizzare prodotti innovativi. Francesco Pigliaru, che ha ricordato come l’Ad di ENI abbia ribadito l’impegno su Porto Torres anche a margine del G7 Ambiente di Bologna, ha proseguito rimarcando la necessità «di non perdere il ritmo. Dobbiamo raggiungere molto velocemente il risultato atteso, e vogliamo farlo entro luglio», ha detto il presidente della Regione. «Il prossimo passaggio è un Accordo di Programma Quadro vincolante per tutti, che metta giù con chiarezza cifre, impegni e investimenti per il rilancio del Protocollo del 2011 e soprattutto che lo renda molto più concreto in termini di risorse e di tempi.»

Sui contenuti dell’Accordo di Programma, di cui è stato condiviso il percorso di costruzione, Regione e organizzazioni sindacali lavoreranno a stretto contatto.

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Il comandante della Capitaneria di Porto di La Maddalena, il capitano di fregata Leonardo Deri è stato prorogato alla guida del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena per altri sei mesi a partire dalla data del 7 giugno 2017. La proroga dell’incarico di commissario straordinario ricevuto lo scorso dicembre dal ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti è arrivata ufficialmente negli Uffici dell’Ente Parco. Il comandante Leonardo Deri guiderà l’Ente Parco per tutta la stagione estiva e concluderà il suo mandato il prossimo 7 dicembre, restando in attesa del raggiungimento dell’intesa tra ministero dell’Ambiente e Regione Sardegna per la nomina del nuovo presidente e dell’intero Consiglio direttivo.

«Mi sono messo a disposizione per proseguire con l’incarico affidatomi lo scorso dicembre – ha detto il comandante Deri ricevendo il decreto di nomina sottoscritto dal ministro Galletti – in questi mesi abbiamo impostato un lavoro per la stagione estiva che dobbiamo proseguire. Ringrazio il ministro Galletti e l’intera struttura della Direzione Protezione della natura del Ministero per la fiducia accordatami.»

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L’assessorato regionale degli Enti locali ha pubblicato un avviso esplorativo per verificare l’interesse del mercato in merito alla valorizzazione dei “capannoni di Porto Palma”, nell’Isola di Caprera. L’area ricade nel Demanio marittimo ma il complesso è sotto la gestione del servizio Demanio, patrimonio e Autonomie locali di Nuoro e Olbia-Tempio.

«Con la delibera della Giunta regionale n. 45/17 del 2 agosto 2016 – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – abbiamo voluto facilitare gli interventi per la riqualificazione di strutture del patrimonio regionale che possono diventare un volano per il rilancio socio-economico e la valorizzazione del territorio di La Maddalena. Il compendio è prospiciente al mare, all’interno di una vasta area demaniale vicino al Centro velico Caprera. Una località di grandissimo interesse dal punto di vista ambientale e paesaggistico. La scommessa è proprio quella di comprendere a quale migliore uso possa essere destinata una struttura ricca di storia, con una superficie di circa duemila metri quadri adibita a capannoni e un’area pertinenziale marittima con uno scivolo di alaggio.»

L’immobile, per poter essere fruibile, necessita di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che saranno eseguiti a cura e spese dell’aggiudicatario della concessione.

La dichiarazione di interesse del mercato dovrà essere redatta utilizzando il modulo allegato nell’avviso pubblicato sul sito istituzionale della Regione. Le domande dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 15 settembre 2017 alla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali di Nuoro e Olbia-Tempio, via Dalmazia 4, Nuoro, oppure tramite posta elettronica certificata all’indirizzo eell.serv.dempatr.not@pec.regione.sardegna.it .

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Il Piano Sulcis prevede incentivi per gli investimenti compresi fra 1,5 milioni € e 20 milioni € attraverso il Contratto d’Investimento.

Il Contratto d’Investimento è il nuovo strumento messo a disposizione degli imprenditori che intendono investire nel Sulcis Iglesiente. Il Contratto d’Investimento è uno strumento di applicazione generale in Sardegna che però nel caso del Sulcis Iglesiente sarà usato in maniera più estesa e potrà contare su maggiori risorse finanziarie. Sono ammessi al Contratto le proposte che partono da 1,5 milioni € sino a 20 milioni €. Il limite minimo regionale è fissato in 5 milioni €.

La dotazione finanziaria è inoltre decisamente più ampia potendo contare su un fondo di 20 milioni €. La dotazione finanziaria effettiva sarà stabilita in base al numero di proposte presentate.

I settori prioritariamente incentivati sono il turismo e beni culturali e ambientali, l’agrifood, le produzioni basate su tecnologie innovative.

Le proposte d’investimento sono presentate a sportello e valutate con una procedura di tipo negoziale che considera la fattibilità tecnica ed economica finanziaria.

In una prima fase l’investitore presenta la manifestazione d’interesse secondo il modello contenuto nel bando. La manifestazione d’interesse determina la priorità d’esame e costituisce quindi un titolo di prenotazione di quota delle risorse disponibili. Le manifestazioni d’interesse devono essere presentate entro il 31 dicembre, successivamente viene effettuata l’istruttoria del vero e proprio progetto che si conclude con la stipula del Contratto d’Investimento.

Sono concesse incentivazioni a fondo perduto in combinazione con prestiti nel rispetto dei limiti massimi fissati dalla Unione Europea.

«Con questo bando – commenta il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi -, gli investitori hanno a disposizione incentivi per investimenti di qualsiasi dimensione, tenuto conto dei bandi già in essere e del Contratto di Sviluppo operativo per gli investimenti di dimensione maggiore di 20 milioni €. È stata confermata la priorità per turismo, agrifood e innovazione.»