23 December, 2024
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30 milioni dal Patto per la Sardegna ai consorzi di bonifica per efficientare l’uso dell’acqua in agricoltura.

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Arrivano dal Patto per la Sardegna i 30 milioni di euro per 21 interventi nel settore irriguo agricolo che si dovranno spendere entro i prossimi 24 mesi. È il programma di azioni varato dalla Giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che punta a rendere più efficiente l’uso dell’acqua nel mondo delle campagne isolano. Le risorse, che saranno destinate ai diversi Consorzi di Bonifica della regione, sono fondi FSC (Sviluppo e coesione) riprogrammati, come previsto dal Patto per la Sardegna.
«Si tratta di investimenti importanti, attesi da molti anni, e che dovranno essere spesi al massimo entro i prossimi 24 mesi su progetti già cantierabili. Far partire queste risorse in un momento così difficile per la nostra agricoltura, colpita da una condizione di siccità fra le peggiori degli ultimi decenni, ha un valore ancora più forte e dimostra che la Giunta e l’Assessorato hanno a cuore il futuro del comparto». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria durante la conferenza stampa in cui è stata presentata la delibera approvata nell’ultima riunione di Giunta. «Le proposte di investimento contenute nel nostro programma – ha aggiunto l’assessore – sono state definite dopo numerosi incontri con i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica e tenendo conto delle audizioni con l’Autorità di Bacino. Tali interlocuzioni, infatti, ci hanno permesso di individuare le opere necessarie e prioritarie in riferimento alle peculiarità e alle criticità territoriali di ciascun comprensorio. Gli interventi permetteranno di manutenere le reti irrigue, riducendo quindi le perdite e gli sprechi della risorsa idrica, e di creare condotte per nuovi approvvigionamenti e per la miscelazione con le acque reflue depurate. Con un sistema più efficiente – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – si abbasseranno i costi per le aziende, permettendo agli agricoltori di pagare tutti e di meno».
I 30 milioni di euro saranno destinati a progetti di manutenzione straordinaria e razionalizzazione degli schemi irrigui esistenti a servizio dell’agricoltura, ma anche per il miglioramento dell’efficienza energetica, della funzionalità degli impianti di sollevamento e per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Saranno inoltre finanziate poi nuove reti irrigue per eliminare l’uso dei pozzi in aree a rischio di salinizzazione. I nuovi investimenti dedicati alla manutenzione straordinaria delle reti e alla nuova infrastrutturazione irrigua devono prevedere all’interno del progetto l’installazione dei contattori d’acqua così da permettere un monitoraggio costante dei consumi e delle possibili perdite lungo le condotte.
Con un progetto finanziato, il Consorzio di Bonifica (CB) del Basso Sulcis avrà 1,1 milioni, così come il CB del Cixerri con tre progetti approvati. Alla Gallura, con un progetto, andranno 5milioni 350mila euro, mentre per i tre interventi nel Nord Sardegna ci sono 1milione e 750mila euro. Alle cinque opere del CB della Nurra vanno 4milioni 740mila euro e ad una dell’Ogliastra 1milione 60mila euro. Altri 6,6 milioni per i due progetti del CB di Oristano, mentre a quello della Sardegna Centrale, sempre con due progetti, vanno 2,9 milioni. Chiude il CB della Sardegna Meridionale con 5,4 milioni per tre interventi.
Con i suoi 12mila 345 chilometri di rete irrigua che attraversano i diversi territori dell’Isola, l’agricoltura sarda opera in irriguo su una superfice attrezzata di 175mila 385 ettari.
Circa 3 miliardi di euro, tra risorse nuove e riprogrammazione fondi FsC, sono destinate per superare gli svantaggi derivanti dalla condizione geografica di insularità utilizzando quindi le risorse esattamente dove servono. Diventano azioni concrete in tutti i settori, dalle infrastrutture all’ambiente, allo sviluppo economico, al turismo, la cultura e valorizzazione delle risorse naturali, l’occupazione, l’inclusione sociale e lotta alla povertà, sino a istruzione e formazione e rafforzamento della pubblica amministrazione.
Attraverso il Patto, in questi ultimi mesi, sono stati già finanziati progetti per centinaia di milioni su infrastrutturazione e sicurezza stradale, su porti e dighe, bonifiche ambientali, metanizzazione e mobilità elettrica. E poi sui trasporti, su ricerca e innovazione e sul progetto Iscol@.

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