18 July, 2024
HomeAmbienteEmilio Usula (Rossomori): «La Regione ha il dovere di studiare l’area di Portovesme sia dal punto di vista ambientale che sanitario».

Emilio Usula (Rossomori): «La Regione ha il dovere di studiare l’area di Portovesme sia dal punto di vista ambientale che sanitario».

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Il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula sollecita la Regione a «studiare accuratamente sia dal punto di vista ambientale che sanitario, l’area di Portovesme, da anni al centro di un’attività estrattiva fra le più importanti d’Italia nel settore della metallurgia non ferrosa e fortemente inquinata».

Emilio Usula ha presentato una interpellanza nella quale ricorda, fra l’altro, che la più recente relazione dell’Arpas ha evidenziato la «presenza di contaminanti inorganici ed il superamento della concentrazione di alcune sostanze nocive, come il cadmio, fino a 30mila volte oltre la soglia consentita dalla legge. Una situazione che, purtroppo, viene da lontano, perché già nel 2011 uno studio condotto dall’Istituto superiore di Sanità sui Sin (siti di interesse nazionale per le bonifiche) aveva segnalato un “picco” anomalo di malattie respiratorie e di tumori ai polmoni nella zona compresa fra i Comuni di Portoscuso, Carbonia, Gonnesa, San Giovanni Suergiu e Sant’Antioco».

«Abbastanza, ritengo, per programmare una serie di iniziative – aggiunge Emilio Usula -: adozione di uno speciale registro delle patologie nell’area interessata, avvio di attività specifiche di monitoraggio, censimento dei danni ambientali, bonifiche dei siti e riconversione dei terreni alla loro originaria “naturalità”. Sul piano più strettamente sanitario, sarebbe inoltre opportuno adottare provvedimenti concreti per “la messa in sicurezza” della popolazione a rischio ed introdurre in Sardegna la cosiddetta Vis (Valutazione di impatto sanitario) per tutti i progetti infrastrutturali in campo industriale ed energetico.»

«Sarebbe, infine, molto utile che su questi temi, che toccano da vicino varie zone della Sardegna, si sviluppasse un ampio dibattito in Consiglio regionale – conclude Emilio Usula -, per definire un nuovo indirizzo politico in grado di affrontare in modo efficace i principali “nodi” dell’emergenza ambientale e sanitaria della nostra Regione.»

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