Fabio Aru in difficoltà sul Galibier, perde 31″ e scende dal podio ma non s’arrende: «Il Tour finirà domenica».
[bing_translator]
La durissima 17ª tappa, vinta in solitudine dallo sloveno Primoz Roglic, è costata cara a Fabio Aru, arrivato distanziato di 31 secondi dai migliori ed ora al quarto posto in classifica a quattro tappe dalla conclusione del Tour de France. Chris Froome ha conservato la maglia gialla, con 27″ di vantaggio sul francese Romain Bardet e sul colombiano Rigoberto Uran, e 53″ su Fabio Aru. Al quinto posto c’è Mikel Landa, a 1’24” dal compagno di squadra Chris Froome.
Fabio Aru si è staccato dal gruppetto dei migliori nei pressi della vetta del Galibier, la mitica montagna sulla quale l’indimenticabile Marco Pantani, nel 1998, staccò tutti e mise le basi per la vittoria finale del Tour de France. Transitato con 18″ di ritardo sul gruppetto di Chris Froome, ha poi perso ancora qualcosa nella lunghissima discesa che ha portato i corridori al traguardo di Serre-Chevalier.
Fabio Aru alla fine s’è mostrato deluso ma tranquillo e fiducioso nella tappa di domani che prevede un terribile arrivo in salita sul colle dell’Izoard, a quota 2.361 metri, sulla quale potrà accadere ancora di tutto, prima della cronometro di 22 km in programma sabato. Il campione di Villacidro conta ancora di centrare un posto sul podio finale di Parigi, per mettere la classica ciliegina sulla torta di un Tour che, comunque, resterà per lui straordinario, con la vittoria di una tappa e tre giorni in maglia gialla.
NO COMMENTS