Graziano Lebiu (Ipasvi) sul caso Repetto-Aias: «Non può passare l’assunto che pubblicare una dichiarazione da parte della stampa sia attività lesiva dell’immagine Aias».
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Il nuovo licenziamento deciso due giorni fa dall’Aias, questa volta per Antonello Repetto, il lavoratore protagonista negli ultimi mesi di diverse clamorose manifestazioni di protesta per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati, con incatenamenti e imbavagliamenti davanti alle sedi Aias di Cagliari e Cortoghiana, per «dichiarazioni lesive dell’immagine, degli interessi e dell’economia dell’associazione», continua a provocare reazioni e commenti. Oggi interviene sul caso Graziano Lebiu, presidente del Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias. «La Libertà di Stampa e di Opinione sono valori irrinunciabili – dice Graziano Lebiu -. Si narrano i fatti, si commentano le diverse considerazioni, si fanno editoriali di sintesi o approfondimento, ma da qui a negare oggi a Repetto di dialogare con la stampa e domani alla stampa di dialogare con Repetto, la trovo una cosa pericolosa. Non può passare l’assunto – conclude Graziano Lebiu – che pubblicare una dichiarazione da parte della stampa sia attività lesiva dell’immagine Aias, nel caso in specie.»
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