I consiglieri di opposizione insistono nella richiesta di dimissioni del sindaco di Sant’Antioco dal Consiglio regionale.
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La posizione del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci è ancora al centro delle proteste dei consiglieri di opposizione per le sue mancate dimissioni dall’incarico di consigliere regionale, entro i dieci giorni previsti dalle norme in vigore per eliminare la causa di incompatibilità sopravvenuta dopo la sua elezione a primo cittadino. In occasione della riunione consiliare svoltasi il 13 luglio, Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva), Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena (Genti Noa), hanno presentato una proposta di delibera, con la quale, dopo aver ricostruito la vicenda, il sindaco viene invitato a rimuovere la causa di incompatibilità o ad esprimere l’opzione per la carica che intende conservare, ai sensi dell’art. 69 comma 4 del D.lgs, 267/2000; la proposta di delibera prevede inoltre che, qualora il sindaco non provveda entro i successivi dieci giorni, il Consiglio comunale lo dichiara decaduto, ai sensi dell’art. 69 comma 5 del D. Lgs. 267/2000.
Gli stessi consiglieri di opposizione, contestualmente, hanno presentato una richiesta di convocazione del Consiglio comunale entro 20 giorni, per discutere la proposta di delibera.
E’ evidente che l’iniziativa dei consiglieri di opposizione ha un significato politico ma non ha speranze di vedere approvata la proposta di delibera, in quanto i numeri della maggioranza porteranno alla sua bocciatura, se approderà sui banchi del Consiglio.
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