I Riformatori sardi ritornano all’attacco della Giunta regionale sulla riforma della rete ospedaliera.
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I Riformatori sardi ritornano all’attacco della Giunta regionale sulla riforma della rete ospedaliera.
«Il Pd affossa la rete ospedaliera, gli alleati si sfilano, una giunta regionale che non si capisce più da chi è sostenuta». Questa è la situazione secondo i consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa e Attilio Dedoni dopo lo stop del Pd alla rete ospedaliera. «Francesco Pigliaru e Luigi Arru hanno subito l’ennesima, cocente umiliazione da parte del partito di maggioranza relativa. Si vede che si è ormai vicini alla fine della legislatura: la minaccia di mandare tutti a casa non fa più effetto – aggiungono Michele Cossa e Attilio Dedoni -. La cosa tragica è che nessuno di loro sembra minimamente preoccupato per il caos in cui sta precipitando la sanità sarda, oramai totalmente allo sbando. Con responsabilità ben precise: le lotte interne del Pd impediscono la nomina del direttore dell’Areus; Fulvio Moirano fiuta l’aria e diventa sempre più temporeggiatore e, a quanto pare, si guarda bene dall’adottare un atto aziendale che sarebbe palesemente illegittimo, lasciando che la barca vada alla deriva; numerosi provvedimenti adottati dai direttori generali (Brotzu in testa) anticipano del tutto impropriamente la rete ospedaliera e sono totalmente illegittimi in quanto basati su delibere della Giunta che usurpano il potere di programmazione, proprio del Consiglio regionale; Raffaele Paci non fornisce i numeri reali della spesa sanitaria per il 2016 – o forse non li ha affatto, ciò che sarebbe ancora più grave – contribuendo in modo significativo ad aggravare un intollerabile stato di incertezza. Vadano a casa subito.»
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