Il gruppo consiliare regionale di Art. 1 – Sdp sostiene la battaglia di Coldiretti per la modifica del trattato Ceta con il Canada.
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«Come gruppo consiliare di Art. 1 – Sdp sosteniamo con convinzione la battaglia di Coldiretti per la modifica del trattato Ceta con il Canada ed anche a livello regionale interverremo con iniziative adeguate presso il presidente della Giunta e l’assessore dell’Agricoltura per cambiare questo accordo che, a nostro giudizio, danneggia gravemente le produzioni sarde.»
Lo scrivono in una nota, i quattro consiglieri regionali Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda.
«Il Trattato, partendo dalla premessa condivisibile di aumentare gli scambi commerciali fra Europa e Canada, determina però conseguenze pesanti per i prodotti identitari, tradizionali e di qualità come quelli sardi, che potrebbero essere confezionati altrove e perfino “taroccati” in nome della libertà del commercio. Parliamo del “cuore” della nostra economia: di grano duro, la cui produzione in Sardegna è già in caduta libera proprio per la politica di prezzo molto aggressiva del Canada, di formaggi e di carni – aggiungono i quattro consiglieri di Art. 1 – Sdp -. Per noi libertà significa, soprattutto, non livellare verso il basso il settore dell’agro-alimentare e non annullare le differenze fra le diverse realtà locali, che sono anche il prodotto di tradizioni, culture e storie che, nel caso della Sardegna, rappresentano un patrimonio immateriale di valore inestimabile. Libertà è anche mettere il consumatore nelle condizioni di scegliere in modo informato e trasparente – concludonoDaniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda – in un mercato guidato da regole comuni, sia in materia di sostenibilità ambientale che di sicurezza alimentare.»
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