Il Parlamento inizierà presto i negoziati con i governi nazionali sulle nuove norme europee anti-dumping per una maggiore tutela dell’industria e del lavoro.
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Le nuove regole sul calcolo dei dazi d’importazione rappresentano una risposta alla controversia sullo status di economia di mercato della Cina e alle pratiche commerciali sleali da parte di Stati che non fanno parte dell’UE e sono caratterizzati da una pesante interferenza statale nell’economia.
Il mandato negoziale include i seguenti punti:
- le indagini anti dumping devono tenere in considerazione la conformità del paese che esporta beni nell’UE alle norme internazionali sul lavoro, sulla fiscalità e sull’ambiente, cosi come la presenza o meno di misure potenzialmente discriminatorie contro gli investimenti esteri, di un diritto societario, di proprietà e fallimentare efficace;
- la Commissione europea deve presentare una relazione dettagliata che descriva la situazione specifica di un determinato paese o settore per il quale verrà effettuato il calcolo dei dazi;
- non dovrebbe esserci alcun onere supplementare per le imprese dell’UE nei casi di anti-dumping, oltre alla procedura attuale che un’impresa deve seguire per chiedere alla Commissione l’avvio di un’inchiesta.
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