L’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas, saluta con grande soddisfazione l’approvazione arrivata oggi in Consiglio regionale, della legge del settore.
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L’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas, saluta con grande soddisfazione l’approvazione arrivata oggi in Consiglio regionale, della legge del settore.
«Una legge importante, attesa da tempo, che riporta il turismo in Sardegna al passo coi tempi e fissa i principi e l’idea di sviluppo della Sardegna turistica che ci piace.»
Diversi sono gli aspetti importanti del testo, arrivato al via libera dopo un proficuo lavoro svolto in questi mesi dall’Assessorato con la quinta Commissione del Consiglio regionale e tutti i portatori di interesse e dopo una discussione costruttiva che ha portato all’approvazione unanime. Prima di tutto, per l’esponente della Giunta Pigliaru «viene introdotto un modello di governance che definisce come si sta insieme. Col soggetto giuridico pubblico privato Destinazione Sardegna, anche la Sardegna si dota infatti di una DMO (Destination management organization), che avrà il compito di sviluppare attività di marketing territoriale e mettere a sistema le attività e le azioni sul territorio».
Il Piano strategico del turismo. Poi, «va segnalata l’istituzionalizzazione del Piano strategico del turismo – aggiunge Barbara Argiolas – che verrà approvato dalla Giunta seguendo gli indirizzi della neonata Conferenza permanente del turismo, alla quale partecipano tutti i soggetti coinvolti nel comparto». Il piano strategico «introduce il concetto di pianificazione e programmazione nella politica turistica regionale, con l’obiettivo di migliorare la competitività e l’attrattività della destinazione Sardegna». Per l’attuazione del Piano, «la DMO proporrà all’Assessorato un piano operativo entro il mese di apriledell’anno precedente a quello di riferimento: tradurrà il Piano strategico in azioni che potranno così essere pianificate e finanziate».”
«Con questo testo – spiega la titolare del Turismo – introduciamo anche la semplificazione normativa: snellezza e velocità di risposta nei tempi, quello di cui turismo ha bisogno. La Sardegna non dovrà attendere altri 30 anni per adeguare questa legge ai cambiamenti che verranno: è un corpus normativo agile che fissa un impianto generale il quale poi, attraverso i decreti attuativi, potrà essere aggiornato.»
Un ultimo aspetto che l’assessore Argiolas evidenzia riguarda il Capo III della legge, relativo alla diversificazione della proposta turistica, all’allungamento della stagione e alla valorizzazione del turismo attivo. «Questo aspetto – sottolinea l’assessore del Turismo – rientra nella promozione del turismo sostenibile che è l’obiettivo della Regione. Viene così creata una rete coordinata di percorsi destinati all’escursionismo, la Rete escursionistica della Sardegna, grazie al coinvolgimento della Agenzia Forestas e vengono integrate azioni relative agli itinerari ciclabili della Sardegna, alla promozione delle tratte ferroviarie di rilevanza naturalistica, del turismo equestre e sportivo, viene istituita la Rete dei borghi della Sardegna».
In chiusura, un accenno sull’articolo 15, relativo alle strutture ricettive all’aria aperta, per il quale Argiolas auspica che, «durante la discussione della legge urbanistica il Consiglio dia una più definita applicazione in linea con la valorizzazione dell’ambiente in Sardegna». Infine, sull’emendamento approvato a voto segreto che vieta alle imprese ricettive beneficiarie di contributi regionali di ospitare migranti per i cinque anni successivi dalla data di concessione delle risorse, l’assessore conclude: «Si tratta di una disposizione quasi intrusa in un testo di ampio respiro che vuole migliorare l’organizzazione del settore turistico in Sardegna: auspico che il Consiglio ponga presto rimedio a questo errore».
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