Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp): «Sulla Portovesme srl lascia l’amaro in bocca che l’unico parere non positivo sia arrivato da alcuni funzionari della Regione».
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Il consigliere regionale Articolo Uno – SDP Luca Pizzuto interviene oggi sulle vertenze Alcoa e Portovesme srl.
«La vertenza riguardante il polo industriale di Portovesme prosegue, con un ambiguo mix di speranze e negatività. Le notizie arrivate ieri, giovedì 27 luglio, fornite dal ministro Carlo Calenda sulla vertenza Alcoa, fanno ben sperare per la riapertura dell’azienda – dice Luca Pizzuto -. Ci sono buone possibilità per la chiusura del contratto di Sviluppo entro settembre e l’avvio delle procedure di cessione dell’impianto. In questo va riconosciuto il costante impegno della Regione e del presidente Pigliaru che sta portando risultati insperati.»
«Sempre ieri sono arrivate, invece, notizie molto preoccupanti riguardanti il futuro della Portovesme srl – aggiunge Luca Pizzuto -. Nel corso della Conferenza dei Servizi a Roma è arrivato il no di alcuni funzionari della Regione all’autorizzazione alla Portovesme srl per l’utilizzo delle vasche interne allo stabilimento per lo smaltimento temporaneo degli scarti di lavorazione. Negare questa soluzione, transitoria, in attesa dei lavori per la nuova discarica di Genna Luas, porrebbe a serio rischio circa 1.200 buste paga. Lascia l’amaro in bocca che su tutti i partecipanti alla Conferenza dei Servizi abbiano dato parere non positivo alcuni funzionari della Regione. Di questo chiederemo conto alla politica e valuteremo le azioni da intraprendere.»
«Ciò che preoccupa di più è che, da diversi anni a questa parte, al centro di ogni singola vertenza gli interessi dei lavoratori vanno in secondo piano a discapito di dinamiche controverse che rispondono sempre di più a perverse regole di mercato – sottolinea ancora Luca Pizzuto –. Un territorio come il nostro, che da sempre ha fatto del diritto dei lavoratori il suo elemento caratterizzante, deve riiniziare a dettare l’agenda del suo sviluppo, senza lasciarsi imbrigliare in tecnocrazie e burocraticismi vari. Il nostro obiettivo – conclude Luca Pizzuto – è il lavoro, la dignità dei lavoratori e la tutela dell’ambiente che non può essere moneta di scambio con il lavoro.»
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