22 November, 2024
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Maria Rosaria Randaccio: «Storica sentenza della Corte costituzionale, adesso la zona franca extradoganale è realtà».

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Nonostante il lutto per la morte del suo caro amico Doddore Meloni ed un periodo di stressante lavoro, la dottoressa Maria Rosaria Randaccio, presidente del Movimento Sardegna Zona Franca, ha commentato con gioia la Sentenza della Corte Costituzionale n. 154 del 4 luglio 2017, con la quale viene respinto il ricorso presentato dalla Regione Sardegna sulla questione così detta “Vertenza Entrate”. «La Corte dà ragione a chi come noi – ha detto Maria Rosaria Randaccio – si batte da anni perché venga rispettato quanto previsto dal D.lgs. n. 75/98, ossia il decreto con il quale tutto il territorio della Sardegna è stato dichiarato zona franca. Doddore Meloni anche da morto è riuscito a fare un regalo ai sardi!»

«Nella succitata Sentenza – aggiunge Maria Rosaria Randaccio – la Corte Costituzionale tira le orecchie al presidente Pigliaru ricordandogli che il lamentato irragionevole sacrificio economico all’autonomia finanziaria della Regione, protetta dagli articoli 7 e 8 dello Statuto Sardo e dagli artt. 117 e 118 della Costituzione, è stato superato grazie ai vantaggi economici ottenuti con l’accordo stipulato il 21 luglio 2014, dei cui obblighi lo Stato Italiano si è fatto carico emanando il D.lgs. n. 114/2016. Sentenza n. 154/2017 che ci fa capire che i vantaggi economici compensativi sono quelli previsti dal D.lgs. n. 114/2016, che all’art. 14 autorizza l’attivazione in Sardegna delle “Franchigie Fiscali” ossia la concessione ai residenti dei benefici fiscali che competono a coloro che risiedono nei territori svantaggiati e pertanto dichiarati come extradoganali dall’art. 251 e art. 170 del D.P.R. n. 43/73, i cui svantaggi (come essere isole lontane) risultano individuati dall’art. 92 e 234 del Trattato di Roma ratificato con la Legge del 1957, dove si prevede rispettivamente:

– che gli aiuti dati ai residenti nelle zone Franche extradoganali non possono essere considerati come “aiuti di Stato”; 

– e che la Comunità Economica Europea si impegna a rispettare tutti i diritti degli Stati membri antecedenti alla nascita della CEE, e tra questi diritti da rispettare rientrava ovviamente il diritto all’istituzione in Sardegna delle Zone Franche in quanto previsto all’art. 12 dello Statuto Sardo approvato con la Legge Costituzionale n. 3/1949.»

«Sentenza n. 154/2017 dove si precisa anche – sottolinea ancora Maria Rosaria Randaccio – , che il richiamato D.lgs. n. 114/2016 che detta norme di attuazione all’art. 8 della Statuto Sardo individuando la percentuale delle entrate fiscali devolute dallo Stato alla Regione, all’art. 18 precisa che «le disposizioni contenute dello stesso decreto (114/2016) sono applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2010, al fine di eliminare gli squilibri finanziari che sono la causa principale dei problemi economici dell’isola.»
«Decorrenza giuridica al 2010 (del D.lgs. n. 114/2016) che significa di fatto – conclude Maria Rosaria Randaccio – rendere nulle (anzi inesistenti) tutte le cartelle esattoriali notificate da Equitalia ai residenti in Sardegna, cartelle che hanno determinato gli squilibri finanziari che l’Italia si è impegnata a sanare con il D.lgs. n. 114/2016 la cui applicazione decorre dal 1° gennaio 2010.»

 

Allo stadio "Carlo Z
Al via le iniziative

giampaolo.cirronis@gmail.com

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