20 July, 2024
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Questa mattina la squadra di falegnami dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha avviato le operazioni di posizionamento di una passerella per disabili nella Spiaggia di Tegge a La Maddalena che consentirà l’accesso diretto a mare.

Nei prossimi giorni, una seconda passerella verrà montata a Cala Conchiglia nell’isola di Caprera: con questo intervento l’Ente metterà in condizioni tutti i residenti e i turisti con disabilità di poter raggiungere agevolmente i due arenili abbattendo quelle barriere architettoniche che ne impedivano l’accesso. Grazie alla collaborazione con il Comune inoltre si provvederà a riservare dei posti auto per disabili nelle vicinanze dell’ingresso alle passerelle.

La rampa in legno, di 12 mt, rende così fruibile la spiaggia di Tegge, che si trova a pochi km di distanza dal centro città e ad oggi è frequentata di numerosi gruppi di anziani e disabili. Sarà lunga 18 mt quella che verrà montata nella spiaggia di Cala Conchiglia nell’Isola di Caprera che si trova nella strada che porta ai Due Mari (Cala Portese): finalmente tutti coloro che fino ad oggi non hanno potuto godere di questo lido potranno avere la possibilità di potersi fare un bagno senza impedimenti.

«Rendere l’Arcipelago e le sue spiagge fruibili a tutti è una priorità per l’Ente di via Giulio Cesare – spiega il commissario straordinario, Leonardo Deri – ed è previsto anche dalla legge 394/91 istitutiva dei Parchi. Un impegno, quello di aprire l’Arcipelago alle persone con disabilità motorie, che intendiamo continuare a perseguire con piccoli interventi sul territorio che ne esaltino le bellezze e siano realizzati a basso impatto ambientale.»

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Il 30 luglio scadono i termini per la presentazione delle domande per poter svolgere, in deroga, la caccia al cinghiale nelle zone infette dalla PSA. Entro e non oltre tale data i cacciatori interessati a svolgere l’attività venatoria nella prossima stagione 2017-2018 dovranno far pervenire le richieste ai Servizi di sanità animale delle ASSL competenti per territorio. Si chiude invece il prossimo 30 settembre la data per la presentazione delle domande di autorizzazione per le zone non infette dal virus. Non saranno consentite ulteriori proroghe per la presentazione delle domande di nuova autorizzazione, di rinnovo o di comunicazioni relative alle zone non infette. Per quanto riguarda l’elenco dei componenti delle compagnie di caccia, è stata prevista la possibilità di comunicare eventuali modifiche o integrazioni, nelle zone infette, fino al 30 settembre.
I cacciatori possono presentare domanda, sempre in deroga, per il rilascio di una nuova autorizzazione. Da questa stagione venatoria inoltre, con l’obiettivo di semplificare le procedure, è consentito anche il rinnovo dell’autorizzazione rilasciata nell’annata precedente, purché non siano mutati i requisiti fondamentali previsti per lo svolgimento delle attività di caccia. Le istruttorie relative all’adozione delle autorizzazioni di rilascio o rinnovo sono eseguite dai Servizi di sanità animale che chiedono al Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale (CFVA) il parere di competenza.
La formazione obbligatoria per i cacciatori è assicurata dall’Agenzia Laore Sardegna e si terrà fino al prossimo 31 ottobre, secondo un calendario di appuntamenti che toccherà diversi territori dell’Isola. I soggetti referenti delle compagnie di caccia e i sostituti dei referenti che abbiano già ricevuto l’attestato di partecipazione al corso, nell’annualità venatoria precedente, sono esentati dalle lezioni. La formazione si inserisce nelle azioni di contrasto alla diffusione della PSA e in quelle di monitoraggio del virus nelle popolazioni dei cinghiali. I cacciatori infatti sono tenuti a prelevare campioni sugli animali abbattuti che poi saranno analizzati dai laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, incaricato di verificare la presenza di PSA o Trichinella. I partecipanti alle attività venatorie al cinghiale sono inoltre tenuti a rispettare tutte le normative igienico sanitarie dettate dal piano di eradicazione della Peste suina africana.

Il mancato rispetto delle disposizioni, l’inosservanza dell’obbligo di formazione e la mancata corrispondenza tra i dati sul cacciato in possesso del Servizio veterinario e quelli in possesso del CFVA comporta, tra l’altro, la revoca dell’autorizzazione e la sospensione della caccia per 30 giornate consecutive, anche se ricadenti nella successiva stagione venatoria.

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La Giunta regionale ha stanziato centotrenta milioni di nuova finanza per le imprese della Sardegna. La destinazione dell’importo è stata decisa e programmata nella seduta di ieri su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. I fondi sono destinati a: supporto del sistema imprenditoriale in tutte le sue forme, sostegno alla reindustrializzazione delle aree industriali, sistema di incentivazione per le imprese, attivazione di procedure di incentivazione nazionale a favore delle imprese e, infine, riqualificazione urbana ed efficientamento energetico. «Una risposta importante, 130 milioni totalmente nuovi che vengono messi a disposizione delle imprese che sono la spina dorsale dell’economia regionale – dice Raffaele Paci-. Siamo sempre più convinti che la ripresa, lo sviluppo, l’occupazione, la possibilità di uscire definitivamente da questa terribile crisi che per anni ha paralizzato la Sardegna passi proprio dalle imprese. E noi, come Giunta, stiamo facendo il possibile per sostenere il mondo delle imprese con tutti gli strumenti a nostra disposizione». Questa nuova tranche di finanziamento alle imprese coinvolge anche gli assessorati del Turismo con l’assessore Barbara Argiolas e dell’Industria con l’assessore Maria Grazia Piras.
«Con queste nuove risorse – dice l’assessore Barbara Argiolas – confermiamo la nostra attenzione nei confronti delle piccole e piccolissime imprese. Sul bando T1, all’assessorato al Turismo sono arrivate quasi 500 domande da parte di piccole aziende dell’artigianato, commercio e turismo e coi 10 milioni di euro che stiamo riprogrammando a partire dall’autunno rilanceremo una delle misure più importanti varate in questa legislatura. Anche il bando per gli investimenti più ingenti, quelli oltre i 5 milioni di euro, ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di imprese turistiche ricettive, a dimostrazione che anche questa è una misura che aiuta a stare sul mercato in modo concorrenziale e guadagnare nuove quote. Stiamo mettendo a disposizione delle imprese di ogni dimensione un panel di offerte finanziarie che le aiutino a stare sul mercato in modo concorrenziale, rinnovare i loro processi industriali e avviare l’industrializzazione. E lo stiamo facendo coi bandi a sportello, la formula migliore per accorciare i tempi dell’amministrazione e avvicinarli a quelli delle imprese.»
Le risorse sono state rese disponibili grazie al meccanismo dei fondi di rotazione che, una volta spesi e rendicontati all’Unione Europea, tornano liberi con l’unico vincolo, imposto dal regolamento comunitario, che mantengano la stessa destinazione d’uso dei precedenti. Quindi, nel meccanismo della cosiddetta “finanza circolare”, sono soldi che vengono spesi, utilizzati e rendicontati e che poi tornano disponibili per ulteriori utilizzi. L’obiettivo della delibera è, dunque, quello di definire le linee generali per l’utilizzo delle risorse derivanti dalle restituzioni degli strumenti di ingegneria finanziaria attivati nel ciclo di programmazione 2007-2013 delle risorse Fesr. Ulteriori risorse liberate provenienti dal Fondo sociale europeo (FSE), in applicazione dello stesso principio, verranno a breve messe a disposizione del sistema Sardegna per interventi su microcredito, finanza inclusiva e Fondo cooperative.
«Siamo molto soddisfatti di queste risorse, che arrivano proprio nel momento in cui percepiamo, dopo diverso tempo, una sensibile voglia di reinvestire da parte delle imprese, testimoniata anche dal numero di domande arrivate per i bandi già chiusi – sottolinea l’assessora Piras -. È molto importante, inoltre, accanto al rifinanziamento dei bandi in corso, anche aver destinato parte importante di queste risorse al Fondo per la Reindustrializzazione delle Aree Industriali, perché c’è stato un momento in cui queste risorse erano esaurite, proprio mentre aumentavano le domande da parte delle imprese.»
Si tratta di 112 milioni disponibili dalla chiusura del programma precedente e 18 derivanti da restituzioni. 25 milioni sono destinati al cofinanziamento del Contratto di sviluppo nazionale, che arriva così con la dotazione iniziale di 40 a un totale di 65 milioni; altri 25 vanno al Fondo di competitività FRAI (Fondo per la reindustrializzazione delle aree industriali), che può essere utilizzato per esempio all’acquisto o riutilizzo di capannoni industriali abbandonati; 20 milioni rifinanziano la procedura del modello Jessica, fondo di finanziamento rotativo con due linee (efficientamento energetico e riqualificazione urbana): in questo modo viene garantita l’operatività del fondo riuscendo allo stesso tempo ad attivare ulteriori importanti finanziamenti sia con Bei (Bianca europea degli investimenti) che con Cassa depositi e prestiti. Infine, i soldi destinati ai bandi: 10 milioni per attivare un nuovo bando T1 (investimenti da 15 a 150mila euro), 10 milioni in più (oltre ai 10 già stanziati) per il bando T2 in corso (da 200 a 800mila euro), 20 milioni al T3 previsto per i primi mesi del 2018 (finanziamenti da un milione e mezzo a 5 attraverso contratti di investimento), altri 20 milioni infine per il T4 che si aggiungono ai 10 già messi a correre (manifestazioni d’interesse per finanziamenti che superano i 5 milioni).
«Le imprese – conclude Raffaele Paci – hanno voglia di ripresa e ricominciano a investire: compito della Giunta, come già stiamo facendo sin dal primo giorno, è accompagnare e sostenere con ogni mezzo questo percorso.»

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Il Consiglio regionale ha approvato nuove norme in materia di turismo.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la terza votazione per l’elezione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Prima di avviare le procedure di voto, sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto, «tenuto conto delle precedenti votazioni e della delicatezza dell’incarico, di valutare l’opportunità di un rinvio per evitare nuovi scrutini infruttuosi non in grado di dare l’esito positivo auspicato».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco ha condiviso la proposta di Pittalis che, messa ai voti, è stata approvata. L’elezione del Garante è stata quindi rinviata.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere del Psd’Az Christian Solinas ha sollevato un problema legato ad una recente delibera della Giunta con cui, a suo avviso, sono state di fatto anticipate alcune parti della nuova rete ospedaliera attualmente in discussione presso la commissione Sanità. Si tratta, ha sostenuto Solinas, «non solo di uno sconfinamento evidente rispetto alle prerogative del Consiglio, ma anche di un provvedimento che crea problemi alla ridefinizione del sistema ed apre la strada a ricorsi amministrativi, che metterebbero a rischio la stessa riforma».

L’Aula ha quindi ripreso la discussione del Testo unico del Turismo con l’art. 20 (Locazione occasionale a fini turistici) della legge.

Intervenendo nella discussione generale, il consigliere del Pd ha sollevato una serie di perplessità sul contenuto dell’articolo formulando successivamente una proposta di rinvio accolta dal Consiglio.

A seguire, il Consiglio ha approvato gli articoli art 21, 22 e 23.

Sull’art 24 (Stabilimenti balneari) il relatore Luigi Lotto, illustrando il parere della commissione, ha chiesto al consigliere Marco Tedde (Forza Italia), primo firmatario degli emendamenti aggiuntivi nn. 3 e 2 sulla classificazione degli stabilimenti e sull’installazione del servizio di wi-fi, di ritirarli accogliendone in sostanza il contenuto, inserito successivamente in una delibera di Giunta da sottoporre al parere della commissione.

Il consigliere Tedde ha accettato la proposta ed il Consiglio ha votato per l’accoglimento dell’emendamento orale del relatore di maggioranza Lotto.

L’Aula ha approvato subito dopo il testo modificato dell’art. 24.

Subito dopo sono stati approvati gli articoli dal 25 al 39.

L’art. 40 (Rete dei borghi della Sardegna) è stato integrato a seguito dell’approvazione dell’emendamento n.20 (Moriconi-Gaia) che assegna alla Giunta il compito di definire i requisiti necessari per l’iscrizione dei Comuni alla rete, «in base ai beni storici ed urbanistici presenti sul territorio ed alle iniziative intraprese per l’incremento delle attività turistiche»

A seguire, il Consiglio ha approvato gli articoli dal n. 41 al n. 51.

Subito dopo il presidente ha avviato la discussione dell’art 11 (Incentivi alle imprese turistiche), che l’Assemblea aveva deciso di rinviare nella seduta precedente.

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto la sospensione della seduta. La richiesta è stata accolta.

Alla ripresa dei lavori l’Assemblea ha avviato la discussione degli emendamenti aggiuntivi 4 e 18, entrambi con parere negativo della commissione e della Giunta. Il primo (Peru e più) prevede che «le strutture turistiche che usufruiscono degli incentivi non possano svolgere servizio di accoglienza, pena la revoca degli stessi con obbligo di restituzione». Il secondo (Fasolino e più) assegna ai Comuni un contributo del 25%, a consuntivo, sulle spese sostenute per la promozione turistica».

Prima dell’esame delle due proposte il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’ordine dei lavori, ha ricordato che in conferenza dei capigruppo si è stabilito di riprendere il primo di agosto ma, nel frattempo, «abbiamo ricevuto la richiesta di incontrare una delegazione del movimento pastori per il giorno 2». Pittalis ha infine invitato la presidenza a sottoporre l’argomento alla conferenza dei capigruppo al termine della seduta.

Il presidente Ganau ha comunicato che, al termine dei lavori, il problema sarà esaminato dalla conferenza dei capigruppo.

Tornando al dibattito sull’art. 11 e sugli emendamenti aggiuntivi presentati il consigliere di Forza Italia Antonello Peru, primo firmatario dell’emendamento n. 4, ha affermato che «l’articolo 11 è ottimo, va sostenuto e letto attentamente per le potenzialità che contiene, sia per la riqualificazione del sistema turistico regionale che per gli incentivi destinati alle strutture che vogliono ammodernarsi, dotarsi di nuove attrezzature e reti di trasporto, arredi, servizi, aree benessere». «La legge – ha aggiunto Peru – può rappresentare un fattore importante di crescita e sviluppo che premia aziende dinamiche e virtuose, e la tempo stesso la chiave per conseguire i veri obiettivi della legge a cominciare dalla destagionalizzazione, l’emendamento ha quindi queste finalità, distinguere il turismo dall’accoglienza che può essere sostenuta da altre tipologie di incentivi».

Sempre per Forza Italia il consigliere Stefano Tunis ha apprezzato la distinzione spiegata da Peru, definendola «una proposta ragionata che fa chiarezza sulle strutture e mette al riparo la Regione da accuse ingiustificate sulla commistione fra strutture di accoglienza e ricettività turistica, premiando chi ha scommesso sul turismo rispetto a chi ha scelto di preferire la rendita sicura dell’ospitalità».

Chiusa la discussione generale, il Consiglio ha approvato l’art. 11.

Subito dopo il capogruppo di Forza Italia Pittalis ha chiesto il voto segreto sull’emendamento n. 4.

Il Consiglio ha approvato l’emendamento con 27 voti favorevoli e 22 contrari.

Al termine dello scrutinio, il capogruppo del Pd Pietro Cocco, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha dichiarato di dissociarsi totalmente dall’esito del voto perché, ha sottolineato, «non esiste che si riducano le libertà e i diritti dei cittadini del mondo, alla prima occasione questa norma si dovrà correggere perché così è inaccettabile».

Successivamente, l’Aula ha inziato l’esame dell’emendamento n. 18.

Il primo firmatario Giuseppe Fasolino, di Forza Italia, ha sollecitato l’allargamento dello spazio che la legge assegna alle amministrazioni comunali, perché «la Regione può e deve dare ai Comuni la possibilità ai Comuni di investire sugli eventi con parte delle risorse del proprio bilancio, riconoscendo una quota di questo investimento da parte della Giunta». Non vorrei distrazioni causate dal voto precedente, ha aggiunto, «ma questa proposta è importante non solo e non tanto per le risorse ma anche perché introduce un modo di operare corretto per tutti valutando le spese dell’anno precedente a consuntivo: è una proposta fondata sulla meritocrazia.»

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, nel sostenere le argomentazioni del collega Fasolino, si è rivolto al capogruppo del Pd Pietro Cocco al quale ha ricordato che «bisogna avere rispetto delle decisioni dell’Aula anche quando non si condividono; non capisco poi le ragioni dello scandalo perché stiamo parlando di una legge per il turismo, cosa diversa dall’accoglienza che ha una sua importanza ma è cosa diversa e va sostenute con altre leggi». «Confondere le due cose – ha continuato Pittalis – significa strumentalizzate l’emendamento che invece va rispettato ed apprezzato, senza vanificare grande lavoro del Consiglio, di maggioranza e Giunta a sostegno di una industria fra le più importanti della nostra economia».

Sempre per Forza Italia il consigliere Stefano Tunis ha affermato che «l’emendamento 4 non ammette interpretazioni, perché a fronte della scarsa durata della stagione e della modesta competitività delle nostre strutture ricettive, molti hanno riconvertito le loro attività con una scelta rispettabile, ma diversa sul piano economico ed industriale, che non limita i diritti di nessuno».

Il consigliere di art. 1 – Mdp Luca Pizzuto, con grande amarezza, ha definito il voto «immorale». «Io voglio restare umano – ha continuato – e non voterò una legge che applica un principio razzista, nessuno obbliga operatori ad accogliere persone, è un voto degno del terzo reich, non voterò la legge e abbandono l’Aula».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha dichiarato che «si sta uscendo fuori strada, non si può offendere il Consiglio in questo modo dopo aver espresso un voto libero». «Non è questa la sede per una polemica di basso livello – ha aggiunto Tedde – perché è stato solo detto solo che non ci deve essere commissione fra leggi e politiche diverse, il problema vero è che non si accetta il confronto e si viene tacciati di immoralità per avere espresso idee diverse».

Il consigliere del gruppo Misto Francesco Agus ha ricordato che «è già capitato in passato che Consiglio tornasse sui suoi passi e dovrà farlo anche stavolta; presenterò una proposta di legge per l’abrogazione di questo articolo».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha espresso dispiacere per dover intervenire in questa circostanza perché, ha chiarito, «rispetto le idee di tutti ma quando si arriva a paragonare il Consiglio al terzo reich mi offendo, mi scandalizzo e mi sento in dovere io di stare fuori da quest’Aula, questa è una istituzione dove non è consentito di disprezzare gli altri, nessuno ha disprezzato nessuno, nessuno offenda quest’Aula e, presidente, mi sarei aspettato un gesto da lei».

La consigliera del gruppo Misto Annamaria Busia ha definito la questione «non di poco conto, ci troviamo contrapposti gli uni agli altri su una norma che a mio avviso presenta forti dubbi di costituzionalità per una limitazione che esclude chi si occupa di accoglienza». «Peraltro – ha osservato – i rimedi ci sono e non va dimenticato che la legge ha elementi positivi, non parlo di moralità ma si può sempre porre rimedio sempre che la questione non venga sottoposta ad una valutazione di costituzionalità per aspetti di tutta evidenza, auspico infine un abbassamento dei toni su una questione che comunque, per fortuna, fa emergere posizioni radicalmente diverse nella chiarezza».

Paolo Truzzu, consigliere del Misto-Fdi, ha esordito chiarendo di non voler scomodare «morale, etica e costituzionalità, basta ricorrere al semplice buon senso per accorgersi che stiamo discutendo una legge sul turismo che ha lo scopo di orientare lo sviluppo economico della nostra Regione». «Nel merito – ha continuato – l’emendamento fa una scelta discrezionale dicendo che chi fa turismo fa turismo e basso, come chi fa industria non fa artigianato, gli imprenditori sono liberi di scegliere, insomma siamo di fronte a scelte legittime che non comportano senza nessuna repressione; stiamo superando i limiti, in un modo emblematico che rappresenta purtroppo quello del Paese».

Il capogruppo di art.1-Sdp Daniele Cocco ha spostato la discussione su un altro terreno, sostenendo che «si può discutere di tutto ma senza voto segreto, noi non accettiamo questo per la nostra storia e per quello che rappresentiamo, per cui ribadiamo l’impegno per una legge abrogativa di questo emendamento inaccettabile». Troppe volte, ha concluso, «il voto segreto viene utilizzato per leggi incostituzionali, a questo punto sarebbe auspicabile un impegno comune della maggioranza per rendere inefficace questo emendamento».

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu ha preso le distanza dalla «brutta pagina» del Consiglio, «non tanto per il merito e l’oggetto dell’emendamento che comunque è distonico quanto perché sarebbe stato molto meglio un confronto a viso aperto, guardandoci negli occhi, per interrogarci se siamo o non siamo per l’accoglienza, se siamo o non siamo d’accordo per evitare le stragi nel Mediterraneo». Che ci sia bisogno di uno scrutinio segreto, secondo Congiu, «è la vera ignominia e bassezza, perché è un voto che nasconde altri malesseri ed altri problemi di tenuta della maggioranza, noi comunque firmeremo per l’abrogazione».

Il capogruppo del Pd Angelo Carta si è dichiarato d’accordo sull’emendamento n.18 che assegna contributi ai Comuni di 18, mentre «sul n. 4 credo e confido in Macron perché la Francia ci avrà risolto i problemi alla radice molto prima dell’entrata in vigore». «Oggi – ha detto – discutiamo di qualcosa che non avrà nessuna efficacia, il razzismo non si misura con un voto segreto ma con la vita e gli atti di ciascuno, in ogni caso nessuno può lanciare una accusa del genere per una legge che parla di turismo e, sotto questo profilo, la maggioranza ha dato abbondanti dimostrazioni di come si fa razzismo con leggi su enti locali e sanità». Il voto di oggi non è un vulnus nei confronti di nessuno, ha concluso, «e se poi arriva una nuova proposta di legge ne parleremo serenamente».

Il consigliere di Forza Italia Stefano Tunis ha rivendicato il suo diritto «a non essere tacciato di razzismo e chiedo alla presidenza di tutelarmi, poi ricordo che quando una legge non riceve il voto per il passaggio agli articoli se ne rimanda la discussione, quindi continuiamo perché abbiamo molte cose importanti da fare».

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu, polemicamente, ha affermato di condividere l’emendamento 18, criticandone però la copertura finanziaria che sottrae risorse preziose alla sanità. Sul piano politico Deriu ha sostenuto che «questa bella legge sul turismo che cerca di portarci nella contemporaneità è stata oltraggiata, da un voto che dimostra la volontà della destra di cavalcare questo tipo di argomenti evocando l’arrivo dell’uomo forte», (interruzioni in Aula).

Dopo l’intervento dell’on. Deriu, ha preso la parola l’on. Luigi Crisponi (Riformatori), che ha detto: «Provo con evidente difficoltà a fare un passo avanti sul testo di legge e sull’emendamento 18. Se questa norma dovesse passare daremmo ossigeno a chi cerca di offrire qualità e servizi nei territori». Per l’on. Roberto Desini (Pds) «ognuno ha la propria coscienza e risponde di sé. Io non condivido lo spirito dei proponenti dell’emendamento 18 di Forza Italia ed è impostato in modo da tale da creare disparità tra i comuni costieri e quelli dell’interno. Per questo io voterò contro».

Sulla norma si è espresso anche l’on. Giorgio Oppi (Udc), che ha detto: «Voterò a favore ma sia chiaro che gli unici immorali sono gli otto, nove franchi tiratori della maggioranza che hanno votato a favore. Del resto anche ieri sera a voto palese si è manifestato il dissenso interno alla maggioranza».

L’emendamento 18 è stato respinto.

L’Aula è poi passato all’esame dell’articolo 15 (Definizione delle strutture ricettive all’aria aperta) e dei relativi emendamenti, riunificati nell’emendamento di sintesi 24 e nell’emendamento 19, come annunciato dal presidente Luigi Lotto.

L’emendamento 24 è stato approvato e anche il 19, che ha provocato la decadenza di alcuni emendamenti sostitutivi.

Sull’articolo 20 l’on. Luigi Ruggeri (Pd) ha chiesto il voto contrario all’articolo: «E’ una norma a rischio di impugnativa perché tra l’altro obbliga qualsiasi proprietario di due case che affitti  stagionalmente a costituire un’impresa. Credo che stiamo esondando dalla competenza legislativa del Consiglio regionale». 

Per l’on. Francesco Agus (Cps) «è giusto dare questo segnale scindendo tra chi ha una seconda casa e l’affitta nei mesi estivi e chi invece specula acquistando intere palazzine in frode a ogni norma. Per questo è giusto introdurre i correttivi e un tetto che separi chi affitta una casa da chi fa concorrenza sleale».

L’articolo 20 (Locazione occasionale a fini turistici)  è stato respinto a larghissima maggioranza.

Il presidente Ganau ha messo in votazione il testo definitivo della legge e sono iniziati gli interventi finali. Per l’on. Pierfranco Zanchetta (Upc) «non è chiaro come facciamo a normare i marina resort ma lascio tutto questo alla competenza dell’assessore, così come il tema del boat and breakfast. Intravedo rischi anche sull’articolo 15».

Il testo definitivo della legge è stato approvato con 42 votanti e 42 favorevoli.

Sulla proposta di legge 433 sulla raccolta funghi, il presentatore, on. Attilio Dedoni (Riformatori) ha detto: «Ci sono alcuni emendamenti, che sono migliorativi del testo in discussione. Pertanto, con un po’ di attenzione, possiamo approvare la norma».

Per l’on. Antonio Solinas (Pd) «al di là dell’intesa tra i capigruppo c’è una proposta di legge della commissione Ambiente esitata sentendo tutte le associazioni micologiche e le università. Per questo chiedo che la proposta 433 sia rinviata alla commissione.»

Il capogruppo di Forza Italia, on, Pietro Pittalis, ha definito la richiesta «schizofrenica: eravamo tutti d’accordo e si decide di ritornare in commissione per il man di pancia di qualcuno. Ne va della credibilità della conferenza dei capigruppo, che non hanno davvero più senso a questo punto. E noi se le cose stanno così non parteciperemo più. La maggioranza deve chiarirsi».

Per l’on. Michele Cossa (Riformatori) «il meglio è nemico del bene. Invito i colleghi ad approvare la legge sui funghi ipogei anche per non rendere la conferenza dei capigruppo una cosa ridicola».

Dopo l’intervento contrario dell’on. Gianluigi Rubiu (Udc) e Angelo Carta (Psd’az) e dell’on. Gianfranco Congiu (Pds) ed Antonio Solinas (Pd) sulla richiesta di rinvio l’Aula si è pronunciata a favore del rinvio in commissione.

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«L’esito positivo dell’incontro avvenuto al ministero dell’Ambiente relativo all’utilizzo delle vasche interne alla Portovesme srl per l’abbancamento provvisorio dei residui di lavorazione è un fatto positivo. Un passo avanti importante per evitare la fermata degli impianti e garantire la continuità produttiva e lavorativa.»

Lo scrive, in una nota, Emanuela Cani, deputato del Partito democratico.

«Si attende ora la conclusione dell’iter con la conferenza decisoria di domani. Resta comunque alta l’attenzione per la vertenza, perché deve essere ancora sciolto il nodo principale. Ossia il rispetto dei tempi per l’approvazione del progetto  della nuova discarica fondamentale per garantire l’operatività dei prossimi anni. Un argomento – conclude Emanuele Cani – su cui resterà sempre molto alto il livello di attenzione.»

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Potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni la delicata vertenza per la soluzione temporanea allo stoccaggio dei residui di lavorazione della Portovesme srl, in attesa della nuova discarica di Genna Luas.

Questa mattina si è svolto l’incontro al ministero dell’Ambiente richiesto dalla Rsu Portovesme srl e dalle segreterie regionali e territoriali Filctem Cgil e Uiltec Uil. L’incontro, al quale hanno partecipato Cgil Cisl Uil, ha fatto il punto sull’iter autorizzativo relativo all’utilizzo delle vasche interne allo stabilimento come stoccaggio temporaneo in attesa della nuova discarica di Genna Luas.

«Nella discussione – si legge in una nota della Rsu Portovesme srl e delle segreterie regionali e territoriali Filctem Cgil e Uiltec Uil – è emerso che, sia da parte degli Istituzioni sarde, sia da parte del Ministero non ci sono posizioni ostative nei confronti di questa soluzione temporanea, si dovrà però attendere la definizione della pratica nella Conferenza dei Servizi che si terrà domani a Roma. Le due Divisioni Ministeriali competenti hanno precisato in una nota scritta che non ci sono ostacoli rispetto a quanto di loro competenza, ed hanno anche preso l’impegno che in caso di esito positivo della Conferenza, già entro la fine del mese di luglio ci sarà la firma del decreto di utilizzo.»

«Alla luce delle dichiarazioni espresse dalle Divisioni ministeriali – si legge ancora nella nota -. riteniamo di aver definito un altro punto a favore della definizione dell’Iter autorizzativo per la nuova discarica di stoccaggio delle scorie. Riteniamo doveroso sostenere che anche in questa occasione la lotta dei lavoratori ha pagato. Rimaniamo comunque attenti al prosieguo della vertenza – conclude la nota – sempre pronti alla mobilitazione.»

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Si chiuderà venerdì 28 luglio, con un concerto in Piazza del Municipio, la VI edizione di S’Anna Arresi Teatro Festival, rassegna di teatro sociale organizzata dalla compagnia La Cernita in collaborazione con il Comune di Sant’Anna Arresi.

In cartellone “Piacere, Chet Baker” della Compagnia Sardegna Teatro, una serata musicale per raccontare Chet Baker attraverso le canzoni che ne hanno fatto un mito, con Luigi Tontonarelli, al pianoforte Salvatore Spano e alla tromba Giovanni Sanna Passino.

Progenitore del Cool Jazz della West Coast, è stato musicista dal talento eccelso, con uno stile trombettistico puro ed essenziale. Le sue esecuzioni vocali dolorose e l’interpretazione neoclassica di classici come My funny Valentine nascondono lo scompiglio della vita privata del grande artista. Timido e spregiudicato, dolcissimo e violento, viveva prigioniero di un dualismo lancinante quasi sempre sull’orlo del baratro tra droghe, amori disperati e la sua inseparabile tromba. Chet Baker dominò la scena del jazz negli anni ’50, lavorando a stretto contatto con musicisti del calibro di Charlie Parker e Stan Kenton. Dentro e fuori dal carcere, Passando di amore in amore, da una parte all’altra dell’Atlantico ha cercato la sua redenzione attraverso la musica.

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Giovedì 27 luglio arriva all’Anfiteatro di Tharros Raphael Gualazzi con il “Piano Solo Tour”. Unica data in Sardegna per una serata molto speciale sotto le stelle dell’antica città fenicio-punica.

Il concerto, organizzato da SEM Organizzazione, è inserito nella rassegna “Pop ad Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2017” all’interno dei grandi eventi Rete Sinis.

Sold out ovunque e sempre in vetta nell’airplay radiofonico. Raphael Gualazzi non smette mai di stupire con la sua voce ed il suo pianoforte ed il 27 luglio lo farà nella cornice suggestiva dell’Anfiteatro di Tharros, all’interno dell’area archeologica di origini fenicio-puniche della penisola del Sinis. Unica data in Sardegna del suo “Piano Solo Tour”, è firmata SEM Organizzazione e inserita nella rassegna “Pop ad Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2017”, all’interno del cartellone dei grandi eventi Rete Sinis.

Dal 2009 una marea di concerti nelle rassegne estive di maggior prestigio di tutta Italia, e tante canzoni che lo hanno portato a un successo internazionale. Questa estate l’eclettico musicista e cantautore marchigiano è di nuovo on stage con nuovi concerti e nella incantevole scenografia naturale dell’antica città fenicio-punica sarà protagonista alle 21.30 di una serata unica sotto le stelle, tra jazz, soul, blues, e la migliore tradizione della canzone italiana. In continua creatività l’artista di Urbino ‘gioca’ anche con brani che hanno segnato la storia della musica come quelli del suo ep digitale “Rainbows”, in cui rilegge in maniera travolgente la celebre “Svalutation” di Adriano Celentano e “La Mer – Il Mare” di Charles Trénet. A Tharros non mancherà la set list con i suoi brani di successo contenuti nei suoi dischi come “L’estate di John Wayne” “Buena fortuna”, “Reality and Fantasy” e tanti altri, e lo sguardo rivolto verso il mare. 

 

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In una sala piena all’inverosimile, il giornalista-scrittore Giovanni Floris lunedì scorso ha presentato il suo ultimo romanzo “Quella notte sono io”, davanti ad un pubblico di residenti e turisti, a Santa Teresa Gallura. Centinaia di appassionati sono accorsi al sito archeologico Lu Brandali di Capo Testa: nella grande aula polivalente i posti a sedere sono terminati ben prima dell’inizio della presentazione, un successo di pubblico dovuto anche al fatto che Giovanni Floris non aveva mai partecipato ad un evento nella bella località costiera gallurese. Una “prima assoluta”, quindi, inserita nella rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura” organizzata dalla cooperativa tutta al femminile Cooltour Gallura che gestisce i siti archeologici Lu Brandali e la torre di Longosardo, a Santa Teresa.

Il tema portante del libro di Giovanni loris è il bullismo: un problema sociale vecchio e sempre attuale, conseguenza della solita dinamica di “fare gruppo” a spese del più debole. Secondo Giovanni Floris «alcune persone si coalizzano perché si sentono superiori a quella che loro definiscono “la massa”. Il problema però che non cercano di migliorare sé stessi: preferiscono vessare e affossare gli altri, coloro che non fanno parte del gruppetto. Il bullo talvolta vince nel breve periodo, ma perde nel medio lungo». L’argomento è stato approfondito durante tutta la serata e non sono mancati riferimenti incrociati ad altri temi di attualità come l’emigrazione, le comunità multiculturali, e l’immancabile politica. «Ho scritto questo libro perché in Italia si sta perdendo a grande velocità il senso di responsabilità delle proprie azioni, ma anche delle parole e dei pensieri – ha spiegato Floris – ho voluto spiegare al lettore che i fatti portano a delle conseguenze che, prima o poi, vengono addebitate al responsabile». La politica è un mondo che il giornalista di La7 conosce e racconta ormai da 15 anni. La deresponsabilizzazione delle parole, delle dichiarazioni, delle promesse è un meccanismo ormai consolidato, secondo Giovanni Floris: «Ho potuto notare che molti politici annunciano, sostengono, dicono quel che vogliono senza prove e fatti a sostegno – ha detto alla platea – la politica si è divisa in tifoserie che spesso si limitano a ripetere ciò che viene detto dai vertici dei partiti. Quando ho iniziato con Ballarò, tanti anni fa, il politico era diverso: quando forniva dichiarazioni su un argomento specifico, queste erano sempre supportate da dei faldoni che ci venivano spediti in redazione».

La presentazione del libro “Quella notte sono io” è stata la sesta tappa della rassegna letteraria organizzata dalla Cooltour Gallura. Ad agosto, sempre nel sito archeologico di Lu Brandali, si svolgerà l’ultimo appuntamento a cui parteciperà Enrica Tesio, una delle blogger più note a livello nazionale, autrice del bestseller Mondadori “La verità, vi spiego, sull’amore”, che incontrerà il pubblico il 18 agosto a partire dalle 19.00. Il progetto “I monumenti incontrano la lettura” ha ottenuto il contributo della Fondazione di Sardegna, del comune di Aglientu, della Delphina Resort e della Carlo Delfino editore, oltre al patrocinio dei comuni di Aggius e Santa Teresa.

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Una serata semplice e allo stesso tempo di gran gala. Era d’obbligo l’abito rossoblù ma andavano bene anche il bianco, il rosso e l’oro: i colori delle tre maglie e della divisa per il portiere che i giocatori del Cagliari indosseranno nel corso della stagione 2017-18, presentate nella suggestiva cornice del Caffè degli Spiriti, nel cuore di Castello.

A fare da testimonial una folta rappresentanza della squadra, con in testa il tecnico Massimo Rastelli ed il vice Nicola Legrottaglie; ad accendere l’entusiasmo i tantissimi tifosi che sono accorsi per gustarsi in anteprima lo spettacolo della maglie, incuranti del forte vento di maestrale.

Proprio Massimo Rastelli e Nicola Legrottaglie sono stati i primi a parlare sul palco, sollecitati dai presentatori della serata, i giornalisti Fabiano Gaggini de “L’Unione Sarda” e Virginia Saba di “Mediaset”.

«Sono così belle queste maglie che viene voglia di indossarle e scendere in campo – ha detto sorridendo il tecnico -. Purtroppo, il tempo da calciatori è passato, ora il nostro ruolo è fare capire a questi ragazzi l’importanza della maglia che indossano, una casacca di grande tradizione che va sempre onorata. Ai tifosi chiedo di trasformare il nostro nuovo stadio, la Sardegna Arena, in una bolgia: grazie a loro in casa abbiamo sempre ottenuto grandi risultati.»

Nicola Legrottaglie, da ex difensore, ha risposto alla domanda sul rendimento della retroguardia: «Per me non ci sono difensori più forti di quelli che abbiamo. Lavoreremo con loro e siamo convinti che il lavoro paghi. Sono sicuro che i tifosi ci staranno vicini, soprattutto nei momenti di difficoltà».

Prima di salutare, i due tecnici hanno effettuato un bel selfie con la muraglia umana dei tifosi come sfondo.

Quindi è stata la volta dei calciatori, vestiti con le nuove maglie: Rafael indossava la divisa da portiere color oro, Daniele Dessena e Luca Cigarini la rossoblù, Marco Sau e Marco Andreolli la bianca, Andrea Cossu e Miangue la rossa.

Parola a Rafael: «Le maglie sono bellissime. Da portiere ho indossato anche quella rossoblù, un grande onore per me».

Daniele Dessena, all’ottavo anno di Cagliari, ha ricordato il suo arrivo sull’Isola da giocatore rossoblù: «Ero partito dal porto di Genova in nave, avevo l’auto. Temevo di lasciare casa, ero un po’ mammone, ma grazie alla gente di Cagliari in questi anni sono diventato uomo». Daniele Dessena ha scherzato con Luca Cigarini sulla rivalità tra parmigiani e reggiani, ma il neo acquisto rossoblù ha puntualizzato: «Siamo cresciuti insieme e siamo grandi amici». Poi Luca ha promesso con un sorriso un’esultanza con qualche passo di ballo sardo al primo gol: «Il difficile non è tanto ballare quanto fare il gol».

Marco Sau è pronto per tornare a casa sua, ad Aritzo, per la seconda parte del ritiro: «Ormai è il terzo anno che andiamo, ci troviamo bene».

Marco Andreolli ha salutato i suoi nuovi tifosi: «Siete tanti, è bello essere qui». Una battuta su Marco Sau: «Lo invidio, i piccoletti entrano in forma prima».

Andrea Cossu ha sottolineato il fascino della terza maglia, quella rossa: «Fa venire in mente quella della memorabile vittoria del 2009 sul campo della Juventus. Sono felice di essere qui, aspettavo da tanto questo momento»; Miangue, dopo essersi cimentato con una frase in lingua sarda (promosso)  ha affermato di sapere bene che questa sarà per lui una stagione importante. «Devo migliorare in tante cose, soprattutto nella parte tattica».

I giocatori hanno concluso i loro interventi lanciando verso il pubblico dei beer cooler omaggiati da Ichnusa e brandizzati Cagliari Calcio.

Ha portato il suo saluto l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Sardegna, Filippo Spanu: «Il Cagliari è la Sardegna e la Sardegna è il Cagliari. Avrete notato che sulle maglie è rappresentato il cavallino di Tavolara, simbolo dell’artigianato sardo che la squadra porta ovunque. Lo stadio avrà il nome della nostra Isola: nel Cagliari ci riconosciamo tutti. La Società ci sta dando anche una grossa mano a combattere il razzismo: stiamo cercando di dare un’occasione sportiva a tanti migranti ed il Cagliari ci sta aiutando molto».

La serata è proseguita con la premiazione di William Sogus, il vincitore della selezione creativa del Logo Sardegna Arena. William è stato premiato con due abbonamenti per la stagione 2017-18 che gli sono stati consegnati dalla responsabile marketing Federica Vargiu; inoltre al vincitore sono andati altri due abbonamenti omaggio della Società per permettergli di recarsi allo stadio con i suoi bambini, tifosissimi rossoblù.

Successivamente, è intervenuto Gabriele Tacconi, sports marketing manager Macron: «Le nuove maglie sono molto simili a quelle dell’anno scorso. Uniche differenze? Sono un po’ più leggere per venire incontro alle esigenze dei calciatori e i pantaloncini sono leggermente più corti».

Chiusura affidata al direttore generale del club rossoblù Mario Passetti che, dopo aver portato i saluti del presidente Tommaso Giulini e ringraziato i tifosi per avere dato ancora una volta dimostrazione di grande affetto verso i colori rossoblù, ha annunciato un’importante iniziativa sociale: «Le maglie mostrate nella presentazione di oggi saranno messe a disposizione per un’asta benefica e dopo ogni partita casalinga la maglia del giocatore votato come migliore in campo sarà messa all’asta. Il ricavato sarà devoluto a fine anno per un progetto sociale per il territorio sardo che comunicheremo più avanti».