22 November, 2024
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Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea costituente della Copagri Federazione Sassari Olbia Tempio, alla presenza del vice presidente nazionale Alessandro Ranaldi, del presidente regionale Ignazio Cirronis e di numerosi imprenditori agricoli.

Fra i temi discussi, le problematiche legate alle difficoltà della spendita dei fondi previsti dal PSR 2014/2021 da parte della regione (Piano di sviluppo rurale), al prezzo del latte ovino, ai rapporti con la Regione e alla siccità che ha investito buona parte della Sardegna. Tutti concordi nel ritenere che in Sardegna l’agricoltura e  l’allevamento del bestiame, ovino, caprino e bovino, sono attività fondamentali per la ripresa economica della regione.

«Non ci sarà ripresa  economica  in Sardegna se non si sosterrà l’agricoltura – afferma Paolo Ninniri, neo presidente della Copagri del Nord Sardegna -. Mi impegnerò per vedere un giusto riconoscimento sia economico che sociale a chi dalla mattina alla sera lavora nel settore agricolo, con grandi sacrifici e senza conoscere giornate di festa.»

L’assemblea costituente ha inoltre nominato la dr.ssa Enrica Pezzoni, direttore dell’organizzazione ed un consiglio direttivo che affiancherà il presidente Paolo Ninniri formato d : Massimiliano Desole, Tore Piana, Antonello Pani, Marco Satta.

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Desigual è una nota catena di negozi di abbigliamento spagnola nata nel lontano 1984 per opera del suo inventore, l’allora ventenne Thomas Meyer. Lo stile è sempre stato unico, ricercato e rivolto a tutti: uomini, donne, bambini, e questo ha portato negli anni l’azienda ad aprire circa 500 negozi in oltre cento paesi nel mondo tra quelli di proprietà e quelli in franchising oltre a migliaia di corner e venti store on line.

L’Italia è uno dei paesi dove l’azienda ha più investito, difatti sono parecchie decine i negozi che possono trovarsi da nord a sud. Ora per questi negozi Desigual ricerca circa 60 nuovi profili professionali. Tanti gli addetti alle vendite, figura base in un negozio, ma… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_desigual.html .

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Ieri pomeriggio il Consiglio regionale si è espresso per la designazione del Garante dei diritti dell’infanzia e della adolescenza ma il quorum necessario non è stato raggiunto e sarà necessaria un’altra votazione.

Ha preso poi la parola l’on. Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, per illustrare il disegno di legge 439/A sui debiti fuori bilancio. L’Aula ha votato gli articoli con gli emendamenti e gli allegati.

L’on. Pietro Pittalis (FI) ha annunciato il voto contrario al provvedimento e agli emendamenti della Giunta e della maggioranza: «E’ impressionante la quantità di debito fuori bilancio riferita al contenzioso della Regione. Nonostante abbiate un bell’ufficio legale, state chiedendo al Consiglio di autorizzare il pagamento di parcelle anche di più di 200 mila euro a un singolo avvocato».

Per l’on. Alessandra Zedda (FI) «in alcuni debiti fuori bilancio non c’è la responsabilità dell’assessore Paci ma quella di altri assessori, come quello dei trasporti».

Poi è stata la volta del provvedimento finale, approvato con 29 voti favorevoli e 22 contrari.

Il Consiglio regionale è passato poi all’esame del Testo unificato “Norme in materia di turismo”, illustrato dal relatore di maggioranza Luigi Lotto (Pd), che ha detto: «Abbiamo iniziato a lavorare su questo testo il 25 maggio 2016 sentendo in commissione Quinta più di 34 interlocutori qualificati. Mi sento per questo di ringraziare tutti i firmatari dei progetti di legge poi riunificati e tutti i commissari della commissione Quinta, l’assessore e il suo staff: tutti hanno contribuito a questo risultato a fronte di una materia complessa, con interessi in gioco molteplici e non coincidenti. Insomma, è stato necessario un grande lavoro di sintesi. Mancano nel testo le sole professioni turistiche, perché da più parti ci è stato fatto notare che la competenza principale è del governo nazionale. L’articolato si compone di cinque capi e 50 articoli e tocca anche il tema del turismo dei camperisti, la vigilanza e il controllo oltre alla governance del sistema».

Per la minoranza l’on. Luigi Crisponi (Riformatori) ha esposto la sua relazione ringraziando «tutti coloro che hanno dato un contributo, a qualunque titolo. E’ un testo con aspetti indubbiamente positivi, perché ci consente di dibattere in quest’Aula dell’economia turistica, sempre più legata a tutti gli altri settori dell’economia sarda. Purtroppo, però, altri aspetti non sono positivi perché alcuni soggetti offerti dai soggetti auditi in commissione avrebbero meritato di confluire nel testo che andiamo a votare. Mi riferisco per esempio alla incombente sharing economy».

Positivo, invece, il richiamo in legge alla figura della DMO (destination management organization): «Non è importante che lo diciamo in italiano o in inglese o in lingua sarda. Anche il portale del Consiglio regionale è in italiano, se è per questo, mentre in Corsica le istituzioni sono perfettamente bilingui».

Ha preso poi la parola l’on. Annamaria Busia, che ha detto: «In Italia il turismo vale più del 10 per cento del Pil ed è chiaro che anche un adeguamento normativo può aumentare gli introiti derivanti da questo comparto. Sono convinta che la nuova assessora Argiolas, dotata di competenza tecnica, sarà all’altezza del lavoro pregevole svolto finora dall’assessore Morandi. C’è però ancora molto da fare: Cagliari, ad esempio, non è ancora tra le prime dieci città-scalo per i crocieristi. E ancora, il Veneto da solo supera per presenze turistiche tutte le regioni meridionali messe insieme».

Ha preso poi la parola l’on. Giuseppe Fasolino (FI), che ha detto: «Non è stato facile fare sintesi di 14 proposte di legge e da troppo tempo mancava una legge adeguata, visto che il provvedimento in vigore è del 1984. Ossia trent’anni fa. Non possiamo però esimerci dal fare considerazioni e dare numeri: il 74 per cento dei turisti stranieri viene per il mare e il sole mentre solo l’8 per cento è interessato al turismo culturale e archeologico. E in una legge che deve disegnare il nuovo turismo non ci si può dimenticare il ruolo dei Comuni e incentivarli a investire sul turismo e sugli eventi importanti, come lo è stato per la Sardegna il giro d’Italia. Basta passeggiare in questi giorni per le vie di Cagliari per capire cos’è il turismo delle crociere: ora possiamo migliorare ancora una legge che è già però buona». 

Successivamente ha preso la parola il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde che, riprendendo il tema del lavoro della commissione, ha parlato di «lavoro significativo» ma, ha avvertito, «non del tutto positivo» rispetto ad una Regione come la Sardegna che ha «una immensa vocazione turistica, in cui il turismo si sposa in maniera egregia con l’agricoltura, con l’agroalimentare, con l’artigianato». Eppure, ha ricordato, «parlare di turismo in Sardegna è difficile, perché l’isola non ha gli strumenti e i mezzi per portare i turisti; noi stiamo vivendo una stagione sotto il profilo trasportistico molto, molto delicata, con la Giunta che ha rinunciato al decreto sulla continuità territoriale sulle rotte minori nell’ottobre 2014 con gravi conseguenze soprattutto per l’aeroporto di Alghero che ha perso nel 2016 340 mila passeggeri, dati che hanno affossato l’intero territorio. Ora abbiamo fatto una importante apertura di credito al nuovo assessore, ha continuato, finalizzata a velocizzare le dinamiche per arrivare a spendere i primi 4,8 milioni di euro di euro di quest’anno, sperando che però queste risorse vengano spese in modo proficuo ma in modo perequante i danni che sono stati fatti al Territorio del Nord-Ovest».

Ci poniamo però un quesito: «Come si può parlare in modo proficuo di turismo senza una legge sul governo del territorio ed una legge urbanistica capace di marciare in modo parallelo, che però non c’è per le continue liti interne al Pd».

«Ricordiamo in proposito – ha osservato Tedde – che buona parte delle strutture ricettive di questa Regione sono costruite e realizzate nei 300 metri dal mare e sono tutte molto vetuste e superate, strutture fuori dal mercato che hanno necessità di interventi forti, radicali e coraggiosi, per cui non possiamo continuare a temere questo tabù dei 300 metri; quello che a noi interessa non è la distanza ma è la qualità».

«Sicuramente la legge urbanistica – ha concluso – avrà un percorso tormentato mentre ne avrebbe meritato uno preferenziale: è questo il vero rischio perché, se non ci sbrighiamo, tutto sarà stato inutile.»

Dopo Tedde è stata la volta di un altro consigliere di Forza Italia, Antonello Peru. Peru ha affermato in apertura che «il turismo è un fenomeno economico complesso, risultato di singoli settori, tutti fondamentali, che interagiscono in varia forme tra loro, e proprio per questo ha una forte valenza sociale». «Perciò è inutile – ha detto ancora – affrontarlo per sezioni, importando questo o quel modello; il turismo anzi ha necessità di integrazioni, di politiche per il turismo, costruendo dalle fondamenta, cioè dalle motivazioni». La Sardegna, a suo avviso, «ha come motivazione principale il mare; il turista sceglie, a parte il mare in Sardegna, altre mete e quando sceglie altre mete noi dovremmo capire la motivazione e per questo costruire attorno ad esse». Quindi, ad esempio, «se la motivazione è il golf, il turista è spinto dove esistono impianti golfistici; se la motivazione è il buon cibo, l’enogastronomia, la Sardegna deve fare azioni concrete politiche agricole, la stessa vale per il turismo termale, che da noi non è però infrastrutturato». «Se poi l’obiettivo è destagionalizzare per puntare a far conoscere la nostra storia e la nostra identità – ha concluso – è indispensabile, anche in questo caso, programmare azioni e incentivi adeguati, cominciando dai centri storici, dalla mobilità interna, dalla riclassificazione delle strutture ricettive; questa legge può essere una buona partenza, a condizione che tutti crediamo veramente nel rilancio del turismo con una chiara visione d’insieme».

Sempre per Forza Italia, il consigliere Edoardo Tocco ha messo l’accento sulla differenza fra le dichiarazioni di principio e le azioni concrete. Poi ha evidenziato una lacuna della legge nella scarsa considerazione del ruolo degli Enti locali che, invece, hanno saputo essere «protagonisti attivi del turismo in Sardegna, raggiungendo grandi risultati; molti Comuni, molti sindaci, molte amministrazioni locali stanno lavorando molto bene e io credo che sia il caso di dare ai Comuni più forza, più identità, più possibilità, più incentivi».

Altra lacuna, secondo Tocco, è quella del turismo religioso. Proprio oggi, ha ricordato, «ho letto un articolo sul giornale riguardo al cammino di Santa Barbara, è un tipo di turismo che in Sardegna potrebbe avere sicuramente dei risultati».

Infine Tocco ha individuato possibili sovrapposizioni fra diversi organismi della legge, la cosiddetta “Sardegna destination management” e l’Osservatorio regionale del turismo, «io credo che l’Assessorato stia prendendo troppo rispetto a quello che dovrebbe dare, come dicevo prima, ai Comuni della Sardegna».

A nome dell’Udc, il capogruppo Gianluigi Luigi Rubiu, ha sottolineato positivamente lo spirito unitario che ha animato il lavoro della commissione nella stesura di una legge di grande interesse per la Sardegna, attesa da circa trent’anni per un settore così importante come quello turistico.

Tuttavia, ha proseguito, «non è certamente una legge perfetta, a cominciare dalla parte che riguarda i bed and breakfast, perchè ognuno di noi ha una sola residenza e l’idea che oggi la Sardegna sia invece invasa da abusivi che non hanno la residenza nel proprio B&B è inaccettabile, soprattutto, per quegli operatori che sono invece regolari, pagano le tasse e devono combattere quotidianamente anche con la burocrazia». L’abusivismo in questa legge non viene menzionato, ha lamentato Rubiu, «e certamente dobbiamo fare di più anche maggiore sulle seconde case: il turismo sardo non può basarsi sulle seconde case, ma su logiche nuove come le domus, fatte dai B&B regolari, fatte dagli alberghi e fatte dalle tante altre attività che sono previste in legge». In alcune parti, ha aggiunto, «è un testo molto macchinoso ed eccessivamente burocratico, mi riferisco alla Conferenza permanente del turismo ed all’Osservatorio regionale del turismo che potrebbero essere dei doppioni, così cone vanno riviste le percentuali di ricettività indicate per villaggi e campeggi». Una cosa è certa, ha concluso Rubiu, «il turismo della Sardegna potrà crescere e svilupparsi solo se saprà fare sistema con altri settori a cominciare dai trasporti».

Chiusa la discussione generale, ha preso la parola a nome della Giunta l’assessora Barbara Argiolas. Dopo aver ringraziato la commissione ed il presidente Lotto per il lavoro svolto, Argiolas ha messo l’accento sull’approccio innovativo della legge in materia di semplificazione, «per dare snellezza e velocità al turismo sardo, che ha molto bisogno di dare risposte in tempi adeguati». Altro aspetto che per l’assessora è particolarmente qualificante è quello della governance, «che mette in condizioni di fare bene le varie componenti del sistema in un quadro di principi di una Sardegna che ci piace, autenticamente turistica». E, infine, ha concluso auspicando un lavoro del Consiglio che possa migliorare ulteriormente il testo, «è una novità interessante anche quella di avere un impianto normativo non congelato, che ha la la possibilità di essere continuamente aggiornato».

Dopo l’intervento dell’assessore Argiolas, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli, che il Consiglio ha approvato per alzata di mano.

Sull’emendamento aggiuntivo 15 , che al comma 3 prevede la partecipazione alla conferenza permanente del turismo «in particolare dell’assessorato all’urbanistica e quello dei trasporti» il presidente della Quinta commissione Luigi Lotto  ha risposto al consigliere Fasolino dicendo che  non c’era  nessuna volontà di escludere nessun assessorato.

Marco Tedde (FI) ha ribadito che il turismo deve  necessariamente integrarsi con i trasporti e con l’urbanistica e non solo. Pertanto gli esponenti della giunta devono partecipare alla conferenza permanente del turismo.

Sempre sull’emendamento 15 Lotto ha presentato un emendamento orale che prevede dopo la parola “trasporti”, l’aggiunta delle parole agricoltura, cultura e ambiente. L’emendamento orale è stato accolto e l’emendamento aggiuntivo così emendato è stato approvato. 

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto una breve sospensione. 

Alla ripresa dei lavori l’articolo 5 (Piano strategico regionale del turismo) è stato approvato. Senza discussione c’è stato il via libera anche agli articoli 6 (Promozione turistica regionale) e 7 il cui titolo è stato emendato con l’approvazione dell’emendamento 22 (il titolo dell’articolo 7 è sostituito con “Destinazione Sardegna”. Su questo emendamento è intervenuto il consigliere  Crisponi che rivolgendosi al presidente Pigliaru ha detto che il portale della Regione appena  inaugurato è un bel portale ma ha invitato ad inserire la lingua sarda.

Approvati anche gli articoli 8 (Osservatorio regionale del turismo) e 9 (sistemi informativi per il comparto turistico regionale), mentre l’emendamento 13 è stato ritirato. 

Dopo l’approvazione dell’articolo 10 (attività di informazione e accoglienza turistica) il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto che gli articoli 11 e il 15 siano rinviati a domani. 

La consigliera Busia (Campo progressista) ha presentato un  emendamento orale alla lettera E dell’articolo 12 (Direttive di attuazione). La modifica prevede  di aggiungere le parole “DEI DOVERI” alla carta dei diritti del turista. Attilio Dedoni si è opposto all’emendamento orale. Di diritti e di doveri  – ha detto – ne parliamo in un’altra circostanza. Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha presentato un altro emendamento orale per aggiungere all’articolo 12 primo comma la lettera F “campagne di sensibilizzazione sulla delicatezza del sistema ambientale sardo”. Sull’argomento sono intervenuti  anche più volte i consiglieri Annamaria Busia, Luigi Crisponi, Luigi Lotto, Pierfranco Zanchetta, Attilio Dedoni, Antonio Solinas, Piermario Manca. Dopo ampia discussione nessuno dei due emendamenti è stato accolto e l’articolo 12 è stato approvato nella sua versione originale.

Sull’articolo 13 (Denominazione delle strutture ricettive) è intervenuto il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, che ha ribadito «l’esigenza di garantire la generalità della norma» mentre il consigliere del Pd, Roberto Deriu, ha espresso considerazioni sull’andamento dei lavori: «Bene la gestione assembleare e cordiale del dibattito ma un po’ di ruolo serve mantenerlo. Non attardiamoci, dunque, su questione di lana caprina». Piermario Manca (Pds) ha escluso «questioni di lana caprina» ed ha parlato di «normali aperture, discussioni e confronti proprie di un dibattito in Aula». Posto in votazione l’articolo 13 è stato approvato.

Annunciata la discussione sull’articolo 14 (Definizione delle strutture ricettive alberghiere) il relatore Lotto, su invito del presidente Ganau, ha espresso parere favorevole all’emendamento 5 (Peru e più) che aumenta fino a 300 metri la distanza degli stabili separati dall’edificio dei servizi principali dell’albergo diffuso. Parere contrario, invece, all’emendamento n. 11 (Crisponi e più). L’assessora Argiolas ha dichiarato parere conforme a quello della commissione ed il consigliare Crisponi è intervenuto a sostegno dell’emendamento da lui presentato e tendente a limitare l’albergo diffuso solo nei centri storici dei Comuni con popolazione uguale o inferiore ai diecimila abitanti.

Il relatore della maggioranza Luigi Lotto (Pd), ha ribadito le ragioni della contrarietà alla proposta, contrastato vigorosamente dal capogruppo dei Riformatori Dedoni che ha reclamato più attenzioni per i piccoli centri e per le zone interne.

Il consigliere della maggioranza, Luigi Lotto, in sede di dichiarazione di voto ha quindi affermato che se approvato, l’emendamento Crisponi, metterebbe fuori legge l’albergo diffuso già realizzato nei Comuni con più di diecimila abitanti. Il capogruppo Upc, Antonio Gaia, si èd etto contrario all’emendamento 11 denunciando possibili discriminazioni verso «i cittadini dei centri storici delle città che meritano anche essi di avere la possibilità di recuperare in chiave turistica il patrimonio edilizio». Analoga posizione è stata espressa dal consigliere Deriu (Pd): «Non bisogna escludere imprenditori e cittadini che vogliono realizzare l’albergo diffuso». Dedoni (Riformatori) ha accusato la maggioranza di «voler deviare possibilità di sviluppo destinate ai territori più bisognosi verso le grandi città» e il suo collega di gruppo e di partito, Luigi Crisponi, ha insistito lamentando il rischio che un’eventuale bando a sostegno dell’albergo svantaggi i piccoli centri rispetto alle grandi città ed ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 11. Antonio Gaia (Upc) ha escluso volontà “sperequative” e ha ribadito l’impegno «per uno sviluppo armonico» mentre Antonio Solinas (Pd) ha evidenziato l’inopportunità di una norma che mette «fuori legge gli alberghi diffusi già realizzati nei centri urbani con più di diecimila abitanti». L’assessore del Turismo ha quindi fornito rassicurazioni sulla opportunità di adottare criteri di salvaguardia in sede di bando a favore dei piccoli centri e si è dunque proceduto all’approvazione dell’emendamento n. 5. L’Aula ha dato il via libera all’articolo 14.

Sospesa la discussione sull’articolo 15 (Definizione delle strutture ricettive all’aria aperta) il Consiglio ha proceduto con l’articolo 16 (Definizione delle strutture ricettive extralberghiere) e il relatore Lotto (Pd) ha espresso parere contrario all’emendamento n. 12 (Crisponi e più) tendente ad escludere limitazioni temporali nell’erogazione dei servizi per le attività dei B&B insediate in località in cui non è presente alcun genere di struttura ricettiva.

«Il B&B – ha affermato Luigi Crisponi nel corso del suo intervento – è un punto di riferimento utile e necessario, nonché un sistema diffuso di accoglienza suppletivo di altro genere di strutture». «Vogliamo consentire ai B&B dislocati nei centri dove non c’è un altro tipo di struttura di restare aperta tutto l’anno, invece che limitarne l’attività per un massimo di 240 giorni l’anno».

L’Aula ha quindi approvato l’articolo 16 e respinto la proposta del consigliere Crisponi.  Approvati in sequenza, con distinte votazioni l’articolo 17 (Classificazione e denominazione) e l’articolo 18 (Procedimento di classificazione).

Sull’articolo 19 (Obblighi delle strutture organizzate) il relatore Lotto (Pd) e la Giunta hanno dichiarato parare favorevole all’emendamento n. 7 (Crisponi e più) tendente all’istituzione del registro regionale delle strutture ricettive extra-alberghiere.

La consigliera del gruppo Misto, Annamaria Busia ha proposto un emendamento orale per inserire al comma 1 lettera a) dell’articolo 19, dopo le parole “ricettive” la dicitura «all’interno delle pagine interne del sito internet e nei siti di prenotazione turistica». Il consigliere Crisponi si è detto favorevole all’emendamento orale ed ha ribadito favore per l’emendamento da lui presentato. Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha espresso dubbi sull’opportunità di ribadire nell’ultimo periodo della lettera d) l’obbligo ad effettuare le comunicazioni di pubblica sicurezza («lo prevedono le leggi dello Stato non capisco l’utilità di inserirlo nella norma»)

Il relatore Luigi Lotto (Pd) ha espresso parere favorevole per l’emendamento orale proposto dalla consigliera Busia ed ha avanzato la richiesta di rinvio della discussione dell’articolo 20 (Locazione occasionale a fini turistici).

Accolto l’emendamento orale, il presidente Ganau ha accordato una breve sospensione dei lavori ed alla ripresa il relatore Lotto, accogliendo il suggerimento del consigliere Deriu, ha proposto la sostituzione dei riferimenti alle comunicazioni di pubblica sicurezza con la dicitura «comunicazioni alle autorità competenti». Accolta anche quest’ultima modifica orale, Il Consiglio ha approvato, con due distinte votazioni, l’articolo 19 e l’emendamento aggiuntivo n. 7.

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Giovedì pomeriggio, quando sulla spiaggia di Porto Pinetto non è riuscito a trattenersi davanti allo scarso senso civico di una turista continentale che, dopo aver “sciacquato” nel cristallino mare una scatoletta di tonno, l’ha seppellita sotto la sabbia, e l’ha ripresa verbalmente molto pesantemente davanti a decine di spettatori increduli, il bagnante locale non avrebbe mai pensato che quella scena, filmata con uno smartphone dalla giovane fotografa di Villamassargia Milena Porcu che l’ha pubblicata nel suo profilo facebook, avrebbe letteralmente “impazzato” in decine e decine di siti internet, diventando uno straordinario “spot” per il rispetto dell’ambiente.

Ma chi è il protagonista di questa autentica “lezione di senso civico” alla turista continentale che ha scambiato la spiaggia per una vera e propria pattumiera nella quale abbandonare i resti della sua “colazione” davanti alla meraviglia della natura qual è Porto Pinetto?

E’ Ulisse Piddiu, 68 anni, tecnico industriale in pensione, residente a Carbonia, amante del mare e della natura. Questa mattina lo abbiamo intervistato.

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E’ ormai tutto pronto per il diciannovesimo festival Dromos: domenica prossima, 30 luglio, grande anteprima a Mogoro con il cantante e musicista tunisino a far da prologo al fitto cartellone di concerti che dal primo al 15 agosto si dispiegherà tra Oristano e altri dieci centri della sua provincia: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Morgongiori, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde.

La musica è il piatto forte del festival, organizzato dall’associazione culturale Dromos con la direzione artistica di Salvatore Corona, che anche in questa edizione spazia su più latitudini e stili, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni: ecco dunque in arrivo due voci del calibro di Gregory Porter e Diane Schuur, e poi il progetto del chitarrista Stanley Jordan e del batterista Billy Cobham con il bassista Christian Gálvez. Tappe ideali nei Caraibi con la cantante cubana Daymé Arocena e con la miscela afrocubana di altre due proposte: il pianista Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles in duo, e il bassista e compositore camerunese Richard Bona con il suo gruppo Mandekan Cubano. Il basso è lo strumento anche della giovanissima Kinga Glyk, stella nascente della scena jazz e blues polacca. Altri suoni e atmosfere con gli Huun-Huur-Tu, con il tradizionale canto armonico della lontana terra di Tuva, tra Siberia e Mongolia. Tre le proposte italiane: un nome storico della musica alternativa come Giovanni Lindo Ferretti, la funky marching band dei Funk Off, e il musicista e giornalista Valerio Corzani in una conferenza-spettacolo su John Cage insieme al clarinettista Gabriele Mirabassi e al fisarmonicista Simone Zanchini. In chiusura, dal 13 al 15 agosto, l’appuntamento di rito a Nureci, con la rassegna Mamma Blues, ospiti la cantante anglo-americana Lucy Woodward, lo statunitense Eric Bibb e la band brasiliana Bixiga 7o.

Accanto al palinsesto di concerti, mostre e performance intorno alla suggestione di questa edizione del festival: “Prigioni”. Non solo arte, ma anche cinema e la presenza di uno tra i più influenti pensatori contemporanei: il filosofo statunitense John Searle.

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Il folklore e la cultura cinese sbarcano all’Università di Cagliari per un incontro straordinario con i giovani studenti dell’Aula Confucio. Appuntamento giovedì 27 luglio alle ore 10.00 presso il Teatro dell’Ex Istituto Ciechi, in via Nicolodi 2/a (parte alta di viale Fra Ignazio) con l’esibizione del gruppo Hebei University of Technology Dance Troupe, che aprirà la quarantunesima edizione di “Is Pariglias”, lo storico festival internazionale delle danze identitarie organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”. L’incontro “Cagliari-Hebei”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni, darà l’opportunità a tutti coloro che frequentano l’Aula Confucio (inaugurata un anno fa con l’intento di avvicinare chi lo desidera alla lingua cinese) di entrare a contatto più direttamente con le tradizioni della Provincia dello Hebei, in un momento straordinario di confronto e di scambio tra culture.

Il gruppo di danza dell’Università di Tecnologia di Hebei è stato fondato nel 1988. L’ateneo si trova nella città di Tientsin, una metropoli di quindici milioni di abitanti situata lungo la costa nord orientale della Cina e ad appena 130 km dalla capitale Pechino. Tutti i membri della compagnia di danza sono gli insegnanti o studenti dell’università. Negli ultimi trent’anni il gruppo ha partecipato a numerosi festival internazionali d’arte popolare in tutto il mondo, tra cui Romania, Austria, Ungheria, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Portogallo, Spagna e Italia. Le loro straordinarie coreografie, insieme alla musica e ai coloratissimi costumi che rappresentano i personaggi del folk cinese, sono valsi loro numerosi riconoscimenti sia in patria che nei festival ai quali hanno partecipato.

L’incontro all’Università aprirà cinque giorni di spettacoli che vedranno protagonisti fino a lunedì 31 luglio a Pula, Assemini, Carloforte e Portoscuso, gruppi provenienti da Cina, Cile, Colombia, Serbia, Bielorussia e Sardegna. Il via proprio giovedì 27 a Pula dove alle 21.00, dove un breve corteo per le vie cittadine, si esibiranno sul palco di Piazza del Popolo il gruppo colombiano Sentimento Cimarron, e quello serbo Rumenka.

Sentimiento Cimarrón è una compagnia di danza nata con l’intento di diffondere attraverso il linguaggio del corpo le preziose tradizioni culturali e manifestazioni folcloristiche popolari provenienti da diverse regioni della Colombia. Le danze della compagnia, piene di un movimento colorato, sono così il risultato della fusione tra le antiche tradizioni degli indiani nativi, la grazia e giocosità degli schiavi giunti dall’Africa e l’eredità culturale degli spagnoli. Il gruppo Sentimiento Cimarrón è così ambasciatore delle tradizioni, della bellezza e della gioia della gente colombiana.

Il gruppo Rumenka è stato fondato a Novi Sad nel 1980 e da allora la sua scuola di folklore, orchestra, teatro e canto è stata frequentata da migliaia di persone. Soprattutto la crescente partecipazione ai corsi folk è la misura del successo che questo gruppo riscuote in Serbia (dove ogni anno riscuote numerosi riconoscimenti nell’unico concorso riconosciuto in Vojvodina) e all’estero (Macedonia, Polonia, Turchia, Romania, Slovenia, Bulgaria e Grecia).

Dopo l’apertura di giovedì 27 a Pula, il festival Is Pariglias proseguirà venerdì 28 in Piazza Repubblica a Carloforte con inizio alle 21.00 con l’esibizione dei gruppi provenienti da Cina, Cile, Colombia e Serbia, mentre sabato 29 ad Assemini presso lo Spazio Tenda dell’agriturismo Is Scalas (località Sa Serra), a queste formazioni si uniranno anche quelle provenienti dalla Sardegna e, in via del tutto eccezionale, anche il gruppo Chabarok proveniente dalla Bielorussia.

Domenica 30 l’Ethnodanza in Tour si sposta a Portoscuso, dove dalle 21.00 i gruppi provenienti da Serbia e Cile saranno protagonisti di uno spettacolo sul Lungomare, mentre la 41a edizione del festival Is Pariglias si chiuderà lunedì 31 luglio a Pula dove alle 21.00 sul palco di Piazza del Popolo si esibiranno i gruppi provenienti da Cina e Cile.

Il festival internazionale delle danze identitarie “Is Pariglias – Ethnodanza in Tour” è organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”, con il sostegno degli assessorati regionali al Turismo e alla Pubblica Istruzione e in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e i comuni di Pula, Carloforte e Portoscuso.

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Ancora pochi giorni per vincere la sfida lanciata da Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica alle Isole Minori per aumentare e migliorare la raccolta differenziata di carta e cartone. C’è tempo, infatti, fino al 31 luglio, per raccogliere carta e cartone e aggiudicarsi l’ambito premio di 15.000 euro che Comieco riconoscerà all’isola che alla fine del mese di luglio avrà raggiunto i migliori risultati di raccolta differenziata. Il montepremi sarà destinato al finanziamento di opere, beni o servizi di interesse pubblico e in favore del benessere della collettività.

In queste settimane di gara le amministrazioni delle Isole coinvolte – Isola d’Elba, Ischia, La Maddalena, Lipari, Pantelleria e Procida – si sono prodigate per diffondere la comunicazione della gara con i mezzi a loro disposizione, distribuendo il materiale informativo alle persone, attraverso i canali istituzionali e incontri collettivi.

Diverse le iniziative locali per promuovere la raccolta e coinvolgere la cittadinanza e i turisti nella gara. A Procida, per esempio, si è pensato di dare comunicazione delle Cartoniadi durante la manifestazione de la “Pesca al rifiuto”, un gioco pensato per piccoli e grandi, il cui scopo è raccogliere dall’acqua e/o dai luoghi accessibili unicamente dal mare, quanti più rifiuti è possibile. L’ Isola della Maddalena, invece, ha organizzato una campagna di comunicazione e promozione della gara in bicicletta, mezzo sostenibile per eccellenza: flotte di volontari per tutta la durata della gara hanno attraversato l’Isola muniti di manifesti e volantini per divulgare più informazioni possibili sulla corretta raccolta di carta e cartone tra gli abitanti ma soprattutto tra i turisti

Le Isole Minori italiane, infatti, in particolar modo in estate, diventano meta turistica tra le prescelte e vedono la popolazione aumentare fino a 3 volte. La salvaguardia di questi territori non può prescindere da un’attenta gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, che benché sia migliorata negli ultimi anni, ha ancora ampi margini di crescita.

Le Cartoniadi sono un’iniziativa di Comieco volta proprio a sensibilizzare cittadini e turisti sull’importanza di una corretta raccolta differenziata come strumento di difesa di un ambiente così delicato.

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Prosegue, a Sant’Anna Arresi, la rassegna di Teatro Sociale di Tutti e per Tutti, organizzata dalla Compagnia la Cernita in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi, con lo spettacolo Su Muru Prinzu della compagnia Bocheteatro mercoledì 26 luglio, alle 21.30, al Nuraghe Arresi.

Liberamente tratto dal testo Memorie di Orani di Costantino Nivola, di e con Giovanni Carroni con le musiche di Battista Giordano, lo spettacolo tocca una forma ontologica della memoria. La memoria della vita e dell’incontrare la morte, perché il corpo deve sapere cos’è la morte. La consapevolezza della morte, come per Nivola, ci consente di rinnovare noi stessi e i nostri sentimenti. Poiché la nostra vita in realtà è il percorso verso l’Ade, e questo “rito” teatrale vuole essere anche l’ampliamento di questo percorso. L’attore tenta di superare i limiti del suo corpo, dell’umano, per entrare nel metafisico della scena, per assecondare e svelare il significato profondo delle parole di Antine Nivola.

Le scene sono ispirate alla produzione artistica di Maria Lai, amica carissima di Costantino Nivola.

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La Giunta regionale ha approvato, a seguito del parere positivo della Sesta Commissione consiliare, il finanziamento di 8 milioni per interventi per lo sviluppo dello Sport in Sardegna. In questi sono ricompresi 455.820 euro per iniziative promosse dal Comitato Regionale del CONI, mentre 100mila euro andranno alla sezione sarda del Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Sempre su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena sono stati approvati gli stanziamenti di 1,6 milioni ai Comuni per il funzionamento delle Scuole Civiche di Musica relativamente all’anno scolastico 2016/2017, e 100mila euro alle Proloco isolane per la promozione della poesia e tradizioni artistiche della Sardegna.
Su proposta dell’assessore Barbara Argiolas, la Giunta ha approvato una delibera che stanzia 200mila euro per l’organizzazione e il supporto ad eventi di carattere sportivo nazionali o internazionali realizzati nell’anno 2017 in qualità di “Città Europea dello sport” per il 2017. Inoltre, dopo il passaggio in Quinta Commissione, l’esecutivo ha anche approvato in via definitiva le direttive per il sostegno alle attività dei Centri commerciali naturali, i cui avviso e bando sono di prossima pubblicazione.
140mila euro sono stati destinati al finanziamento di attività di cooperazione internazionale per il partenariato territoriale promossa in forma associata da enti locali, organizzazioni non governative, associazioni di volontariato, università, enti di ricerca e imprese. Tunisia, Senegal e Bielorussia, con cui sono in corso relazioni stabili su ambiti di reciproco interesse, sono i paesi prioritari, assieme a Etiopia, Kenya, Libano e Palestina. Tali iniziative acquistano particolare valenza alla luce delle preoccupanti dimensioni dei flussi migratori verso le coste italiane. Altri 51mila euro vengono destinati al cofinanziamento di progetti realizzati direttamente dalla Regione e alle azioni di monitoraggio e alle valutazioni degli interventi cofinanziati.