20 July, 2024
Home2017Luglio (Page 12)

[bing_translator]

«I piccoli ospedali non chiudono – ha ribadito l’assessore Arru -, non è mai stata nostra intenzione ridurre l’assistenza ma vogliamo riorganizzarla e riqualificarla per dare una risposta assistenziale soprattutto nell’emergenza urgenza. La riforma della rete ospedaliera, all’esame del Consiglio regionale, è una garanzia di sopravvivenza per quegli ospedali che sono fuori dai parametri nazionali e che la rete fa salvi come strutture di zona disagiata.»
Soddisfatti i sindaci e i consiglieri comunali della comunità montana, che hanno viste accolte sostanzialmente le proprie richieste e che hanno sottolineato il particolare disagio del territorio montano per il quale chiedono attenzione. L’assessore della Sanità si è impegnato a informare di ciò la commissione Salute del Consiglio regionale.

[bing_translator]

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato il programma di risorse ai Comuni, pari a 3.054.000 euro, per gli interventi di valorizzazione del patrimonio boschivo nei territori in aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione.
«Dopo gli interventi dei 4,8 milioni già ripartiti a giugno per i territori che hanno subìto una diminuzione degli occupati nel settore della forestazione – spiega l’assessore Donatella Spano – adesso abbiamo ripartito le risorse destinate alle aree deindustrializzate del Sulcis Iglesiente, di Ottana, di Siniscola e di Porto Torres.» Sono 28 le Amministrazioni comunali che vedranno l’assegnazione di un contributo, a partire da 70mila euro. Potranno utilizzare le risorse per rimboschimenti, interventi selvicolturali lavori fitosanitari e di manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale a fondo naturale. I contributi inoltre possono essere destinati alla prevenzione antincendi, allo sfalcio delle strade comunali a fondo naturale e ai lavori di sistemazioni idraulico forestale per la cura dei boschi.

[bing_translator]

Da oltre un mese è stato attivato tramite la Protezione civile della Sardegna un piano di soccorso per le emergenze dovute alla carenza d’acqua nelle aziende zootecniche dell’Isola. Lo ricordano gli assessorati dell’Ambiente e dell’Agricoltura alle amministrazioni comunali, già informate nelle scorse settimane, e agli allevatori dei territori maggiormente colpiti dalla mancanza della risorsa idrica che devono far fronte al sostentamento dei propri animali. Il supporto è fornito grazie alla preziosa collaborazione del Sistema di protezione civile che con i mezzi e il personale dell’Agenzia Forestas e le Organizzazioni di volontariato, con le proprie autobotti e previa richiesta facilitata dal sistema informatico di Protezione civile che ciascun Comune ha a disposizione per la sala operativa regionale integrata, si attiveranno nel trasportare l’acqua nelle aziende.
Gli allevatori che non dovessero avere disponibilità d’acqua con cui dar ristoro agli animali, e quindi in emergenza, possono contattare il proprio Comune di appartenenza che inoltrerà la richiesta alla Protezione civile. A questo punto sarà la SORI a caricarsi del problema e risolverlo con mezzi e personale di Forestas o del volontariato, compatibilmente con le attività di spegnimento/bonifica di eventuali incendi. I Comuni interessati dovranno avere già deliberato lo stato di calamità naturale per la siccità.
Nei giorni scorsi tutti i Comuni sono stati autorizzati dalla Protezione civile regionale a operare in autonomia, con i mezzi messi a loro disposizione dal sistema regionale, per sopperire alle esigenze vitali del bestiame in allevamento.

 

[bing_translator]

Verrà inaugurata domani 26 luglio, alle ore 18.30, in Piazza Municipio, a Iglesias, la mostra fotografica “Storie non numeri”, organizzata da Casa Emmaus, Associazione di Volontariato Impresa Sociale, in collaborazione con l’associazione culturale Radici e Ali e l’ARCI Regionale.

Aprirà la serata il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, proseguirà la direttrice di Associazione Casa Emmaus Giovanna Grillo.

Venti foto 60×40 cm che raffigurano sguardi, sorrisi e pensieri di chi ha attraversato il Mediterraneo e cerca qui una vita migliore. Arricchiranno la mostra anche cinque panelli descrittivi che raccontano i numeri dell’accoglienza in Europa e in Italia nel 2016.

A partire da giovedì 27 luglio, giorno successivo all’inaugurazione, le foto saranno allestite ogni giorno, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, in Piazza Municipio, fino al 12 agosto. Faranno da guide gli stessi beneficiari del servizio SPRAR, in collaborazione con gli ospiti  delle altre strutture gestite da Casa Emmaus e destinate ai migranti.

La mostra fotografica fa parte della campagna di comunicazione del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) attuato dal comune di Iglesias e gestito dall’associazione Casa Emmaus Impresa Sociale.

[bing_translator]

Dopo il grande successo del concerto dei Pupi di Surfaro, andato in scena lo scorso 7 Luglio, Mare e Miniere torna a Muravera per due serate da non perdere.

Domani sera, 26 luglio, alle ore 21,30, nella splenda cornice della Torre dei Dieci Cavalli, andrà in scena lo spettacolo “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai ed Elena Ledda. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

Il 30 luglio 2017, alle 21,30, la Torre dei Dieci Cavalli farà da cornice al recital “Patria, Patrie e patrimonio…” che vedrà protagonisti il giornalista Giannantonio Stella e le musiche di Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas.

 

[bing_translator]

«Senza precipitazioni e con queste temperature oltre la norma, per le aziende agricole è impossibile resistere a lungo senz’acqua. Si rischia di perdere il raccolto e di compromettere anche la prossima annata.»

E’ il grido d’allarme lanciato dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu che, con un’interrogazione urgente, ha auspicato «l’istituzione di una cabina di regia per l’emergenza idrica nel Sulcis Iglesiente in capo alla prefettura, invitando al tavolo la Regione, il comune di Iglesias, l’Igea, l’Enas, i consorzi, gli assessorati dell’agricoltura e riforma agropastorale e dell’industria, con un incontro urgente in cui trovare delle soluzioni come l’utilizzo dei pozzi minerari che tamponerebbe nel contingente una situazione drammatica che peggiora di ora in ora».

«La mancata erogazione idrica determina la distruzione totale delle coltivazioni agricole, con la devastazione dei campi destinati a ortaggi, cereali, coltivazioni in serra, vigneti e frutteti – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Tutte le colture irrigue dell’area compresa nel Sulcis Iglesiente potrebbero presto essere destinate alla desertificazione. La diga di Punta Gennarta è ad appena il 18% di capacità dell’invaso. Si segnala la totale inadeguatezza nella gestione dell’acqua. L’utilizzo della risorsa proveniente dai pozzi minerari – conclude Gianluigi Rubiu – rappresenta l’unica ancora di salvezza per una stagione quasi compromessa.»

[bing_translator]

La posizione del vicepresidente Ignazio Locci (Forza Italia), eletto l’11 giugno scorso sindaco di Sant’Antioco, è stata esaminata questa mattina dal Consiglio regionale, in apertura di seduta.

Il presidente Gianfranco Ganau ha dato lettura del verbale della Giunta per elezioni, riunitasi per esaminare la situazione di incompatibilità. «La Giunta – ha aggiunto il presidente Ganau – ha deliberato di proporre al Consiglio di formulare al consigliere Locci l’invito a rimuovere l’incompatibilità entro 10 giorni, come prescritto dalla legge. La proposta di ratifica della deliberazione ha comunicato infine il presidente, dovrà avvenire a scrutinio segreto».

In sede di votazione, il Consiglio ha ratificato la delibera della Giunta con 26 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti.

Le mancate dimissioni di Ignazio Locci subito dopo l’elezione a sindaco di Sant’Antioco, sono state motivo di scontro tra maggioranza e minoranza nell’assemblea civica antiochense. I consiglieri di opposizione hanno ripetutamente invitato il neo sindaco a decidere quale incarico mantenere ed hanno abbandonato l’aula, in segno di protesta, in occasione della seconda seduta svoltasi due settimane fa.

[bing_translator]

Il nuovo assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ha giurato stamane in Consiglio.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito ha prestato giuramento il nuovo assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu.

L’Assemblea ha proceduto all’elezione del nuovo Difensore Civico e del Garante regionale per l’Infanzia. Nella votazione per il Difensore Civico Felicetto Contu ha riportato 39 voti (schede bianche 9, nulle 7), al di sotto del quorum prescritto di 40 voti. Il Consiglio ha dunque effettuato un secondo scrutinio, nel quale Contu è stato eletto con 42 voti (bianche 10, nulle 4).

Terminata la votazione, l’Aula ha proceduto all’elezione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza. Anche in questo caso il quorum prescritto è di 40 voti. Hanno riportato 20 voti ciascuno Donatella Olla e Giangiacomo Pisotti, per cui il presidente ha rinviato la votazione al pomeriggio, in modo da permettere ai gruppi di raggiungere un accordo.

Ha preso poi la parola l’on. Giorgio Oppi (Udc) sull’interpellanza 253 (Oppi e più) sui tagli del bosco Marganai.

Secondo l’oratore, protagonista suo malgrado sulla stampa anche italiana per la vicenda del taglio al Marganai, «è tempo che l’assessore Spano ci dica qual è, a chiare lettere, la sua opinione sul taglio indiscriminato sugli alberi del Marganai. Non voglio parlare del fuoco di queste settimane a Iglesias né di come viene gestita la protezione civile ma chiedo che sia necessario  che mi si chieda scusa per essere stato accusato anche dalla  stampa di cose che non ho fatto nella mia qualità di assessore all’Ambiente».

Ha risposto, dunque, l’assessore Spano: «Abbiamo l’occasione per chiarire che questi aspetti hanno riguardato  l’istruttoria tecnica ma non l’indirizzo politico. Tutte le informazioni che mi hanno fornito Forestatas e il Corpo forestale dicono che a Marganai si è venuto a formare un accumulo di massa legnosa dopo la chiusura delle miniere alle quali venivano destinati in passato i pali ricavati dai tagli del bosco ceduo di Marganai. Dei 5mila ettari del bosco Marganai il piano prevedeva tagli alla base ovviamente autorizzati anche dal ministero (e non disboscamento) per 34 ettari dal 2011 sino al 2015. Facciamo così chiarezza su ogni aspetto, compreso il piano forestale regionale. Non ci sono dunque questioni di rilevanza politica né per quanto riguarda l’assessore precedente né per quello attuale».

Per replica l’on. Giorgio Oppi ha detto: «Non sono soddisfatto dei numeri offerti dall’assessore e ricordo che nel 2009 ero assessore e non potevo essere favorevole a quel disboscamento. Non intendo essere accusato di cose che non ho fatto e che sono contrarie alla mia forma mentis e a Iglesias, la città che tanto mi ha dato».

L’on. Daniele Cocco (Mdp) ha illustrato la proposto di legge sull’Ipab “San Giovanni Battista” di Ploaghe, precisando che si tratta di «un’interpretazione autentica che chiarisce che il personale viene trasferito alla Asl territorialmente competente».

Per l’on. Annamaria Busia (Campo progressista Sardegna) «c’è una equivocità nella formulazione e sul punto ci sono pronunce giurisdizionali molto chiare. Mi duole e sono a disagio ma non credo sia questo il percorso corretto, anche nell’interesse dei lavoratori».

Per l’on. Salvatore Demontis (Pd) «è ben vero che la legge da noi approvata nei mesi scorsi voleva disciplinare anche il trasferimento del personale dell’Ipab ma è anche vero che il personale risulta danneggiato. Ecco perché si rende necessaria oggi questa interpretazione autentica».

Anche l’on. Marco Tedde (FI) è intervenuto e ha detto: «Se le ex Ipab sono enti pubblici assimilabili agli enti strumentali è vero dunque che gli ex dipendenti non devono fare un concorso per accedere ai ruoli di altre pubbliche amministrazioni. Questo lo dice la Corte dei conti e anche l’Anac». L’oratore ha poi suggerito un emendamento orale «in modo da superare una volta per tutte la via crucis che abbiamo fatto fare ai lavoratori della ex Ipab».

Per l’on. Antonello Peru (FI) «il provvedimento corregge un errore dell’Aula, come è stato ben motivato. Mi sono assentato per un po’ di tempo e torno in Aula e vedo che si torna a discutere sull’Ipab San Giovanni Battista».

Per l’on. Roberto Desini (Pds) «questa Ipab torna con molto mio dispiacere nel dibattito del Consiglio regionale. Tutta la politica ha sfruttato in passato senza ritegno il bacino elettorale del San Giovanni Battista, sino a calpestare la dignità delle persone. Dove sono andate a finire le vagonate di milioni di euro messi a disposizione negli anni dal Consiglio regionale all’Ipab di Ploaghe? Chi le ha spese e per cosa? Non certo li hanno presi i lavoratori. Mi aspetto dall’assessore Arru un segno di coerenza tra quello che dice lui e quello che fa il suo assessorato».

Per dichiarazione di voto l’on. Annamaria Busia (Cps) ha detto: «Ho indicato prima una pronuncia che riguarda proprio il passaggio del personale da un ente pubblico a un altro».

Sull’aspetto finanziario della norma l’on. Roberto Desini ha chiesto all’assessore al Bilancio «se il trasferimento del personale all’Asl comporta maggiori oneri. Abbiamo forti dubbi che sia a saldo zero».

L’assessore Raffaele Paci ha chiarito affermando che «gli oneri finanziari sono già indicati nella legge già approvata».

L’on. Roberto Desini (Pds) ha letto per dichiarazione di voto il dispositivo di una pronuncia della Corte dei conti. L’on. Marco Tedde (Fi), invece. Ha sostenuto che «tali principi non si applicano al caso della Ipab di Ploaghe, nonostante si tratti di un ente pubblico. L’analisi del sangue non è stata fatta in occasione di tante mobilità di personale dall’ex Ipab alla Asl: perché andrebbe fatta ora?».

Per l’on. Salvatore Demontis (Pd) «non si sta violando l’articolo 97 della Costituzione, che riguarda l’accesso alla pubblica amministrazione e non il transito».

 La legge è stata poi approvata.

L’Aula ha poi approvato anche una legge relativa allo stanziamento a favore del Tpl (ddl 436/A Reiscrizione delle economie di stanziamento  nell’ambito dei trasferimenti di cui al dl 46 del 21 febbraio 2008).

Sul punto l’on. Pietro Pittalis (FI) ha richiamato l’importanza di realizzare il ponte di Oloè tra Bitti e Oliena, che crea enormi disagi ai turisti e all’economia in genere. L’assessore Paci ha assunto l’impegno a sollecitare l’assessore ai Lavori pubblici per il ponte di Oloè. «A volte siamo però impotenti davanti ai ritardi di Anas».

Anche l’on. Luigi Crisponi ha denunciato la situazione del ponte di Oloè: «Assessore Paci, abbiamo necessità di capire se i 12 milioni di euro per realizzare quell’opera pubblica ci sono o no. La comunità di Oliena è totalmente isolata e le tensioni sociali si sprecano».

Per il sardista Angelo Carta «la vicenda di Oloè  è paradigmatica: fu la Procura di Nuoro a chiuderlo e la Provincia a riaprirlo, sostenendo non fosse in imminente pericolo di crollo. Una nuova perizia della Procura lo fece chiudere. Due ingegneri hanno detto cose opposte e il diritto alla mobilità intanto è negato».

Annamaria Busia (Cps) ha detto che “non si può parlare seriamente di lotta allo spopolamento si tengono i cittadini in questa condizione”.

Per l’on. Pietro Pittalis (FI) «non c’è difficoltà a ritirare l’emendamento ma invito a valutare con urgenza una soluzione provvisorio ma fattibile per ripristinare il ponte di Oloè».

La legge è stata poi approvata.

Il presidente Ganau ha sospeso i lavori, che riprendono alle 16.00.

[bing_translator]

Lunedì 31 luglio, l’eurodeputato Stefano Maullu sarà in visita istituzionale presso il porto di Genova, per affrontare ancora il tema della continuità territoriale con un confronto diretto con l’Autorità Portuale e con gli operatori che si occupano di collegamenti da e per la Sardegna. 

Una visita, quella dell’on. Maullu, volta a fare chiarezza sulle criticità che ad oggi non garantiscono una effettiva continuità territoriale al popolo Sardo ed un relativo sacrosanto diritto alla mobilità. 

«I Sardi non sono Italiani di serie B – spiega l’eurodeputato Stefano Maullu – e dopo aver presentato diverse interrogazioni sul tema alla Commissione europea andremo al porto di Genova per avere un quadro preciso di una situazione che deve necessariamente cambiare. Perché raggiungere le Baleari o la Corsica da Spagna e Francia è molto più agevole ed economico rispetto ai collegamenti in Italia tra continente e Sardegna? Servono risorse per una rete di trasporti che sia vero servizio pubblico. Il Popolo Sardo chiede con forza che non si facciano solo gli interessi di Alitalia e Tirrenia ma quelli dei Sardi, che si aumenti il numero di collegamenti marittimi e aerei, che si abbassino i costi dei trasporti da e per la Sardegna. A Genova  – continua Stefano Maullu – sottoporremo agli operatori che effettuano i servizi di collegamento da e per la Sardegna un quadro di numeri e dati che dimostrano come la continuità territoriale per i Sardi continua ad essere una criticità assoluta, chiederemo spiegazioni e produrremo un’analisi che porterò al Parlamento europeo. Questa visita rientra in un percorso che stiamo portando avanti insieme a Sindaci e consiglieri regionali sardi: lunedì a Genova e al Parlamento europeo porterò anche e soprattutto la loro voce.»

[bing_translator]

In questa prima parte del 2017, l’Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna ha deliziato il pubblico della Sardegna con una serie di eventi di diverso genere, dal soprano Jeanne Verso e il complesso “Rapsodia” della Filarmonica di Brest, allo show di “Sand Art” (pittura con la sabbia) dell’artista Yuri Ptashynski, e ancora l’etno-pop-rock della splendida band “Vuraj” e, infine, lo scorso giugno il Complesso Coreografico Giovanile Bielorusso “Rovesnik” del Palazzo Repubblicano della Cultura di Minsk, che ha incantato con uno spettacolo coreografico dall’altissimo valore artistico.

Dal 27 al 30 luglio è la volta di ben due gruppi folkloristici bielorussi che saranno fra i protagonistidei festival internazionali che si tengono nel sud dell’Isola:

XXI FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE DI ELMAS dell’Associazione Culturale e Folk Su Masu, che vedrà fra i protagonisti il gruppo coreografico e vocale bielorusso di tradizione popolare «Senitsa», della Casa della Cultura di «Senitsa», nella provincia di Minsk. Nella trasferta sarda il gruppo sarà composto da 25 elementi e proporrà canti e musica dal vivo ed alcune composizioni coreografiche. Il repertorio del gruppo curato dal direttore artistico Larissa Kuzmich, è molto ricco, i musicisti guidati dal maestro Tatiana Zhdan, presenteranno alcuni degli strumenti musicati tradizionali bielorussi quali il salterio, (uno strumento musicale a corde, di origini molto antiche che nella tradizione bielorussa viene suonato percuotendo le corde con bacchette di legno duro) l’armonica a mantice slava e una serie di strumenti a fiato di antiche origini, la parte vocale e coreografica vede i ballerini essere contemporaneamente anche cantanti sotto la paziente regia di Olga Svistun e Mikhail Egorov.

Queste le date in programma per il gruppo Senitsa:

27 luglio ore 22.00 Escolca, 28 luglio ore 21.30 Villasor, 29 luglio ore 21.30 Elmas

• FESTIVAL INTERNAZIONALE CITTA’ DI IGLESIAS dove sarà ospite il complesso emerito amatoriale bielorusso di danza popolare “Chabarok” del Palazzo Statale della Gioventù di Minsk. Nella trasferta in Sardegna il complesso artistico sarà composto da 22 elementi.Chabarok non è un semplicemente un gruppo folkloristico, ma è una vera e propria scuola coreografica con oltre 350 elementi dai 4 ai 35 anni e 4 coreografi professionisti che ne curano la preparazione con la supervisione dell’insostituibile direttrice artistica Natalia Djagel. Le esibizioni di questo gruppo coreografico bielorusso sono caratterizzate da una alta maestria professionale e una splendida presenza scenica.

 Le date in programma per il gruppo Chabarok:

27 luglio Iglesias, 28 luglio Nebida, 30 luglio Iglesias nell’ambito del Festival Internazionale del Folklore Città di Iglesias

Il Consolato onorario della Repubblica Belarus in Cagliari ringrazia l’Associazione Culturale e Folk “Su Masu” e l’Amministrazione comunale di Elmas, il Gruppo Folk Città di Iglesias e l’Amministrazione comunale di Iglesias che invitando i gruppi bielorussi ai loro prestigiosi festival internazionali hanno contribuito ad arricchire ulteriormente gli eventi del calendario dell’Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna creando ulteriori occasioni di conoscenza reciproca e scambio culturale.

L’ANNO DELLA CULTURA BIELORUSSA IN SARDEGNA comprende una nutrita serie di iniziative che si realizzano, lungo tutto il corso dell’anno, grazie alle sinergie di numerosi sodalizi isolani, con l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia, della Regione Autonoma della Sardegna e della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, alcuni degli eventi in programma nei mesi scorsi hanno goduto, inoltre, del sostegno della Fondazione di Sardegna. Un modo per festeggiare i 25 anni dell’instaurazione dei rapporti diplomatici fra Italia e Bielorussia e i 25 anni dell’accoglienza dei bambini bielorussi da parte di migliaia di famiglie sarde nell’ambito del progetto Chernobyl.

Nei prossimi mesi sono ancora in programma le tournee di alcuni cori di musica sacra e popolare, incontri con scrittori e registri cinematografici bielorussi, una mostra che raccoglierà opere di artisti della Repubblica Belarus in diverse espressioni artistiche.