20 July, 2024
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Al via, a Silanus, “Genius Loci”, un concorso fotografico lanciato nell’ambito del progetto Nois, una mostra-evento che accoglierà i visitatori del paese fino al 31 ottobre, in un susseguirsi di esposizioni, eventi e iniziative.

«Il concorso – spiega il sindaco di Silanus Gian Pietro Arca – segue la linea dell’intero progetto “Nois”. Ha l’obiettivo di raccontare gli ambienti, le situazioni e le persone di Silanus. Premierà, infatti, i 3 fotografi che riusciranno a valorizzandone al meglio il “Genius Loci”, cioè quelle particolari caratteristiche che rappresentano il “carattere” e l’identità del luogo.»

Per partecipare è necessario iscriversi inviando, entro e non oltre il 3 settembre 2017, via mail o tramite il sito wetransfer (https://wetransfer.com/) il modulo di iscrizione firmato e compilato in tutte le sue parti, una fotocopia del documento di identità in corso di validità e le fotografie con cui si intende partecipare.

Il regolamento del concorso è pubblicato sul sito del Comune di Silanus, nella sezione “Nois”. “Nois” è un’iniziativa nata per valorizzare il patrimonio di conoscenze storiche, culturali e umane di Silanus e per metterle a sistema al fine di promuovere lo sviluppo economico e sociale del paese. Il filo conduttore è la fotografia. “Nois” si articola, infatti, in un vero e proprio percorso fotografico, attraverso il quale vengono rivelati i luoghi di Silanus, ma soprattutto le sue persone, a partire dal complesso archeologico di Santa Sabina (S.S. 129) per proseguire all’interno del paese, dove la comunità si svela pian piano al turista, mentre percorre i suoi luoghi, visita i luoghi di produzione, ascolta i racconti dei suoi abitanti e scopre in prima persona le tipicità locali. Al percorso fotografico si aggiunge anche la mostra “Marine e marine di Sardegna”, allestita presso Casa Aielli (in via Municipio, a Silanus) e aperta al pubblico fino al 4 agosto, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30.

L’esposizione, dedicata ai paesaggi marini della nostra isola, è un interessante mix di fotografia e pittura, composto dagli scatti in bianco e nero di Chicco Marcheschi e dai dipinti di Carlo Nieddu Arrica.

L’intero progetto “Nois”, promosso dall’amministrazione comunale di Silanus, in collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, gli operatori di Silanus Comunità Ospitale, il CRS4 e la Pro Loco di Silanus, è realizzato con il patrocinio della Camera di Commercio di Nuoro e con il contributo di Fondazione di Sardegna.

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La biodiversità identitaria della pecora nera di Arbus e le idee per la sua valorizzazione saranno al centro della tavola rotonda di venerdì 28 luglio ad Arbus, organizzata dall’omonimo Comune e dall’Agenzia regionale Laore, in collaborazione con Confartigianato Imprese Sardegna, e promossa dal Comitato per la biodiversità “Pecora nera di Arbus”.

L’incontro, che metterà insieme amministratori comunali, esperti, imprenditori, enti regionali ed associazioni di categoria, si svolgerà nell’ambito della “7ª Sagra della Pecora Nera di Arbus” e avrà l’obiettivo di raccogliere proposte per la costruzione di un progetto di valorizzazione di una biodiversità animale che affonda le proprie origini nella storia e nella cultura del territorio arburese a forte vocazione turistica e artigianale, oltre che agricola e agroalimentare.

Secondo i dati dell’Associazione Interprovinciale Allevatori, in tutta la Sardegna sono circa 5mila i capi di razza “Nera di Arbus” (4.693 femmine e 260 maschi) allevati in 70 aziende zootecniche (23 in provincia di Cagliari, 11 a Nuoro, 29 a Oristano e 7 a Sassari).

I lavori, che si svolgeranno nell’aula consiliare di Arbus in via Pietro Leo con inizio alle 17.00, verranno aperti dai saluti del sindaco e vicesindaco Antonello Ecca e Michele Schirru. Coordinati da Francesco Sanna, tecnico di Laore Sardegna, si susseguiranno gli interventi di Mauro Lampis, dell’Azienda Agricola Funtanazza (“Aspetti storici e culturale legati alla pecora nera di Arbus”), di Massimiliano Venusti, Tecnico di Laore Sardegna (“Idee innovative per la valorizzazione dei formaggi di pecora nera di Arbus”), Marco Floris, della Società Ideas (“Strategie di marketing turistico e territoriale legate alla pecora nera di Arbus”), Stefano Mameli, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna (“Quale artigianato per valorizzare i prodotti della pecora nera di Arbus”), Pietrina Atzori di San Sperate (“Esperienze di lavorazione della lana di pecora nera di Arbus”) e Antonio Marrocu, Presidente del GAL Linas Campidano (“Le strategie del PdA del GAL per valorizzare la biodiversità del territorio”).

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Sabato 29 luglio il Mab Museo archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco ospiterà un’intera Giornata Internazionale di Studi in onore della carriera scientifica del professor Piero Bartoloni che, da oltre cinquant’anni, svolge un’importante attività di ricerca volta alla conoscenza della Civiltà fenicia e punica.

Uno dei maggiori esperti internazionali della materia, il prof. Bartoloni, si è occupato per lungo tempo proprio della presenza fenicia e punica nel Sulcis-Iglesiente, riportando alla luce le numerose testimonianze che consentono oggi di porre il territorio al centro delle rotte commerciali del Mediterraneo Antico. 

La giornata organizzata dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, in collaborazione con il Comune di Sant’Antioco, vedrà la partecipazione di importanti studiosi ed esperti delle Civiltà mediterranee che, in segno di stima e gratitudine, offriranno il loro contributo scientifico intorno al tema “Cartagine, il Mediterraneo centrale e la Sardegna. Società, economia e cultura materiale”.

La giornata offre un’importante occasione di confronto e dibattito scientifico che consentirà di conoscere le ultime acquisizioni della ricerca archeologica in Sardegna in siti come Mont’e Prama, il complesso nuragico di S’Urachi, la necropoli punica di Villamar, la città e la necropoli di Cagliari, il santuario fenicio di Villasimius e, più in dettaglio per il Sulcis, le indagini nell’antico centro di Sulky. Non mancheranno inoltre interventi relativi alla metropoli di Cartagine, ad insediamenti nordafricani come Kerkouane, alle Baleari con l’isola di Ibiza, per concludere con la città fenicia di Mozia e la presenza fenicia nel sito etrusco dell’antica Pyrgi.

Vediamo ora un’intervista realizzata con il professor Piero Bartoloni, realizzata in occasione della presentazione degli eventi dell’estate 2017 di Sant’Antioco.

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Grande successo di pubblico, lo scorso fine settimana a Seui, per la quarta edizione del festival “Seui in musica”.

La rassegna jazz organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari, per tre giorni ha visto alternarsi sul palco allestito in piazza San Giovanni musicisti di razza che dal pomeriggio a notte fonda hanno animato la vita del centro barbaricino.

Dal bandoneonista Fabio Furìa che, in duo con il pianista Walter Agus, venerdì ha contaminato il jazz con venature di tango, al sassofonista nuorese Gavino Murgia che sabato ha infiammato il pubblico nel concerto tenuto insieme al grande fisarmonicista Luciano Biondini. Sino all’Alessandro Diliberto Trio, protagonista di un’indimenticabile jam session in cui l’eclettico pianista cagliaritano si è esibito insieme a fuoriclasse del calibro del contrabbassista algherese Nicola Muresu e del batterista torinese Enzo Zirilli. Senza dimenticare gli Ozone Park, con il loro sound progressive e l’ensemble Manuela Mameli 4et che domenica ha visto sotto i riflettori oltre alla Mameli anche Paolo Carrus, Matteo Marongiu e Alessandro Garau.

Sono state applauditissime anche le performance degli ensemble composti da giovani, che si sono distinti per l’originalità delle loro proposte e per l’elevato livello tecnico e artistico dimostrato (la maggior parte di loro sono già diplomati al Conservatorio). Tra questi si sono imposti in particolare il Sofia Trio e i Just for the curious.

Particolarmente emozionante è stata inoltre “Il mio nome è Django”, la pièce teatrale ispirata alla vita del chitarrista Django Reinhardt, a cui è stata affidata la chiusura dell’edizione 2017 del festival. Un’opera curata da Paolo Putzu e Roberta Bochetta, accompagnata dalle musiche dei Mambo Django e dalla coreografia della ballerina Donatella Martina Cabras. Apprezzata è stata anche l’offerta pensata per i più piccoli: lezioni di propedeutica musicale tenuti dagli stessi musicisti protagonisti del festival.

Una scommessa vinta per il territorio, grazie ai migliaia di visitatori che si sono riversati nel paese per l’occasione, facendo registrare il tutto esaurito nei bed & breakfast di Seui e in quelli dei paesi vicini.

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La Regione Sardegna ha rinnovato il proprio sito internet istituzionale.

«Da oggi abbiamo un sito istituzionale più accessibile ed inclusivo, in sintonia con i tempi, i nuovi strumenti e i nuovi linguaggi. Trovare le notizie utili sarà più semplice e immediato per tutti. Il sito della Regione è un’architettura articolata e complessa, con una storia di riconosciuta eccellenza e raccoglie una gran quantità di materiali. L’obiettivo è mettere a disposizione informazioni e servizi nella maniera più trasparente, favorendo la partecipazione. Quello che vediamo è solo un primo passaggio, ma già ci permette di comunicare meglio e in modo più diretto ed efficace con i cittadini. Il percorso è tracciato e in tempi brevi si potrà avere un sistema dei portali regionali del tutto rinnovato.»
Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato l’aggiornamento ed il restyling del sito della Regione Sardegna, ora consultabile facilmente anche da tablet e smartphone, online nella nuova versione da ieri pomeriggio. Si tratta di una fase intermedia realizzata secondo le Linee guida di design per i servizi web della Pubblica Amministrazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale e che sarà perfezionata con il pieno adeguamento alle indicazioni dell’AGID.
L’intervento legato all’ottimizzazione della fruibilità del sito istituzionale attraverso smartphone e tablet, rappresenta infatti l’avvio del più complessivo progetto di reingegnerizzazione del sito e del sistema dei portali ad esso collegati che vede impegnate la Direzione generale per la comunicazione della Presidenza e la Direzione Generale degli affari generali e Società dell’informazione dell’Assessorato degli Affari generali, con il supporto tecnico della Società in house SardegnaIt.
All’organico rinnovamento del sito parteciperanno le diverse strutture del Sistema Regione che contribuiranno alla definizione delle mappe di reperimento dei contenuti rendendoli più accessibili con l’obiettivo di soddisfare più efficacemente i diversi target di utenza.

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E’ consultabile, sul sito del Dipartimento per le pari opportunità, il bando per il finanziamento di progetti per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere: inserita per la prima volta una linea di intervento a sostegno di programmi di trattamento degli uomini maltrattanti.

Un traguardo invocato e atteso quello raggiunto grazie al Dipartimento per le pari opportunità, frutto del lavoro di sinergia tra le istituzioni, le associazioni e gli enti territoriali attraverso la Cabina di Regia e l’Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, che ha consentito di redigere  un  bando per “il finanziamento di progetti per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere” con all’interno importanti novità: sei, le linee distinte di intervento, dai progetti relativi all’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza a quelli di supporto attraverso azioni di sensibilizzazione, specifiche per il contesto degli istituti penitenziari, ed ancora progetti per le donne sottoposte anche a violenza economica, senza tralasciare gli interventi volti al miglioramento delle capacità di presa in carico delle donne migranti, incluse le rifugiate.

Il bando, che andrà a finanziare progetti per 10 milioni di euro mirando ad allargare quanto più possibile «il raggio d’azione in attuazione di quanto previsto dal Piano d’azione straordinario contro la violenza di genere» contiene una novità che costituisce un primato nazionale e riconosce concretamente l’importanza del lavoro e delle attività di prevenzione per gli uomini autori di violenza. Tra i progetti finanziabili infatti, sono stati inseriti quelli relativi ai programmi di trattamento degli uomini maltrattanti – per un importo di 1 milione di euro – al fine di «affiancare alle azioni repressive anche adeguate attività di prevenzione per gli stessi autori».

Una introduzione normativa che pone l’Italia al passo con gli altri Paesi europei, emersa dalla necessità di rispondere a quanto dettato dall’art.16 della Convenzione di Instanbul, al fine di promuovere «la condivisione di buone pratiche, lo sviluppo di percorsi di aggiornamento degli operatori coinvolti e l’analisi di metodologie e risultati» insieme «all’ampliamento, lo sviluppo e l’integrazione dei progetti indirizzati ad autori effettivi o potenziali», il tutto per poter «aggredire le cause della violenza per ridurne incidenza e impatto».

Un riconoscimento istituzionale che investe con soddisfazione i CAM – Centri di Ascolto Uomini Maltrattanti – di tutta Italia, i quali  individuano nelle linee di intervento inserite nel bando del Dipartimento pari opportunità,  un importante e necessario lavoro di valutazione delle cause del fenomeno, esteso ad un quadro di criticità allargate. Dalla fondazione del primo Centro nazionale a Firenze nel novembre del 2009, i CAM sono divenuti un luogo ed un riferimento per quegli uomini che vogliano intraprendere un percorso di cambiamento ed assumersi la responsabilità del proprio agito violento.   

Altro elemento di innovazione presente nel bando, è rappresentato, infine, dal sostegno ai progetti di animazione, comunicazione e sensibilizzazione, rivolti alla prevenzione della violenza di genere, attraverso la realizzazione di «campagne di comunicazione, educazione, attività culturali, artistiche e sportive, per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali», con l’intento di eliminare «pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini».

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Martedì 25 luglio, alle 21.30, all’Arena Mirastelle del Cine-Teatro Centrale, in piazza Roma a Carbonia, il regista Gianfranco Cabiddu sarà presente alla proiezione del suo film “La stoffa dei sogni”. Si tratta del quinto appuntamento della rassegna “Cinema sotto le stelle 2017”, organizzata dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, con il patrocinio ed il contributo dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

«Siamo lieti di poter proporre a Carbonia un film che è stato protagonista della stagione cinematografica, conquistando il Globo d’oro come miglior film dell’anno – ha commentato il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. “La stoffa dei sogni” ha vinto anche il David di Donatello per la migliore sceneggiatura adattata. Un risultato storico per il cinema made in Sardegna

Liberamente tratto dalla pièce “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo e dalla traduzione in napoletano che il Maestro realizzò de “La tempesta” di William Shakespeare, il film “La stoffa dei sogni” racconta la storia del naufragio nell’isola dell’Asinara di un gruppo eterogeneo di persone: quattro camorristi, le due guardie che li stavano accompagnando in penitenziario e quattro membri di una compagnia teatrale.

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Dal 3 al 19 agosto Calasetta ospiterà il festival Liberevento, sei serate dove letteratura e musica si intreccieranno con l’obiettivo di incoraggiare l’amore per il libro e la lettura. Per l’occasione arriveranno nel centro tabarchino personaggi del calibro di Mauro Biglino, esperto di storia delle religioni, Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico, Francesco Abate, giornalista e scrittore, Alessandro Muroni, musicista,  compositore e autore di un ebook. 

I dettagli della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma giovedì 27 luglio, alle 11.00, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2 a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno i direttori artistici del progetto, Claudio Moica e Fabio Furìa, il vicesindaco di Calasetta, Remigio Scopelliti, un rappresentante della Fondazione di Sardegna.

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Dopo la Sardegna e alcune altre regioni più interessate dalla siccità, l’emergenza idrica investe tutta l’Italia. Il bacino idrografico del Po è a secco e il lago di Bracciano, riserva idrica di Roma, risulta un metro e quaranta centimetri sotto la sua soglia. «E’ emergenza siccità in tutta Italia. In condizioni di scarsità, come dimostra l’esempio di Roma, sono necessarie le interruzioni della fornitura», ha scritto via Twitter l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti. Si tratta di sospensioni dell’erogazione programmate, quindi pianificate nel dettaglio dai tecnici di Abbanoa al fine di limitare quanto più possibile disagi e disservizi, pur tenendo presente il fine ultimo, ovvero garantire il servizio durante le ore del giorno in situazioni di forte criticità come quelle attuali. 

Secondo gli esperti il 2017 si classifica, infatti, ai primi posti degli anni più caldi da oltre due secoli, con riflessi drammatici non solo rispetto al comparto agricolo ma anche negli usi civili. Sassari è già in emergenza, così come il Sulcis, con la città di Iglesias sotto restrizioni. Anche ad Alghero non è stato più possibile garantire l’acqua h24. Abbanoa – impegnata in un salto tecnologico che punta sull’innovazione e l’efficientamento di impianti e reti – sta anche portando avanti un massiccio piano di manutenzioni straordinarie per l’ammodernamento ed efficientamento del sistema (obsoleto e datato) di reti della Sardegna (12 milioni di metri cubi di acqua in meno immessi in rete nel 2016, risultato del lavoro di Abbanoa contro le perdite idriche). Obiettivo: arrestare le dispersioni – causate da rotture delle condotte – quindi risparmiare risorsa.

Bidighinzu (Ss): 15 Comuni sotto restrizione. In Sardegna soffre soprattutto il sassarese. A causa delle condizioni dell’invaso del Bidighinzu (i dati del Distretto idrografico della Regione segnano al 30 giugno una disponibilità inferiore al 15 per cento rispetto alla capienza massima) l’Enas – Ente acque della Sardegna – ha imposto ad Abbanoa una riduzione di 70 litri al secondo (dai 450 litri si passerà a 380 litri) sulla portata prelevata dal lago e lavorata dall’omonimo potabilizzatore del Bidighinzu. 

Il Gestore ha già sollecitato l’Enas a eseguire l’intervento programmato che consentirà di potenziare il passaggio di acqua grezza dall’invaso del Temo al Bidighinzu tramite un impianto di sollevamento per avere maggiore risorsa in quest’ultimo invaso ma in attesa che vengano effettuati questi lavori, Abbanoa ha dovuto attuare un piano di emergenza. A partire da mercoledì 19 luglio l’erogazione è stata sospesa dalle 20 fino alle 6 del mattino successivo nei quartieri di Sassari dipendenti dal serbatoio di via Milano: Luna e Sole, Monte alto e medio, Monserrato, centro storico alto (da piazza Castello fino via Duca degli Abruzzi), Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari. Il resto della città sarà approvvigionato dal potabilizzatore di Truncu Reale che tratta l’acqua grezza proveniente dal Coghinas, ma le chiusure notturne dell’erogazione (h. 21.00 – 6.00) riguardano anche gli altri Comuni alimentati esclusivamente dal Bidighinzu: Ittiri, Tissi, Ossi, Uri, Olmedo, Sorso, Sennori, Osilo, Muros, Codrongianos, Ploaghe, Chiaramonti, Nulvi e Thiesi.

Iglesias, poca acqua dalle fonti. Calata anche la quantità di risorsa a disposizione di  Iglesias. Per ripristinare nuovamente i livelli nei serbatoi e stabilizzare il servizio in città, dal 13 luglio è stato necessario procedere con chiusure serali dell’erogazione a partire dalle 19.00 e fino alle 5.00 del giorno seguente. Ad oggi la portata prelevata da Igea risulta ridotta a circa 60 litri al secondo a causa dei lavori conseguenti l’incendio del 26 giugno. Questa riduzione (anche se in parte compensata dal prelievo di 30 litri al secondo dall’invaso di Punta Gennarta) unita all’aumento dei consumi dovuti alle alte temperature e alla riduzione di acqua in arrivo dalle sorgenti, diminuita del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sta determinando l’esaurimento delle scorte idriche.

Alghero, meno acqua in arrivo a Monte Agnese. In sofferenza risulta anche Alghero. A causa di una ulteriore riduzione di fornitura di acqua grezza da parte dell’Enas – Ente acque della Sardegna – nel potabilizzatore di Monte Agnese al servizio di Alghero si è registrata una diminuzione dell’acqua potabile prodotta e di conseguenza la riduzione dei livelli nei serbatoi. Per assicurare adeguate scorte e far fronte all’aumento dei consumi di questi giorni, Abbanoa sta procedendo con chiusure programmate dell’erogazione, sempre nelle ore serali.

Abbanoa ha già sollecitato l’Enas al ripristino della portata necessaria per il potabilizzatore di Alghero che è di circa 420 litri al secondo: una quantità sufficiente che eviterebbe di effettuare le restrizioni. Il Gestore ha anche sottolineato come le chiusure e le riaperture comportino sbalzi di pressione che generano problemi nelle reti.

Il lago di Punta Gennarta al 30 maggio 2017.

Il lago Bidighinzu al 30 maggio 2017.

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«Bene ha fatto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ad agire su tre linee d’azione che potranno dare un contributo importante alla gestione della siccità, causa di pesanti criticità per il nostro comparto agricolo e zootecnico.»

Così l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, nel commentare le iniziative messe in campo dal Governo, fra emergenziali e strutturali, per fra fronte alla pesante siccità che ha colpito diverse Regioni italiane.

«La Sardegna – ha aggiunto l’esponente delle Giunta Pigliaru -, insieme alla Toscana, è stata la prima Regione d’Italia a deliberare (il 20 giugno scorso) e a presentare al Ministero lo stato di eccezionale avversità atmosferica per la siccità e fa piacere che fra i provvedimenti elaborati ci siano anche alcune richieste da noi avanzate.»

«Adesso – ha aggiunto l’assessore – ci si augura che insieme a queste azioni, che andranno certamente riviste in base ai danni e alle reali esigenze delle Regioni, vengano garantiti anche gli impegni sui pagamenti da parte di Agea, soprattutto sulle Misure del Benessere animale e dell’Indennità compensativa per le zone svantaggiate tanto attese dalle nostre aziende. Proprio per sollecitare puntualità e rispetto dei tempi – ha concluso Pierluigi Caria – la prossima settimana sarò a Roma per incontri al Ministero e in Agea.»

Dal report elaborato dal Mipaaf si legge che sono tre le direttrici messe in campo per fronteggiare lo stato di siccità: due emergenziali e una per il medio periodo. Si parte dall’attivazione del Fondo nazionale di solidarietà per passare alla proposta di aumento degli anticipi dei fondi europei della Politica agricola comune (PAC) da pagare agli imprenditori italiani. Sul piano dell’infrastrutturazione irrigua per le campagne, il Ministero ha inoltre predisposto una serie di interventi da finanziare con 707milioni di euro per favorire l’efficientamento delle risorse idriche del Paese.