24 November, 2024
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Al Gallura Buskers Festival arrivano i clown dottori dell’associazione Sogno Clown. Alle 18.30 la quinta giornata riprende con un’iniziativa importante legata al sorriso, il convegno “Clown-terapia: quando ridere cura”. Ridere fa bene e i “dottor sorrisi” lo sanno bene. La musica, il teatro, le arti circensi, aiutano tutti, grandi e piccoli, ad alleggerire le cure ospedaliere e a ridurre le paure generate dal ricovero, fornendo un importante supporto psicologico. Per il quarto anno consecutivo della rassegna internazionale di artisti e di circo contemporaneo saranno protagonisti i clown-dottori di Sogno Clown dove nel corso dell’incontro che si terrà nella sede del Gruppo Appartamento La Funtana in via Filigheddu n. 4 a Santa Teresa, racconteranno il loro desiderio di prendersi cura degli altri con il sorriso, con la magia e con la risata. Ospite d’eccezione il dott. Alberto Dionigi, presidente della Federazione Nazionale Clowndottori. A cura dell’associazione Sogno Clown e della Federazione Nazionale Clowndottori – info: 328/0424127.

A partire dalle 19.30, invece, riprenderanno gli spettacoli degli artisti ospiti di questa edizione. In piazza V. Emanuele aprirà la serata Felice Pantone: atmosfere degli antichi cantastorie itineranti tra musica, poesia, risate e tanto coinvolgimento. Stesso orario e stessa piazza (in differenti location) anche per l’argentino Ete Clown, mimo e clown dalla dirompente energia e da una vocina molto particolare che lascia il segno; dalle 21.30 spettacolo itinerante per le vie del paese con Mabò Band, trio comico-musicale di tre straordinari marchigiani e il loro cocktail di musica, tra gag esilaranti e improvvisazioni; alle 22.00 tre spettacoli in contemporanea in tre punti diversi del centro storico: Francesca Mari sarà in piazza San Vittorio/Chiesa tra musica, giocoleria, boogie e tip tap, come arte, comunicazione, vita; in via Cavour il sorriso e la magia del prestigiatore del Sol levante Keiichi Iwasaki, e in piazza Vittorio Emanuele le affascinanti marionette di Bence Sarkadi. Alle 22.15 e in replica alle 23.45 altri due spettacoli: Chris Lynam, il clown per eccellenza conosciuto in tutto il mondo, buffo, folle, brillante; Circo Pacco, i simpaticissimi e molto improbabili clown che  si sfidano a suon di numeri demenziali. Alle 22.30 sempre in piazza Vittorio Emanuele ritorna Sblattero con le sue formidabili acrobazie che sfidano le leggi della fisica con la sua inseparabile ruota libera; alle 22.45 la compagnia catalana Trukitrek: burattini viventi al limite fra musica, commedia, poesia; alle 23.00 La Sbrindola, uno spettacolo esplosivo a suon di giocoleria e clowneria delirante e surreale; in contemporanea ma in piazza V. Emanuele sarà pronto El Grito, primo esempio di circo contemporaneo, con un componimento sinfonico di acrobazie, giocolerie, musica. E ancora per le vie del centro storico si potrà assistere agli spettacoli itineranti di Crazy Pony, basso e chitarra in perfetto equilibrio tra acrobazie e colpi di scena; Gunter Rieber, riconoscibilissimo per una improbabile gamba ingessata e qualche mano di più che sporge da sotto la giacca: senza parole, solo la meraviglia del linguaggio del corpo; i Coltivatori di Musica, spettacolo fra sorrisi, gnocchi, pomodoro locale, musica, amore e molta fantasia.

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E’ sempre più acceso il dibattito sul nuovo assetto della rete ospedaliera sarda, dopo il rinvio del progetto per il disegno di legge che approderà all’esame della commissione dopo la pausa estiva. Edoardo Tocco, vice presidente della commissione salute Edoardo Tocco, interviene a difesa del presidio ospedaliero del Marino di Cagliari, che rischia un graduale ridimensionamento sino alla chiusura. Un’ipotesi che vede la forte contrarietà: «La Giunta regionale deve rivedere il disegno per la rete ospedaliera, con il salvataggio del Marino di Cagliari. Solo il pronto soccorso conteggia ogni anno 25mila accessi. Ci sono poi le numerose eccellenze nel campo della neurochirurgia e della chirurgia. I reparti di radiologia e traumatologia costituiscono un modello a livello isolano. Non si dimentichino poi il centro di unità spinale e una camera iperbarica all’avanguardia – aggiunge Edoardo Tocco -. Sarebbe inconcepibile smantellare un presidio sanitario che garantisce servizi di qualità. E’ impensabile sottrarre il distretto del Sud Sardegna di un tassello indispensabile per alcune specializzazioni. Il Marino rappresenta un punto di riferimento anche per l’esercito dei vacanzieri che gravita su Quartu e hinterland. I turisti rischiano di trovarsi a loro insaputa nel terzo mondo, senza la possibilità di affrontare in modo moderno ed attuale eventuali emergenze – conclude Edoardo Tocco -. Occorre che la giunta ascolti le istanze provenienti dal territorio, che rilanciano anche interventi urgenti per le aree esterne ed interne all’ospedale.»

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Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha accolto con profonda soddisfazione la notizia della pubblicazione del bando regionale che darà il via anche in Sardegna all’elisoccorso sanitario. Un servizio assolutamente necessario per garantire alla popolazione sarda e ai tanti turisti che frequentano l’isola una migliore assistenza medica, in linea con gli standard delle altre regioni italiane dove l’elicottero rappresenta da anni un mezzo altamente performante e necessario negli interventi “salvavita”.

Il territorio della Sardegna – ben conosciuto agli uomini del CNSAS, che effettuano ogni anno numerosi interventi – ben si presta all’operatività dell’elicottero: i tempi per raggiungere i feriti saranno drasticamente ridotti, lo staff medico avrà a disposizione nel velivolo attrezzature e tecnologie all’avanguardia e si potranno effettuare interventi di recupero con tecniche speciali in montagna e in ambiente impervio, sulla scorta di quanto accade nelle altre regioni montuose “del continente”.

Il bando prevede la fornitura di elicotteri, il personale di volo e le prestazioni accessorie (ad esempio manutenzione aeromobili, formazione), da svolgersi nelle basi presso l’Aeroporto di Cagliari-Elmas, l’aeroporto di Alghero-Fertilia presso l’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, dove il servizio prevede un’operatività H24. L’appalto durerà otto anni.

«E’ oramai da quasi 40 anni che il Soccorso Alpino opera in Italia con gli elicotteri – dice Carlo Taccori, presidente regionale del CNSAS Sardegna – Sappiamo quanto l’elicottero sia un mezzo fondamentale per garantire interventi ‘salvavita’, particolarmente dove il territorio si fa impervio, come in Sardegna. Negli ultimi anni gli standard si sono innalzati enormemente: i moderni elicotteri sono a tutti gli effetti dei piccoli ospedali volanti, dove i medici e gli infermieri possono già condizionare al meglio i pazienti. Sappiamo bene che con l’elisoccorso è anche possibile raggiungere e trarre in salvo persone in pericolo anche dove l’ambiente è estremo. Per la Sardegna, per la sua popolazione e per tutti i frequentatori di queste terre meravigliose l’introduzione del servizio di elisoccorso è sicuramente un risultato importante.»

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Con un’interrogazione all’assessore regionale della Pubblica istruzione e alla Giunta regionale, l’on.le Rossella Pinna (Pd), membro della seconda commissione in Consiglio regionale e prima firmataria, insieme al capogruppo e ai colleghi del gruppo democratico in Consiglio regionale, è intervenuta sulla mancata attivazione per il prossimo anno scolastico, di ben quattro classi all’Istituto A. Volta di Guspini, esprimendo il suo dissenso, la sua preoccupazione e la richiesta di intervento.

Il provvedimento, ha precisato la consigliera, che ha provocato un grave e condivisibile stato di allarme tra i sindacati della scuola, i docenti, le famiglie e gli amministratori locali, è sconcertante e, soprattutto, fuori luogo.

La mancata richiesta di attivazione, da parte del dirigente scolastico, rispettivamente della terza e quarta classe del corso “Tecnici dei servizi socio sanitari” e la seconda e la quarta per “Manutenzione ed assistenza tecnica” arreca un danno gravissimo ed irreparabile non solo agli studenti locali ma a tutto il territorio, già penalizzato sul piano economico, sociale, culturale.

Ancor di più i giovani studenti vedrebbero compromesso il diritto di poter continuare a frequentare la scuola del loro territorio, affrontando un inspiegabile, costoso e complicato iter di spostamenti a Cagliari, Oristano o Carbonia, dove si trovano gli istituti che offrono simili percorsi professionali.

In tale situazione – affermano i consiglieri – difficilmente porteranno avanti l’intenzione di proseguire gli studi, alimentando così il già grave problema della dispersione scolastica di cui il territorio è triste portatore.

Non può perciò un mero provvedimento burocratico eliminare di colpo le reali esigenze di un territorio!

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All’interno del perimetro del Parco è assolutamente vietato accendere fiamme di qualsiasi genere: in questi giorni giungono agli uffici dell’Ente segnalazioni di barbecue e falò accesi in spiaggia, niente di più pericoloso per la prevenzione del rischio incendi. In queste ore in cui l’allerta è determinata in particolar modo dalle altissime temperature che stanno caratterizzando la stagione 2017 con un alternarsi continuo di codice rosso e codice giallo, l’accensione di fiamme vive sulle spiagge dell’Arcipelago, oltre che un reato di tipo penale è veramente pericoloso: da un lato per l’incolumità dei bagnanti, dall’altro per il rischio che propagandosi incontrollate, le fiamme, possano intaccare l’enorme patrimonio ambientale e di biodiversità che caratterizza il Parco.

L’Ente Parco richiama tutti gli ospiti dell’Arcipelago ad evitare in qualsiasi modo l’accensione di fuochi ed eventualmente segnalare alle autorità competenti occasioni in cui questa importante regola non dovesse essere rispettata.

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La Camera di Commercio I.A.A. di Nuoro conferma la propria volontà del mantenimento della propria autonomia, non solo perché questo status è consentito dalla normativa, come nel caso di Sondrio,  ma anche  e soprattutto perché, come si può rilevare dal documento allegato, la CCIAA di Nuoro è fra le prime Camere di Commercio in Italia per efficienza di gestione nel rapporto ricavi costi (6ª in Italia,dopo Brescia, Napoli, Bergamo, Monza e Brianza e Milano).

La normativa, a cui si è fatto cenno, prevede esplicitamente la possibilità di mantenere le camere di commercio, anche se aventi meno di 75.000 imprese e unità locali iscritte o annotate nel Registro delle Imprese,  nei territori montani delle regioni insulari privi di adeguate infrastrutture e collegamenti pubblici stradali e ferroviari, nei soli casi di comprovata rispondenza a criteri di efficienza e di equilibrio economico, e la Camera di Commercio di Nuoro soddisfa tutte queste condizioni. Rispetto alla CCIAA di Sondrio, che avrebbe anch’essa la possibilità di conservare l’autonomia in quanto  provincia montana di cui all’articolo 1, comma 3, della legge n. 5672014, poi, occorre  rilevare che le condizioni di rispondenza a criteri di efficienza e di equilibrio economico della C.C.I.A.A. di Nuoro siano migliori rispetto a quelle dell’Ente camerale lombardo. La Camera di Commercio di Nuoro, ad esempio, pur avendo un numero di imprese (n. 33.057 al 31/12/2016) decisamente maggiore a quello della CCIAA di Sondrio (n. 19.698 alla stessa data), ha un numero di dipendenti decisamente inferiore (n. 18 la CCIAA di Nuoro e n. 27 la CCIAA di Sondrio).

La CCIAA di Nuoro, pertanto, auspica che il Governo riconosca le caratteristiche di Nuoro e di Sassari  le cui autonomie possono affiancarsi alla nuova entità che sarà frutto dell’accorpamento delle Camere di commercio di Cagliari e Oristano, come legittimamente deciso dai loro Consigli camerali.

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Giunge alle battute finali il festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, che questo fine settimana propone alla Villa De Villa di via Carducci 2 gli ultimi tre appuntamenti di un cartellone, lungo e articolato, che per 38 serate ha animato il centro del Parteolla. Si parte sabato 22 luglio alle 21.30 con “Sto bene, proprio ora, proprio qui”, un viaggio musicale e per immagini nel mondo di Giorgio Gaber che vedrà in scena Raoul Moretti all’arpa elettrica, Gerardo Ferrara alla voce e le foto di Reinhold Kohl. Doppio appuntamento invece per l’ultima giornata, quella di domenica 23, che alle 20.30 vedrà protagonista uno degli indiscussi protagonisti della scena noir internazionale, lo scrittore Massimo Carlotto. “Tutte le sfumature del noir” è il tema dell’incontro che verrà condotto dal giornalista Vito Biolchini e nel corso del quale lo scrittore presenterà il suo ultimo romanzo “Il Turista”. La seconda edizione del festival Street Books – Scrittori, lettori e libri, a Dolianova, si chiuderà in musica alle 21.30, con lo spettacolo “Cercare l’amore è più facile che cercare parcheggio”, di e con Stefania Secci e Francesca Puddu. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

“Sto bene, proprio ora, proprio qui” è un’analisi narrata dell’“illogica allegria” di Giorgio Gaber, un viaggio nel teatro-canzone dell’artista attraverso il tentativo di ri-lettura dei temi che hanno animato e agitato l’animo del “signor G.”: la fatica dell’animo umano, la sua leggerezza, il disagio esistenziale, la bellezza delle “periferie umane”, la complessità del pensiero e la semplicità e la forza dell’amore. Music e testi in cui l’invettiva e la poesia sono tese non solo ad idealizzare, ma “anelare” finalmente ad “un uomo nuovo”. Nello spettacolo, accompagnato dalle proiezione di alcune foto tratte dal libro di Reinhold Kohl “Io mi chiamo Gaber e sono ancora qui”, l’arpa di Raoul Moretti traccia musicalmente il solco gaberiano con una vena “reinterpretativa” originale che mette a proprio agio la voce narrante di Gerardo Ferrara.

Amiche da vent’anni, sospese tra l’analogico e il digitale, la cantante Stefania Secci e la chitarrista Francesca Puddu affrontano in musica lo scarto tra reale e virtuale, locale e globale. “Cercare l’amore è più facile che cercare parcheggio: concerto a favore della ricerca” è così un ironico e divertente divertissement in cui le due artiste verranno supportate dalle note e dalle parole dei cantautori italiani.

Dopo essersi avvicinata giovanissima alla musica grazie alla banda di Dolianova, Stefania Secci si è laureata in canto nella facoltà di Jazz al Conservatorio di Cagliari per poi conseguire il master in Composizione al Conservatorio di Birmingham. In seguito ha focalizzato i suoi studi sulle interazioni tra il tango, la musica contemporanea e la musica ebraica dell’est Europa. Numerose sono le sue esperienze teatrali e cinematografiche sia in Italia che all’estero, mentre continua ad esplorare nel canto e nella composizione la musica tradizionale dei paesi dell’Est Europa, del Medio Oriente, del Portogallo, di Capo Verde e del Brasile.

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Dalle rilevazioni straordinarie effettuate dall’agenzia Arpas dallo scorso mese di maggio nelle acque della laguna di Santa Gilla non si evincono situazioni preoccupanti, ma i dati sono più o meno invariati rispetto a quelli storici. E’ questa la sintesi dei risultati del lavoro di monitoraggio voluto dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru in accordo con i Sindaci dei Comuni dell’area di Cagliari. L’esito è stato presentato dal direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna a Presidente e Sindaci stamattina, nella riunione convocata a Villa Devoto e alla quale hanno preso parte gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru, oltre ai tecnici degli assessorati, dell’Arpas e dell’Ats.
«Lo scorso 22 maggio, con la convocazione del tavolo permanente, avevamo condiviso con gli Amministratori la necessità di dover generare dati ulteriori e più estesi rispetto a quelli ordinari previsti dalla legge – ha detto Francesco Pigliaru in apertura dell’incontro -, aggiornando rapidamente il monitoraggio attualmente esistente nell’ottica della massima trasparenza. Così è stato fatto, grazie all’impegno dell’Arpas e al contributo di tutti». Punti ripresi dall’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha sottolineato «lo sforzo straordinario e importante dell’agenzia regionale», ricordando di aver chiesto fin da subito un’ispezione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del Ministero dell’Ambiente, che si è svolta la prima settimana di luglio e di cui si attendono gli esiti.
I risultati sono più che confortanti, secondo il direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna: «Ai controlli ordinari – ha detto – abbiamo aggiunto monitoraggi straordinari sui trenta piezometri di acque secondarie a Santa Gilla e nell’area di Macchiareddu. I risultati ci dicono che non c’è un peggioramento rispetto ai dati cosiddetti storici e tenuto conto che si tratta di un sito inquinato di interesse nazionale».
I risultati indicano una generale complessiva invarianza della presenza degli inquinanti nelle matrici ambientali nell’area di Macchiareddu e Santa Gilla, fermo restando che le aree oggetto di sequestro dovranno essere indagate caso per caso con piani di caratterizzazione specifici finalizzati alla verifica delle situazioni puntuali.
Se poi si sono svolte le attività di inquinamento, oggetto di inchiesta, per ora non si rileva la modificazione delle matrici ambientali.
In relazione alle campionature del monitoraggio straordinario di maggio 2017, effettuate nelle 24 stazioni della Laguna di Santa Gilla, le determinazioni analitiche dei fluoruri eseguite consentono di escludere la presenza di concentrazioni superiori ai limiti normativi nelle acque (DM 260/2010) e nei sedimenti (D.Lgs. 152/2006 Tab 1A). Non si hanno dati storici di confronto, in quanto i fluoruri non sono inclusi nel set analitico previsto dalla Direttiva Comunitaria 2000/60/CE per la classificazione dello stato ambientale dei corpi idrici di transizione. In generale, per le acque di transizione si osserva il raggiungimento dei valori obiettivo in tutti i campioni, ad eccezione di un lieve superamento per il mercurio (con concentrazione di 0,019 microgrammi/litro rispetto al valore obiettivo di 0,010 microgrammi/litro). Per contro, nelle campionature del 2015 erano state registrate concentrazioni superiori agli Standard di Qualità Ambientale per il cadmio (3 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni) e per il mercurio (7 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni). La campionatura 2017 dei sedimenti rileva nelle 24 stazioni campionate, superamenti della soglia di contaminazione (D.Lgs. 152/2006 tabella 1A) esclusivamente per piombo (7 stazioni), zinco (9 stazioni) e mercurio (1 stazione). Per queste sostanze, dal confronto con i dati 2006 emerge un leggero decremento dei valori medi di concentrazione.
Le acque sotterranee di Macchiareddu mostrano in generale presenza di contaminanti in concentrazioni superiori alle Concentrazioni della Soglia di Contaminazione (D.Lgs. 152/2006 Tab. 2) per numerosi parametri, in particolare Fluoruri, Solfati, Metalli e Composti Organici. Il monitoraggio effettuato da ARPAS dal 2011 ad oggi non evidenzia tendenze significative generali in miglioramento od in peggioramento del quadro complessivo; anche le attività effettuate nel 2017 sono in linea con gli anni precedenti, anche se possono essere presenti variazioni di singoli parametri in aree specifiche. Sono stati analizzati nel dettaglio i Fluoruri, che entrano nel ciclo produttivo Fluorsid, alcuni metalli, scelti tra i più significativi (Arsenico e Cadmio) ed un composto organico, il Tricloroetilene, considerato tra gli inquinanti organici più rappresentativi, anche se non in relazione con il ciclo produttivo Fluorsid. Le concentrazioni di Fluoruri, nell’area vasta di Macchiareddu, mostrano un andamento stabile, mentre nell’area Fluorsid si osserva un decremento a partire dal monitoraggio del 2012. Nel 2013 è stata attivata la messa in sicurezza di emergenza delle acque sotterranee nel sito Fluorsid. In particolare, nella Stazione 578, dove nel primo semestre del 2012 erano stati rilevati 1280 mg/l, si rilevano, nel 2017, 365 mg/l. I metalli, ed in particolare il Cadmio e l’Arsenico, non evidenziano a scala generale tendenze di rilievo. Nell’area Fluorsid le variazioni di concentrazione riscontrate, pur frequentemente oltre le CSC, sono contenute. Infine, negli ultimi anni si rileva un incremento della concentrazione di Tricloroetilene nell’area Syndial e nella Stazione 584, sulla dorsale consortile. Tale incremento non trova però riscontro in area Fluorsid, dove, nel 2016 e nel 2017, le concentrazioni sono sotto il limite di rilevabilità.

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Arrivano dal Patto per la Sardegna i 30 milioni di euro per 21 interventi nel settore irriguo agricolo che si dovranno spendere entro i prossimi 24 mesi. È il programma di azioni varato dalla Giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che punta a rendere più efficiente l’uso dell’acqua nel mondo delle campagne isolano. Le risorse, che saranno destinate ai diversi Consorzi di Bonifica della regione, sono fondi FSC (Sviluppo e coesione) riprogrammati, come previsto dal Patto per la Sardegna.
«Si tratta di investimenti importanti, attesi da molti anni, e che dovranno essere spesi al massimo entro i prossimi 24 mesi su progetti già cantierabili. Far partire queste risorse in un momento così difficile per la nostra agricoltura, colpita da una condizione di siccità fra le peggiori degli ultimi decenni, ha un valore ancora più forte e dimostra che la Giunta e l’Assessorato hanno a cuore il futuro del comparto». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria durante la conferenza stampa in cui è stata presentata la delibera approvata nell’ultima riunione di Giunta. «Le proposte di investimento contenute nel nostro programma – ha aggiunto l’assessore – sono state definite dopo numerosi incontri con i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica e tenendo conto delle audizioni con l’Autorità di Bacino. Tali interlocuzioni, infatti, ci hanno permesso di individuare le opere necessarie e prioritarie in riferimento alle peculiarità e alle criticità territoriali di ciascun comprensorio. Gli interventi permetteranno di manutenere le reti irrigue, riducendo quindi le perdite e gli sprechi della risorsa idrica, e di creare condotte per nuovi approvvigionamenti e per la miscelazione con le acque reflue depurate. Con un sistema più efficiente – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – si abbasseranno i costi per le aziende, permettendo agli agricoltori di pagare tutti e di meno».
I 30 milioni di euro saranno destinati a progetti di manutenzione straordinaria e razionalizzazione degli schemi irrigui esistenti a servizio dell’agricoltura, ma anche per il miglioramento dell’efficienza energetica, della funzionalità degli impianti di sollevamento e per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Saranno inoltre finanziate poi nuove reti irrigue per eliminare l’uso dei pozzi in aree a rischio di salinizzazione. I nuovi investimenti dedicati alla manutenzione straordinaria delle reti e alla nuova infrastrutturazione irrigua devono prevedere all’interno del progetto l’installazione dei contattori d’acqua così da permettere un monitoraggio costante dei consumi e delle possibili perdite lungo le condotte.
Con un progetto finanziato, il Consorzio di Bonifica (CB) del Basso Sulcis avrà 1,1 milioni, così come il CB del Cixerri con tre progetti approvati. Alla Gallura, con un progetto, andranno 5milioni 350mila euro, mentre per i tre interventi nel Nord Sardegna ci sono 1milione e 750mila euro. Alle cinque opere del CB della Nurra vanno 4milioni 740mila euro e ad una dell’Ogliastra 1milione 60mila euro. Altri 6,6 milioni per i due progetti del CB di Oristano, mentre a quello della Sardegna Centrale, sempre con due progetti, vanno 2,9 milioni. Chiude il CB della Sardegna Meridionale con 5,4 milioni per tre interventi.
Con i suoi 12mila 345 chilometri di rete irrigua che attraversano i diversi territori dell’Isola, l’agricoltura sarda opera in irriguo su una superfice attrezzata di 175mila 385 ettari.
Circa 3 miliardi di euro, tra risorse nuove e riprogrammazione fondi FsC, sono destinate per superare gli svantaggi derivanti dalla condizione geografica di insularità utilizzando quindi le risorse esattamente dove servono. Diventano azioni concrete in tutti i settori, dalle infrastrutture all’ambiente, allo sviluppo economico, al turismo, la cultura e valorizzazione delle risorse naturali, l’occupazione, l’inclusione sociale e lotta alla povertà, sino a istruzione e formazione e rafforzamento della pubblica amministrazione.
Attraverso il Patto, in questi ultimi mesi, sono stati già finanziati progetti per centinaia di milioni su infrastrutturazione e sicurezza stradale, su porti e dighe, bonifiche ambientali, metanizzazione e mobilità elettrica. E poi sui trasporti, su ricerca e innovazione e sul progetto Iscol@.

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Dopo l’esordio della scorsa settimana, sabato 22 luglio, alle 21.30, va in scena il secondo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, trittico di spettacoli organizzato dal comune di Carbonia e dal Circuito pubblico per lo spettacolo Associazione Enti Locali, con il patrocinio di Fondazione di Sardegna.

Nella suggestiva location dell’anfiteatro di Monte Sirai, Filomena Campus Quartet e Stefano Benni si esibiranno in uno spettacolo dal titolo Italia vs. England. Una performance di teatro jazz con testi dello scrittore e poeta Stefano Benni. Un paragone poetico e satirico tra Italia e Inghilterra. Uno spettacolo in cui si prendono in giro i luoghi comuni inglesi ed i luoghi comuni italiani.

Si tratta di un’idea che nasce da una profonda riflessione della cantante, autrice e regista teatrale Filomena Campus, artista sarda che dal 2001 vive a Londra.

Sul palco dell’anfiteatro Monte Sirai si esibirà anche il quartetto di Filomena Campus, con Steve Lodder al piano, Dudley Philips al contrabbasso/basso elettrico, Rod Youngs alla batteria.

Per consentire il raggiungimento della località di Monte Sirai, è stato predisposto un servizio di bus navetta con partenza da Piazza Roma alle 21.00 e rientro da Monte Sirai, al termine dello spettacolo, alle ore 23.00.

«La presenza di uno scrittore e poeta come Stefano Benni – insieme al quartetto di Filomena Campus – è una garanzia di successo – dice il sindaco, Paola Massidda -. Siamo contenti di poter offrire a cittadini e turisti un evento come Notti a Monte Sirai, che fa della città di Carbonia il polo culturale e musicale del territorio.»