19 July, 2024
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Un’interrogazione al ministro dell’Ambiente dei deputati di Alternativa Libera, primo firmatario l’on. Samuele Segoni, preparata con la collaborazione del gruppo locale di Alternativa Libera Assemini, chiede «quali siano le motivazioni che hanno condotto a non accogliere tutte le prescrizioni del provvedimento di VIA all’interno dell’AIA e se non ritenga necessario di valutare l’esigenza di attivarsi per un riesame più approfondito in termini di prescrizioni dell’AIA attuale».

Nel testo si chiede se siano necessarie prescrizioni maggiori in merito alle altezze dei punti di emissione, all’applicazione delle prescrizioni della VIA, all’analisi più approfondita delle emissioni ex-dichiarazione INES non solo alla luce dei recenti fatti di cronaca ma anche perché dall’esame del provvedimento di compatibilità ambientale si evince un quadro ambientale della qualità dell’aria critico già prima dell’autorizzazione.

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E’ stato un Fabio Aru generosissimo ma ancora in sofferenza quello che ha affrontato la 18ª tappa del Tour de France che prevedeva l’arrivo sul mitico colle dell’Izoard e il campione di Villacidro non è riuscito a tornare sul podio del Tour de France, finendo col perdere anche il quarto posto. Come era già accaduto ieri sulla salita del Galibier, infatti, Fabio Aru è andato in difficoltà a 6 km dal traguardo e, dopo essere rientrato una prima volta nel gruppetto della maglia gialla, si è poi staccato, arrivando al traguardo con un ritardo di 1’22”. Ora è quinto in classifica, scavalcato da Mikel Landa, a 1’55” da Chris Froome. La tappa è stata vinta da Warren Barguil, vincitore della classifica dei gran premi della montagna che assegna la maglia a pois.

Fabio Aru, salvo sorprese nella cronometro di sabato, concluderà il Tour de France al quinto posto, prestigioso ma al tempo stesso deludente dopo lo straordinario avvio che lo aveva visto vincere in solitudine la prima tappa di montagna e vestire poi per alcuni giorni la maglia gialla. Fabio Aru ha affrontato il Tour dopo aver saltato il Giro d’Italia del Centenario per un infortunio ed ha pagato la mancanza di una squadra all’altezza di un campione che punta a vincere una corsa tanto difficile e prestigiosa. Ha 27 anni, tanti anni di carriera ancora davanti a sé e, dopo aver vinto la Vuelta ed aver concluso il Giro d’Italia due volte sul podio, 2° e 3°, avrà sicuramente tempo e spazio per puntare anche ad arrivare in maglia gialla a Parigi in uno dei prossimi Tour de France, ovviamente, una volta lasciata l’Astana (pare certo il cambio di squadra a fine stagione), trovi un team più competitivo, in grado di sostenerlo come merita un capitano che punta alla vittoria finale.

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La commissione Sanità e Politiche sociali ha approvato all’unanimità il Programma 2017 per lo sviluppo della sport in Sardegna.

Il Programma, illustrato sinteticamente dall’assessore dello Sport Giuseppe Dessena, prevede per il 2017 la spesa di circa 8 milioni di euro con il capitolo principale (oltre 6 milioni) destinato ai contributi per il sostegno alle società che partecipano a campionati nazionali federali e a squadre.

«Rispetto alle previsioni – ha affermato l’assessore – si renderanno necessari alcuni interventi correttivi per la ricollocazione delle risorse in settori rimasti parzialmente scoperti, come ad esempio il completamento delle strutture». L’assessore ha recepito alcune integrazioni proposte dalla commissione, fra le quali quella del consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia), relativa alle fidejussioni personali richieste alle società sportive. A questo impegno si farà fronte attraverso una convenzione che l’assessorato della Programmazione stipulerà con gli istituti di credito.

La commissione, infine, ha espresso parere favorevole alla proposta di legge n. 391 (primo firmatario Roberto Desini, Pds) che, modificando le legge regionale 17/99, prevede «l’abbattimento dei costi per la partecipazione alle trasferte sportive nelle isole minori della Sardegna».

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Sono stati presentati in commissione Urbanistica del Consiglio regionale i testi della Giunta e di tre gruppi consiliari.

«Con questo disegno di legge, frutto di un grande lavoro degli uffici, di un ampio confronto con i portatori di interesse e di complessi approfondimenti tecnico-giuridici, contiamo di colmare un vuoto legislativo di quasi 30 anni» ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu illustrando alla commissione Governo del territorio (presieduta da dal vice presidente Antonio Solinas del Partito democratico in sostituzione del presidente Peppino Pinna) il disegno di legge n. 409, nuova legge urbanistica della Regione con al centro «i valori dell’ambiente, del paesaggio e dello sviluppo sostenibile».

«E’ una legge che contiene molte innovazioni anche sul piano procedurale – ha aggiunto Cristiano Erriu – dalla semplificazione con cui si prevede, fra l’altro, la confluenza dei pareri dei diversi uffici in una unica conferenza di servizi, agli strumenti di partecipazione pubblica provenienti dalla riforma Madia.»

«Ma soprattutto – ha evidenziato – fa emergere una nuova idea di urbanistica attenta al ruolo dei Comuni che avranno più motivazioni a predisporre i Piani urbanistici, orientata alla riduzione del consumo di suolo attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente ed interventi di rigenerazione urbana, a favore di una politica di sviluppo turistico fondata non su nuove residenze o ulteriori insediamenti ma sul miglioramento delle strutture e della loro qualità paesaggistica, in coerenza con il Ppr e col ministero del Beni culturali.»

«In altre parole – ha detto ancora Cristiano Erriu riprendendo alcune recenti polemiche – tutto il contrario di quanto raccontato in modo completamente distorto da alcuni organi di informazione; noi crediamo che su questa legge la Sardegna si giochi un pezzo importante del suo futuro, che sarebbe compromesso se passassero atteggiamenti politici ed ideologici contrari ai veri interessi della nostra Regione.»

Al termine della relazione dell’assessore Erriu sono state presentate anche le altre 3 proposte di legge in materia urbanistica all’attenzione della commissione, da parte dei consiglieri Antonello Peru (Forza Italia), Salvatore Demontis (Pd) ed Eugenio Lai (Art.1-Sdp).

Nel suo intervento, Antonello Peru ha messo l’accento sul fatto che «la disciplina organica di una materia complessa come il governo del territorio è una base forte di cui ha molto bisogno una Sardegna che vuole guardare al futuro». «Giusto puntare – ha aggiunto – sugli interventi di riqualificazione nei centri storici e sulle coste con strumenti di premialità consentiti dallo stesso Ppr, e su una zonizzazione flessibile delle diverse aree, adatta alle caratteristiche specifiche dei territori».

Salvatore Demontis, del Pd, ha affermato che la sua proposta «è diversa da quella della Giunta ed ha però lo scopo di migliorarla in alcuni punti, sia semplificando un testo eccessivamente ricco di dettagli, sia soprattutto intervenendo sugli incrementi volumetrici nei 300 metri, che vanno valutati caso per caso nelle dimensioni quantitative e differenziati, nel senso che il 50% può essere destinato alla realizzazione di servizi ed il 50% all’adeguamenti degli spazi ai nuovi s5tandard di mercato». «Quanto ai progetti di particolare valore – ha poi precisato Demontis – ritengo che non si possa derogare al requisito della coerenza con il Ppr, fermo restando che lo stesso Ppr si può adeguare ma a prescindere dall’esistenza di questo o quel progetto».

Secondo Eugenio Lai, di Art.1-Sdp, «la nuova legge urbanistica deve riportare al centro il ruolo dei Comuni che, specialmente in un territorio ricco di specificità come la Sardegna, non possono essere considerati tutti allo stesso modo». «Per quanto riguarda gli incrementi volumetrici – ha aggiunto – per noi è necessario superare gli automatismi della legge 8/2015 e ridurre le premialità dal 25 al 10%, comunque non in senso generalista ma in presenza di certe condizioni». La normativa, a suo giudizio, deve anche prestare attenzione alle zone rurali: «Anche in queste zone dobbiamo considerare in modo diverso le aree libere e quelle infrastrutturale, per rendere vivibili le nostre campagne e riutilizzare i troppi terreni abbandonati».

Successivamente la commissione ha approvato, su proposta del vice presidente Solinas, un calendario di massima dei lavori.

Una sotto-commissione, composta dallo stesso Solinas, dall’assessore, dai firmatari delle 3 proposte di legge di iniziativa consiliare e dal consigliere Giuseppe Fasolino, esaminerà i testi per valutare la possibilità di arrivare ad uno schema condiviso da sottoporre prima alla commissione e poi al Consiglio.

La sotto-commissione dovrebbe completare i suoi lavori entro il mese di settembre per poi dare inizio al ciclo di audizioni ed arrivare «entro l’anno», come ha auspicato Solinas, «all’esame del Consiglio».

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«Un segno di civiltà a tutela della salute individuale e nel rispetto di quella collettiva»: sono le parole di apprezzamento di Silvio Lai, senatore democratico, dopo l’approvazione, da parte di Palazzo Madama, della legge di conversione del decreto in materia di prevenzione vaccinale che ora passa alla Camera per il voto definitivo entro il prossimo 6 agosto. 

«Il provvedimento si è reso necessario a fronte della preoccupazione che ad un evidente riscontro statistico sulla diminuzione delle vaccinazioni potesse corrispondere, come già sta avvenendo per il morbillo, la ripresa di malattie che nel secolo scorso hanno prodotto gravi epidemie – aggiunge Silvio Lai -. L’introduzione della copertura vaccinale in età scolastica assume anche un valore di giustizia sociale e di contrasto alle diseguaglianze. Il Senato, facendo leva sulle indicazioni della scienza e della ricerca, ha saputo valorizzare, senza pregiudizi per la diversità di opinioni, il testo governativo introducendo alcune modifiche qualificanti che ne faciliteranno la concreta applicazione e consentiranno di dare le giuste informazioni sui rischi effetti-benefici che, in assenza di conoscenze di merito, possono aver provocato confusione e preoccupazione.»

«L’obbligo vaccinale introdotto non può assumere valore coercitivo poiché non si può che partire dall’assunto che la libertà individuale termina quando può ledere la salute degli altri. E i numeri stanno a dimostrare questo: più di tremila e trecento casi di contrazione del morbillo nei primi sei mesi del 2017 e di questi quasi il 90% su soggetti non vaccinati. Di contro l’OMS ha stimato che ogni minuto vengono salvate cinque vite, pari a 7.200 vite al giorno, grazie proprio alla somministrazione dei vaccini. Non si poteva non intervenire così come sarà doveroso, e la legge lo favorisce, rimettere al centro di una grande campagna pubblica di sensibilizzazione le famiglie e le istituzioni locali per dare certezze e sicurezza a chi, per paura, disinformazione, strumentalizzazione, ha fino ad ora fatto scelte diverse. Avere. infine introdotto la possibilità di fare un tagliando applicativo ogni tre anni per alcuni obblighi vaccinali sulla base dei dati epidemiologici è attestazione di rigore e di responsabilità legislativa – conclude Silvio Lai -, nell’interesse generale della collettività.»

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Il futuro delle imprese passa dal digitale, dall’innovazione e dall’alta tecnologia. E per aiutare le imprese della Sardegna a innovare e a vincere la sfida sui mercati internazionali proiettandosi nel mondo dell’industria 4.0, si è ufficialmente insediato oggi il “Digital Innovation Hub”, che sarà localizzato nell’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari. La Regione, che ha lavorato per accelerare la nascita del DIH e stanziato 200mila euro attraverso la legge 7 per finanziarne l’attività in questa prima fase, è stata presente da subito nel progetto di cui fanno parte Università di Cagliari e Sassari, UnionCamere, Confindustria Sardegna, Confindustria digitale e Sardegna Ricerche: tutti alleati per supportare le piccole e medie imprese sarde a diventare più competitive attraverso, appunto, una digitalizzazione trasversale che coinvolga anche le imprese dei settori più tradizionali.
«Siamo una delle prime Regioni a partire e partiamo nel modo giusto, come ha più volte sottolineato il presidente nazionale di Confindustria Digitale Elio Catania che ha indicato la Sardegna come un modello per le altre regioni – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Industria 4.0 significa portare il digitale in tutti i settori economici, in tutti i settori produttivi perché questa è la nuova rivoluzione industriale. La Sardegna ha subito recepito questa sfida, che porterà molte risorse che dobbiamo essere in grado di intercettare. Abbiamo quindi costituito questo Hub, questo luogo centrale, che serve per diffondere il digitale in tutte le attività produttive: sarà un luogo di coordinamento dove ciascuna delle istituzioni che partecipano darà il suo contributo sul digitale, dove si incontrano le imprese e si fa sinergia fra i diversi fondi. Collocarlo alla Manifattura ha un valore anche simbolico, essendo quello il luogo della innovazione e della creatività in particolare sul digitale.»
Innovazione e digitale non riguardano solo le imprese ad alta tecnologia ma anche quelle dei settori tradizionali: agricoltura, turismo, artigianato, beni culturali attraverso la digitalizzazione possono ricollocarsi sul mercato in modo decisamente più strategico. «È una sfida trasversale, questa della digitalizzazione, che deve ricoprire tutte le attività. Questo vale ancora di più per una realtà come la Sardegna: solo attraverso una massiccia dose di innovazione tecnologica affiancata al capitale umano riusciremo a crescere, ad aprirci e a entrare nei mercati internazionali superando i limiti dell’insularità e anzi diventando centrali grazie a un settore in cui la Sardegna ha sempre vantato competenza ed eccellenze. Una grande opportunità, dunque, in cui la Regione crede e che supporta con i mezzi a sua disposizione», sottolinea Raffaele Paci.

Il DIH informerà le imprese sulle opportunità offerte dal piano nazionale “Industria 4.0” e sui trend tecnologici, offrendo allo stesso tempo consulenza strategica per la definizione di progetti e programmi di innovazione, per l’accesso ai finanziamenti e le consulenze legali. La partecipazione al DIH resta aperta a tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati a collaborare come soci sostenitori o partner tecnici.

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È stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento ed esercizio del servizio di elisoccorso della Regione Sardegna: le imprese interessate potranno presentare la propria offerta entro le ore 12.30 del 22 agosto 2017. L’Azienda per la Tutela della Salute (Ats) prevede di stipulare il contratto d’appalto entro il prossimo autunno.
Nel bando predisposto dall’Ats-Assl di Olbia e pubblicato ieri dalla Gazzetta Ufficiale Europea vengono riportate nel dettaglio le informazioni concernenti l’appalto.
– Il servizio dovrà essere effettuato su tre basi: Cagliari Elmas ed Alghero Fertilia (entrambi h 12) e Olbia Costa Smeralda (h24); ma, così come specificato nel capitolato, la stazione appaltante si riserva di modificare, in corso di durata contrattuale, la logistica, trasferendo una o più basi operative a secondo delle necessità o estendendone il servizio. L’eventuale riposizionamento egli elicotteri potrà esser disposto solo ed esclusivamente dell’Areus.
– L’aggiudicatario dovrà fornire 3 elicotteri tecnicamente attrezzati e il personale di volo e tecnico dotato di adeguata competenza ed esperienza, mentre il personale sanitario sarà a carico del Servizio Sanitario isolano.
– Sarà a carico dell’aggiudicatario il mantenimento in perfetta efficienza degli elicotteri e la loro eventuale sostituzione, compresa la fornitura del carburante e del materiale di consumo, della pulizia dei mezzi, la fornitura degli equipaggiamenti del personale di volo e di quello sanitario, così come l’addestramento del personale sanitario e del tecnico per gli interventi in ambiente impervio. Rientra nei doveri dell’aggiudicatario anche la dotazione informatica e telefonica a servizio dell’equipaggiamento e la fornitura di un apposito software per la gestione informatizzata del servizio di elisoccorso e di un sistema di tracciamento dell’attività di volo dell’elicottero.
– Saranno invece a carico dell’Ats/Areus gli oneri relativi all’utilizzo delle aree aeronautiche necessarie allo svolgimento del servizio. La stazione appaltante fornirà, tra l’altro, i dispositivi elettromedicali e biomedicali, farmaci e dispositivi medici necessari per l’espletamento del servizio.
L’importo complessivo a base di gara relativo all’intero periodo contrattuale (8 anni) è pari a 73.123.900 euro e l’aggiudicazione avrà luogo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

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Abbanoa S.p.A, gestore unico del servizio idrico integrato della Regione Sardegna, ha affidato ad Engineering, leader nella Digital Transformation, il progetto di completamento del Sistema Informativo Risorse Idriche Sardegna (SIRIS). Il progetto si inserisce nel programma complessivo di evoluzione dei sistemi applicativi attualmente in esercizio presso Abbanoa verso i prodotti di Engineering.

Suddiviso sulle tre aree principali di intervento: ciclo attivo, ciclo passivo/contabilità, ciclo produttivo, il progetto prevede sulle prime due aree l’implementazione delle soluzioni Net@ di Engineering (Net@H2O per ciclo attivo e Net@SIAL per ciclo passivo/contabilità); per i processi del ciclo produttivo prevede l’implementazione della soluzione di Engineering basata sulla piattaforma Geocall Work Force Management (WFM) con la gestione delle attività di intervento sui misuratori e di manutenzione degli impianti.

Tale piattaforma, che consente di supportare in modo completo le fasi organizzative, operative e di monitoraggio delle attività svolte in campo, è già attiva in Abbanoa da quasi due anni con un impatto positivo sulle attività.

La soluzione applicativa è concepita secondo un sistema ERP in grado di integrare tutti i principali processi di Abbanoa. Il sistema è stato realizzato sia per gestire l’attività operativa, che per eventuali evoluzioni da esigenze future.

Inoltre, attraverso l’utilizzo della piattaforma Net@, saranno ampliate le funzionalità del portale istituzionale di Abbanoa, consentendo una migliore interazione con gli utenti, che potranno gestire alcune pratiche direttamente via web senza recarsi allo sportello.

«Abbiamo adottato la metodologia della balanced scorecard che ci consente di operare per processi e per progetti in una logica di costante miglioramento – ha detto Sandro Murtas, direttore generale di Abbanoa -. L’innovazione tecnologica con Engineering ci porterà dalla visione Industry 4.0 a quella del lavoro 4.0, con una piena valorizzazione del nostro  capitale umano.»

«Abbanoa – ha detto Vincenzo Tartuferi, Direttore Generale Telco e Utilities di Engineering per Engineering – è un cliente strategico con la visione chiara e condivisa di cosa serve fare per portare innovazione e automazione, quindi eccellenza su questo mercato.»

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Sarà il cantante inglese John Newman il protagonista del concerto al Cala di Volpe del prossimo 29 luglio, evento musicale dell’estate negli alberghi che Marriott gestisce per conto della proprietà di Qatar Holding. Con lui, sul palco, si esibirà anche un altro artista di fama mondiale il cui nome sarà svelato tra pochi giorni. I dettagli della serata sono stati comunicati stamattina durante una conferenza stampa che si è svolta nell’hotel Cala di Volpe e alla quale hanno partecipato Franco Mulas, Area manager di Marriott Costa Smeralda; Emanuele Massolini; Director of revenue and business development; Claudio Cadeddu, Director sales & marketing e Cristina Gattu, Digital marketing coordinator.

John Newman, 27 anni, è uno degli artisti esplosi in questi ultimi anni grazie a una voce estremamente potente unita ad una straordinaria capacità da performer. La sua hit “Love me again” del 2013 è una delle canzoni più ascoltate e ballate degli ultimi cinque anni. Altri brani molto conosciuti sono: “Out of my head”, “Cheating” e “Come and get it”. «Si tratta di un grande interprete, con delle capacità notevoli di intrattenitore – ha spiegato Franco Mulas – è un artista giovane, con un importante seguito di fans sui social. Abbiamo quindi deciso di puntare sulla generazione dei “millennials” perché, in qualità di destinazione turistica proiettata verso il futuro, intendiamo continuare a renderci attrattivi verso i clienti storici dei nostri hotel ma anche nei confronti delle nuove generazioni». Oltre a John Newman, ci sarà una sorpresa: «Gli artisti saranno due – annuncia Franco Mulas – e il concerto durerà circa due ore». Il concerto del 29 luglio è il primo dei grandi show targati Marriott Costa Smeralda, il 12 agosto si replicherà con l’evento dell’estate: l’esibizione dei Black Eyed Peas.

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«Le lungaggini burocratiche, gli errori grossolani e la mancata assunzione di responsabilità da parte di chi ha un ruolo e il dovere di decidere, rischiano di compromettere il futuro lavorativo di migliaia di persone danneggiando un processo di crescita economica, non solo di una fabbrica ma di un intero settore produttivo e di un territorio.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Il Sulcis Iglesiente non può permettersi di vedere chiudere un altro stabilimento perché chi deve assumersi una responsabilità non se la assume, o perché c’è stata una errata interpretazione che vanifica anche prese di posizione ufficiali – aggiunge Emanuele Cani -. Il 26 luglio ci sarà l’incontro a Roma al ministero dell’Ambiente e sarà opportuno e necessario che a quell’incontro intervengano e partecipino, come annunciato, i rappresentanti dell’Esecutivo regionale. Ultimamente si parla tanto di efficienza, innovazione, mercati europei e poi si rischia di inciampare davanti a un minimo ostacolo. Ognuno deve fare la sua parte assumendosi le proprie responsabilità. La Regione Sardegna e la provincia del Sud Sardegna in primis, seguendo le procedure e rispettando i tempi previsti dalle norme. Il 26 luglio seguirò con molta attenzione l’incontro al ministero dell’Ambiente – conclude Emanuele Cani -, per sostenere la battaglia, portata avanti dai lavoratori in difesa dell’occupazione e di quel processo produttivo importante non solo per il territorio ma per l’intero paese.»