19 July, 2024
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Si rinnova la collaborazione tra Archivio Storico Comunale e la Biblioteca comunale Nicolò Canelles di Iglesias con un nuovo evento che si terrà nella Biblioteca, in Via Gramsci 11, venerdì 28 luglio 2017, alle ore 18.30.

Verrà proposto il saggio dello studioso Corrado Zedda dal titolo: “Il giudicato di Cagliari. Storia, società, evoluzione e crisi di un regno sardo”, Arkadia Editore. In collaborazione con la Libreria Duomo di Gianni Loi.

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Il Consiglio comunale di Iglesias nella seduta svoltasi ieri sera ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal sindaco Emilio Gariazzo come sintesi delle posizioni emerse nel corso del precedente Consiglio comunale da minoranza e maggioranza sul tema della RWM e sulla necessità di fare di Iglesias una città di Pace e Solidarietà.

Nel documento, il Consiglio comunale prende atto ufficialmente degli elementi di perplessità contenuti nella questione Rwm, considera i pronunciamenti degli organismi internazionali, esprime ferma contrarietà alla esportazione di armamenti verso paesi in stato di conflitto armato, dichiara che l’unica strategia ammissibile è quella volta a dirimere pacificamente i conflitti, da assoluta priorità alle politiche di disarmo e di pace, dichiara la volontà della Città di porsi come centro di promozione della pace, sollecita lo Stato a verificare il rispetto dei trattati internazionali e delle norme italiane, chiede a Stato e Regione di adoperarsi per creare le precondizioni necessarie alla riconversione della fabbrica con la garanzia dell’attuale livello di occupazione e l’auspicabile ulteriore incremento.

Il Comitato riconversione RWM in una nota esprime grande soddisfazione e gratitudine al Sindaco e a tutti i consiglieri che hanno avviato un processo di Pace che parte da una periferia e per questo ancora più significativo e conferma il suo impegno a perseguire, con il necessario contributo dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e datoriali, e delle istituzioni regionali e statali, l’obiettivo di uno sviluppo del territorio sano, pacifico e sostenibile nella piena valorizzazione delle sue potenzialità economiche.

In particolare, intende continuare a sostenere tutte le iniziative volte a valorizzare l’isola amministrativa di San Marco come area di interesse naturalistico, storico, archeologico, turistico e agricolo, in vista di uno sviluppo sostenibile del territorio, alternativo alla produzione di ordigni bellici, nel rispetto del lavoro e della riconversione culturale.

Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale di Iglesias

considerata la discussione svoltasi in occasione della seduta del Consiglio tenutasi in data 13 luglio 2017 per esaminare il seguente ordine del giorno: “Discussione sul tema stabilimento RWM” nel corso della quale è stato ascoltato, tra gli altri, l’intervento del Comitato Riconversione Rwm;

preso atto di tutte le posizioni espresse dai componenti il Consiglio comunale intervenuti in occasione del suddetto dibattito;

condiviso pienamente il dettato costituzionale di cui all’art. 11 Cost. il quale testualmente afferma «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, consente in parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo»;

vista in particolare la legge 9 luglio 1990, n. 185 in materia di “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento , in particolare l’articolo 1 , comma 9;

preso atto della questione RWM Italia spa, sede di Domusnovas – Iglesias, con riferimento alla commercializzazione di armi verso i paesi interessati da conflitti armati;

considerato il rapporto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e le risoluzioni del Parlamento Europeo relativi alla guerra in Yemen;

considerato il Trattato Internazionale sul commercio delle armi che, all’art. 6, prevede il divieto per gli aderenti di autorizzare l’esportazione di armamenti qualora si sia a conoscenza del fatto che possono essere utilizzati per compiere atti di genocidio, crimini contro l’umanità, gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 1949, attacchi diretti a obiettivi civili o altri crimini di guerra; condivisa la necessità che si affermi, con il massimo rigore, l’assoluta contrarietà alla fabbricazione di armi e materiale destinato ai paesi in conflitto; evidenziata e ampiamente condivisa l’affermazione secondo cui l’unica strategia da percorrere e appoggiare è la strategia di pace volta a dirimere i conflitti armati che tutt’oggi lacerano molte nazioni del mondo;

considerata l’assoluta priorità da riservare alla promozione di azioni e progetti per la realizzazione di concrete ed effettive politiche di disarmo e di pace;

Tutto ciò premesso il consiglio comunale dichiara

La volontà della Città di Iglesias di porsi come luogo di costruzione di rapporti internazionali di pace e solidarietà;

la necessità di tutelare il livello occupazionale attualmente garantito dalla RWM anche qualora il cambiamento della situazione internazionale o della posizione del Governo italiano, o qualsiasi altro evento ora non prevedibile, dovessero causare riduzioni o fermate della produzione;

impegna l’Amministrazione comunale a

Sollecitare lo Stato italiano a mettere in atto tutti i meccanismi utili alla verifica del rispetto dei Trattati internazionali, i principi costituzionali e la normativa nazionale sulla commercializzazione degli ordigni fabbricati nel territorio italiano; richiedere allo Stato e alla Regione Sardegna un impegno concreto affinché vengano poste in essere tutte le azioni atte a creare le necessarie precondizioni funzionali alla possibile riconversione nell’assoluta garanzia ed auspicabile ulteriore implementazione degli odierni livelli di occupazione.

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Il 21 luglio prende il via il consueto appuntamento con le anteprime estive del “Cabudanne de sos poetas” realizzate in collaborazione con Tocoele Associazione culturale e con la Biblioteca comunale di San Vero Milis. Sette incontri dal 21 luglio al 18 agosto che anticipano la tredicesima edizione del festival di poesia, musica, letteratura, tra i più importanti della Sardegna e promuovono la cultura e la poesia nei comuni vicini, valorizzando il territorio. L’intrattenimento si sposa al messaggio culturale. Tutti gli incontri si terranno nei comuni di Milis, Bonarcado, Narbolia, San Vero Milis, Seneghe, Cuglieri/S’Archittu, Scano Montiferro, all’interno di chiese, nuraghi e case antiche, la cui storia e il significato territoriale vengono illustrati da esperti dell’associazione Tocoele. Presentazioni di autori, novità editoriali, ma anche film, documentari, e intrattenimento musicale.

«Il tema riprende quello centrale della tredicesima edizione del Cabudanne, ovvero quello delle “Rivoluzioni”, dedicato all’anniversario che cade quest’anno di grandi momenti di svolta nella storia europea, dalla Riforma luterana alla Rivoluzione russa», spiega Mario Cubeddu, presidente dell’associazione Perda Sonadora – «Da vent’anni circa si parla di rivoluzione nella produzione sarda in questo campo, con la comparsa di autori nuovi che hanno conquistato rilevanza nazionale, a partire dal compianto Sergio Atzeni, morto prematuramente nel 1995. Qual è la situazione attuale?». Un salto, dunque, nel campo della narrativa in queste anteprime d’estate per proporre alcune delle voci più interessanti della narrativa sarda di questi anni. «Si parte dai giovani Alberto Capitta e Alessandro De Roma, già affermati in campo nazionale, ad autori di valore legati a temi ed esperienze a noi più vicine, come Nicolò Migheli, autore di romanzi storici che riprendono vicende passate della Sardegna, e Bachisio Bandinu che ha sperimentato una narrativa in due lingue con la doppia edizione, in sardo e in italiano, del suo romanzo “Sa manu de s’umbra”. Particolare è poi l’opera di Luciano Marrocu “Deledda, una vita come un romanzo”, in cui il noto storico/narratore propone un’operazione di reinvenzione e narrazione di un’esistenza raccontata appunto come se si trattasse di una vicenda romanzesca».

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E’ stato firmato ieri mattina l’accordo di valorizzazione delle sculture di Mont’e Prama, dell’area archeologica di Tharros, e dei luoghi di cultura del Sinis. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus hanno siglato, questa mattina nella sala Giunta del comune di Cabras, l’intesa per gestire e promuovere l’itinerario tematico che parte da Mont’e Prama e coinvolge tutto il territorio. Lo strumento giuridico che unirà le tre componenti istituzionali è una Fondazione, cui spetterà il compito di elaborare, sviluppare e attuare il piano strategico di valorizzazione, che comprende anche la parte paesaggistica.

«Con questo accordo le statue di Mont’e Prama, che sono in grado di richiamare l’attenzione internazionale, diventano il centro di un percorso – ha detto il presidente Pigliaru -. Se da un lato iniziamo a restituire una lettura d’insieme della cultura, la storia e il paesaggio della Sardegna, dall’altro attiriamo il turismo giusto. Parliamo di quello più interessato alla bellezza, agli itinerari e che spesso viaggia fuori stagione, al quale vogliamo offrire l’occasione di conoscere e apprezzare il nostro patrimonio archeologico con la sua unicità e straordinaria diffusione nel territorio. Naturalmente bisogna poi poterci arrivare – ha concluso Francesco Pigliaru -, e sul fronte dei trasporti, sia esterni che interni, stiamo lavorando con grande determinazione.»

«Il complesso scultoreo di Mont’e Prama ha uno straordinario valore archeologico – ha sottolineato il ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini -, e deve rappresentare sempre di più un grande attrattore internazionale. La decisione di dare vita insieme alla Regione Sardegna e al Comune di Cabras ad una fondazione è un tassello importante di questa strategia di valorizzazione. L’ambizione – ha concluso Dario Franceschini -, è quella di attrarre visitatori da tutto il mondo.»

Il sindaco di Cabras Cristiano Carrus ha messo l’accento sull’importanza di comprendere nell’accordo luoghi «non solo di raro valore storico e turistico, ma anche di grande significato per il territorio». «È l’inizio di un discorso nuovo – ha detto Cristiano Carrus -, che siamo certi ci porterà ad una valorizzazione ben più ampia e ancora più attenta non solo di Mont’e Prama, ma di tutti i nostri beni archeologici. Ci aspettiamo che sempre più persone, venendo a conoscenza di queste nostre ricchezze, decidano di venire a visitarle».

Già da ottobre 2014 le tre istituzioni lavorano insieme sulla base dell’Accordo di programma quadro che ha destinato a Mont’e Prama 2 milioni di euro, cui hanno fatto seguito i 3 milioni del finanziamento statale per il Museo di Cabras, inserito nel 2015 tra i grandi progetti del Piano strategico nazionale.

Rientrano nell’Accordo siglato ieri mattina l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni, l’ipogeo di San Salvatore, il tempio fenicio di Capo San Marco, la necropoli di San Giovanni e dello Spiaggione, i resti dell’Acquedotto Romano e il nuraghe Baboe Cabitza.
Insieme agli assessori della Cultura, Giuseppe Dessena, e del Turismo, Barbara Argiolas, Francesco Pigliaru, Dario Franceschini e Cristiano Carrus hanno poi visitato il Museo di Cabras e l’area archeologica di Tharros.

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Martedì 25 luglio, alle ore 21.30, c/o l’Arena Mirastelle del Cine-Teatro Centrale, in piazza Roma a Carbonia, il regista Gianfranco Cabiddu sarà ospite della rassegna “Cinema Sotto Le Stelle 2017” a Carbonia per la proiezione del suo film “La Stoffa dei Sogni”.

“La Stoffa dei Sogni” è uno dei film rivelazione della scorsa stagione cinematografica, vincitore del David di Donatello per la miglior sceneggiatura adattata e del Globo d’Oro come miglior film, continua a fare incetta di premi nei festival internazionali.

Liberamente tratto dalla pièce “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo e alla traduzione in napoletano che il Maestro realizzò de “La tempesta” di William Shakespeare, il film racconta la storia del naufragio di un gruppetto eterogeneo di naufraghi, quattro camorristi, le due guardie che li stavano accompagnando in penitenziario e quattro membri di una compagnia teatrale di giro, sull’Isola dell’Asinara.

Il regista Gianfranco Cabiddu avrà il piacere di intrattenersi con il pubblico prima e al termine della proiezione.

La proiezione de “La Stoffa dei Sogni” rappresenta il quinto appuntamento della rassegna, organizzata dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione comunale di Carbonia, che proseguirà per altri due martedì consecutivi: il 01 agosto con la proiezione di “Sing Street” per poi concludersi martedì 8 agosto con “Il Padre d’Italia” di Fabio Mollo.

L’ingresso avrà un costo di € 4,00 intero e ridotto di € 3,00 per i giovani fino ai 21 anni di età e gli iscritti ai circoli del Cinema FICC e ARCI-UCCA.

Il botteghino aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso il foyer del Cine-Teatro Centrale.

Dato il grande afflusso di pubblico previsto, si consiglia di recarsi presso il luogo dello spettacolo con un congruo anticipo.

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Il consigliere regionale del gruppo “Art. 1 – Sdp” Luca Pizzuto esprime grande soddisfazione per l’apertura della Casa della Salute di Carloforte.

«È di ieri la notizia dell’apertura dei servizi di neurologia e ginecologia-ostetricia che, ampliando l’offerta sanitaria di Carloforte, portano avanti il progetto “Casa della salute” e che rappresentano una svolta importante per la sanità dell’Isola e del territorio, frutto della lotta fatta in Consiglio e in Regione – dice Luca Pizzuto -. La proposta socio-sanitaria di Carloforte è in continua espansione, e parte dall’ascolto delle esigenze dei cittadini: con questo spirito si vuole offrire a tutti un servizio efficiente, accessibile ed alla portata di tutti.»

«Sin dall’inizio dell’esperienza in Consiglio regionale mi sono impegnato, insieme ad altri, per questo importantissimo progetto per la difesa della periferia. Sono assolutamente convinto che l’esperienza di Carloforte rappresenti un buon esempio di politica a misura di cittadino, che può essere, in diversi ambiti, riproposto su scala più ampia. L’auspicio è che da questo risultato ripartano le “Case della salute” del territorio e tutta la sanità del Sulcis Iglesiente. Per questo – conclude Luca Pizzuto – prosegue il nostro impegno.»

Il recente incontro svoltosi a Carloforte con l’assessore Arru.

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«Il centro antiviolenza del Medio Campidano deve riprendere immediatamente la sua attività». Lo sostiene la consigliera regionale del Partito democratico Rossella Pinna che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale. Dal 1 gennaio 2017 il Centro antiviolenza che operava (dal 2008) nella ex provincia del Medio Campidano  ha interrotto il servizio a seguito della scadenza contrattuale tra l’ex Provincia e il  soggetto gestore. La consigliera nell’interrogazione chiede all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, chiarimenti immediati sulle ragioni dell’interruzione del servizio, il riavvio dell’attività del centro, l’entità dei contributi regionali erogati e, alla luce della volontà del Consiglio regionale, la continuità delle prestazioni in tutte le strutture dell’Isola.

«E’ gravissimo, soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca contro le donne della Sardegna, che i centri antiviolenza – scrive Rossella Pinna nell’interrogazione – blocchino la loro opera sul territorio e non possano così proseguire il loro importante compito di presidio, di sostegno, di tutela e di prevenzione  nonostante il Consiglio regionale abbia ribadito chiaramente  il ruolo strategico di queste strutture.»

L’Assemblea, infatti, nella recente manovra finanziaria ha approvato un emendamento che incrementa lo stanziamento  per il 2017 da 300 mila a 900 mila euro e ha assegnato ulteriori 300mila euro per ciascuna annualità 2018-2019 per rafforzare le attività dei Centri e garantire i compiti e le funzioni loro assegnati dalle norme regionali. Lo stesso Consiglio regionale ha approvato una modifica normativa alla legge regionale n.8/2007, che limitava il numero dei Centri, estendendoli opportunamente, al fine di rendere più capillare ed articolata la rete dei servizi su tutto il territorio regionale, anche alla luce dell’obiettivo, a livello statale, di rafforzare e diffondere sull’intero territorio la presenza di questi importanti presidi.

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«La Regione faccia chiarezza sulle problematiche dell’Arst». Lo chiede il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, dopo l’inizio dello stato di agitazione dei dipendenti che lamentano il mancato pagamento della quattordicesima.

«Con le lungaggini nel pagamento degli stipendi l’ente palesa le difficoltà finanziarie già emerse, con una situazione di estrema criticità nell’erogazione dei servizi alla quale si aggiungono le condizioni di notevole precarietà che sta vivendo il personale penalizzato anche dal punto di vista salariale – spiega Gianluigi Rubiu -. E’ necessario che la Regione faccia chiarezza sulle gravi problematiche che investono l’azienda, con carenza di manutenzioni nei mezzi e negli impianti, igiene e sicurezza del lavoro a rischio per gli autisti dei pullman. Si danneggiano i lavoratori con la mancata retribuzione delle spettanze dovute ma si continua a favorire il pagamento di una sede super lusso. C’è poi il nodo dovuto al contenzioso con la Regione che non riconosce crediti vantati dall’Arst per decine di milioni di euro – conclude il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale -, con conseguente ritardo dei pagamenti nei confronti dei fornitori.»

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L’armonica a bocca sarà la protagonista assoluta questa sera, al festival blues “Narcao Blues”, che nell’edizione di quest’anno (la numero ventisette) onora la memoria di un grande interprete proprio di quello strumento a fiato: l’americano James Cotton, nome di spicco  a Narcao cinque estati fa, venuto a mancare lo scorso marzo, quasi ottantaduenne; un musicista che è stato capace di trasformare l’armonica in una “nave a vapore, un treno, un sassofono, un uragano, un usignolo”, come scrisse in un suo numero la celebre rivista statunitense Down Beat

A salire per primo, alle 21.30, sul palcoscenico di piazza Europa sarà una vecchia conoscenza del festival nel paese dell’alto Sulcis: Fabio Treves, tra i musicisti più importanti della scena blues nazionale, che ha festeggiato di recente i suoi prolifici quarant’anni di carriera (nel 2014 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), quattro decenni percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fonda la Treves Blues Band con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie e i suoi impareggiabili interpreti. Unico italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, “il puma di Lambrate” ha suonato nel corso della sua carriera con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield, ha ospitato nei suoi dischi e dal vivo Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes e ha prestato la sua armonica anche a molti artisti italiani, come Angelo Branduardi, Pierangelo Bertoli, Elio e le Storie tese, Eugenio Finardi, Ivan Graziani, Shel Shapiro, Francesco Baccini, Giorgio Conte, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante. Domani sera (giovedì 20) si presenterà al pubblico di Narcao alla testa della Treves Blues Band, affiancato da Ale “Kid” Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). 

Alle 22.30 un altro gradito ritorno sotto le stelle del Sulcis: il secondo set vedrà infatti al centro dei riflettori Charlie Musselwhite, autentico genio dell’armonica a bocca, artista rivoluzionario sin dai primi anni Sessanta, capace sempre di innovare e rinnovarsi ma rimanendo allo stesso tempo fermamente legato alle radici del blues. Accanto a lui, sul palco di piazza Europa, Matt Stubbs alla chitarra, Randy Bermudes al basso e June Core alla batteria. Nato nel 1944 da una famiglia di manovali a Kosciusko, nel Mississippi, cresciuto a Memphis dove, ancora ragazzino, lavora come scavatore, è a Chicago che Charlie Musselwhite inizia a costruire la sua carriera di bluesman: di giorno fa il manovale, la sera si intrattiene nei club coltivando amicizie con musicisti come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf  e  iniziando a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side. La sua singolare vocalità, la sua melodica armonica e il sound profondamente country blues della sua chitarra, accompagnano perfettamente le sue spesso autobiografiche e memorabili canzoni originali nate nel corso di una carriera costellata di premi e riconoscimenti e che conta oltre trenta album all’attivo, dal primo “Stand Back! Here Comes Charlie Musselwhite’s South Side Band” del 1967, ai più recenti “Get Up!” con Ben Harper, del 2013, e “I Ain’t Lyin’…”, un live del 2015.

Spenti i riflettori sul palco di piazza Europa, la notte a Narcao proseguirà all’insegna dell’armonica anche con l’appuntamento dopo concerto, in località Santa Croce. A tenere banco, stavolta, il giovane talento isolano Moses Concas, musicista che lo scorso anno ha riscosso ampi consensi di pubblico e critica conquistando la corona dell’Italia’s Got Talent (programma televisivo basato sul format anglo-statunitense Got Talent, ideato da Simon Cowell) con il suo trascinante mix di armonica e beatbox: una scelta stilistica maturata attraverso un percorso artistico che dalla Sardegna l’ha portato a viaggiare per l’Europa per approdare successivamente nella ricca e multietnica scena londinese. 

Venerdì 21 luglio il festival vivrà la sua terza serata interamente a stelle e strisce con i concerti del chitarrista Eric Sardinas e del poliedrico Otis Taylor, mentre nel dopo concerto saranno ancora i Superdownhome, già in azione nella serata inaugurale, ad accompagnare ai confini dell’alba la penultima notte della rassegna. 

Il biglietto intero per l’ingresso a ciascuna serata del festival in programma in piazza Europa costa 12 euro, il ridotto 10. 30 euro il prezzo dell’abbonamento per le quattro serate. Prevendita nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.