Cesare Moriconi (Pd): «Sconcerto per l’ennesimo stop all’iter della discarica della Portovesme srl».
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«Non si può non prendere atto con sconcerto e sconforto dell’ennesimo stop imposto, questa volta dalla Provincia Sud Sardegna, all’iter per l’approvazione dell’autorizzazione transitoria a termini di legge all’ampliamento d’uso della discarica di Genna Luas, in attesa dell’esito dell’iter autorizzativo alla nuova discarica per il conferimento degli scarti del processo produttivo della Portovesme srl.»
Cesare Moriconi, consigliere regionale del Partito democratico, primo firmatario della mozione approvata il mese scorso dal Consiglio regionale, interviene sulla nuova manifestazione di protesta dei lavoratori della Portovesme srl, per i tempi lunghi delle procedure autorizzative per la realizzazione della nuova discarica e, nell’immediato, per l’ampliamento di quella giù attiva.
«Tale autorizzazione transitoria avrebbe assicurato nel contingente la continuità produttiva ad una delle ultime realtà industriali sopravvissuta alla grave crisi economica che ha stravolto l’intero sistema produttivo e sociale dell’Intera Isola. Un’Azienda che oggi vanta circa 1300 dipendenti, tra diretti e indotto, con un fatturato annuo di 500 milioni di euro e una ricaduta sul territorio del Sulcis, la provincia più povera d’Italia, di grande rilevanza socioeconomica ai fini della sopravvivenza – aggiunge Cesare Moriconi -. Oggi si viene a sapere che gli uffici preposti della provincia Sud Sardegna sollevano dubbi, postumi, sulla procedura che riguardava un iter amministrativo senza impatto ambientale, ipotizzando un diverso iter che prevede invece un nulla osta ambientale.»
«Dubbi leciti e legittimi – sottolinea ancora Cesare Moriconi -. Ma altrettanti dubbi solleva il fatto che, dopo tantissimo tempo perso in lungaggini burocratiche e dopo una mozione sull’argomento, con primo firmatario il sottoscritto, da cui è scaturito un ordine del giorno approvato da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale che impegnava la Giunta regionale ad adottare ogni possibile ed urgente iniziativa per ridurre al massimo i tempi delle procedure burocratiche, oggi dopo un altro mese trascorso inutilmente si debba prendere atto dell’ennesimo intoppo burocratico.»
«L’azione di occupazione effettuata dalla maestranze della Portovesme srl che, a causa di questo ennesimo ritardo vedono dietro l’angolo lo spettro della disoccupazione, non può limitarsi da parte della politica ad una sterile ostentazione di solidarietà. E’ necessario un’azione corale che veda tutte le forze politiche che hanno approvato l’ordine del giorno richiedere alla Giunta regionale con la massima fermezza e la necessaria determinazione – conclude Cesare Moriconi – il rispetto degli impegni assunti considerando l’emergenza in atto.»
Il segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, in una breve nota manifesta «sostegno e vicinanza ai lavoratori della Portovesme srl in lotta per la difesa dello stabilimento. Quanto appreso oggi dai sindacati è un fatto importante cui deve essere trovata una soluzione. E’ necessario che si trovi immediatamente una soluzione al problema – conclude Daniele Reginali – per evitare che la fabbrica del Sulcis possa subire una eventuale fermata».