24 November, 2024
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«In questi giorni è in corso la visita degli ispettori dell’Unesco al Parco Geominerario. La presenza di un commissario straordinario come Tarcisio Agus non può che farci ben sperare sul futuro di un ente che lo stesso attuale Commissario ha contribuito a far nascere e camminare oltre vent’anni fa. Auspichiamo che si riesca ora a dare corpo al progetto ed alla valorizzazione dell’immenso patrimonio materiale ed immateriale.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, coordinatore Filctem Medio Campidano, e Francesco Garau, segretario Filctem Sulcis Iglesiente.

«E’ necessario che si metta finalmente a sistema la gestione di tutti i siti minerari introducendo finalmente il concetto di biglietto unico e centro unico di prenotazione e creare tutte le condizioni perché vengano riaperti anche i siti di Montevecchio e Lula – aggiungono Madeddu e Garau -. I comuni hanno ben gestito la fase di d’emergenza e transizione ma ora è necessario che il Parco svolga sino in fondo le sue funzioni mettendo in campo iniziative strutturali. L’augurio è che, nell’ambito di un programma di rilancio e sviluppo, si superi la figura del Commissario ed il dottor Agus possa essere nominato presidente.»

A settembre le segreterie del Sulcis Iglesiente e Medio Campidano organizzeranno un convegno specifico su questo tema.

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I Figli d’Arte Medas presentano l’XI edizione de “Il Festival della Storia”, in programma a Iglesias, dal 22 al 24 luglio. Un evento straordinario che per tre giorni trasformerà la centralissima Piazza Municipio in un centro di cultura e storia internazionale, con l’intervento di ospiti illustri di levatura internazionale. Coraggiosi protagonisti della storia del loro Paese, del loro lavoro e della missione nei luoghi dove hanno operato e sofferto.

“Migrazioni e Mediterraneo” è il titolo scelto dai direttori del festival: Giampaolo Manca per la parte scientifica, Gianluca Medas per la parte artistica e Annalisa Zedde per quella organizzativa. Presidente onorario del festival sarà Gianni Andrea Deligia, già funzionario dell’ONU, nominato nel 1984 dal presidente Sandro Pertini Cavaliere all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana “per meriti acquisiti nella protezione dei cittadini italiani e dei loro beni nella guerra civile in Ciad dal 1979 al 1982″. Nel 2001 gli è stato consegnato il Nobel della Pace come Membro del Dipartimento del Mantenimento della Pace dell’ONU.

Il Mediterraneo, un mare di storie, di partenze e di arrivi. Un mare di fughe, di migrazioni, di battaglie e di tragedie. Ma anche di proficui scambi commerciali. Su questo mare Zeus, come in una profezia ha incontrato Europa, suggellando quella che è la vocazione di questo spazio liquido: l’incontro fra alterità, popoli, lingue, costumi, generando un sincretismo che porta cultura. Con uno sguardo al passato e uno al futuro, il Festival della Storia cercherà di aprire una finestra sulla coscienza umana, senza preconcetti né pregiudizi, cercando di capire se questo mare viene percepito come un confine che rende straniere le persone o una strada che porta verso la speranza e l’accoglienza. E poi la Primavera araba, con il racconto della rivoluzione dei Gelsomini, e la faticosa conquista della libertà, il coraggio di rimanere, denunciare e lottare contro le torture agli oppositori del regime tunisino raccontate da una straordinaria donna, l’avv. Radhia Nasraoui.

Il delegato dalla Commissione europea per le Migrazioni Marc Arno racconterà, invece, cosa fa l’Europa per aiutare l’Italia nella gestione dei flussi migratori e cosa si prospetta in futuro. E poi il destino dei minori stranieri non accompagnati giunti in Italia senza genitori o di quelli che li hanno persi durante le traversate con i barconi. Ma il Festival sarà anche una particolare occasione per ricordare, attraverso le narrazioni di Gianluca Medas sul tema della solidarietà, un dramma che toccò profondamente la Sardegna durante il secondo conflitto mondiale. I devastanti bombardamenti su Cagliari da parte delle forze aeree anglo-americane del 1943, con l’80 percento degli edifici rasi al suolo, nei quali perirono oltre 2.000 persone, e migliaia furono gli sfollati che abbandonarono la città.

Il Festival della Storia attraverso le immagini, le musiche, le suggestioni del teatro e i dialoghi tra i principali protagonisti, si trasformerà in un poliedrico contenitore, un viaggio immaginario che per tre giorni vedrà Iglesias centro e capitale del Mediterraneo.

Il programma completo

22 luglio 2017 ore 21,00

Saluti e presentazione dell’XI edizione del Festival, avv. Giampaolo Manca

LA PRIMAVERA ARABA E LA “RIVOLUZIONE DEI GELSOMINI”

La rivoluzione del popolo tunisino e la faticosa conquista della libertà. Come un popolo che si affaccia sul Mediterraneo ha evitato la guerra civile e la migrazione delle sue genti.  Video e narrazione di Gianluca Medas

Dialogano con l’avv. Mauro Sollai:

Avv. Radhia Nasraoui, fondatrice dell’Associazione contro le torture in Tunisia e attivista leader per la libertà e tutela dei diritti nella Primavera Araba.

Dott. Gianni Andrea Deligia, già Funzionario dell’ONU e beneficiario del Nobel della Pace nel 2001 come Membro del Dipartimento del Mantenimento della Pace dell’ONU.

Marc Arno Hartwig, Rappresentante della Commissione Europea per la Migrazione in Italia e Grecia.

Proiezione delle immagini tratte dal Reportage del fotografo Andrea Cocco “OUMAR e la sua giornata in un centro di accoglienza per migranti in Sardegna”.

23 luglio 2017 ore 21,00

LE SENTINELLE DEL MARE

Spettacolo teatrale scritto e diretto da Gianluca Medas con l’esibizione dei ragazzi stranieri ospiti della Coop. Sociale La vela blu di Aritzo.

ACCOGLIENZA, SISTEMAZIONE, DESTINO DEI MIGRANTI MINORI NON ACCOMPAGNATI”.

Intervistati dall’avv. Mauro Sollai intervengono:

Dott.ssa Anna Cau, procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Cagliari.

Anna Melis, presidente della Cooperativa Sociale “La vela Blu”.

24 luglio 2017 ore 21,00

CAGLIARI, I BOMBARDAMENTI DEL 1943 E GLI SFOLLATI.

Narrazione di Gianluca Medas

MEDITERRANEO E SOLIDARIETA’

Intervistati dal giornalista Ottavio Olita intervengono:

Don Ettore Cannavera, responsabile e fondatore della Comunità La Collina.

Mimmia Fresi, coordinatore dei servizi per l’immigrazione della Cooperativa Il Seme.

Giovanna Grillo, responsabile della struttura Casa Emmaus.

Interventi musicali di Andrea Andrillo

Quando la solidarietà vince il terrore internazionale e costruisce un ponte di pace e speranza”.

Testimonianza dell’avv. Donatella Pau, presidente dell’Ordine degli avvocati di Oristano.

La manifestazione è realizzata col contributo del Comune di Iglesias, Fondazione Sardegna, Portovesme srl, Ordini degli avvocati di Oristano e Cagliari e associazione Fotografi di Sardegna.

L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari nell’ambito dell’aggiornamento professionale – 10 crediti formativi – iscrizioni le sere del Festival.

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Dopo l’incendio che ha devastato Monteponi, il Summer Is Mine Festival cambia casa, alla scuola media n° 2 di Iglesias. Impossibile continuare a pensare di organizzare il festival nel Piazzale Giovanni Paolo II. Con il grande supporto dell’Amministrazione comunale e dopo numerosi sopralluoghi, la scelta frgli organizzatori è ricaduta su quello che è uno degli spazi culturalmente più vivi della città di Iglesias: la scuola media n°2. Gestita in maniera impeccabile dall’Associazione culturale Enne2, che l’ha strappata al degrado e all’abbandono, la n°2 da anni ospita l’N2Week, uno degli eventi più freschi della stagione estiva. Disponibili da subito al dialogo, i ragazzi della Enne2 hanno messo sin da subito a disposizione i locali, aiutandoci a superare di slancio questo momento di difficoltà. Un gesto che l’Associazione Culturale Lee Van Cleef non dimenticherà mai. Grazie di cuore.

Registrata la defezione di River Of Gennargentu (a breve verrà ufficializzato il sostituto), intanto, il cartellone del festival non ha subito nessuna variazione: si partirà venerdì 28 luglio con i Quercia, local heroes accasatisi su V4V e reduci dall’ottimo tour “In continente”, poi sarà il turno dei Moti Mo che hanno di recente presentato il loro esordio discografico, quindi ai sardo-piemontesi Sabbia e ai milanesi Younger and Better, giovani ma con partecipazioni a festival prestigiosi come Ypsigrock Festival e A Night Like This Festival. Gli headliner del venerdì, gli His Clancyness di Jonathan Clancy, autori di uno dei migliori dischi italiani del 2016, chiuderanno la prima serata del Summer Is Mine.

Sabato 29, si partirà con il blues di Andrea Cubeddu, già apprezzato nella festa di chiusura dell’ultimo Summer Is Mine al FireOne StreetPark e fresco fresco di esordio; si continuerà con Alek Hidell, spippolatore sardo trapiantato a Milano e già 50% degli Everybody Tesla. Solki e Stres, due band ma un solo cuore: i primi sono formati da componenti degli ex Blue Willa, Baby Blue e Topsy The Great e hanno pubblicato due dischi fenomenali; i secondi sono in realtà sempre loro che si fanno guidare in questa occasione da quel genio (e sregolatezza) di Alessandro Fiori, cantante dei Mariposa prima, dei Craxi poi (super gruppo italiano che ha uno spazio privilegiato nei nostri cuori) e titolare di una meravigliosa carriera solista. Headliner del secondo giorno, saranno due nomi su cui gli organizzatori hanno lavorato tanto: Giungla e Niagara. Il primo è il monicker dietro il quale si cela Emanuela Drei, già bassista dei già citati Clancyness, one woman band capace di attirare le attenzioni della stampa estera (Noisey e NME su tutte) e di partecipare proprio qualche mese fa al prestigiosissimo SXSW di Austin, Texas. I Niagara, sono tra le migliori band italiane. Vengono da Torino, sono apparsi “solamente” su Spin Magazine, Rolling Stone, Consequence of Sound e Fact e, fidatevi di noi, spaccano veramente. Ogni serata verrà chiusa da dj set.

Non solo musica al SIM 2017, ci saranno i ragazzi di Trevessu, il food di qualità e tavole rotonde con i giovani esperti di Save Industrial Heritage, un progetto in collaborazione con la Cgil Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente: chi meglio di loro per discutere delle bellezze del patrimonio minerario e industriale e sulle politiche per la rivalorizzazione dei siti in disuso? 

E poi ancora, il Market is Mine, l’area espositori che raccoglierà una selezione di artigiani e piccoli produttori da tutta l’Isola, Zino – travelling booìkshop e le sue proposte “itineranti” di editoria indipendente, live painting con l’illustratrice trapanese trapiantata a Bologna, Emanuela Di Vita.

Summer Is Mine Festival è ideato e realizzato dall’Associazione culturale Lee Van Cleef con il patrocinio del comune di Iglesias, con il patrocinio del Parco Geominerario, con il contributo di Euralcoop, della Cgil del Sulcis Iglesiente, Diysco, Trevessu, Save The Industrial Heritage Loud!Sound Press Office, Mumble:, Fireone Skate Park, Conen Mastering, Enne2

I concerti si terranno il 28 e 29 luglio e saranno totalmente gratuiti.

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Dopo gli ottimi risultati ottenuti l’anno scorso, riapre domani 17 luglio, lo sportello di accoglienza e informazione “Infopoint Masainas”, curato dal comune di Masainas, in collaborazione con la rete Turistica Visit Sulcis. Il servizio di informazione, con la presenza di un operatore bilingue, permette di dare al visitatore tutte le informazioni di cui ha bisogno per orientarsi nel suo percorso di vacanza nel Sulcis. Uno strumento utile per indirizzare e raccontare il Sulcis a chi attraversa il territorio: luoghi di interesse, dove mangiare e dormire, eventi, siti archeologici e curiosità.

L’infopoint sarà aperto tutte le sere dal martedì alla domenica mentre nelle giornata di venerdì, sabato e domenica anche l’apertura mattutina per rendere più completo il servizio al visitatore.

Lo sportello, oltre al front office per il classico turistica di passaggio, sarà anche una vetrina virtuale capace di raccontare il territorio di Masainas attraverso foto e testi: quest’anno, infatti, oltre alla pagina Facebook verrà attivato anche un profilo Instagram “Masainas Turismo”.

«Abbiamo scelto anche quest’anno – spiega il sindaco, Ivo Melis – di investire delle risorse per mettere a disposizione dell’utente un servizio professionale, che dietro le singole informazioni fornite cela un attento lavoro di ricerca e di studio del territorio e delle sue bellezze. Crediamo – conclude Ivo Melis – che non sia più il tempo di improvvisare: ogni servizio va accuratamente studiato e fornito in maniera professionale, utilizzando professionisti del settore e competenze capaci di dare sempre un livello di qualità eccellente.» 

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Dal 23 luglio al 2 agosto per la prima volta l’ex sito minerario Porto Flavia, a Masua, si apre ai grandi eventi culturali per ospitare “I tramonti di Porto Flavia”, concerti tra tango e musica classica.

I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà domani, lunedì 17 luglio, alle 11.00, a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Fabio Furìa, direttore artistico della rassegna, Emilio Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias, e un rappresentate della Fondazione di Sardegna.

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Lunedì 17 luglio dovrebbe essere la giornata decisiva per il passaggio di proprietà del Carbonia Calcio dalla famiglia Giganti ad una nuova cordata di imprenditori locali. La trattativa ha avuto un’accelerazione negli ultimi giorni e domani sera l’accordo raggiunto dovrebbe essere sancito dalle firme delle parti davanti ad un notaio. Salvo sorprese, dunque, domani sera si concluderà la gestione della famiglia Giganti, durata circa 15 anni, ed il Carbonia Calcio proseguirà l’attività sportiva, sia con la prima squadra che verrà iscritta al prossimo campionato di Promozione, sia con con il settore giovanile, protagonista negli ultimi anni di risultati eccellenti in tutte le categorie, in particolare gli allievi ed i giovanissimi.

Nei giorni scorsi, intanto, uno dei giovani protagonisti dell’ultima brillantissima stagione in Promozione, conclusa con il secondo posto nella stagione regolare e la sfortunata partecipazione alla Coppa Primavera per i play-off promozione che hanno premiato il Guspini Terralba (terzo classificato nella stagione regolare), ripescato in Eccellenza, il centrocampista Nicola Serra (17 anni, nato il 14 ottobre 1999) ha firmato per il Latte Dolce, squadra che milita nel campionato di serie D. Il tornante Daniele Contu (22 anni, nato il 25 gennaio 1995), potrebbe raggiungerlo a breve a Sassari ma non ha ancora firmato. In precedenza ha cambiato squadra Stefano Demontis (29 anni, nato il 26 febbraio 1988), che alcune settimane fa ha lasciato il Carbonia ed ha firmato per la Monteponi (campionato di Prima categoria).

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«Non c’è nessuna ripercussione sulla operatività dei depuratori affidati in conduzione alla società Acciona relativamente allo stato d’agitazione annunciato da un’unica sigla sindacale, l’Ugl, per problemi che riguarderebbero tra l’altro l’organizzazione lavorativa in un unico impianto. Su questa iniziativa c’è anche la presa di distanze da parte di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che ribadiscono di non aver proclamato lo stato d’agitazione per le maestranze di Acciona e che ritengono un errore dichiarare che esistono problemi sindacali nella maggior parte dei depuratori sardi.»

Abbanoa conferma la piena operatività di tutti i depuratori come conferma su Twitter l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti. «Depuratori Abbanoa presidiati h24 a salvaguardia delle coste sarde. In queste ore il servizio è pienamente garantito, senza variazioni». E’ stato aumentato il presidio e il controllo costante degli impianti al servizio delle località costiere per far fronte alle necessità di una stagione turistica che si sta delineando molto intensa, forse anche oltre i livelli della stagione precedente.

Anche di fronte alla dichiarazione di stati d’agitazione più ampi (per esempio uno sciopero nazionale di categoria), la legge garantisce la continuità dei servizi essenziali come appunto la depurazione dei reflui fognari: attività che non può essere sospesa.

 

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Mercoledì 19 luglio ricorre il 25° anniversario della starge di via D’Amelio, nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Riceviamo e pubblichiamo un ricordo del giudice Paolo Borsellino, della prof.ssa Elisabetta Barbuto, componente del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani.

Caro Dott. Borsellino,

un altro anno è passato. Un’altra pagina del grande libro della vita e della storia è stata girata. Venticinque anni fa. Un quarto di secolo ci separa dall’orrore del 19 luglio 1992 quando il fragore della morte si sparse in tutta Italia.

L’Italia delle persone semplici e oneste, dei lavoratori, della gente comune, della gente che ogni giorno si alza e si avvia incontro alla propria giornata di lavoro con spirito di sacrificio, di abnegazione, di servizio. E il dolore fece ammutolire gli italiani…il silenzio attonito di chi vede vacillare la speranza in un futuro migliore e si chiede se vale la pena di continuare a fare il proprio dovere, a combattere quotidianamente, incessantemente il malaffare con lo scopo di consegnare ai propri figli un futuro migliore…il silenzio carico di panico di chi vede spegnersi una luce in fondo al tunnel e pensa atterrita al buio che l’attende…il silenzio sgomento di chi pensa al dolore e allo strazio di una famiglia che perde un marito, un padre, un fratello, un Uomo…fu il silenzio…

Ed il fragore della morte arrivò anche alle orecchie di chi quell’attentato aveva curato e preparato nei minimi particolari; quella gente, però, non ammutolì, festeggiò, probabilmente, l’esito della sua missione di morte; festeggiò pensando all’eclatante messaggio di potenza che aveva dato nuovamente, dopo appena due mesi dalla morte di Giovanni Falcone; festeggiò pensando che il terrore seminato li avrebbe resi più forti, invincibili, padroni del mondo, di uomini e cose…

Subito dopo fu l’apoteosi dei ricordi, dei proclami, delle grandi manifestazioni d’intenti…Tutti, ma proprio tutti, si affrettarono ad assicurarsi un posto in prima fila per ricordare, compiangere, promettere una lotta senza quartiere alla mafia, completamente dimentichi della Sua solitudine in  quei mesi che scivolavano verso il 19 luglio…quella solitudine che i Giusti sono spesso costretti a subire prima dell’atto finale e che il suo sguardo triste e perso a Capaci, la sera dell’attentato al Dott. Falcone, testimonia con una incredibile forza arrivando dritto al cuore e alle coscienze.

“Le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Questo fu lo slogan di molte manifestazioni. Questo fu il motto didascalico sotto le foto che La ritraggono insieme al Dott. Falcone, sorridenti e malinconici, consapevoli dei rischi della dura lotta che avevate ingaggiato contro il mostro dalle mille teste, dalle mille maschere, subdolo, violento e crudele che ha potuto crescere pascendosi della ignoranza che generava e genera sudditanza, clientelismo e complicità e che le sole manifestazioni contro tutte le mafie, sia pure organizzate ed animate dai migliori intenti, non sono sufficienti a contrastare.

E’ nella vita di ogni giorno che la lotta alle mafie si concretizza. E’ nella vita di ogni giorno che occorre fare il proprio dovere affinché la lotta non sia affrontata solo da pochi eroici paladini della Legalità, ma patrimonio comune di tutti gli uomini e le donne.

Il ruolo della scuola e degli educatori si ripropone allora con grande forza affinché, nelle coscienze dei più giovani, le regole vengano percepite non come qualcosa di astruso e lontano dalla propria realtà, ma come fondamento di una società civile e pacifica in cui ognuno, svolgendo il proprio compito con onestà e serietà, contribuisca alla creazione di un futuro migliore per tutti.

Fin dalla più tenera età, infatti, è importante che i ragazzi percepiscano l’importanza del rispetto per quelle regole, oggi troppo calpestate, che conduce alla vera libertà.    

Regole condivise. Regole accettate e non imposte. Regole che generano diritti e doveri. Regole che accolgono e tutelano i più deboli. Regole, norme che consentono una pacifica e libera convivenza impedendo i soprusi, le prevaricazioni di pochi a danno della collettività.

Non è un caso se un valoroso Magistrato, come il Dottor Nicola Gratteri, non perda occasione per sottolineare l’importanza di questa opera di diffusione capillare della cultura della legalità. Non è un caso se un altrettanto valoroso Magistrato, come il Dottor Gherardo Colombo, abbia deciso di dedicare la sua vita alla formazione delle giovani generazioni.

Tutti gli insegnanti sono chiamati a dare il loro contributo, ma è fuor di dubbio che gli insegnanti di discipline giuridiche, possano costituire un valore aggiunto in ogni scuola anche nelle scuole di primo grado. E’ un compito delicato, una missione che Noi insegnati di diritto dobbiamo e vogliamo portare avanti e alla quale vogliamo dedicarci con amore per contribuire alla formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri affinché nessuno possa più ritenersi “beneficiato” dal “potente” di turno nella soddisfazione di una legittima pretesa. Solo così si potrà interrompere la spirale viziosa in cui ancora oggi le mafie prosperano e trovano consenso.

Caro Dott. Borsellino… è utopia?

No. Io voglio credere e voglio sperare che tutto ciò che ho auspicato diventi realtà.

Voglio immaginare il Suo sorriso, dietro il fumo dell’ennesima sigaretta, nel vedere tanti giovani, finalmente liberi di decidere del proprio futuro; voglio immaginare una terra libera dalle mafie e dal malaffare; voglio immaginare, e sono sicura, che il 19 luglio sarà allora un giorno di speranza, sia pure nella malinconica struggente assenza di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Giustizia; voglio immaginare che quel giorno Lei troverà veramente la pace e una stella brillerà di più in cielo per guidarci nella nostra quotidiana opera. Senza paura.

Grazie, Dottor Borsellino.

Prof.ssa Elisabetta Barbuto

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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Cagliari ha scelto Riccardo Paolini per sostituire Zare Markovski sulla panchina della Dinamo Academy che disputerà il prossimo campionato di A2 di basket.. Il tecnico marchigiano, che aveva concluso la stagione 2016-17 sulla panchina di Ferentino, subentrerà al coach macedone, che ha chiesto di essere liberato dal contratto firmato per intraprendere la nuova avventura alla guida del Trabzonspor, nella massima lega turca. Ora il club sardo riprende le operazioni di mercato: in arrivo l’accordo con la guardia Roberto Rullo e l’ala Marco Allegretti che si aggiungeranno all’ossatura già delineata con Simone Bonfiglio, Mirco Turel ed i giovani Lorenzo Bucarelli e Michele Ebeling.

 

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La Vanoli Cremona, la nuova squadra di Meo Sacchetti, il coach del “triplete” della Dinamo è pronta a festeggiare il ritorno in A1 al posto della Juve Caserta, esclusa dal Consiglio Federale del 14 luglio. La Vanoli sarebbe la terza squadra ripescata nelle ultime 4 stagioni (Capo d’Orlando perdente della finale di A2 nel 2014 per Siena, Caserta retrocessa nel 2015 per la Virtus Roma).

La retrocessione sul campo costerà comunque cara al club lombardo, che dovrà versare 125mila euro per riottenere l’ammissione alla Lega Basket, ed ha perso i 128.500 dei due premi italiani (terzo posto in quello generale e primo per gli Under 25) maturati nel 2016-17, oltre alla rescissione automatica al 30 giugno di tutti i contratti pluriennali in essere – da Paul Biligha, accordatosi con Venezia a Fabio Mian e Raphael Gaspardo che sono diretti a Pistoia. Al momento Cremona ha 4 contratti firmati – Michele Ruzzier, Drake Diener, Marco Portannese e Giampaolo Ricci – più l’accordo sulla parola con Giulio Gazzotti. L’idea sarebbe quella di cercare un’altra combo-guard per fare uscire Drake Diener dalla panchina, al di là dell’ipotesi non esclusa di riattivare Travis Diener, e cercare un italiano da quintetto, sebbene sembri alquanto difficile l’ipotesi di convincere Raphael Gaspardo a restare.