18 July, 2024
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Venerdì 14 luglio, dalle 10.30, l’aula magna del polo giuridico-economico (viale Sant’Ignazio 78), per la giornata di chiusura del corso di studi in Relazioni internazionali, ospita la conferenza di Nathalie Tocci su un tema di straordinaria attualità: “EU Global Strategy: dove va l’Europa nel mondo?”.

Direttrice dell’Istituto affari internazionali (Iai), professore onorario all’Università di Tübingen, Special Adviser di Federica Mogherini Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza) sulla nuova strategia di politica estera dell’Unione europea, Nathalie Tocci è stata ricercatrice al Centre for European Policy Studies (Ceps) di Bruxelles, all’Istituto universitario europeo di Fiesole e alla Transatlantic Academy di Washington. Nel 2008 le è stato assegnato il premio “Anna Lindh” nell’ambito dell’European Foreign and Security Policy Studies Programme. Attualmente la professoressa Nathalie Tocci si occupa di politica estera europea, risoluzione dei conflitti, Mediterraneo e Medio Oriente.

Il corso di laurea magistrale dell’Università di Cagliari diretto dalla professoressa Barbara Onnis fornisce una solida preparazione sugli aspetti storici, politici socio-economici e giuridico internazionali, relativi al sistema globale contemporaneo. Il corso è costruito per dare vita alla figura di esperto negli affari internazionali, in grado quindi di confrontarsi con le istanze relative ai nuovi assetti della politica estera, rendendo il laureato in Relazioni Internazionali il candidato ideale per le carriere nelle istituzioni, nella diplomazia e nella molteplice varietà di enti governativi e non, che interagiscono con il fenomeno dell’internazionalizzazione, in ambito regionale, italiano ed estero.

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La Giunta regionale ha approvato il programma della commissione Pari opportunità per il 2017. Si tratta di un piano di azioni caratterizzato dalla volontà di essere sempre più presenti sul territorio e di promuovere un confronto attivo con tutti gli attori interessati, per favorire e sostenere la realizzazione delle pari opportunità nella realtà sociale, politica ed economica della Sardegna.

Sono tre i grandi temi attorno a cui si svilupperanno le azioni: le politiche di genere, salute e contrasto a violenza e discriminazioni, lavoro.

La commissione regionale Pari opportunità della Sardegna fa propri i problemi e gli obiettivi delle donne e per centrare tali obiettivi, grazie al lavoro di squadra delle commissarie, sono stati programmati diversi progetti su cui lavorare: dalla rivisitazione del sito istituzionale visto come un servizio aperto a tutte le cittadine, alla banca dati dei saperi delle donne, alla scuola, alla medicina e comunicazione di genere, al contrasto alla violenza, alla lotta per la doppia preferenza nella legge elettorale.

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C’era anche un giovane in sedia a rotelle tra i migranti arrivati ieri sulle coste del Sulcis a bordo di due imbarcazioni. Alle 20.00, nel porto turistico di Teulada, sono giunti a bordo di una barca in legno di sette metri con motore fuoribordo da 40 HP, 8 algerini, maschi, maggiorenni, sette dei quali in buone condizioni di salute e uno in sedia a rotelle e catetere alle vie urinarie.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Giba che hanno chiamato gli operatori del 118 che hanno visitato il giovane extracomunitario e lo hanno trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, dove si trova ricoverato.

Gli altri sono stati trattenuti sul posto e successivamente trasferiti, con un mezzo della società convenzionata e scorta dei carabinieri della stazione di Narcao, presso la struttura di accoglienza per il respingimento. Il pericolo, a questo punto, è che si possa andare incontro alla migrazione per motivi sanitari.

Qualche ora più tardi, a Capo Malfatano, il custode del locale stabilimento balneare ha segnalato al 112 lo sbarco, appena avvenuto, di altri quattro extracomunitari. Sono stati inviati sul posto i carabinieri della stazione di Narcao che hanno rintracciato i quattro extracomunitari segnalati, mentre percorrevano a piedi la strada provinciale n° 71, nei pressi di Capo Malfatano.

I migranti, tutti algerini, maschi e adulti, in buone condizioni di salute, sono stati subito trasferiti al centro di accoglienza. Il natante non è stato rintracciato, presumibilmente abbandonato alla deriva dopo lo sbarco.

 

 

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La situazione idrica, in grave emergenza, è stata al centro dell’audizione dei vertici Enas nell’audizione svoltasi ieri nella V commissione del Consiglio regionale. Stessa quantità d’acqua invasata rispetto alla scorso anno ma con una diversa distribuzione che sta creando una situazione di forte difficoltà in diversi territori dell’Isola. 

«Le dighe gestite dall’Ente acque della Sardegna contengono oggi 943 milioni di metri cubi su una capacità totale di invaso di 1,4 miliardi – ha detto l’amministratore unico Giovanni Sistu – nello stesso periodo dello scorso anno ne erano stati raccolti 18 in meno. Il problema è la distribuzione della risorsa. Nei bacini della Gallura e del sistema Cedrino-Posada la situazione è notevolmente migliorata. Bene anche il Flumineddu (+33% rispetto allo scorso anno) mentre nella Sardegna Nord Occidentale e nel Sulcis la situazione è critica». A soffrire maggiormente sono gli invasi di Monteleone Roccadoria al 24% della sua capacità di raccolta (18,5 milioni di mc contro i 51 del 2016), il Bidighinzu e il Cuga rispettivamente al 21% e al 31% della loro capacità massima, la diga di Punta Gennarta nel Sulcis con poco più di 1,5 milioni di metri cubi disponibili su un potenziale di 12 milioni.»

«Facciamo i conti con un’annata di piogge scarse – ha sottolineato Giovanni Sistu – l’Ente si sta adoperando per reperire risorse da mettere a disposizione delle zone colpite dalla siccità attraverso il pompaggio d’acqua da altri bacini e l’utilizzo dei pozzi.»

L’Enas però guarda avanti e comincia a pensare al futuro. «Per il Sulcis una risposta definitiva arriverà con la realizzazione del 4° lotto dell’interconnessione Tirso-Flumendosa. Un’opera da 59 milioni di euro finanziata con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetterà di collegare la dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa».

 

Altri 130 milioni provenienti da tre linee di finanziamento (Piano regionale delle Infrastrutture, Piano Operativo Nazionale e Patto per la Sardegna) serviranno invece per gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione funzionale delle dighe e per permettere di raccogliere più acqua nei bacini oggi ancora impossibilitati ad arrivare alla loro massima capacità di invaso perché non collaudati».

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Anche nel Partito democratico, forza di maggioranza relativa nel centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru, emerge forte preoccupazione per il bando sulla continuità territoriale CT1, andata deserta per mancanza di offerte sull’aeroporto di Cagliari – Elmas.
«E’ indispensabile – ascrive in una nota  il consigliere regionale del Pd Piero Comandini -, a prescindere dall’affidamento d’urgenza che verrà attivato, accelerare i tempi per la rimodulazione del nuovo bando affinché venga pubblicato quanto prima; avendo particolare cura ed attenzione nel formulare articolazione di oneri e compensazioni che sollecitino l’interesse di più operatori economici del settore; non possiamo correre il serio rischio di perdere anche un solo mese di CT perché l’incertezza nei servizi e/o la diminuzione dei voli potrebbe determinare la perdita di un ingente numero di posto di lavoro, diretti ed indiretti.»

«Non dimentichiamo che, oltre ad una risposta turistica, la continuità territoriale è necessaria per venire incontro alle legittime esigenze delle categorie professionali, dei malati, dei lavoratori pendolari, degli imprenditori, inoltre – conclude Comandini – grazie alla sua collocazione geografica all’interno del Mediterraneo, la Sardegna gode di una posizione strategica che occorre valorizzare come crocevia per l’Europa e per l’intero bacino del Mediterraneo; dobbiamo ambire a svolgere una funzione di scambio e di snodo per intercettare flussi di passeggeri e merci – conclude Piero Comandini – ed attivare iniziative commerciali e turistiche e da favorire, su diversi ambiti, la crescita economica del territorio sardo.»

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«Mentre l’assessore regionale dei trasporti Massimo Deiana è già proiettato verso il suo nuovo incarico di presidente dell’Autorità portuale regionale, assisto basito all’esito dell’apertura delle buste per la tanto attesa nuova continuità territoriale. Alitalia resta a guardare dopo avere spremuto e reso ostaggi per tutti questi anni i Sardi con la complicità del governatore Pigliaru, così anche le compagnie irlandesi e inglesi. Resta Meridiana ed arrivano i romeni. Con un colpo di scena, Alitalia ha deciso di non presentare offerte per la continuità territoriale nei voli da e per la Sardegna. Sulla stessa linea le compagnie low cost che dominano il mercato, Ryanair ed EasyJet.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«In parallelo si fa avanti Blue Air, compagnia della Romania che sta investendo sempre di più in Italia, che già vola tra Torino e Alghero e vorrebbe allargarsi – aggiunge Stefano Maullu -. Mentre si conferma la presenza di Meridiana, il vettore con sede a Olbia che aspetta la firma finale per l’ingresso di Qatar Airways al 49%. Restano al momento scoperte le tratte da Cagliari a Roma Fiumicino e Milano Linate ma Alitalia, bontà sua, fa sapere che coprirà il servizio fino al 9 Novembre, data in cui dovrebbe partire la nuova continuità territoriale. Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio tutto in salsa italiana, mentre, gli altri stati membri dell’Unione Europea hanno da tempo risolto il problema dei collegamenti con le loro isole maggiori, investendo ingenti risorse sotto forma di contributi per il servizio pubblico, come ad esempio fanno da sempre la Spagna e la Francia. Non c’è proprio pace per i Sardi che continuano ad essere costretti ad affrontare enormi disagi per i collegamenti con la terra ferma. La stagione appena iniziata ha già dato la misura delle difficoltà nel trovare posti disponibili  e dei costi esorbitanti per raggiungere l’Isola. L’incapacità del Governo Gentiloni e del governatore Pigliaru di attivare una politica sui trasporti che veda riconosciuto ai Sardi il diritto primario alla mobilità – conclude Stefano Maullu – è una congiura contro il popolo Sardo reo di vivere su un’isola.»

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I Riformatori sardi vanno all’attacco della Giunta regionale dopo i risultati scaturiti dal bando sulla continuità territoriale.

«Le dinamiche del trasporto aereo sono cambiate radicalmente, Alitalia sta smobilitando ma la Giunta regionale ha insistito con lo stesso identico modello del 2001, superato ed anacronistico – dice il consigliere regionale Michele Cossa –. Anche il mancato riavvio della CT2, che ha concentrato i passeggeri su Roma e Milano, ha contribuito a rendere difficilmente gestibile la nuova gara sulla CT1 su Cagliari, che vanta numeri molto rilevanti. Sono queste le scelte sbagliate rischiano di lasciare al libero mercato le rotte su Cagliari, che ad oggi è tagliata fuori dalla continuità territoriale. Avevano l’occasione di dare una svolta, e invece hanno agito con la solita sconcertante improvvisazione. Si sono infilati in un cul de sac. Adesso – conclude Michele Cossa – trovino urgentemente una soluzione.»

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Le organizzazioni sindacali hanno incontrato il capogruppo del Pd nella commissione Attività produttive, Gianluca Benamati, sulla vertenza Alcoa. Ne dà comunicazione il deputato del Partito democratico Emanuele Cani.

«Il partito democratico conferma il suo impegno a sostegno della vertenza che riguarda il futuro dei lavoratori ex Alcoa – dice Emanuele Cani -. La posizione è stata rimarcata nel corso dell’incontro che si è svolto alla Camera dei deputati cui ho partecipato, nel corso del quale è stato confermato l’impegno del Partito democratico a presentare nella prossima legge europea già calendarizzata per la prossima settimana l’emendamento propedeutico a garantire l’abbassamento del costo dell’energia elemento fondamentale per il riavvio dello stabilimento Alcoa. Si tratta di un passaggio fondamentale ed indispensabile – conclude Emanuele Cani – nella risoluzione di una vertenza che va avanti da troppo tempo.»

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Sorpresa nel bando sulla continuità territoriale, per il quale sono state presentate offerte solo per Olbia e Alghero.

«La mancata presentazione di offerte sulle rotte da Cagliari per Roma e Milano in continuità territoriale aerea – dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – non causerà alcuna interruzione del servizio e subito dopo l’estate ci sarà il nuovo bando.»

La Commissione aggiudicatrice presieduta dal direttore generale degli Enti locali Antonella Giglio ha certificato le proposte di Meridiana per i collegamenti dal “Costa Smeralda” per Fiumicino e Linate, e della compagnia rumena BlueAir, interessata alle tratte dall’aeroporto “Riviera del Corallo” sempre per gli aeroporti milanese e della capitale. La Commissione comunicherà a breve il risultato finale della gara.

«Per le rotte dall’aeroporto di Cagliari attiveremo se necessario un affidamento d’urgenza che potrà avere validità fino a sette mesi a partire da ottobre prossimo e nel frattempo sarà bandita una nuova gara: nessuno resterà a terra – aggiunge Massimo Deiana -. Il nuovo bando, al quale abbiamo lavorato per mesi, è molto ambizioso e impone condizioni molto favorevoli per la Sardegna con diverse garanzie rinforzate come la clausola di salvaguardia e dovrà tutelare il diritto prioritario dei sardi alla mobilità.»

La continuità territoriale aerea della Sardegna possiede dunque dei meccanismi interni che consentono di prorogare il sistema e di evitare qualunque sospensione dei voli. «Siamo sereni, valuteremo con molta attenzione le condizioni del panorama aeronautico italiano ed europeo a garanzia dei sardi e della Sardegna – sottolinea ancora l’assessore dei Trasporti -. Il bando era andato completamente deserto già nel 2012 e parzialmente deserto nel 2006 senza causare alcun disagio per i viaggiatori. Non deve essere inoltre sottovalutato che le attuali condizioni dei principali vettori nazionali sono molto peculiari: si pensi al caso di Alitalia – conclude Massimo Deiana – che si trova in amministrazione straordinaria e che sconta per questo alcune significative limitazioni nelle proprie strategie.»

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L’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha firmato un nuovo decreto di pagamenti da 2 milioni 856mila 652,71euro destinato a 544 domande di agricoltori e pastori sardi. Alla Misura 10.1 (ex 214) del Programma di sviluppo rurale (PSR), dedicata alla Difesa del suolo, va la fetta più importante di questi fondi con 324 domande in pagamento per un totale di 1 milione 372mila 812,37euro. Con 478mila 556,65euro si coprono invece 55 domande della Misura 11.2 (ex 214) sul mantenimento di pratiche e metodi di produzione biologica. Al sostegno sugli investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici, Misura 5.2 (ex 126), vanno 266mila 637euro, mentre alle 120 domande sul benessere degli animali sono destinati 156mila euro. E poi altri 150mila per la Misura 7.5 (ex 313) per il sostegno agli investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala. Ci sono poi 149mila 298euro per la Misura 4.1 (ex 121) sostegno agli investimenti nelle aziende agricole e altri 127mila533 per la Misura 8.1 (ex 221) per i costi d’impianto e di mantenimento legati alla forestazione e all’imboschimento. I fondi rimanenti sono inseriti in altre quattro Misure: 8.6 (ex 122), 13.1 e 13.2 (ex 211 e 212), 11.1 (ex 214) e 8.3 (ex 226).

La programmazione agricola 2014-2020 è iniziata in tutta Italia l’1 gennaio 2016, con due anni di ritardo. La chiusura prevista per la spendita delle risorse, nel regime N+3 (con tre anni aggiuntivi di margine oltre il 2020), slitta quindi al 31 dicembre 2023. Dal primo gennaio 2016 sono stati mandati in pagamento oltre 210 milioni di euro per agricoltori e pastori isolani permettendo alla Regione Sardegna di attestarsi al quarto posto fra le regioni italiane più virtuose. Dal primo gennaio del 2017 a oggi sono stati invece effettuati pagamenti del PSR per 79 milioni 185mila 191euro.
Secondo i dati elaborati dalla Rete rurale nazionale, lo stato di avanzamento delle spese pubbliche complessive effettivamente sostenute, rispetto alle spese programmate per il 2014-2020, vede al primo posto la provincia autonoma di Bolzano con il 21,09% della spesa, seguita dalla Regione Veneto con il 19,52% e dall’Umbria con il 14,80. C’è quindi la Sardegna con il 13,44%, la provincia autonoma di Trento con il 12,74 e la Calabria al 10,18%. In ultima posizione, con lo 0,92%, un’altra Regione Autonoma: il Friuli Venezia Giulia. Fra le altre realtà del Meridione abbiamo la Sicilia con l’8,24%, la Basilicata al 6,47 e quindi la Puglia al 5,59 e la Campania al 5,06%. È bene ricordare che la programmazione agricola della Sardegna è di circa 1miliardo 308 milioni, mentre le risorse finanziarie in disponibilità della provincia di Bolzano ammontano a 366 milioni 405 euro, quelle del Veneto a 1miliardo e 184 milioni e quelle dell’Umbria si attestano sugli 876 milioni 651mila euro.

Per raggiungere l’obiettivo di spesa (N+3) al 31 dicembre 2018, per i primi tre anni di programmazione, la Regione Sardegna deve ancora effettuare pagamenti per 69milioni 463mila 360euro. Visti i trend di questi ultimi 18 mesi è molto probabile che l’obiettivo venga raggiunto entro il 31 dicembre di quest’anno, con un anno di anticipo rispetto alla tabella di marcia.