21 November, 2024
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«Si tratta di distinguere la vocazione turistica dalla semplice accoglienza. Il centrosinistra sta strumentalizzando quanto avvenuto in occasione dell’emendamento approvato in aula per il testo unico in materia di turismo.» Lo dice il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis in merito alle polemiche che si trascinano per la sforbiciata imposta agli incentivi per l’ospitalità dei migranti. «La legge deve governare l’industria delle vacanze – spiega il Pietro Pittalis – avviando un processo di riorganizzazione del settore a livello territoriale».

«Gli albergatori sono operatori economici impegnati anche sul fronte dell’occupazione e del turismo – aggiunge Pietro Pittalis – mentre i poli di accoglienza dei migranti costituiscono un segmento separato, che già riceve finanziamenti dal Ministero dell’interno. Si tratta di un’attività portata avanti nei convitti. Non è questo – conclude Pietro Pittalis – il turismo che richiede la Sardegna.»

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Un caso di West Nile Disease (febbre del Nilo occidentale) è stato diagnosticato in Sardegna. La persona colpita è una donna, ora ricoverata e sottoposta a terapia con immunodepressori per problemi neuroinvasivi.
La signora si è sentita male il 25 luglio scorso, ieri sera è arrivata la conferma di WND, questa mattina si è riunita l’Unità di crisi, convocata nella sede dell’assessorato della Sanità che ha individuato le azioni di rafforzamento delle misure di contrasto e prevenzione, decise sulla base di norme già esistenti.
Si tratta del primo caso di Febbre del Nilo registrato in Sardegna negli ultimi sei anni: la malattia è virale ed endemica nell’Isola, non è contagiosa ed è trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzara che abbia, a sua volta, punto un uccello infetto.
West Nile Disease (WND) o Febbre del Nilo Occidentale è una zoonosi (malattia trasmissibile dagli animali all’uomo) causata da un virus (un Arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae). Il serbatoio naturale è rappresentato dagli uccelli selvatici (cornacchie, rapaci, uccelli migratori, etc.). Il virus è trasmesso da un animale all’altro (ed eventualmente all’uomo) tramite le zanzare (Culicidi) e può infettare uccelli, equini (raramente altri mammiferi) e uomo. Il virus è mantenuto dal ciclo di trasmissione zanzare-uccelli-zanzare, mentre il cavallo e l’uomo sono considerati ospiti “a fondo cieco” che possono trasmettere la malattia solo con modalità eccezionali (ad esempio trasfusioni di sangue).
Sia nell’uomo che negli animali l’infezione è per lo più asintomatica; tuttavia, forme gravi, caratterizzate da sintomatologia nervosa, possono essere osservate in alcuni casi sia negli uccelli che nei cavalli che nell’uomo. Nell’uomo, la principale via di trasmissione del virus è rappresentata dalla puntura di zanzara. Nella maggior parte dei casi, le persone infette non manifestano alcuna sintomatologia, mentre una piccola percentuale dei soggetti infetti presenta sintomi aspecifici quali febbre, cefalea, dolori muscolari, reattività linfonodale e rash cutanei (West Nile Fever), con decorso generalmente favorevole e guarigione in pochi giorni. In una minima percentuale di individui (meno dell’1%), in particolare in persone anziane e in soggetti immunodepressi, il virus può provocare gravi forme neurologiche (encefalite, meningite) che possono avere talvolta decorso fatale. Tuttavia, i soggetti infetti – anche se in forma asintomatica – possono comunque trasmettere l’infezione tramite la donazione e la trasfusione di sangue. Al momento, non esiste un vaccino per l’uomo, mentre è disponibile un vaccino per la protezione dei cavalli.
Il virus della WND è presente in tutta l’area del Mediterraneo, inclusa la Sardegna, in cui sono in vigore una serie di misure di sorveglianza, sulle zanzare, sugli animali e sull’uomo. E’, infatti, importante conoscere con precisione la reale diffusione del virus al fine di identificare aree a rischio in cui intensificare le misure di controllo e prevenzione basate soprattutto sulla lotta agli insetti vettori, la vaccinazione nei cavalli, e, nell’uomo, la protezione individuale contro le punture di zanzare – anche con insetto-repellenti – e le misure di prevenzione relative al rischio correlato alle trasfusioni di sangue. Nelle aree a circolazione virale il sangue dei donatori è sottoposto a test di screening per WNV. È inoltre prevista la sospensione delle donazioni di sangue per tutte le persone che hanno soggiornato almeno 24 ore nelle zone a rischio.
Che cosa fare per prevenire il virus?
Il modo più semplice e migliore per evitare il virus della Febbre del Nilo è prevenire le punture di zanzara. Come?
– Quando si è all’aperto, si possono utilizzare repellenti per insetti.
– Installare le zanzariere alle finestre e alle porte per tenere fuori le zanzare.
– Svuotare l’acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili.
– Cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni.
– Mantenere le piscine per bambini vuote, coprendole quando non vengono usate.
– Trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane, le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi.
– Verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite.
– Coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese.
– Eliminare da stabili e abitazioni, coprendole con reti, eventuali covatoi dove possono annidarsi volatili infetti (come i piccioni).

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Le notizie arrivate dall’incontro svoltosi questo pomeriggio tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Presidenza della Giunta, Alessandro De Martini ed il direttore generale dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula, sono valutate positivamente dal segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne.

«E’ scongiurata la fermata degli impianti della Portovesme srl. Lanciamo un caloroso invito alla Regione per fare in modo che le problematiche possano essere considerate e risolte in tempo con la dovuta prevenzione – dice Fabio Enne -. Così deve essere per la soluzione definitiva relativa alla discarica. Lavorare sui problemi anticipando esplosioni di protesta e preoccupazione – conclude Fabio Enne – è sempre un metodo più efficace per affrontare i problemi costruire percorsi senza che possa mai mancare una valida prospettiva.»

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Gli impianti di produzione della Portovesme srl non si fermano. Lo ha assicurato l’amministratore delegato della società, Carlo Lolliri, al termine dell’incontro con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Presidenza della Giunta, Alessandro De Martini, il direttore generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula.
Nel corso della riunione svoltasi questo pomeriggio, convocata dal presidente Pigliaru mercoledì scorso, non appena sono arrivate notizie dalla Conferenza di servizi a Roma, la Regione ha dato massima disponibilità per individuare percorsi idonei a trovare soluzioni funzionali in questo periodo di transizione, fino alla conclusione dell’istruttoria per l’autorizzazione della nuova discarica che resta prioritaria e da esitare nel più breve tempo possibile.
Martedì prossimo si terrà la prima riunione di una task force, guidata dal direttore generale Paola Zinzula e dell’amministratore delegato, Carlo Lolliri, e composta da tecnici regionali e della Portovesme srl.

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Ghiotta anteprima, domenica 30 luglio, a Mogoro, per il diciannovesimo festival Dromos: protagonista Dhafer Youssef, maestro di oud, il liuto arabo, e cantante dalla straordinaria estensione vocale, in concerto dalle 21.30 sul palcoscenico di piazza Martiri della Libertà, in una serata che si inscrive anche nel programma della 56ª Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna (aperta da sabato 29 luglio al 3 settembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00). Affiancato da Aaron Parks al pianoforte, Matt Brewer al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria, il musicista tunisino presenta il suo album più recente, uscito a settembre dello scorso anno: “Diwan Of Beauty And Odd”.

Il biglietto, a dieci euro, dà anche diritto all’ingresso gratuito alla Fiera dell’Artigianato artistico sino al 4 agosto.

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«Esprimiamo forte preoccupazione per la vertenza che interessa il futuro della Portovesme srl e dei suoi lavoratori. Il diniego manifestato dalla Regione non può che aggravare una situazione abbastanza delicata e che vede gli impianti fermi dal 1 agosto. Per questo motivo sollecitiamo un intervento immediato dei rappresentanti delle istituzioni affinché si trovi una soluzione in tempi rapidi per evitare la fermata e la conseguente cassa integrazione dei lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias.

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Un vero e proprio esercito di cestisti sta rendendo Siliqua la capitale sarda dello Streetball. E’ partita lunedì 24 luglio e terminerà il prossimo 7 agosto la 5/a edizione di “Bixinaus”, il torneo dei rioni di Siliqua che chiamerà a raccolta un numero record di partecipanti: saranno, infatti, ben 350 tra bimbi, amatori maschili e femminili, Under e “Pro” a sfidarsi per un totale di circa 120 partite.

“Bixinaus” è una 15 giorni di totale full immersion nel mondo della palla a spicchi, durante la quale, nel paese sulle rive del Cixerri, non si parla d’altro che di pallacanestro. L’evento più atteso, e capace di richiamare oltre mille spettatori sugli spalti dell’anfiteatro di via Oslo, è il torneo amatoriale, che vede sfidarsi i dieci rioni storici del comune di Siliqua: Santu Giuseppi, Zona Noba, Mattixedda, Sa Turri, Sa Cruxi, S’Arriu, Su Centru, Sa Ferrovia, Rio Forrus e Su Sattu. Per partecipare a “Bixinaus” non è necessario avere particolare dimestichezza con la pallacanestro. Tutti, infatti, possono giocare: dal macellaio al vigile urbano, passando per l’elettricista e il medico. Cestisti “improvvisati” (scelti addirittura con un Draft sullo stile di quello NBA) che si cimentano nella disciplina del 4vs4 a tutto campo con grande passione e per puro spirito di divertimento, mostrando spesso una buona dose di autoironia.  

Il torneo amatoriale rappresenta la vera magia di “Bixinaus”, che però, come tradizione vuole, ha anche tante altre anime. A cominciare da MiniBixinaus (torneo riservato ai bambini dai 4 ai 13 anni) per proseguire poi con Is Piciocas (triangolare in “rosa” che si contendono Panetteras, Levadoras e Messaias), gli Under 15 (presenti i migliori prospetti isolani, compreso quel Sasha Mattias Grant già protagonista a livello nazionale con la canotta della Pallacanestro Reggiana) e, ovviamente, i Pro, che si daranno battaglia la sera del 5 agosto con la formula del classico 3vs3. Le iscrizioni, su quest’ultimo fronte, sono ancora aperte, ma si possono già fare delle anticipazioni: ha infatti assicurato la propria presenza -tra gli altri – Dario Zucca, cestista recentemente ingaggiato dalla Poderosa Montegranaro (Serie A2, girone Est). Ma ad essere ben rappresentato, sarà anche il campionato di Serie C sardo, con diversi esponenti di spicco del Calasetta Basket e dell’Olimpia Cagliari.

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Prosegue all’insegna della cultura e del divertimento lo scambio culturale tra i ragazzi di Carbonia e i loro coetanei di Oberhausen.

Gli studenti, di età dai 14 ai 18 anni, hanno potuto visitare e ammirare il grande patrimonio turistico e archeologico-museale di Carbonia e dell’intero territorio, rimanendo particolarmente entusiasti soprattutto della visita a Monte Sirai e a Porto Flavia.

Cultura, ma anche tanto svago per i ragazzi tedeschi, che si sono dilettati in piscina, nello splendido mare di Portopino e nello shopping per le vie del centro cittadino.

Un ricco ventaglio di offerte che ha soddisfatto appieno gli studenti tedeschi, i quali hanno potuto constatare quanta comunanza ci sia tra la loro città, Oberhausen, e Carbonia. Due città così lontane geograficamente, ma così vicine culturalmente e storicamente.

Ieri mattina i ragazzi impegnati nello scambio culturale hanno visitato il Comune di Carbonia e sono stati ricevuti dal sindaco Paola Massidda. Numerose le foto ricordo scattate per l’occasione, a conferma della forza di un gemellaggio tra Carbonia e Oberhausen che è in atto da circa 15 anni, ma che è sicuramente destinato ad essere longevo nel tempo.

 

 

 

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Si rinnova l’appuntamento con la manifestazione Autunno in Barbagia, mostra itinerante della tradizione barbaricina, divenuta ormai la bandiera dell’autunno in Sardegna.

Il circuito comprende 32 paesi della provincia di Nuoro, che si occuperanno di organizzare tanti eventi dedicati ad arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia, in vetrina nelle tipiche “corti” delle antiche dimore isolane. Gli eventi si articoleranno durante sedici week end da settembre a dicembre. Quattro i nuovi centri che da quest’anno arricchiranno il circuito: Ottana, Orotelli, Oniferi ed Ortueri.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è svolta oggi presso gli uffici dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, hanno presenziato l’assessore Barbara Argiolas, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, ed il Presidente dell’Azienda Speciale Aspen, Vincenzo Cannas. Presenti anche gli altri partner ufficiali della manifestazione, che hanno confermato il proprio supporto a questa importante iniziativa: Banco di Sardegna, Tirrenia e Moby e Grimaldi Lines.

«Nonostante le difficoltà legate alle ipotesi di accorpamento del sistema camerale regionale, anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare questa importante manifestazione, punto di riferimento per il turismo fuori stagione, e non solo nel territorio regionale» ha dichiarato il presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalò.

«Autunno in Barbagia – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas – nell’arco dei suoi quattro mesi, riesce a integrare l’offerta balneare per i mesi di settembre e ottobre, e lo fa creando un collegamento ormai strutturato tra coste e zone interne. Per novembre e dicembre invece si rivolge per lo più al mercato interno turistico sardo, soprattutto del sud Sardegna, ottenendo riscontri importanti. Autunno in Barbagia è soprattutto un progetto culturale, che mette in risalto l’identità e l’eccellenza dei territori, grazie all’apporto e al grande lavoro di tutti i Comuni coinvolti: le comunità aprono le porte di casa ai visitatori, in un progetto di autentica sussidiarietà che coinvolge un pezzo importante di Sardegna. La sfida, e siamo al lavoro per coglierla già dal prossimo anno, è quella di anticipare e riuscire a programmare per tempo perché prodotti come Autunno in Barbagia, grazie a tutte le forze coinvolte e all’esperienza di questi anni, hanno tutte le caratteristiche per essere attrattori.»

Rispetto alle precedenti edizioni vanno registrate alcune novità- ha dichiarato il Presidente dell’Azienda Speciale ASPEN, Vincenzo Cannas, come la crescita del numero dei paesi del circuito: sono ben 32 i Comuni che hanno aderito alla manifestazione, a differenza dei 28 degli anni scorsi, testimonianza del notevole sviluppo dell’evento.

«In alcuni paesi abbiamo riscontrato, con soddisfazione, un miglioramento tra le attività proposte, dove il cuore delle iniziative sono sempre gli antichi cortili, che per l’occasione ospitano le tradizioni secolari. Le amministrazioni comunali hanno sempre un occhio di riguardo alla riscoperta dei valori e dei riti quotidiani di una volta: le massaie impastano il pane e i dolci per la famiglia, ricamano con maestria gli abiti tradizionali, mentre gli uomini pigiano le uve appena raccolte, gli artigiani lavorano con precisione e cura la ceramica, il ferro battuto e la filigrana, e i falegnami si dedicano all’intaglio del legno. Tutte queste attività rappresentano ciò che il pubblico ama di Autunno in Barbagia».

«L’edizione 2016 ci ha regalato tante soddisfazioni – aggiunge Cicalò -. Siamo arrivati a circa 500mila visitatori, con oltre il 20% di visitatori nazionali ed esteri, con una crescita di quasi il 10% rispetto al 2015, il coinvolgimento di più di 1.750 imprese e circa 8,5 milioni di vendite dirette. L’obiettivo che ci siamo posti per questa nuova edizione, insieme alle amministrazioni comunali, è quello di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori presentando prodotti di alta qualità, all’insegna della tradizione.»

Giannina Balia, Capo Area Nuoro Banco di Sardegna: «La nostra è la banca del territorio, e siamo ben felici di essere partner dell’iniziativa per il terzo anno consecutivo, sostenendo il circuito con una parte attiva all’interno degli eventi. Realizzeremo anche quest’anno la carta di credito ricaricabile con la grafica di Autunno in Barbagia, che l’anno scorso ha avuto molto successo. Inoltre saremo presenti in alcuni dei paesi con un nostro camper, dove si potranno ricevere informazioni sui prodotti bancari e sulle agevolazioni per le imprese. Anche quest’anno, inoltre, realizzeremo alcuni incontri incentrati sulle tematiche care ai nostri imprenditori».

Roberto Patrizi, direzione commerciale Onorato armatori (Moby e Tirrenia) ha dichiarato: «Continuiamo a sostenere il circuito di eventi barbaricini mettendo a disposizione sui siti web delle nostre compagnie le informazioni promozionali. Anche sulle nostre navi sono presenti dei servizi informativi a favore dei turisti che vogliano saperne di più su questa importante manifestazione, che consente di far conoscere ai visitatori anche le zone interne della Sardegna in mesi diversi da quelli dedicati al turismo balneare».

Elena Bilardi, in rappresentanza del partner Grimaldi Lines ha dichiarato: «Proseguiamo volentieri la partnership con il circuito di Autunno in Barbagia, ci piace l’idea di investire in un evento importante e amato come questo. La nostra compagnia sta crescendo, insieme al flusso di passeggeri, e speriamo che, anche in occasione degli appuntamenti di ottobre e novembre si confermi un buon numero di presenze. Noi forniamo ai turisti informazioni dirette sulle navi e attraverso i canali social e il sito web e a bordo consegniamo con piacere i pieghevoli informativi con i programmi delle manifestazioni».

L’intensa attività di comunicazione promossa dalla Camera di Commercio e dall’Aspen si suddivide tra strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione i vari canali social (Facebook, Twitter e Instagram) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione.

«La scorsa edizione – continua il presidente Cicalò – abbiamo rilevato un’ottima risposta sui canali social della manifestazione: esiste una vera e propria community di appassionati che, attraverso fotografie e racconti real-time, è riuscita a rendere interessante Autunno in Barbagia anche per il target dei giovani-giovanissimi e raggiungibile con uno smartphone da tutto il mondo. Sempre più di frequente ci si da appuntamento nel web, magari scambiando qualche commento sulle foto pubblicate, e poi ci si incontra ad Austis o Belvì, per esempio, per passare insieme il weekend, scoprendo nuovi sapori e chiacchierando con gli artigiani dei nostri paesi. Abbiamo pubblicato su Facebook alcuni video che mostrano in diretta la realizzazione de ‘sos durchicheddos nugoresos’ (i dolci nuoresi), per esempio, raggiungendo più di 100.000 visualizzazioni, oppure ‘is caschettes’ di Belvì, o la preparazione della ricotta, la vendemmia, l’artigiano al lavoro, il rito del matrimonio: insomma, la tradizione, nel senso più ampio del termine, è sempre una ricetta vincente.»

Autunno in Barbagia anche quest’anno parla in limba, con uno slogan che invita a conoscere il cuore della Sardegna: «A lu connosches su coro de sa Sardigna?». Andiamo a scoprirlo insieme, in autunno!

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L’assemblea degli azionisti di Abbanoa ha approvato ha approvato il Bilancio 2016 del Gestore idrico, con oltre il 99% dei voti favorevoli. All’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea figurava anche la nomina dell’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti, a cui è stato rinnovato l’incarico alla guida della società per un altro anno. Alessandro Ramazzotti ha accettato la guida della società fino all’approvazione del prossimo Bilancio a titolo gratuito (previsto il solo riconoscimento delle spese sostenute nello svolgimento del ruolo).

«Mi è stato chiesto dalla Regione Sardegna di restare per proseguire un progetto ambizioso che riguarda la più importante impresa dell’Isola – ha commentato l’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti – Lo faccio nell’interesse della mia terra, a sostegno di chi in questi anni ha concepito e reso possibile l’idea  di una grande impresa pubblica del servizio idrico  e per tutti coloro che anche in anni difficili si sono spesi con impegno e dedizione per difenderla, rafforzarla e rilanciarla. Ringrazio i soci che hanno dimostrato di credere nel progetto e che mi hanno confermato la loro fiducia in modo così ampio

Abbanoa, con un utile pari a 8,6 milioni, un fatturato di 396 milioni di euro (+11% rispetto al 2015), investimenti in crescita (+33,85 milioni  rispetto al 2015) e trend degli incassi positivo (che si conferma tale anche nel 2017), si conferma primo soggetto industriale della Sardegna, motore economico e finanziario per le aziende del comparto. Il 2016 è l’anno che senza dubbio testimonia il consolidamento del processo di ristrutturazione e di ampliamento delle attività a favore del cliente: sono stati contenuti i costi a livelli inferiori al 2002 ed è stato raggiunto un margine operativo di esercizio positivo per 81 milioni, con una differenza abissale in rapporto al 2002, quando con la somma delle precedenti gestioni il margine operativo di esercizio risultava negativo per 66,5 milioni di euro.

Impegnata in un salto tecnologico che punta sull’innovazione e l’efficientamento di impianti e reti, Abbanoa rappresenta una realtà caratterizzata da un forte profilo industriale, pronta a cogliere le sfide della quarta rivoluzione industriale, che attraverso l’industria 4.0 porterà alla produzione del tutto automatizzata e interconnessa. Per quanto riguarda il panorama nazionale, il Gestore del servizio idrico integrato della Sardegna è una delle principali società in house del servizio idrico integrato in Italia ed è – con Acquedotto Pugliese e Smat – terza per valore della produzione tra i soggetti pubblici.

Il bilancio 2016 all’attenzione dell’assemblea degli azionisti del 28 luglio 2017, presenta un risultato d’esercizio chiuso in positivo per 8,6 milioni grazie a una incisiva azione di contenimento dei costi operativi con un’attenta programmazione e monitoraggio dei budget previsti per gli interventi di manutenzione.

Il margine operativo della Società, sottraendo i costi operativi ai ricavi da vendita, è positivo per 81 milioni di euro. Significativo il dato del totale delle gestioni preesistenti alla nascita di Abbanoa, che macinavano un margine operativo negativo di meno 66,5 milioni di euro nel 2002.

Abbanoa gestisce 13mila chilometri di reti, circa 900 impianti di sollevamento, 347 depuratori e 42 potabilizzatori (su un totale di 47, di cui 3 con semplice filtrazione) che nel 2016 hanno prodotto oltre 250 milioni di metri cubi d’acqua potabilizzata, utilizzata dai clienti di tutta la Sardegna e successivamente depurata per essere restituita all’ambiente.

Abbanoa spende di meno garantendo il doppio dei servizi delle gestioni passate: i costi operativi di questa immensa industria dell’acqua sono pari a 200 milioni di euro mentre nel 2002 le precedenti gestioni avevano costi operativi di 177,7 milioni di euro. Importo che, adeguato all’inflazione, è pari agli attuali 220 milioni di euro.

Nonostante una congiuntura economica ancora sfavorevole per l’intera economia della Sardegna, la politica industriale fin qui seguita da Abbanoa ha consentito di ottenere risultati positivi sul fronte degli investimenti nel settore idrico: nel corso del 2016 sono aumentati di oltre 33 milioni. Le migliorie sui depuratori sono cresciute di 5 milioni; quelle sui potabilizzatori di oltre 3 milioni; quelle su condutture e opere fognarie di quasi 6 milioni; quelle su condutture e opere idriche di quasi 14 milioni.

Nel corso del 2016 l’azienda ha consolidato l’utilizzo della metodologia della balanced scorecard che ha consentito alle varie strutture aziendali di operare per processi e per progetti in una logica di costante miglioramento. L’esecuzione di piani di azione rispondenti agli obiettivi strategici approvati dalla Direzione generale, interpretati e tradotti proprio dalla metodologia della balanced scorecard, ha consentito una programmazione e un monitoraggio costante e dettagliato dell’avanzamento dei piani di azione stessi.

L’azienda ha puntato sulla digitalizzazione e sulle nuove tecnologie. Sul fronte delle letture, Abbanoa ha rivoluzionato completamente la rilevazione dei consumi delle utenze. Dopo aver introdotto le letture certificate tramite palmari elettronici e la fatturazione esclusivamente a saldo (salvo i casi di contatori interni alle abitazioni) trimestrale nei grandi centri e quadrimestrale in tutti gli altri Comuni, il 2016 segna l’aumento delle letture certificate da fotografia, che ha consentito la riduzione del quantitativo di letture con verbale per l’avvio dell’importante progetto di digitalizzazione – Work Force management. Le letture certificate sono passate da 2.048.304 (2015) a 2.398.422 (2016). Di notevole importanza è anche il dato sui nuovi contatori installati: dagli 85.457 del 2015 si è passati ai 96.846 del 2016.

Importante anche il risultato ottenuto sul fronte dei debiti. Gli oneri con il sistema bancario sono scesi: dagli 82.260.770 milioni nel 2015 a 69.040.741 nel 2016, con una differenza di oltre 13 milioni. Drastico taglio anche ai debiti con i fornitori: si è passati da 159,6 milioni di euro nel 2015 a 137,9 milioni al 31 dicembre 2016 con una differenza di oltre 21 milioni di euro.