23 November, 2024
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A distanza di due settimane dallo spaventoso incendio di Monteponi, le fiamme hanno riportato il terrore questo pomeriggio nel Sulcis Iglesiente, nelle campagne di Villamassargia, Musei e Domusnovas. Alimentate dal caldo e dal forte vento, le fiamme hanno raggiunto i cortili di alcune abitazioni. Per spegnerle, sono intervenuti vigili del fuoco di Cagliari e dei distaccamenti di Sanluri e Iglesias, uomini del Corpo forestale e della Protezione civile. Alcune abitazioni sono state evacuate per ragioni di sicurezza.
L’incendio potrebbe essere di origine dolosa.

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Il colombiano Rigoberto Uran Uran (Cannondale-Drapac) ha vinto al fotofinish sul francese Warren Barguil la 9ª tappa del Tour de France, da Nantua a Chambery di 181.5 km, la tappa più temuta, con ben sei gran premi della montagna, tre di prima categoria. Chris Froome, classificato al terzo posto nello sprint tra i sei corridori superstiti della severissima selezione, che ha visto staccarsi Nairo Quintana (giunto a 1’15”) e, soprattutto, Alberto Contador, arrivato al traguardo con 4’19″di ritardo, ha conquistato l’abbuono di 4″ ed ha conservato la maglia gialla, portando a 18″ il vantaggio sul primo inseguitore che è ora Fabio Aru (Astana), giunto quinto, dopo il ritiro del gallese Geraint Thomas, vicecapitano del Team Sky, costretto al ritiro dopo una caduta verificatasi a circa 100 chilometri dal traguardo. Al quarto posto si è classificato Romain Bardet.

Fabio Aru avrebbe voluto tentare di vincere o, comunque, di strappare degli abbuoni per la classifica, potendo contare, unico tra i 6 fuggitivi, della presenza di un compagno di squadra, il 32enne danese Jakob Fuglsang, ma quest’ultimo anziché fare gioco di squadra a vantaggio di Fabio Aru, capitano del team Astana, ha cercato la vittoria, finendo con l’arrivare sesto, davanti al compagno di squadra.

Un altro dei favoriti per la vittoria finale, Richie Porte, è stato costretto al ritiro dopo una caduta rovinosa verificatasi nella discesa successiva all’ultimo gran premio della montagna, nella quale ha trascinato Daniel Martin che è riuscito però a rialzarsi e a ripartire, portando al termine la tappa. Una sola tappa, dunque, a poco più di un terzo della corsa, ha eliminato ben 4 dei “papabili” per la vittoria finale: Geraint Thomas e Richie Porte (ritirati), Nairo Quintana ed Alberto Contador, già pesantemente attardati.

Fabio Aru è parso in splendida forma, attaccando a più riprese e difendendosi sulla salita finale, quando Chris Froome ha tentato più volte di staccare tutti ed il campione di Villacidro ha perso un paio di volte qualche decina di metri, riuscendo sempre a rientrare sui migliori.

Domani è in programma il primo giorno di riposo del Tour 2017.

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Un documentario per ricordare la lotta di Pratobello, l’incontro con una autrice emergente della letteratura italiana come Alessia Gazzola, frammenti di storia della Barbagia di Seulo e un laboratorio di creatività per i più piccoli. Da lunedì 10 a mercoledì 12 luglio, lo Street Book Festival di Dolianova propone una offerta variegata di incontri e appuntamenti.

Si parte lunedì 10, alle 18.00, al Giardino della Biblioteca con il laboratorio “Materiali e mani”, curato da Cemea e rivolto a ai bambini tra i tre e i sei anni. Alle 21.30, ci si sposta alla Villa De Villa per la proiezione del docufilm “Sa Lota – Pratobello, Orgosolo 1969” e incontrare una delle autrici, Maria Bassu.

“Un po’ di follia in primavera” è invece il titolo del romanzo scritto per Longanesi da Alessia Gazzola, conosciuta dal grande pubblico per essere l’autrice della serie tv “L’allieva”, e che verrà intervistata martedì 11, alle 21.30, alla Villa De Villa da Sonia Soriga.

Mercoledì 12 luglio la Sardegna torna protagonista: alle 21.30, al Giardino della Biblioteca Gino Ghiani, presenterà il suo libro “Buconis de storia de sa Barbagia de Seulu” (Edizioni Domus De Janas).

“Sa Lota” Pratobello – Orgosolo 1969”, è un documentario scritto e diretto da Maria Bassu e Francesca Ziccheddu che ricostruisce la rivolta e la lotta vittoriosa di Pratobello, avvenuta a Orgosolo nel 1969, quando l’intera popolazione, compresi vecchi e bambini, invase e occupò pacificamente ma in modo risoluto l’area del territorio comunale, già soggetta ad esercitazioni militari, che lo Stato italiano intendeva trasformare in un poligono permanente. La lotta viene dunque raccontata attraverso una serie di interviste ai protagonisti di quei giorni. Alla proiezione seguirà l’incontro con il pubblico con una delle autrici, Maria Bassu. Appuntamento lunedì 10, alle 21.30, alla Villa De Villa.

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La Giunta comunale di Giba nella seduta del 5 luglio scorso ha annullato la delibera n° 40 del 7 giugno 2017 avente per oggetto “Approvazione dello schema di rendiconto della gestione 2016 ed approvazione della relazione illustrativa della Giunta comunale al rendiconto della gestione 2016”, per «violazione di legge», in quanto «è stata pubblicata all’Albo Pretorio il 26 giugno 2017, oltre i dieci giorni previsti dall’art. 37 della legge regionale 4 febbraio 2016 n. 2, come da segnalazione avanzata dai consiglieri di minoranza in data 03.07.207».

Il 3 luglio scorso i quattro consiglieri di minoranza Mario Camboni, Learco Fois, Giacinto Granella e Roberto Zanda, avevano sollevato l’irregolarità, presentando alla segretaria del comune di Giba e al prefetto di Cagliari, una richiesta di verifica della validità ed efficacia della delibera della Giunta del comune di Giba n° 40 del 7 giugno 2017, sulla base di quanto previsto dal controllo sugli atti degli Enti locali dalla legge regionale 22 aprile 2002, in quanto pubblicata dopo 19 giorni e quindi in palese violazione rispetto a quanto previsto dall’art. 37 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2. Di conseguenza, hanno chiesto alla segretaria comunale «la trasmissione al Servizio degli enti locali competente per territorio, degli atti contenuti e degli allegati in essi contenuti o richiamati», e «la sospensione dell’efficacia dell’atto e degli eventuali atti consequenziali adottati, sino all’emissione del provvedimento del Direttore del Servizio degli enti locali competente per territorio».

La Giunta ha preso atto della fondatezza della richiesta arrivata dai quattro consiglieri di minoranza e – come indicato sopra – ha annullato la delibera per «violazione di legge».

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Il 26 giugno 1950 l’uscita di strada, con conseguente ribaltamento, del camion che li trasportava aveva portato alla morte di 16 lavoratori dell’ERLAAS (quasi tutti di Gonnesa). Nel 1951 nel luogo dell’incidente era stato eretto un monumento con i nomi dei 16 caduti. Il monumento era posto in una posizione assolutamente mal raggiungibile, per cui nel 1995, in coincidenza con la rievocazione storica della campagna antianofelica in Sardegna fatta dal Rotary Club di Iglesias, i rotariani avevano provveduto prima a ripulire ed a sistemare il monumento ed in seguito a spostarlo in una posizione più idonea, a fianco della S.S. 126, in corrispondenza del bivio per Is Serafinis (comune di Carbonia). A fianco del monumento era stato posto dal Rotary di Iglesias un cippo commemorativo, opera dello scultore Stefano Cherchi.

Da allora il Rotary Club ha provveduto costantemente a tenere pulito il monumento ed a ricordare i caduti. Recentemente la commemorazione dei 16 caduti era stata fatta dalle istituzioni. Quest’anno, anche per alcuni malintesi, il 26 giugno nessuno aveva provveduto a commemorare i caduti e pertanto il Rotary Club di Iglesias, sia pure in ritardo, si è nuovamente fatto carico della commemorazione.

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Identità, territorio, radici. È questo che i giurati della quarta edizione del concorso enologico Wine and Sardinia ricercano in questo fine settimana a Sorgono, dove sono riuniti per gli assaggi dei campioni di rossi e bianchi arrivati da tutta la Sardegna.

Top secret i nomi delle aziende partecipanti, i cui campioni sono degustati in rigoroso anonimato, ma l’organizzazione, la Pro Loco di Sorgono, assicura che quest’anno il numero delle cantine è in crescita, segno che il concorso si sta affermando nel panorama sardo delle competizioni più attente alla promozione del made in Sardinia nel mondo attraverso una accurata selezione dei vini che raccontano meglio la Sardegna con le suggestioni dei loro sapori.

«Abbiamo assaggiato vini interessanti che, da esterni, abbiamo identificato come rappresentativi della regione, fatti con uve del territorio» commenta il presidente della giuria, Flavio Faliva, agronomo, enologo e direttore tecnico di Cà del Vént Società Agricola srl, Campiani di Cellatica, in provincia di Brescia, che auspica un continuo miglioramento in questo senso attraverso quello che definisce un «aumento di tipicità nei profumi e nei sapori di questa terra che in questo fine settimana ci sta dando tanto».

Sulla stessa scia Marco Pozzali, veterano della Commissione di Wine and Sardinia, giornalista e sommelier, per 11 anni nel Gruppo Food è stato caporedattore e condirettore di riviste a diffusione nazionale di enogastronomia: «Nel complesso le degustazioni sono andate bene – spiega – cercavamo quel radicamento ai luoghi, quindi all’Isola, che potessero rappresentare  anche fuori dalla Sardegna i vini qui prodotti».

L’invito della Commissione ai produttori è di proseguire su questa linea, senza cedere alle lusinghe di un mercato che tende a omologare i vini, ma accogliere una sfida che alla lunga sarà più premiante: quella di produrre vini che sappiano far parlare un territorio, la sua cultura e la sua anima.

Per scoprire chi vincerà questa scommessa bisognerà aspettare a ottobre: come di consueto  infatti le premiazioni si terranno a Sorgono  a ottobre 2017 nell’ambito del quarto Salone dei vini sardi Wine and Sardinia in concomitanza con le manifestazioni dell’Autunno in Barbagia.

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Proseguono nel cortile interno del Conservatorio di Cagliari i concerti di “Notturni di note”, gli appuntamenti sotto le stelle con alcune tra le più belle partiture del repertorio pianistico suonate dai migliori allievi delle classi di pianoforte e musica da camera.

Martedì 11 luglio, alle 21.30, sarà la volta delle pianiste Sabrina Piras e Vanessa Loi che proporranno un concerto incentrato su musiche di Mozart, Chopin e Beethoven.

Ingresso 5 euro.

Notturni di Note è curato dalle docenti Elisabetta Dessì ed Aurora Cogliandro.

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La prossima, sarà la settimana della riforma ospedaliera, con la commissione Salute che inizierà a votare la riorganizzazione sanitaria varata dalla Giunta Pigliaru. Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia e vice presidente della commissione, ha inondato la stessa con oltre mille emendamenti. «Con il gruppo di Forza Italia – spiega Edoardo Tocco – abbiamo esaminato i punti critici della riforma». Diverse le modifiche formulate, anche in base ai sopralluoghi nelle diverse strutture sanitarie disseminate in Sardegna. «Si comincia dal punto nascita dell’ospedale Merlo de La Maddalena – aggiunge Edoardo Tocco -. Riteniamo assurda la cancellazione del complesso, considerate le difficoltà nei collegamenti con il resto dell’Isola. E’ una riorganizzazione che produce effetti devastanti sulle aree periferiche della Sardegna, con il ridimensionamento e la sforbiciata delle eccellenze sanitarie da Isili a Muravera, sino a Sorgono e Lanusei. E’ palese si vogliano sottrarre i servizi essenziali ai territori. Sarà poi indispensabile che il disegno normativo possa tenere in considerazione le esigenze del personale e le nuove misure per il potenziamento dell’organico in diversi reparti- Pensiamo sia indispensabile un ulteriore esame – conclude Edoardo Tocco – per scongiurare che molte strutture vengano demolite da una riforma senza criteri logici e razionali».

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L’Associazione Folkloristica “Santa Maria” di Flumentepido ha organizzato IX edizione della Rassegna folkloristica “BALLUS IN PRATZA” che si svolgerà a Cortoghiana, in Piazza Circoscrizione, il prossimo 22 luglio, dalle ore 21.00 circa.

Programma della manifestazione:

Ore 20.30: degustazione prodotti tipici locali;

Ore 21.00 circa: balli della tradizione isolana eseguiti dalle seguenti Associazioni:

– Gruppo Folk “Luciano Loi” di Giba;

– Gruppo Folk “Tamuli” di Macomer;

– Gruppo Folk “Tradizioni Popolari di Biddobrana” di Villaurbana.

A seguire balli sardi in piazza per tutti eseguiti dalla formazione “BALLUS DE PRAZZA” con Bruno Camedda (fisarmonica), Asael Camedda (chitarra), Gianmichele Lai (voce) e Peppino Bande (organetto).

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Tumori alla tiroide, il Policlinico è ai vertici della sanità Italiana. Secondo la classifica stilata dal sito “Dove e Come mi curo”, la Chirurgia Generale e Endocrinologia della Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari è  tra le migliori quattro strutture della nazione, con oltre 400 interventi l’anno.

I tumori alla tiroide sono piuttosto comuni e vengono trattati chirurgicamente con l’obiettivo di asportare la ghiandola e i linfonodi coinvolti.

L’unità operativa complessa di Chirurgia Generale ed Endocrina, diretta dal professor Angelo Nicolosi e dal suo collaboratore professor Piergiorgio Calò, è centro di riferimento di chirurgia della tiroide accreditato dalla U.E.C. (Club delle U.E.C. – Associazione delle Unità di Endocrinochirurgia Italiane).

Il reparto effettua 1.273 ricoveri ordinari in un anno e 393 Day Hospital per un totale di 1.177 interventi chirurgici (dati del 2016). L’unità operativa, oltre a occuparsi di Chirurgia generale e partecipare al circuito delle urgenze cittadine, si occupa in maniera elettiva del trattamento chirurgico delle principali malattie endocrine, in particolare della tiroide, delle paratiroidi e del surrene. In particolare nel 2016 sono stati effettuati circa 300 interventi sulla tiroide (ma negli anni precedenti si è spesso superato il numero di 400 arrivando sino a 457 interventi per anno), oltre a 25 interventi sulle paratiroidi.

Di rilievo anche l’attività scientifica e di ricerca sul carcinoma tiroideo testimoniata da articoli sulle principali riviste internazionali con elevato impact factor come Surgery, European Journal of Surgical Oncology, Endocrine, World Journal of Surgical Oncology e International Journal of Surgery; importanti anche le collaborazioni nazionali ed internazionali con l’Università Cattolica del Sacro Cuore/Policlinico Gemelli, la II Università di Napoli, la Università La Sapienza di Roma e la Boston University School of Medicine/Boston Medical Center, Boston (USA).

Questo importante traguardo dimostra l’eccellenza alla quale punta l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, che lavora quotidianamente con l’obiettivo di offrire i migliori trattamenti ed essere punto di riferimento nella sanità sarda.