23 November, 2024
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Il sindaco Paola Massidda ha emesso un’ordinanza, secondo la quale i titolari di pubblici esercizi che organizzano nel periodo estivo intrattenimenti all’aperto (es. piano bar, disco-bar) dovranno rispettare i seguenti orari per le emissioni sonore: dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo. L’obiettivo è favorire gli spettacoli all’aperto ed i piccoli intrattenimenti organizzati dai titolari dei pubblici esercizi, contenendo però i rischi derivanti dall’inquinamento acustico.

L’ordinanza, entrata in vigore il 5 luglio, durerà fino al 16 settembre.

«In questo modo – ha spiegato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda –, possiamo garantire il giusto equilibrio tra le esigenze dei gestori di pubblici esercizi che organizzano spettacoli all’aperto e le richieste dei cittadini residenti nelle aree interessate, i quali vogliono riposare serenamente nelle ore notturne. Intendiamo garantire i diritti di tutti e l’ordinanza emanata è proprio il risultato di tale mediazione. Il nostro obiettivo è incrementare l’occupazione nel settore delle attività produttive cittadine, far sì che i cittadini possano fruire il più possibile degli spettacoli di intrattenimento all’aperto, contenere il fenomeno del pendolarismo notturno verso altre località, eliminando nel contempo qualsiasi elemento di disturbo e di disagio per i cittadini in termini di inquinamento acustico.»

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Domenica 9 luglio, dalle ore 11.00, nell’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu va in scena la prima edizione di “Tattoo Mine Convention”,  la manifestazione dedicata al mondo del tatuaggio, organizzata da Eugenia Corpino e Luigi Lorrai, con il patrocinio del comune di Carbonia.  Una manifestazione che riveste grande interesse, soprattutto alla luce della notevole diffusione che sta avendo la pratica della tatuazione tra i giovani del nostro territorio.

«Si tratta della prima edizione in assoluto della “Tattoo Mine Convention”. Un incontro all’avanguardia, che sicuramente incuriosirà le fasce più giovani della popolazione di Carbonia e dell’intero territorio del Sulcis Iglesiente», ha spiegato il sindaco di Carbonia Paola Massidda.

L’evento si svolgerà in due zone distinte ma collegate tra loro: nella zona al chiuso ci saranno circa 30 tatuatori, provenienti da tutta la Sardegna. Nella zona all’aperto, a partire dalle ore 17.00, verrà allestito un palco dove si esibiranno diversi gruppi musicali. Sarà una lunga kermesse che si protrarrà fino a tarda notte.

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Lunedì 10 luglio, alle 19.00, la sede della Fondazione di Sardegna – via San Salvatore da Horta, n. 2, Cagliari – ospita la presentazione del volume di Paolo Mancosu “Živago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak”. Ordinario di Filosofia e direttore di dipartimento all’Università della California, Berkeley, il professor Mancuso insegna Logica e Filosofia della matematica. La serata, organizzata con il supporto della Fondazione di Sardegna, è condotta da Luciano Marrocu, storico, scrittore e docente dell’ateneo di Cagliari. Ordinario di storia contemporanea, il professor Marroccu fa capo al dipartimento di Storia, beni Culturali e territorio, facoltà di Studi umanistici.

Edito da Feltrinelli in italiano nel 2015, Živago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak”, è stato scritto da Paolo Mancosu sessant’anni dopo la pubblicazione dell’opera di Boris Pasternak. Lo scrittore ricostruisce i retroscena di quell’avventura editoriale e culturale, politica e diplomatica, individuale e collettiva, riportando alla luce un intrigo internazionale che vide coinvolti spie e intellettuali, politici e governi di molti paesi. L’Unione Sovietica non voleva che quel libro fosse pubblicato. Il partito comunista italiano esercitava le sue pressioni allineandosi con Mosca. Giangiacomo Feltrinelli organizzava la sua personale controffensiva mobilitando un gruppo di editori internazionali di primissimo piano a sostegno della propria impresa, una sfida visionaria alla censura sovietica destinata a incontrare uno strepitoso successo di pubblico mai visto nella storia dell’editoria. Paolo Mancosu ricostruisce la vicenda con un monumentale lavoro d’archivio che per la prima volta raccoglie e pubblica sistematicamente documenti finora inediti, dal carteggio completo tra Boris Pasternak (che avrà il premio Nobel) e Giangiacomo Feltrinelli alle carte segrete, solo recentemente derubricate, che dimostrano il ruolo svolto nella vicenda dal Kgb e dalla Cia. In breve, un romanzo sul romanzo. Ma soprattutto, un’avventura mozzafiato.

Originario di Oristano, 57 anni, Paolo Mancuso si laurea alla Cattolica di Milano in Logica matematica con 110 e lode. Si forma a Stanford (dottorato) e all’Istituto Steklov dell’Accademia delle Scienze di Mosca. A seguire, Oxford, Yale e nel 1995 Berkeley. Il professore è ordinario dal 2006. Compie ricerche in Germania (Berlino), Francia, Stati Uniti,  Baltimora e Princeton. È membro dell’Institut d’histoire et de philosophie des sciences del Cnrs e professore invitato all’Ècole Normale Superieure (Parigi), della Scuola Normale (Pisa) e della Ludwig-Maximilians-Universität (Monaco di Baviera). Ha tenuto circa duecento conferenze in più di trenta Paesi. Tra questi, Russia, Giappone, Brasile, Argentina.

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Il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha revocato l’ordinanza n° 102 firmata mercoledì 5 luglio che vietava l’utilizzo dell’acqua in distribuzione in città, comprese le frazioni di Nebida, San Giovanni Miniera, Bindua, Monte Agruxiau, Loc. Sa Stoia, per gli usi potabili ed alimentari. Lo stesso provvedimento dichiarava l’acqua in distribuzione nella città di Iglesias e nelle le frazioni non idonea al consumo umano.

La decisione è stata presa dopo che una nota della Regione Sardegna – ATS (Azienda Tutela Salute) Dipartimento di prevenzione – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ha evidenziato che le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato il 5 luglio a Iglesias presso il punto idrico di via Cagliari, sono risultate conformi agli standards di qualità previsti dal D.lgs.vo 31/2001 per il parametro relativo al piombo. L’acqua ha ricevuto un giudizio di idoneità al consumo umano.

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L’estate teuladina, già fitta di eventi, sarà arricchita quest’anno da otto appuntamenti a tema organizzati dall’Istituto “Taddeo Cossu” e finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna con la legge regionale 6/2016.

“Torraus a scola”: questo il titolo degli interessanti incontri su temi di cultura sarda, ospitati tra il 10 luglio e il 30 agosto dalla biblioteca della Scuola secondaria di Teulada e condotti da Guido Cadoni.

Gli incontri, pensati come occasione di sensibilizzazione delle famiglie di Teulada e Sant’Anna Arresi sull’utilizzo del sardo a scuola, accompagnano i corsi realizzati anche quest’anno con l’uso veicolare della lingua sarda in tutti gli ordini di scuola.

La scuola sperimenta per la prima volta l’apertura estiva e serale (nel dopo cena, dalle 21.00 in poi). Gli incontri sono aperti alla partecipazione di tutti gli interessati: chi passa per Teulada sarà il benvenuto!

 

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E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di ottanta posti di commissario del ruolo dei commissari della Polizia di Stato, con scadenza di presentazione della domanda il 3 agosto e aperto ai cittadini italiani in possesso dei seguenti requisiti: 

a) cittadinanza italiana; 

b) godimento dei diritti civili e politici; 

c) possesso delle qualità morali e di condotta 

d) non aver compiuto il 32° anno di età 

e) aver conseguito uno dei seguenti titoli di laurea: 

1) classe delle lauree magistrali in: 

– giurisprudenza (LMG/01); 

– scienze dell’economia (LM-56); 

– scienze della politica (LM-62); 

– scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63); 

– scienze economico-aziendali (LM-77);

2) classe delle lauree specialistiche in: 

– giurisprudenza (22/S); 

– scienze dell’economia (64/S); 

– scienze della politica (70/S); 

– scienze delle pubbliche amministrazioni (71/S); 

– scienze economico-aziendali (84/S); 

– teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S).

Nel caso di diploma…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/commissari_polizia2017.html .

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Si è concluso sabato primo luglio con uno spettacolare e travolgente concerto, a Sant’Antioco, il seminario di musica, canto e danze popolari per 120 allievi di “Mare e miniere” .

Il corso ha offerto a tutti un’imperdibile occasione per una vacanza studio in un territorio ricco di storia e bellezze naturali.

La location dove si sono esibiti, il giardino della musica, ha sicuramente esaltato il tutto facendo, con le sue rocce, una cornice naturale a canti popolari e a musiche e danze proprie di una tradizione forte ed importante nel tempo.

L’emozione dei coristi e dei solisti che si sono esibiti ora in dolci melodie, ora in canti allegri, era la stessa che veniva recepita dal pubblico che non ha risparmiato applausi durante tutta la serata.

Anche la musica, seppur a volte priva di parole, ha magicamente coinvolto tutti creando un’atmosfera particolare che solo arte e natura sanno creare.

Al termine della serata, maestri ed allievi hanno condiviso musica e parole dell’ultimo brano, cantando e suonando insieme, dando un’immagine ampia di quel che è capace di fare la musica…travolgere e coinvolgere in un unico vortice emozionale.

Quest’anno la manifestazione “Mare e miniere” compie dieci anni, un decennio di laboratori e concerti, di incontri e confronti, di scoperte e conferme…di ricerca delle vere espressioni dell’animo profondo dei popoli.

Radici linguistiche, storiche e culturali che, attraverso la musica, viaggiano per comprendere il mondo attuale.

Conoscere il passato per capire il presente, che lo si faccia leggendo o cantando, rappresenta sempre la chiave di volta.

Nadia Pische

        

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Quest’estate clienti, turisti e residenti avranno a disposizione due incantevoli percorsi creati da Sardegna Resorts, in collaborazione con il Consorzio Costa Smeralda e il Pevero Golf Club, appositamente per chi ama il fitness, la natura e la Costa Smeralda.

Mario Ferraro, amministratore delegato del Gruppo Smeralda Holding, capofila di Sardegna Resorts e Pevero Golf Club e vice presidente del Consorzio Costa Smeralda presenta la novità della stagione estiva 2017: «La realizzazione del Pevero Health Trail rientra nella nostra visione di valorizzazione del territorio in cui la sostenibilità ambientale è il presupposto imprescindibile dell’ampio piano industriale di cui fa parte – spiega Mario Ferraro -. Gli itinerari che abbiamo ideato sono i percorsi salute della Costa Smeralda, unici per le bellezze naturali che attraversano, per la scelta dei materiali, per la qualità e la selezione delle dotazioni. Chiunque li frequenti ritroverà lo stesso livello qualitativo di tutte le nostre strutture: Pevero Health Trail è un servizio che, oltre ad ampliare l’offerta di intrattenimento, rappresenta un invito a visitare la Costa Smeralda anche fuori stagione, dato che le attività previste nei percorsi sono praticate generalmente in primavera e in autunno».

Pevero Health Trail è formato da due percorsi (con una segnaletica distinta, gialla per quello Energy e rossa per quello Relax) che si snodano tra le aree del Pevero e di Romazzino fino a lambire le baie di Porto Liccia e del Grande Pevero. Gli ingressi sono quattro, tutti in corrispondenza di aree di sosta raggiungibili in auto: Club House del Pevero Golf Club, Spiaggia del Grande Pevero (utilizzando l’accesso e i parcheggi del Piccolo Pevero), Piccolo Romazzino e Romazzino, accedendo tramite il parcheggio posto dopo l’hotel in zona Porto Liccia. «Il progetto rientra nel Piano strategico con il quale il Consorzio Costa Smeralda intende sviluppare un’offerta di maggior valore per i consorziati e i visitatori, un’alternativa al solo turismo balneare, con l’obiettivo di allungare la stagione – conferma Mario Ferraro -. In quest’ottica il Consorzio Costa Smeralda ha organizzato un calendario di eventi che inizia ad aprile e si conclude a metà ottobre». Il taglio del nastro all’ingresso di uno dei percorsi davanti al Pevero Golf Club si è svolto alla presenza del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, insieme alla giunta comunale al gran completo e a tutta la maggioranza consiliare. Insieme alle autorità civili e militari, Mario Ferraro, amministratore delegato del Gruppo Smeralda Holding e vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda ed il presidente del Consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico e Marco Maria Berio, direttore del Pevero Golf Club.

«Il progetto è una perfetta sintesi tra natura, sport e benessere per rispondere alla sempre crescente domanda del target salutista mondiale anche in vacanza – spiega Marco Maria Berio, direttore del Pevero Golf Club -. Creiamo in questo modo anche delle opportunità per far conoscere la macchia mediterranea e le bellezze naturalistiche di questo magnifico territorio.»

 

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La segreteria nazionale del Partito Democratico, per il tramite di Matteo Ricci, Responsabile del Dipartimento Autonomie ed Enti Locali, fa propria l’istanza presentata da 52 segretari provinciali del Pd che sollecitano l’impegno dei propri rappresentanti governativi e parlamentari nel trovare soluzioni idonee a porre rimedio all’insostenibile carenza di risorse finanziarie in cui versano le Province di tutta Italia.

Nel documento è presente anche un richiamo specifico agli Enti intermedi delle Regioni a Statuto speciale, il cui inserimento è stato richiesto dai Segretari Provinciali del PD della Sardegna: Daniela Forma (Nuoro), Gian Piero Cordedda (Sassari), Daniele Reginali (Sulcis Iglesiente), Stefano Musanti (Medio Campidano), Tomaso Visicale (Olbia), Davide Burchi (Ogliastra), Francesco Lilliu (Cagliari) ed Alessio Mandis (Oristano).

«La richiesta di impegno sul fronte delle Province – dichiarano i segretari provinciali del Partito Democratico – è stata formalizzata nell’incontro convocato a Roma dal responsabile Enti locali della segreteria nazionale per il 6 di luglio.»

In tale sede, unitamente alle questioni prettamente interne del partito, i segretari provinciali del Pd hanno rappresentato la situazione di difficoltà nella quale versano i rispettivi Enti intermedi e hanno sottolineato come questa si traduca in maniera sempre più visibile in disservizi per tutti i cittadini.

«Risulta fondamentale – proseguono i segretari provinciali del Partito democratico – garantire maggiore sicurezza sulla viabilità secondaria, adeguate manutenzioni per le Scuole superiori e per la cura del territorio. Per poter raggiungere questo obiettivo, le Province Italiane devono essere messe nelle condizioni di poter chiudere in equilibrio i loro Bilanci per il 2017 e gli anni successivi.»

«Per queste ragioni – sottolineano ancora i segretari provinciali del Pd – abbiamo richiesto e ottenuto dalla segreteria nazionale del Partito Democratico un impegno preciso da parte dei nostri rappresentanti nel Governo.»

«Accogliamo pertanto favorevolmente – concludono i segretari provinciali del Partito Democratico – l’impegno del Governo, su dichiarazione della sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Elena Boschi, a garantire ulteriori 100 milioni di euro alle Province e alle città metropolitane per far fronte alla delicata situazione finanziaria nella quale versano. Tali risorse aiuteranno i nostri Enti Intermedi a garantire il rispetto dei diritti essenziali dei cittadini dei nostri territori.»

 

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Impianti spinti oltre le loro potenzialità, processi di potabilizzazione adattati alla domanda crescente (aumento consumi dovuti all’estate) e alla scarsa qualità dell’acqua in arrivo, sorveglianza massima sui dosaggi dei reagenti. L’estate è il momento di massimo sforzo per Abbanoa, che in Sardegna gestisce oltre 40 potabilizzatori, vere “fabbriche dell’acqua” proprio perché – in mancanza di acque sotterranee – trattano per l’85 la risorsa proveniente dagli invasi rendendola potabile. Uno sforzo che si traduce in operatività h24 e presidio costante degli impianti e della rete di distribuzione con uomini e mezzi sparsi sui territori.

Da un lato il boom di presenze turistiche e quindi l’aumento esponenziale dei consumi, dall’altro la qualità dell’acqua, condizionata dai bassi livelli dei bacini (più si pesca sul fondo e più l’acqua è di cattiva qualità). Un mix deleterio che spinge il Gestore ad avviare piani emergenziali che riguardano tutti gli impianti dell’Isola. Sulla base dei dati resi noti dall’Assessorato al Turismo della Regione, il 2016 ha generato 13 milioni e mezzo di presenze nelle strutture ricettive. Nel 2016 Abbanoa ha quindi fatto fronte a un fabbisogno enorme: un trend di presenze record che secondo le previsioni verrà addirittura superato dai dati 2017.

«Aumenti generalizzati dei consumi dovuti alle presenze turistiche, una pessima condizione dell’acqua, unita a condizioni climatiche eccezionali hanno richiesto un impegno tecnico-organizzativo straordinario per affrontare l’onda d’urto estiva che quest’anno è arrivata in anticipo rispetto agli anni scorsi – spiega l’amministratore Unico Alessandro Ramazzotti -. Stiamo garantendo un impegno enorme in condizioni difficilissime. Non tutti sanno che il periodo siccitoso peggiora notevolmente l’acqua degli invasi rendendo sempre più difficile la produzione di acqua potabile. Questo, unito all’aumento dei consumi, ci costringe  a spingere oltre le loro potenzialità i nostri impianti, già oggi vecchi e sottodimensionati. Impiegare nuove tecnologie di trattamento e adottare tecniche di gestione degli impianti che ottimizzassero il funzionamento è stata la strada scelta dal Gestore: oggi gli impianti maggiori della Sardegna sono stati efficientati e, proprio in virtù degli interventi di manutenzione effettuati, possono essere spinti oltre le loro potenzialità».

La stagione 2017 fa presagire un boom di vacanzieri addirittura maggiore rispetto al 2016. Una condizione che già Abbanoa riscontra sul fronte dei consumi: paragonando i dati sull’erogazione di acqua potabile è evidente una richiesta che già al momento va oltre quella dello scorso anno.

Dai primi monitoraggi è già possibile evidenziare variazioni tendenziali nell’ordine di un +10%. Gli impianti di potabilizzazione al servizio delle zone costiere hanno aumentato la produzione di acqua potabile distribuita in rete in virtù della domanda crescente (aumento dei consumi). In Gallura l’impianto dell’Agnata (che alimenta Arzachena, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Monti, Sant’Antonio, e Telti) ha registrato un aumentato del 9 per cento rispetto all’anno scorso. Si è già attestato al 7 per cento l’aumento per l’altro potabilizzatore al servizio della Sardegna nord-orientale, Pedra Majore (La Maddalena, Palau, Santa Teresa, Trinità d’Agultu, Badesi, Aglientu, Valledoria e Santa Maria Coghinas). Un +17 per cento è stato registrato nei potabilizzatori di Monte Agnese al sevizio di Alghero e in quello di Sarroch che serve anche Villa San Pietro, Pula e fascia costiera fino a Chia, +40% per il potabilizzatore Marfili di Siniscola.

L’aumento delle temperature ha fatto impennare i consumi anche nei centri dell’interno della Sardegna. Il potabilizzatore di Torrei (Tonara, Aritzo, Austis, Belvì, Desulo, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono e Tonara) sta marciando con una produzione aumentata dell’11 per cento mentre quello di Jann’e Ferru (Nuoro, Mamiada, Orgosolo e altri 15 comuni della provincia) ha superato il 10 per cento.

Per quanto riguarda le aree più densamente abitate si registra un +12 per cento di acqua prodotta nel potabilizzatore Truncu Reale (Sassari, Porto Torres e Stintino) e un +3 per cento nell’impianto di Simbirizzi (Cagliari e area metropolitana)

Abbanoa ha intensificato l’attività di potabilizzazione per continuare a garantire acqua di qualità, contestualmente il Gestore ha aumentato i controlli sull’acqua in arrivo agli impianti e in distribuzione nelle reti. Nelle acque dei bacini, già a livelli bassissimi per la siccità, a causa del caldo e della luce proliferano le alghe e microalghe (anche invisibili all’occhio umano) che si stratificano formando un “velo” che non consente all’ossigeno di penetrare negli strati sottostanti. E’ proprio in mancanza di ossigeno che si sviluppano particolari composti che alterano le caratteristiche organolettiche dell’acqua e che richiedono uno sforzo enorme per trasformare fanghiglia in acqua potabile.

L’ultima emergenza ha riguardato l’invaso del Cixerri: a causa del netto peggioramento dell’acqua grezza in arrivo è stato addirittura necessario sospendere la produzione nel potabilizzatore di Sarroch che alimenta l’acquedotto sud-occidentale al servizio di Sarroch, Villa San Pietro, Pula e tutta la fascia costiera fino a Chia. Proprio a causa delle condizioni della risorsa (torbida e altamente maleodorante) l’Enas, Ente acque della Sardegna, ha provveduto a disconnettere il Cixerri e aprire l’alimentazione dall’invaso del Mulargia, che garantisce acqua di migliore qualità. Sebbene la risorsa presente al momento nel potabilizzatore sia migliorata, serviranno però ancora diverse ore per consentire il ricambio dell’acqua nella condotta: già domani la situazione dovrebbe migliorare.

Sono 45 gli impianti attualmente in esercizio (11 al Nord Sardegna; 18 al centro di cui 3 stagionali; 16 nella macroarea Sud), un vero sistema di produzione industriale che garantisce la potabilizzazione e distribuzione delle acque potabili in una regione la cui risorsa proviene per l’85% da laghi artificiali. Uno sforzo che in circostanze come quella attuale richiede livelli di attenzione massima. Grazie alle competenze tecnico-specialistiche e operative del personale, Abbanoa sta comunque garantendo il massimo impegno per ripristinare, laddove necessario, le condizioni ottimali di trattamento e garantire la potabilizzazione dell’acqua. L’operatività nei territori è inoltre garantita dalla presenza costante degli operatori in tutti gli impianti.

Abbanoa gestisce in proprio i potabilizzatori della Sardegna solo dal 2010: l’impianto dell’Agnata, per esempio, è stato il penultimo (maggio 2010) a passare sotto la gestione di Abbanoa.  Dopo l’Agnata, il cerchio si è chiuso con l’impianto di Simbirizzi, al servizio di tutto il cagliaritano.

La produzione dell’acqua potabile è ottenuta dal trattamento nella quasi totalità di acque superficiali, pertanto risente di diversi fattori legati anche alle oscillazioni della richiesta nell’arco dell’anno e alle variazioni climatiche. La Sardegna non ha risorse proprie e deve potabilizzare l’85 per cento dell’acqua immessa in rete, con costi altissimi, resi ancora più gravosi  dal livello di dispersione.

Con le acque di superficie accumulate negli invasi distribuiti nel territorio Abbanoa garantisce  una produzione di risorsa idrica pari a circa 250 milioni di mc d’acqua. Esiste  un minimo prelievo di acque sotterranee che, con esclusione di alcuni sistemi sorgentizi di origine carsica e di alcuni campi pozzi, sono costituiti da oltre un centinaio di piccole sorgenti e pozzi: il prelievo annuo da questo tipo di acque non supera però i 45 milioni di metri cubi e  la loro capacità di produzione è legata agli andamenti climatici.