22 November, 2024
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A una settimana dal passaggio di proprietà, ufficializzato nello studio di un notaio il 19 luglio, dopo l’iscrizione delle squadre ai campionati e la nomina “temporanea” del nuovo Consiglio direttivo (presidente Antonio Desogus, vicepresidente Geppo Contu, segretario Carlo Foti), il Carbonia calcio ha iniziato a definire i quadri tecnici. La prima scelta, com’era prevedibile, è stata la conferma di Andrea Marongiu alla guida della prima squadra per la terza stagione consecutiva. Il tecnico di Gonnesa fin qui ha fatto molto bene, al Carbonia si è trovato bene e non ha avuto difficoltà a trovare l’accordo con la nuova dirigenza per portare avanti il progetto tecnico che due mesi fa ha portato la squadra biancoblu ad un passo dalla promozione in Eccellenza.

Un’altra conferma è quella di Fabio Piras alla guida degli Allievi regionali. Il nuovo direttore sportivo è Ferruccio Atzori. Nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzato l’incarico del direttore generale che dovrebbe essere Stefano Canu e sono già iniziati i contatti per la definizione della rosa della prima squadra.

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Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta ordinaria per venerdì 4 agosto 2017, alle ore 18,30, in 1ª convocazione.

All’ordine del giorno figurano comunicazioni del Sindaco e del Presidente; interrogazioni ed interpellanze; l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2017 ai sensi degli artt. 175, comma 8 e 193 del D.lgs. n. 267/2000; modifica ed integrazione del regolamento comunale per la disciplina della gestione concessione ed alienazione di beni immobili patrimoniali dell’ente approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 14.01.2015; e, infine, l’approvazione del regolamento del Consiglio comunale.

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Anche il capogruppo del Partito democratico Pietro Cocco interviene sulle notizie pervenute ieri dai Ministeri riguardo le questioni industriali di Alcoa e della Portovesme srl.

«Apprendiamo notizie confortanti dell’incontro tenutosi ieri al Mise tra il ministro Calenda, il direttore di Invitalia Arcuri e i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali  sulla conclusione a breve termine della vertenza sul futuro dell’ex stabilimento di Alcoa mediante cessione dell’impianto da Alcoa a Invitalia e da questa a Sider Alloys – dice Pietro Cocco -. Per contro arrivano notizie allarmanti dalla Conferenza dei servizi dell’Ambiente tenutasi a Roma dove, per consentire l’utilizzo provvisorio delle vasche presenti all’interno dello stabilimento della Portovesme srl per lo stoccaggio dei residui di lavorazione, i funzionari del Ministero concedono il nulla osta, mentre i funzionari regionali sostengono una posizione diametralmente opposta e ancora una volta in maniera incomprensibile intendono sottoporre a procedura di Valutazione ambientale l’autorizzazione stessa con la conseguenza che    i tempi necessari ad ottenere la VIA regionale comporterebbero una lungaggine nell’approvazione che rischierebbe di compromettere definitivamente l’attività della fabbrica, unica realtà produttiva ancora attiva nel Sulcis.»

«Fatte salve le prerogative e le competenze dei funzionari, autonome e distinte dalla politica, non si capisce come Amministrazioni pubbliche con competenze analoghe possano arrivare a conclusioni così antitetiche – aggiunge Pietro Cocco -. Non si tratta quindi di una sfida tra chi urla di più per apparire maggiore o migliore difensore di una causa così importante che riguarda tutti indistintamente.»

«Sia pela classe politica che per sindacati e per tutto il territorio del Sulcis, è fondamentale che la fabbrica continui la produzione e che sia garantito ai lavoratori il mantenimento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Pertanto, anche il mio impegno continua ad essere, in queste ore di apprensione e preoccupazione – conclude Pietro Cocco -, finalizzato a facilitare una soluzione in tempi brevi ai problemi tecnici prospettati dai funzionari dell’Assessorato.»

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Prende il via questa sera a Decimomannu “Revivas”, il nuovo grande appuntamento organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Primavera Sulcitana. Il nuovo evento si aggiunge agli altri impostisi con grande successo negli ultimi tre anni, come “Primavera Sulcitana” (itinerante nei Comuni del Sulcis Iglesiente), “Invitas” (a Cagliari) “Fiera del Gusto” (a Cagliari, Iglesias, Olbia e Golfo Aranci) e “Sagra della patata” (a Monastir). Sarà un grande evento anni’ 80 con tutti i disc jockeys che hanno fatto la storia delle discoteche del sud Sardegna fino agli anni ’90: da Sandro Murru a Dario Prefumo, Cesare Monni, Riccardo Maiochetti, Angelo Fraternali, Laca Pescarolo, Fabio Siddi e Chicco Siddi pronti a rispolverare per l’occasione i migliori vinili del periodo. Sarà presente anche un super ospite, una star della musica di calibro internazionale, Tracy Spencer, vincitrice del Festivalbar 1986.

Da oggi a domenica, dalle 19.00 alle 24.00, tanti espositori, ma anche tanti food track provenienti da tutta la penisola e da tutto il mondo. Postazioni greche, argentine, cubane, caraibiche e via dicendo. Senza dimenticare l’ottimo made in Sardinia. 

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Il consigliere regionale Articolo Uno – SDP Luca Pizzuto interviene oggi sulle vertenze Alcoa e Portovesme srl.

«La vertenza riguardante il polo industriale di Portovesme prosegue, con un ambiguo mix di speranze e negatività. Le notizie arrivate ieri, giovedì 27 luglio, fornite dal ministro Carlo Calenda sulla vertenza Alcoa, fanno ben sperare per la riapertura dell’azienda – dice Luca Pizzuto -. Ci sono buone possibilità per la chiusura del contratto di Sviluppo entro settembre e l’avvio delle procedure di cessione dell’impianto. In questo va riconosciuto il costante impegno della Regione e del presidente Pigliaru che sta portando risultati insperati.»

«Sempre ieri sono arrivate, invece, notizie molto preoccupanti riguardanti il futuro della Portovesme srl – aggiunge Luca Pizzuto -. Nel corso della Conferenza dei Servizi a Roma è arrivato il no di alcuni funzionari della Regione all’autorizzazione alla Portovesme srl per l’utilizzo delle vasche interne allo stabilimento per lo smaltimento temporaneo degli scarti di lavorazione. Negare questa soluzione, transitoria, in attesa dei lavori per la nuova discarica di Genna Luas, porrebbe a serio rischio circa 1.200 buste paga. Lascia l’amaro in bocca che su tutti i partecipanti alla Conferenza dei Servizi abbiano dato parere non positivo alcuni funzionari della Regione. Di questo chiederemo conto alla politica e valuteremo le azioni da intraprendere.»

«Ciò che preoccupa di più è che, da diversi anni a questa parte, al centro di ogni singola vertenza gli interessi dei lavoratori vanno in secondo piano a discapito di dinamiche controverse che rispondono sempre di più a perverse regole di mercato – sottolinea ancora Luca Pizzuto –. Un territorio come il nostro, che da sempre ha fatto del diritto dei lavoratori il suo elemento caratterizzante, deve riiniziare a dettare l’agenda del suo sviluppo, senza lasciarsi imbrigliare in tecnocrazie e burocraticismi vari. Il nostro obiettivo – conclude Luca Pizzuto – è il lavoro, la dignità dei lavoratori e la tutela dell’ambiente che non può essere moneta di scambio con il lavoro.»

 

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Con un concerto dal titolo “Il flauto dolce ci mette il becco” domani, sabato 29 luglio, si chiude nel Museo d’arte contemporanea di Calasetta la rassegna “Colori e note”.

L’appuntamento prenderà il via alle 22 quando nella terrazza del Macc si esibirà il duo composto da Giorgio Matteoli (flauto dolce) e Simone Pagani (clavicembalo) che offrirà una serata incentrata sulla letteratura per flauto dolce dal soprano al basso, con brani che spazieranno da autori come Francesco Mancini a Jacob Van Eyck, da Georgh Philipp Telemann a Johann Sebastian Bach.

Organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, sotto la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, “Colori e note” vuole unire musica e arte figurativa per arricchire l’offerta culturale di un centro che in questo periodo dell’anno attira migliaia di visitatori.

“Colori e note” è una anteprima del Festival internazionale di musica da Camera che si svolgerà nello storico Teatro Electra di Iglesias il prossimo autunno.

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Ieri pomeriggio i carabinieri di Sant’Antioco hanno arrestato due giovani per spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di Manuel Cruccas, 19 anni, celibe, disoccupato, con precedenti penali; e di Roberto Notarstefano, 21 anni, disoccupato, con precedenti penali, entrambi di Sant’Antioco.

I due sono stati arrestati in Piazza Italia, dove da alcuni giorni i commercianti e gli abituali frequentatori della piazza si erano rivolti ai carabinieri per segnalare che era diventata il luogo preferito da alcuni giovani del luogo per lo spaccio di sostanze stupefacenti, con grave disagio per tutti.

Sono stati effettuati servizi di osservazione mirati, che hanno confermato che quanto riferito rispondeva a realtà.

Nel primo pomeriggio, i due giovani sono stati sorpresi mentre cedevano una dose di hashish ad un giovane del luogo, per un controvalore di 5 euro. L’acquirente e i due piccoli spacciatori sono stati immediatamente bloccati,

Nella successiva perquisizione dello scooter di Roberto Notarstefano, vero e proprio mezzo di lavoro, sono stati rinvenuti ulteriori 96 grammi di hashish, suddivisi in un pezzo da 54 grammi ed altri 22 pezzi, confezionati in buste di cellophane, del peso complessivo di 43 grammi, un bilancino elettronico e due coltelli con le lame sporche di stupefacente.

La successiva perquisizione domiciliare, ha permesso di rinvenire 640 euro nella casa di Roberto Notarstefano, e materiale per il confezionamento nell’abitazione di Manuel Cruccas. Sostanza stupefacente e materiale rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Carbonia.

Nell’immediato processo per direttissima, i due hanno chiesto i termini a difesa e il processo verrà effettuato il 2 agosto. Nel frattempo, Manuel Cruccas deve firmare in caserma, mentre Roberto Notarstefano si trovano agli arresti domiciliari.

I carabinieri di Sant’Antioco, che proseguono il monitoraggio delle piazze del centro lagunare, hanno ricevuto i ringraziamenti in diretta, mentre bloccavano i due, dalle persone che frequentavano la piazza in quel momento.

 

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Abbanoa, con un utile pari a 8,6 milioni, un fatturato di 396 milioni di euro (+11% rispetto al 2015), investimenti in crescita (+33,85 milioni  rispetto al 2015) e trend degli incassi positivo (che si conferma tale anche nel 2017), si conferma primo soggetto industriale della Sardegna, motore economico e finanziario per le aziende del comparto. Il 2016 è l’anno che senza dubbio testimonia il consolidamento del processo di ristrutturazione e di ampliamento delle attività a favore del cliente: sono stati contenuti i costi a livelli inferiori al 2002 ed è stato raggiunto un margine operativo di esercizio positivo per 81 milioni, con una differenza abissale in rapporto al 2002, quando con la somma delle precedenti gestioni il margine operativo di esercizio risultava negativo per 66,5 milioni di euro.

Impegnata in un salto tecnologico che punta sull’innovazione e l’efficientamento di impianti e reti, Abbanoa rappresenta una realtà caratterizzata da un forte profilo industriale, pronta a cogliere le sfide della quarta rivoluzione industriale, che attraverso l’industria 4.0 porterà alla produzione del tutto automatizzata e interconnessa. Per quanto riguarda il panorama nazionale, il Gestore del servizio idrico integrato della Sardegna è una delle principali società in house del servizio idrico integrato in Italia ed è – con Acquedotto Pugliese e Smat – terza per valore della produzione tra i soggetti pubblici. 

Il bilancio 2016 all’attenzione dell’assemblea degli azionisti oggi, 28 luglio 2017, presenta un risultato d’esercizio chiuso in positivo per 8,6 milioni grazie a una incisiva azione di contenimento dei costi operativi con un’attenta programmazione e monitoraggio dei budget previsti per gli interventi di manutenzione.

Il margine operativo della Società, sottraendo i costi operativi ai ricavi da vendita, è positivo per 81 milioni di euro. Significativo il dato del totale delle gestioni preesistenti alla nascita di Abbanoa, che macinavano un margine operativo negativo di meno 66,5 milioni di euro nel 2002.

Abbanoa gestisce 13mila chilometri di reti, circa 900 impianti di sollevamento, 347 depuratori e 42 potabilizzatori (su un totale di 47, di cui 3 con semplice filtrazione) che nel 2016 hanno prodotto oltre 250 milioni di metri cubi d’acqua potabilizzata, utilizzata dai clienti di tutta la Sardegna e successivamente depurata per essere restituita all’ambiente. Abbanoa spende di meno garantendo il doppio dei servizi delle gestioni passate: i costi operativi di questa immensa industria dell’acqua sono pari a 200 milioni di euro mentre nel 2002 le precedenti gestioni avevano costi operativi di 177,7 milioni di euro. Importo che, adeguato all’inflazione, è pari agli attuali 220 milioni di euro.

Nonostante una congiuntura economica ancora sfavorevole per l’intera economia della Sardegna, la politica industriale fin qui seguita da Abbanoa ha consentito di ottenere risultati positivi sul fronte degli investimenti nel settore idrico: nel corso del 2016 sono aumentati di oltre 33 milioni. Le migliorie sui depuratori sono cresciute di 5 milioni; quelle sui potabilizzatori di oltre 3 milioni; quelle su condutture e opere fognarie di quasi 6 milioni; quelle su condutture e opere idriche di quasi 14 milioni.

Nel corso del 2016 l’azienda ha consolidato l’utilizzo della metodologia della balanced scorecard che ha consentito alle varie strutture aziendali di operare per processi e per progetti in una logica di costante miglioramento. L’esecuzione di piani di azione rispondenti agli obiettivi strategici approvati dalla Direzione generale, interpretati e tradotti proprio dalla metodologia della balanced scorecard, ha consentito una programmazione e un monitoraggio costante e dettagliato dell’avanzamento dei piani di azione stessi.

L’azienda ha puntato sulla digitalizzazione e sulle nuove tecnologie. Sul fronte delle letture, Abbanoa ha rivoluzionato completamente la rilevazione dei consumi delle utenze. Dopo aver introdotto le letture certificate tramite palmari elettronici e la fatturazione esclusivamente a saldo (salvo i casi di contatori interni alle abitazioni) trimestrale nei grandi centri e quadrimestrale in tutti gli altri Comuni, il 2016 segna l’aumento delle letture certificate da fotografia, che ha consentito la riduzione del quantitativo di letture con verbale per l’avvio dell’importante progetto di digitalizzazione – Work Force management. Le letture certificate sono passate da 2.048.304 (2015) a 2.398.422 (2016). Di notevole importanza è anche il dato sui nuovi contatori installati: dagli 85.457 del 2015 si è passati ai 96.846 del 2016.

Importante anche il risultato ottenuto sul fronte dei debiti. Gli oneri con il sistema bancario sono scesi: dagli 82.260.770 milioni nel 2015 a 69.040.741 nel 2016, con una differenza di oltre 13 milioni. Drastico taglio anche ai debiti con i fornitori: si è passati da 159,6 milioni di euro nel 2015 a 137,9 milioni al 31 dicembre 2016 con una differenza di oltre 21 milioni di euro.

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L’Autorità Anticorruzione presieduta da Cantone insieme con l’Autorità Garante dellaconcorrenza e del Mercato hanno indetto ben 4 diversi concorsi per l’assunzione di impiegati e funzionari. Vediamo nello specifico i quattro concorsi indetti dall’Autorità Anticorruzione e l’AGCM. Sono stati pubblicati tutti sulla Gazzetta Ufficiale – Concorsi ed Esami – di martedì 25 luglio e quindi la domanda per la partecipazione dovrà essere effettuata entro e non oltre il 24 agosto.

Le figure ricercate sono:

1) – impiegati in prova, nel ruolo della carriera operativa per lo svolgimento di mansioni nell’area contabile ed economico-statistica;

Possono partecipare a questo bando coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea; sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica;

b) idoneità fisica all’impiego accertata da istituzioni sanitarie pubbliche;

c) diploma di scuola secondaria di secondo grado, di durata quinquennale.

2) – funzionari in prova, nel ruolo della carriera direttiva, per lo svolgimento di mansioni nell’area contabile e nell’area economico-statistica.

Possono partecipare a questo bando coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea; sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica;

b) idoneità fisica all’impiego accertata da istituzioni sanitarie pubbliche;

c) laurea quadriennale o specialistica in economia, scienze statistiche, giurisprudenza, o lauree equipollenti secondo la vigente normativa ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi.

3) – funzionari in prova, per lo svolgimento di mansioni… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/concorso_anac.html .

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La carenza di personale, determinata dall’assenza di una dottoressa per problemi familiari e di una per ferie, e dall’assenza di due medici nel reparto di Cardiologia al Sirai di Carbonia, ha portato il primario della Cardiologia del presidio ospedaliero Sirai di Carbonia Rinaldo Aste ed il direttore medico dei presidi ospedalieri di Iglesias Carlo Murru, a riorganizzare temporaneamente, sino al 14 agosto, le visite cardiologiche all’ospedale CTO di Iglesias.

«Le consulenze urgenti e indifferibili dell’intero presidio ospedaliero dovranno essere inviate all’Unità operativa di Cardiologia del Sirai di Carbonia – si legge nella comunicazione inviata ai responsabili delle Unità operative del presidio ospedaliero CTO di Iglesias e, per conoscenza, al direttore della ASSL di Carbonia Maddalena Giua -; le consulenze del Pronto Soccorso non urgenti ma necessarie per il completamento del percorso diagnostico, sono garantite dalla disponibilità in loco di un cardiologo proveniente dal presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, dalle 9.00 alle 10.00; per l’Unità operativa di Medicina, relativamente alle urgenze, vale il discorso comune alle altre Unità operative, per l’esecuzione degli ecocardiogrammi non urgenti, verranno garantiti in dimissione protetta presso il presidio ospedaliero Sirai in tempi congrui.»

La nota del dottor Rinaldo Aste e del dottor Carlo Murru, si conclude sottolineando che «ci si riserva, nel caso arrivassero nuove unità di personale medico cardiologico, di modificare tale organizzazione che, pur nella temporaneità, riveste carattere d’urgenza e di necessità».