18 July, 2024
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«Industria 4.0, l’industria interconnessa 24 ore su 24, significa cambiamento profondo del mondo del lavoro e delle relazioni industriali». Così in segretario generale Uiltec, Paolo Pirani, intervenendo al convegno ‘Nuovi confini del lavoro nell’impresa 4.0’, a Cagliari. «Innanzitutto ci vogliono le infrastrutture, altrimenti parliamo di filosofia, quindi sulla questione della banda larga siamo in ritardo – spiega il sindacalista -, così come resta centrale la questione energetica, sia in Sardegna che in tutt’Italia. Saremo capaci di dare una risposta alle stime negative di Industria 4.0 ponendoci l’obiettivo della crescita del Paese, che significa capacità di innovazione, adattamento alle nuove forme di lavoro, ricerca, ma anche applicazione pratica; certamente non lo faremo garantendo redditi a tutti, che significa distribuire povertà, quindi non con politiche di assistenzialismo. Inoltre – aggiunge Paolo Pirani – il mercato del lavoro italiano spazia da figure estremamente professionalizzate fino a qualche forma di schiavitù, si pensi all’agricoltura e a Rosarno, oppure al tessile. Ecco, con I4.0 si introducono meccanismi che escludono il lavoro di raccolta manuale o di cucito manuale in alcuni casi, quindi si possono superare forme di sfruttamento di questo tipo di lavoratori e contemporaneamente creare nuove professionalità che sono quelle che governano e fanno funzionare le macchine. Gli effetti dell’Industria 4.0 – conclude Paolo Pirani – possono essere meno negativi di quello che ci si aspetta, ma dobbiamo dare risposte concrete e essere pronti.» 

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«L’impresa 4.0 è un processo virtuoso che riguarda direttamente anche la Regione che è attenta e sensibile all’innovazione che produce sviluppo e benessere per tutti. Lo Sportello Unico dei servizi, il Sistema informativo regionale ambientale, lo Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia e la prossima ridefinizione dei portali, nell’ottica dell’unitarietà e del coordinamento, sono concrete risposte alle esigenze manifestate da cittadini e mondo produttivo.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari generali e del Personale Filippo Spanu che, insieme all’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, ha partecipato al convegno “Nuovi confini del lavoro nell’impresa 4.0” organizzato da Filctem Cgil, Femca-Cisl e Uiltec che si è svolto, a Cagliari, nella sala convegni del THotel.

L’assessore Cristiano Erriu ha sottolineato la necessità che «soprattutto i piccoli comuni mettano in atto forme positive di cooperazione intercomunale per organizzare al meglio l’attività amministrativa e far fronte in modo efficace alle richieste delle imprese. Il lavoro comune e coordinato, in un ambito territoriale ampio, è in grado di far germogliare il seme dell’innovazione nell’apparato amministrativo, un aspetto strettamente legato al concetto di Impresa 4.0». 

Filippo Spanu e Cristiano Erriu hanno espresso apprezzamento per il momento di confronto promosso dai sindacati su un tema «che riguarda interessi collettivi collegati a una fase di profondo cambiamento dei modelli produttivi e dell’organizzazione del lavoro».

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Sale a 12 mezzi la flotta regionale degli elicotteri per la campagna antincendi 2017. Come previsto nel Piano Regionale Antincendio, da oggi e per tutto agosto, infatti, è operativo l’elicottero Super Puma con una capacità di carico di 4.500 litri e con elevate prestazioni di volo. Il mezzo, in grado di trasportare 15 persone più l’equipaggio, sarà di base a Fenosu.

«Quest’anno abbiamo rafforzato ulteriormente l’apparato dei mezzi della nostra macchina antincendi a causa delle difficili condizioni meteo con siccità e alte temperature – afferma l’assessora con delega della Protezione civile Donatella Spano -. Anche in questa occasione sottolineo quanto sia fondamentale per la sicurezza e la prevenzione del fuoco il contributo di tutti, con comportamenti responsabili a tutela dell’incolumità propria e degli altri, oltre che del patrimonio ambientale.»

Proprio per le condizioni meteo, il Super Puma sarà operativo per due mesi, a differenza del 2016, anno nel quale il presidio era durato dal 15 luglio al 15 agosto.

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Si è svolta ieri a Domus De Maria la “Festa delle 5 vele”organizzata dall’Amministrazione comunale e da Legambiente.
«La sostenibilità per aree di pregio ambientale da valorizzare non è un vincolo ma un’opportunità di crescita e sviluppo che sa coniugare aspetti di natura ambientale ed economica – ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano -. Lo dimostra lo stesso riconoscimento delle 5 vele di Legambiente che non premia unicamente la qualità ambientale ma anche i necessari servizi di fruizione. Investire nella sostenibilità ambientale significa coniugare le esigenze sia delle generazioni attuali e sia di quelle future e la Giunta sta agendo in questa direzione, non solo nei confronti delle aree di pregio costiere ma anche delle zone interne. Vedere che due dei comprensori marini premiati ricadono nei territori dei Parchi di Tepilora e Gutturu Mannu, istituiti da questo Esecutivo su volontà dei territori, ci conferma che il lavoro fatto sta portando frutti.»

L’assessore Spano ha sottolineato inoltre l’importanza dei 60 Ceas (Centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità) della Sardegna e della Rete Infea (Informazione, Educazione alla sostenibilità) che la Regione sostiene con varie risorse: «I Ceas, come Acqua Durci a Chia, costituiscono un presidio del territorio altamente qualificato e promuovono la cultura della sostenibilità. Puntiamo molto sulle iniziative di formazione per rafforzare il sistema di educazione ambientale della Sardegna per cui abbiamo stanziato 3 milioni e già programmato 1,5 in tre anni a favore di una serie di azioni per la Rete Infea. Tra le iniziative di formazione abbiamo infatti pensato oltre che alla formazione del personale dell’ente gestore anche, per la prima volta, a quello del personale sia dell’ente titolare». 

«È un risultato prestigioso non solo per i Comuni che hanno ricevuto le 5 Vele ma per tutta l’Isola – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu -. Un premio per le politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, che la Regione sta portando avanti con determinazione. Spero che costituisca da incentivo per tutti gli enti locali delle zone costiere, in quanto conferma che è possibile trovare il giusto equilibrio tra la tutela dei beni naturalistici e lo sviluppo economico.»

Alla Festa delle 5 Vele è stato fatto un brindisi alle località della Sardegna insignite del prestigioso riconoscimento, prima di parlare di ‘Paesaggi e turismo: le politiche di tutela, valorizzazione e integrazione nei territori a 5 Vele’. È stata l’occasione per fare un’escursione guidata a Capo Spartivento, dove è in corso di istituzione l’omonima Area Marina protetta, e al sistema di fruizione, protezione e ripristino delle dune di Chia con i responsabili del Ceas Acqua Durci.

«Siamo partiti da una progettualità importante come il Piano paesaggistico regionale, per poi mettere a sistema tutta la zona costiera e non soltanto le aree dunali. La tutela ambientale sta incrementando i flussi turistici nel nostro territorio, questa è la strada da seguire», ha spiegato Maria Concetta Spada, sindaco di Domus de Maria. «Dobbiamo uscire dalla dimensione comunale per abbracciare quella di territori più vasti. Nell’Italia dei campanili non è semplice ma iniziative come questa aiutano ad educare i cittadini al rispetto dell’ambiente», ha concluso la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni.

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Al via il Partenariato di Cooperazione Decentrata in materia di sviluppo locale innovativo ed orientato verso l’Economia Sociale e Solidale.

Il Progetto si propone di sostenere i grandi orientamenti politici ed economici del Governo Tunisino per i prossimi cinque anni che identifichino tra le priorità il sostegno agli indirizzi di Economia Sociale e Solidale nella programmazione e nella attuazione delle azioni di sviluppo locale e nazionale della Tunisia, favorendone la internazionalizzazione.

Il progetto prevede l’appoggio al Governo tunisino della Cooperazione Italiana che fa capo all’Agenzia AICS e al Ministero degli Esteri, della Regione Sardegna e del Consorzio Universitario del Sulcis Iglesiente AUSI. Tutti questi soggetti hanno come guida metodologica e operativa la KIP International School che si occupa della Cooperazione in tutto il mondo.

Le azioni operative e formative si sviluppano in Tunisia e in parte in Sardegna e sono tutte legate tra loro sotto forma di scambi tra gli attori tunisini e italiani (impresa-amministrazione-università) allo scopo di migliorare le capacità di programmazione, di sviluppo dell’interscambio con auspicabili ricadute in campo economico e anche sociale. L’incontro tra le due esperienze si concretizza sotto forma dei MEDS (moduli di scambio per lo sviluppo sociale – Modules d’echanges pour le developpement social).

Sono previsti :

  • Un MEDS di sette giorni in Tunisia
  • Due MEDS di sette giorni in Sardegna
  • Un Laboratorio che include un “Progetto pilota a Jendouba” sostenuto anche a distanza dalle missioni di esperti e competenti
  • Un Seminario nazionale conclusivo in Tunisia e un incontro internazionale di sintesi in Sardegna

Il Progetto è incentrato sul Governatorato di Jendouba che assumerà la funzione pilota per le proposte di azione che lo stesso, dopo averne valutato la portata e l’efficacia, diffonderà a livello nazionale. Il ministero dello Sviluppo tunisino indicherà le tappe del Progetto e l’opportunità di estenderne i contenuti mediante un confronto sistematico con gli altri Governatorati. Questa scelta, mi riferisco al governatorato di Jendouba come cabina di pilotaggio, deriva da una serie di fattori tra cui la posizione geografica rispetto al Mediterraneo e alla vicina Algeria, le notevoli risorse naturali di cui dispone, le foreste e i terreni irrigui che favoriscono lo sviluppo dell’agricoltura,  il basso tasso di alfabetizzazione della sua popolazione e la scarsa conoscenza delle tecnologie da applicare allo sviluppo economico.

I grandi settori identificati dal Governatorato di Jendouba come destinatari del nostro contributo di idee e di possibile interscambio di rapporti economici e culturali sono i seguenti:

  • La formazione in senso lato e nello specifico dei vari settori
  • Il turismo ecologico
  • Il  ruolo dell’artigianato nello sviluppo del turismo ecologico
  • Lo sviluppo della filiera agro-alimentare e della ricerca ad essa correlata
  • Il rinforzo del settore manifatturiero
  • Lo sviluppo della filiera oleicola
  • La modernizzazione delle attività produttive

Questo Progetto di Cooperazione si proietta su un orizzonte più ampio nel quale trova una giusta collocazione l’esigenza di creare rapporti culturali e di intervento umano che possono rendere compatibili e più vicine due realtà geografiche accomunate da tantissimi elementi da valorizzare.

Il progetto si avvale dell’apporto dell’Università di Jendouba che guarda con interesse alla collaborazione con l’Università sarda. Tanto è vero che tra i componenti della delegazione tunisina per il Meds in Sardegna in programma dal 2 al 9 luglio c’è Chaabane Abbes, vice rettore di quella Università.

Il programma completo della settimana di lavori.

N.B. Le conferenze si svolgeranno nella sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari, vista l’indisponibilità dei locali della Villa Bellavista, a Monteponi, danneggiati dall’incendio sviluppatori lunedì scorso.

2 LUGLIO

15.30 Arrivo a Cagliari e sistemazione presso l’Hotel Regina Margherita (Viale Regina Margherita, 44, Cagliari)

3 LUGLIO

9.30 Visita all’azienda Argiolas formaggi (strada provinciale 14, 3, Dolianova)

13.00 Pranzo

Apertura lavori presso Sala Conferenze Hotel Regina Margherita (Viale Regina Margherita, 44, 09124 Cagliari)

14.00 Saluti del presidente Francsco Pigliaru e avvio lavori

14.45 Introduce Salvatore Cherchi

15.15 Marketing di base (dott.ssa Michela Floris, UNICA)

16.30 Presentazione del co-direttore di Kip Famiano Crucianelli

17.00 L’agricoltura biologia e le produzioni biologiche (prof. Pierluigi Caboni, UNICA)

4 LUGLIO

10.30 Conferenza stampa presso Sala Conferenze Hotel Regina Margherita (Viale Regina Margherita, 44, 09124 Cagliari)

13.00 Pranzo

16.00 Visita all’azienda “Sa Craberia” (Località Medau Brau Carbonia)

5 LUGLIO

8.00 Visita all’azienda Aresu formaggi (Via is Arenas 5, Donori)

11.00 Visita all’azienda Ape-sarda e narrazione della signora Maria Aresu (SP1.27, 11, Donori)

13.00 Arrivo presso Agriturismo Su Stai (Podere Piave, Sanluri), incontro con i sindaci del Campidano, presentazione cooperativa agricola

13.45 Pranzo

16:00 visita azienda agricola Coop. 27 Febbraio (Via Roma, 30, 09030 Samassi VS) (stabilimento per la lavorazione dei salumi di pecora)

17.00 Visita al workshop presso Laboratorio Arti della Terra di Serrenti

18.30 Visita azienda apistica Mediterranea di San Sperate (S.P. km 12 09026 San Sperate)

6 LUGLIO

11.00 Pittau Giampaolo “La produzione di miele” presso Sala Conferenze Hotel Regina Margherita (Viale Regina Margherita, 44, Cagliari)

11.30 Valerio Uras “L’attività di Sa Craberia” presso Sala Conferenze Hotel Regina Margherita (Viale Regina Margherita, 44, 09124 Cagliari)

13.30 Pranzo

15.45 Visita della cooperativa Euralcop (presso Lù Hotel, via Costituente, Carbonia).

 

7 LUGLIO

10.30 Tour di Cagliari

13.00 Pranzo

16.00 Seminario (confronto tra i vari soggetti economici invitati) (Sala Anfiteatro sita in via Roma 253 Cagliari)

8 LUGLIO

10.30 Visita alla cooperativa San Lorenzo (Località Sa Stoia Iglesias)

13.00 Pranzo

15.00 Tour presentazione del Sulcis

9 LUGLIO

Partenza per Tunisi

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Ieri mattina, a Cagliari, nel corso di un servizio finalizzato al controllo di cittadini extracomunitari disposto dal Comando provinciale di Cagliari, i carabinieri della stazione di Cortoghiana hanno fermato un giovane algerino, Mouesi Salim, 21 anni, celibe, disoccupato, riconosciuto da uno dei militari come uno degli algerini giunti sulle spiagge del Sulcis in uno dei viaggi dall’Algeria all’Italia.

Vista tale casualità, pertanto, e visto che il ragazzo stava uscendo dal porto commerciale dove era appena arrivata la nave proveniente da Civitavecchia, è stato fermato e controllato. Nel corso della perquisizione, nel suo trolley sono state rinvenute 251 banconote false da 20 euro, tutte di buona fattura e con un numero di serie diverso, che sono state sequestrate.

Per verificare la qualità delle banconote, è stato messo alla prova un barista che non ha riconosciuto la banconota da 20 euro utilizzata dal comandante della stazione per pagare un caffè!

La metà delle banconote sequestrate in Italia sono quelle da 20 euro, seguite da quelle da 50 euro e da quelle da 100 euro.

Il giovane non ha saputo dare alcuna spiegazione (o non ha voluto fornirle) in merito al possesso di questa somma falsa molto rilevante ed è stato arrestato con l’accusa del reato di detenzione per la spendita di banconote false (art. 453 – 455 CP) ed è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia. In mattinata verrà giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Cahliari.

Il modo più sicuro per riconoscere gli euro falsi è quello di affidarsi alle caratteristiche di sicurezza che permettono di verificarne immediatamente l’autenticità. In particolare gli elementi in rilievo permettono di dare una prima scrematura tra gli euro veri e quelli falsi. Le speciali tecniche di stampa, infatti, garantiscono ai biglietti una particolare consistenza. Guardare incontro luce una banconota permette di rendere visibile filigrana, filo di sicurezza e numero in trasparenza, caratteristiche quest’ultime che si devono riscontrare su tutti i lati del biglietto. Muovendo una banconota è poi possibile accertarsi dell’ologramma sul fronte e di una striscia brillante sul retro per i tagli bassi. Nei  tagli elevati invece si nota che muovendo la banconota cambia colore.

 

 

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Questo pomeriggio, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, si terrà un convegno sulle energie rinnovabili per la Sardegna, lavoro e occupazione dal solare termodinamico, organizzato dall’Associazione per le Rinnovabili e Ambiente in Sardegna, A.Ri.A.S.

L’evento si svolgerà in due fasi: nella prima fase dalle 16.00 alle 18.00, le 7 imprese sarde che hanno partecipato in sede di preventivazione dei lavori, descriveranno il cronoprogramma dei lavori di loro competenza, descriveranno il loro impegno in termini di lavoro e occupazione; il mondo della ricerca, del lavoro, e le personalità che hanno avuto un ruolo in Sardegna nello sviluppo del Solare Termodinamico, porteranno la loro testimonianze sullo sviluppo tecnologico, sulle opportunità che questa tecnologia crea in termini di salvaguardia ambientale, di occupazione e lavoro; racconteranno come questa tecnologia, sviluppata nei laboratori di ENEA e del CRS4, sotto la guida del Premio Nobel Carlo Rubbia, può diventare una opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile, può creare nuove professionalità, una nuova filiera di lavoro da posizionare anche sul mercato internazionale. Verranno proposti i progetti di Rubbia presentati alla regione quando dirigeva il CRS4, progetti per rendere la Sardegna autosufficiente e libera dai combustibili fossili, attraverso il Solare Termodinamico e la produzione di idrogeno da solare termodinamico.

Nella seconda fase dalle 18.00 alle 20.00 si svolgerà la Tavola Rotonda con i principali soggetti coinvolti nel processo di realizzazione della centrale, l’amministrazione regionale, le associazioni di categoria, sindacati, le associazioni ambientaliste, la ricerca e il mondo imprenditoriale.

Scopo del convegno-tavola rotonda è fare il punto sullo stato dell’arte e dare una corretta informazione sulla tecnologia, di come la Sardegna già dal 2000 poteva dare una svolta ambientalista nelle produzioni energetiche da rinnovabili e creare una filiera industriale pulita tutta sarda. L’ingresso è libero, sono previste sintetiche domande dal pubblico.

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Nei vari sondaggi di opinione in cui si chiede ai giovani quale lavoro preferiscano, quello del bancario è sempre al primo o nei primi posti. Anche se oggi non ci sono più le garanzie di stabilità (la precarietà è entrata anche nelle banche) e i privilegi (anche retributivi) di una volta, e anche se le mansioni e le competenze professionali sono aumentate, lavorare in una banca è ritenuto da un giovane comunque un’ottima occupazione. 

Le ultime notizie hanno messo in evidenza una certa debolezza del sistema bancario italiano, debolezza che ha però colpito per lo più banche “regionali”, che avevano sviluppato legami forse troppo stretti con imprese e potere locali.

Ma i grandi gruppi bancari nazionali sono molto solidi; hanno fatto ristrutturazioni e fusioni per tempo e hanno investito all’estero o sono state acquisite da grandi banche estere. A loro dedichiamo questo speciale e ai giovani che…

L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.diariolavoro.it/lavoro_grandi_banche.html .

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco chiede la collaborazione dei cittadini per superare i problemi di occlusione delle fogne.

«Siamo al lavoro per reperire le risorse utili all’adeguamento delle linee fognarie, in grado di assicurare una maggiore portata e di mettere la parola fine ai soliti problemi di occlusione (e di conseguente allagamento delle strade) che si verificano in alcune zone della città a seguito di pioggia anche di scarsa entità – spiega il sindaco, Ignazio Locci –. Ma pretendiamo dai cittadini un atteggiamento virtuoso e corretto: non siamo disposti a tollerare i comportamenti incivili di pochi, le cui conseguenze ricadono sull’intera comunità. Ieri, infatti, durante un intervento di spurgo dei tombini nel lungomare Amerigo Vespucci, eseguito dai tecnici Abbanoa coadiuvati dagli operai comunali, è stata rinvenuta una rete da pesca all’interno di un pozzetto, intenzionalmente inserita nell’asta fognaria da chissà quale incivile. Un fatto, questo, già verificatosi in passato e a cui intendiamo porre un freno. È vergognoso ed inaccettabile che certuni, privi dell’elementare senso civico, mettano in atto comportamenti simili. Saremo inflessibili e vigileremo affinché non si verifichino più analoghi problemi.»

«Siamo consapevoli che senza un atteggiamento virtuoso da parte di tutti, non esistono sindaci o amministrazioni comunali in grado di scongiurare questi sgradevoli problemi. Noi ci siamo impegnati a reperire i fondi necessari al potenziamento del sistema fognario – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, ma vogliamo anche confidare nel senso civico dei nostri concittadini.»

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Un deciso salto tecnologico nella gestione attiva delle reti con l’introduzione di sistemi innovativi, tempi certi negli interventi di riparazione e ripristino degli scavi, ma anche cantieri costantemente monitorati con riprese video in streaming tramite telecamere ed action cam. Ammontano a quasi 180 milioni di euro le risorse che Abbanoa investirà nei prossimi tre anni negli interventi di efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato tra manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e straordinarie (sostituzioni di interi tratti di rete): 101 milioni sono a base di gara dei due maxi appalti pubblicati sulla stampa regionale e nazionale ai quali si aggiungono altri 78 milioni di euro dei Fondi per lo Sviluppo e Coesione “Fsc 2014/2020”. Le due gare sono state presentate venerdì 30 nel corso del Meeting “Project financing e grandi gare: master plan Abbanoa 2017”.

«Una situazione critica com’è quella delle reti e degli impianti può essere affrontata soltanto da grandi soggetti industriali – ha detto l’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti -. Abbanoa è la terza Azienda del Servizio idrico integrato d’Italia: una grande azienda della Sardegna. La nostra Regione è stata la più lungimirante destinando al settore importanti risorse da investire. E’ una grande scommessa che può essere affrontata chiamando a raccolta le imprese con le quali vogliamo coniugare il rapporto in modo innovativo». Per il Direttore Generale Sandro Murtas «grazie agli interventi sui processi e sul funzionamento Abbanoa si è dotata di competenze tecniche specialistiche e manageriali in grado di affrontare la sfida della quarta rivoluzione industriale. Questo ci consentirà di creare occupazione e di riqualificare nei nuovi mestieri le risorse di cui disponiamo».

Le due gare di presentate venerdì 30 giugno mettono sul piatto ben undici lotti che rappresentano i territori d’intervento. La prima gara da 63.388.500 euro riguarda i lotti dal primo al settimo: Cagliari e hinterland sud-occidentale;  hinterland sud-orientale e Sarrabus; Sulcis Iglesiente; Parteolla, Trexenta, Villacidro e Sanluri; Sarcidano e Gerrei; Oristano; Nuoro. La seconda gara da 37.516.500 euro interessa invece i lotti dall’ottavo all’undicesimo: Ogliastra e Mandrolisai; Sassari, Alghero, Porto Torre e Castelsardo; Thiesi e Ozieri; Gallura.

Le risorse non finiscono qui. Sono in corso di definizione, infatti, una serie di interventi finalizzati sempre all’efficientamento delle reti di distribuzione dell’acqua potabile, per i quali saranno resi disponibili gli ulteriori 78 milioni di euro finanziati dei Fondi per lo Sviluppo e Coesione. Le imprese che si aggiudicheranno gli undici lotti avranno quindi in carico anche questi ulteriori interventi.

Nell’ultimo anno, Abbanoa ha eseguito più di ventimila interventi di manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e oltre milleseicento ben più consistenti interventi di manutenzioni straordinarie (sostituzione di interi tratti di rete). Numeri destinati a lievitare grazie alle nuove risorse messe in campo che riguarderanno anche la sostituzione o l’inserimento di apparecchiature tecnologiche di controllo delle pressioni e delle portate, la realizzazione di nuovi allacci idrici e fognari, interventi su serbatoi, vasche d’accumulo e sollevamenti idrici e fognari. Tutti gli interventi dovranno essere georeferenziati e riportati su sistemi informatizzati.

Le imprese che si aggiudicheranno gli undici lotti dovranno anche garantire un costante monitoraggio dei cantieri, a garanzia dei lavori svolti. Avranno, infatti, l’obbligo di fornire una ripresa continua degli interventi in corso con una o più telecamere, video specifici ripresi con action cam finalizzati a certificare specifiche fasi degli interventi, oltre che la documentazione fotografica. Nella valutazione delle offerte si terrà conto dei tempi d’inizio dell’intervento dalla segnalazione e dei tempi di esecuzione e ripristino degli scavi stradali.