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La RSU Eurallumina fa il punto sul lungo percorso autorizzativo per il rilancio dell’attività produttiva.
«Nel corso di diversi incontri che si sono susseguiti nel mese di luglio – si legge in una nota – la RSU Eurallumina ha potuto monitorare ed apprendere che erano incorse nel percorso autorizzativo alcune problematiche inaspettate, che erano ritenute superate e che, riproposte, potevano mettere a rischio il proseguo del procedimento. La più importante, riguardava la bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della norma regionale che aveva consentito la sclassificazione di aree considerate usi civici, interessate da un vincolo ricadente su alcune parti del sito di stoccaggio. Un iter che si era concluso positivamente, con le delibere del Consiglio comunale e dell’Argea, l’organo in questo caso decisorio dell’assessorato dell’Agricoltura.
Per superare nuovamente questo ostacolo, su proposta dell’assessorato regionale degli Enti locali ed Urbanistica, all’interno della legge regionale sull’edilizia, il 27 giugno è stato approvato un emendamento che consente il superamento di tutte le situazioni presenti in Sardegna nei siti industriali, gravate da questo vincolo, provvedimento reso operativo il 6 luglio, con la pubblicazione sul BURAS e che ha ricevuto la condivisione anche di associazioni che avevano presentato il ricorso che aveva portato alla bocciatura da parte della Corte di Cassazione.
Il comune di Portoscuso ha quindi posto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale del 31 luglio, una delibera che avvierà un percorso interistituzionale, condiviso tra Regione Sardegna e Consorzio industriale, per superare gli attuali vincoli.»
«Altri punti evidenziati negli incontri svoltisi nelle sedi istituzionali coinvolte – aggiunge la RSU Eurallumina -, riguardano atti e documenti di competenza di altri enti, sui quali occorre definire le competenze amministrative, in fase di chiarimento con incontri tecnici previsti per i primissimi giorni del mese di agosto, per la successiva emanazione da parte dei soggetti che verranno incaricati.
Se il 16 settembre le ultime caselle del percorso autorizzativo saranno andate a posto ed il verbale verrà redatto, i lavoratori Eurallumina chiederanno il rispetto dell’impegno preso dalla Giunta regionale di deliberare la VIA in tempi rapidi, alla quale seguirà l’AIA di competenza della provincia del Sud Sardegna, provvedimento che, essendo le procedure congiunte, dovrebbe essere celere.»
«A quel punto, con il pacchetto autorizzativo completo – sottolinea ancora la RSU Eurallumina – ci potrebbe essere l’estremo tentativo, più volte annunciato sin dal suo voto contrario, unico a fronte di 23 a favore in conferenza dei servizi, dal sovrintendente del MIBACT Fausto Martino, di inficiare il progetto di ripresa e rilancio, indirizzando un ricorso al Consiglio dei ministri, sulle opposizioni mosse in tema di “paesaggio”, più che opinabili, in un sito industriale destinato a quell’utilizzo da oltre 60 anni.
La RSU, a quel punto, richiamerà la mobilitazione permanente mai revocata, alla fase operativa, mettendo in campo con i lavoratori il massimo sforzo, a Cagliari e, se necessario, a Roma, per raggiungere l’obiettivo inseguito a costo di grandi sacrifici in tutti questi anni.»
«Nello stabilimento – rimarca la RSU Eurallumina – procedono gli investimenti in manutenzioni e ripristino di parti di impianto. La formazione sulla sicurezza ha coinvolto nel mese di luglio, per diverse giornate, tutti i lavoratori in organico.
L’impianto TARI che garantisce la sicurezza ambientale con il trattamento delle acque, continua a fornire ottimi risultati, così come la barriera idraulica realizzata all’interno del sito di stoccaggio.
Sui depositi dei residui della bauxite vengono utilizzati appositi prodotti che consentono l’abbattimento della polverosità che, con le barriere frangivento artificiali e naturali, e l’irrigazione di strade e depositi, anche in caso di forte vento, hanno ridotto l’eventuale disagio ai livelli storici minimi.
Le presenze giornaliere superano costantemente le 100 unità per i diretti, con punte di 150 con gli appalti, e il servizio mensa, riattivato da oltre due mesi, spesso raggiunge il tutto esaurito.»
L’assemblea dei lavoratori, ha valutato positivamente il raggiungimento dell’accordo per la barriera idraulica consortile, «avvenimento storico che cambia radicalmente il controllo e la messa in sicurezza del sito industriale, fornendo le massime garanzie, il proseguo delle bonifiche all’interno degli stabilimenti, l’interesse crescente per il riciclo dei materiali di scarto che potranno diventare una risorsa dall’alto valore economico ed occupazionale, e l’approvazione dell’emendamento sui costi dell’energia per le aziende cosiddette energivore (Portovesme srl, Ex Alcoa)», ed ha auspicato «una soluzione strutturale per la Portovesme srl e per l’acquisizione da parte di altra proprietà della smelter ex Alcoa che, insieme al rilancio di Eurallumina, la permanenza della Centrale Enel e l’avvio del dragaggio del porto e di altre opere bloccate dalla burocrazia, darebbero risposte occupazionali a centinaia di lavoratori dell’indotto che, in gran parte, hanno esaurito tutti gli strumenti di sostegno».
L’assemblea dei lavoratori Eurallumina, ha fatto riferimento alla situazione della Polar, dell’Ati Ifras, dei lavoratori del Consorzio di Bonifica e dell’Aias e, infine, ha espresso vicinanza al comparto agricolo vessato da siccità ed incendi e quello pastorale, messo in ginocchio da prezzi del prodotto che spingono le famiglie degli allevatori sul baratro della disperazione.