22 November, 2024
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«E’ sbagliato e dannoso per i pazienti negare al Brotzu i centri di riferimento regionali per la diabetologia, l’autismo e i trapianti d’organo.»

Lo ha sostenuto il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa a seguito della bocciatura del suo emendamento finalizzato a mantenere il Brotzu quale centro regionale di riferimento per l’autismo e il diabete.

«Il Brotzu nei suoi 35 anni di storia ha sempre avuto dei Centri medico Sociali che hanno rivestito un ruolo importante nel suo sviluppo e nella crescita della risposta pubblica a patologie che erano destinate a rappresentare  una vera e propria emergenza sociale – aggiunge Michele Cossa -. Nel Centro Diabetologico è nata la diabetologia sarda, quando ancora tutti, compresi i medici, sottovalutavano il problema, e il diabete e le sue temibili complicazioni venivano trattate “al bisogno” senza alcuna pianificazione diagnostica- terapeutica, per non parlare di prevenzione, ed educazione, tutte attività che nella nostra isola hanno visto la luce proprio al centro diabetologico del Brotzu. Ma, a parte questo, già adesso sono evidenti i problemi che si vengono a creare – soprattutto nel pronto soccorso – tutte le volte che si rende necessaria una consulenza diabetologica in una situazione di urgenza. Discorso analogo si può fare per il Centro per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, vulgo per l’autismo, nato nel 2002 e – allora – unico centro pubblico dedicato all’autismo in tutto il Paese e sicuramente uno dei fiori all’occhiello dell’azienda, nonché nei fatti vero e proprio centro di riferimento regionale. E allora perché negargliene la qualificazione anche formale? Continua il processo di impoverimento dell’ospedale, danneggiando nel contempo i pazienti: negare l’esistenza dei centri di eccellenza del Brotzu – conclude Michele Cossa – diminuisce la qualità dell’assistenza, cosa che sta avvenendo da quasi quattro anni nell’indifferenza pressoché totale della Giunta e della maggioranza.»

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«La vertenza Alcoa registra un ulteriore passo avanti. Quanto emerge dall’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico fa registrare un passaggio positivo sul cammino della vertenza che va avanti da parecchi anni.»

Lo sostiene Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Le misure energetiche messe messe a disposizione e che trovano applicazione grazie all’emendamento del Pd alla Legge Europea, e gli altri aspetti in via di definizione fanno ormai ben sperare – aggiunge Emanuele Cani -. L’auspicio è chiudere la vicenda entro settembre. E’ chiaro che il grado di attenzione da parte nostra resterà comunque alto. Allo stesso tempo, e parallelamente alla questione relativa al futuro dello smelter deve essere affrontata anche la vicenda degli ammortizzatori sociali in scadenza il 31 dicembre. Non è pensabile che possano esserci lavoratori senza sostegno. Per questo motivo – conclude Emanuele Cani – è necessario il supporto e la partecipazione della Regione.»

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E’ durissimo il giudizio del segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente Roberto Puddu, sul NO della Regione allo stoccaggio temporaneo degli scarti di lavorazione della Portovesme srl: «E’ una follia».

«Quel che è accaduto oggi a Roma è veramente qualcosa di folle – sottolinea Roberto Puddu -. Mentre da una parte, al ministero dello Sviluppo economico, il ministro Carlo Calenda annunciava che sono ormai quasi ultimate le procedure per avviare la cessione dello stabilimento ex Alcoa alla Sider Alloys e quindi iniziano a prendere corpo le prospettive di ripresa produttiva, dall’altro, sempre a Roma, alla conferenza di servizi convocata per il via libera allo stoccaggio temporaneo degli scarti di lavorazione della Portovesme srl in attesa della realizzazione della nuova discarica a Genna Luas, due funzionari della Regione Sardegna abbiano, con il loro parere negativo – motivato con la richiesta di un approfondimento della materia, per capire se sia necessaria o meno una valutazione di impatto ambientale, determinato uno stop alla decisione, con conseguenze facilmente immaginabili.»

«Tutto questo – conclude Roberto Puddu -, nonostante i pareri positivi di tutti gli altri soggetti istituzionali e, in particolare, quello del Ministero, i cui funzionari hanno cercato in ogni modo di far capire ai rappresentanti della Regione Sardegna, che l’autorizzazione fosse ormai quasi una formalità. Siamo alla follia!»

 

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«La conferenza dei servizi sulla Portovesme Srl si è chiusa con un esito negativo. A determinare la contrarietà dell’assise, che si è svolta oggi a Roma, alla realizzazione delle vasche per lo stoccaggio dei residui, il parere sfavorevole della Regione Sardegna.».

Ne dà notizia Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«Una notizia che si proietta con pesanti ripercussioni sul futuro dello stabilimento dell’area industriale del Sulcis Iglesiente – aggiunge Gianluigi Rubiu -. A rischio ci sono oltre 1.200 operai, oltre l’indotto prodotto dalla fabbrica impegnata nella lavorazione di zinco e piombo. Un colpo durissimo per l’economia del territorio e non solo. L’azienda, i ministeri dei Beni culturali e dell’Ambiente, la Provincia e il comune di Portoscuso hanno dato il via libera alla realizzazione dell’intervento. La Regione ha detto no all’impianto. E’ inconcepibile che sia stata proprio la Regione a decretare lo stop ad un’opera fondamentale per lo stabilimento.»

«Sembra palese la volontà della Regione per la chiusura della fabbrica – aggiunge Gianluigi Rubiu -. E’ uno schiaffo ai lavoratori e a migliaia di disoccupati. E’ paradossale che, nonostante la decisione fosse in capo al Ministero, la Regione si sia ostinata a bloccare l’infrastruttura. Questa opportunità, per quanto provvisoria,  con tre vasche interne allo stabilimento della Portovesme srl, avrebbero dato respiro per tre mesi circa con il trattamento dei residui – conclude Gianluigi Rubiu -. Un’occasione persa che trascina l’azienda verso il baratro della chiusura, con un disastro per il Sulcis Iglesiente.»

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Si è concluso pochi minuti fa, al ministero dello Sviluppo economico, l’atteso incontro sulla vertenza Alcoa tra il ministro Carlo Calenda il direttore di Invitalia Domenico Arcuri e Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali.

«Secondo il ministro Calenda – si legge in una nota stampa del segretario generale della FIM CISL Marco Bentivogli – i 4 nodi critici ancora aperti sono in via di soluzione: a meno di sorprese, possiamo dire che a metà settembre saremo in grado di chiudere il Contratto di Sviluppo e avviare la doppia cessione dell’impianto da Alcoa a Invitalia e da questa a Sider Alloys, ma è fondamentale chiudere entro la pausa estiva la parte con l’autorità dell’energia. Il ministro Calenda ha confermato la chiusura del contenzioso esistente tra Alcoa e Cassa Conguagli pari a 74 milioni di euro tra Cassa Conguagli e Alcoa relativa ad oneri sul costo dell’energia. 
Mentre Salvatore Cherchi responsabile regionale del “Piano Sulcis” ha affermato che ad oggi non ci sono criticità sul versante ambientale, sono state risolte tutte le attività di bonifica necessarie al riavvio dell’impianto, senza inquinamento delle falde come in passato, vanno riprese le attività programmate sul porto, sono in linea con i tempi stabiliti dal piano. Resta ancora necessità di accordo tra l’Alcoa e il Consorzio industriale.»
«Rispetto alla situazione esposta – aggiunge Marco Bentivogli – oggi siamo nella fase più avanzata che ci sia mai stata di questa vertenza dal 2009, siamo giunti ad un punto di maturazione delle soluzioni di tutte le criticità a cui fino ad ora non eravamo mai arrivati e che ci permettono di guardare positivamente al prosieguo della vertenza. In questa fase il tempo non è una variabile indipendente, per questo Invitalia su questo contratto di sviluppo deve mettere in campo rapidità nella conclusione della cessione al nuovo acquirente. Per questo è necessario che tutti gli attori coinvolti diano un contributo e facciano uno sforzo comune nella risoluzione positiva della vertenza. Troppe volte per dimostrare la propria esistenza alcune istituzioni, anche locali hanno bloccato procedure utili al riavvio. »
«Ora, o spingiamo tutti per la soluzione dei nodi in via di soluzione o torneremo indietro. Chiediamo, dopo il 15 settembre, di aprire un confronto sul piano industriale a cui collegare la necessita di ammortizzatori sociali per lavoratori diretti e indiretti saranno proporzionati alla gestione dei passaggi necessari al riavvio degli impianti. La vertenza – conclude il segretario generale della FIM CISL – sarà vinta con il riavvio della produzione ed il ritorno delle persone al lavoro, fino ad allora bisogna valorizzare i risultati raggiunti e fare in modo che, fino alla fine, nessuno si sottragga alle proprie responsabilità.»

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Siccità

Quasi 50 milioni di euro di pagamenti del “Programma di sviluppo rurale” decretati dalla prossima settimana ed il riconoscimento per la Sardegna dello stato di emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche dovute a siccità, gelate e neve. Ma anche assicurazioni sull’accesso al Fondo nazionale di solidarietà e sull’aumento delle anticipazioni previste per il mese di ottobre per i premi PAC e PSR. Questo il frutto della due giorni romana dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha incontrato lo staff del gabinetto del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), Maurizio Martina, i tecnici del ministero ed i vertici dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura (Agea), guidati dal direttore generale, Gabriele Papa Pagliardini. In serata, ancora in corso, un incontro in Agea dove Caria, con il direttore generale di Argea Sardegna, Gianni Ibba, sta guidando una delegazione composta dalle associazioni di categoria agricola della Sardegna. Al centro dei lavori tutte le criticità legate agli applicativi informatici, al refresh delle terre agricole, alle anomalie su determinati bandi.
«Stiamo facendo tutto il possibile – ha detto l’assessore Pierluigi Caria – per fare in modo che diritti e risorse finanziarie spettanti al mondo agricolo sardo siano garantiti alle nostre imprese, soprattutto in un momento così difficile dovuto alle gravi calamità naturali subite e ancora in atto, ma anche ai prezzi delle materie prime pagati ai minimi storici per pastori e agricoltori.»
La società RTI Almaviva, componente privata che con Agea gestisce la società SIN (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo in agricoltura), ha reso noto che fra il primo e il 3 agosto saranno firmati i decreti per il saldo, salvo anomalie riscontrate nelle singole pratiche, di 10.282 domande presentate per la Misura 14 sul Benessere degli animali per l’annualità 2016. L’importo complessivo di tale intervento è di circa 30 milioni di euro. La procedura di saldo automatizzato prenderà in esame sia le domande pagate in anticipo, sia quelle non ancora pagate. Il 23 agosto si procederà invece alle istruttorie di verifica sulle eventuali situazioni in anomalia.
Il 3 agosto si firmeranno invece i decreti per la liquidazione della Misura 13, dedicata all’Indennità compensativa a favore delle aziende ubicate in zone svantaggiate o montane della Sardegna, dell’annualità 2016. Saranno perciò pagate 18.762 pratiche per un importo complessivo di circa 19,5 milioni di euro. Anche in questo caso saranno prese in esame sia le domande pagate in anticipo, sia quelle non pagate. Le istruttorie sulle pratiche in anomalia saranno aperte il 23 agosto. Sarà necessario invece attendere il 24 agosto per la Misura 11, sui pagamenti dell’Agricoltura biologica, e l’inizio dell’autunno per la Misura 10, su Difesa del suolo e Produzione integrata.
Il maxiemendamento al Decreto legge Mezzogiorno, approvato ieri in Senato, prevede di allargare gli interventi per il sostegno alle aziende agricole delle Regioni colpite dal terremoto nel 2016 anche alle Regioni interessate dalle nevicate di gennaio, dalle gelate di aprile e dalla siccità tutt’ora in corso. Ad Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria si aggiungerà quindi anche la Sardegna. Possono accedere ai provvedimenti e ai sostegni finanziari nazionali, dedicati a favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva, anche le aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate per la copertura dei rischi. Per quanto riguarda il ristoro dei danni, tali imprese potranno accedere al Fondo di solidarietà nazionale (FSN), godere di strumenti e benefici della legge 102 del 2004 che prevede la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali. L’FSN ha a oggi una disponibilità di 15 milioni di euro che, hanno assicurato dal gabinetto del Ministro, sarà rimpinguata con la prossima legge finanziaria e grazie a un emendamento già approvato giovedì scorso in Commissione bilancio del Senato.
Sempre dall’incontro con il Mipaaf, è emerso che il Governo nazionale è sulla buona strada nelle interlocuzioni con la Commissione europea sulla richiesta di un incremento delle anticipazioni, di circa 700 milioni di euro, per i pagamenti da effettuare entro ottobre. La richiesta è stata inoltrata a Bruxelles, che dovrebbe rispondere nel giro di poche settimane. Il provvedimento ha l’obiettivo di dare una maggiore liquidità finanziaria alle imprese agricole colpite dalla siccità. La richiesta del Mipaaf prevede quindi una anticipazione che arrivi al 70% dei premi PAC e fino all’85% di quelli PSR.
Per il miglioramento e l’efficientamento delle infrastrutture irrigue esiste oggi un bando del PSR Nazionale, in scadenza il 31 agosto, dove sono allocati circa 291 milioni. Su altri 295 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione si stanno definendo le modalità d’impiego. Ci sono poi 107 milioni che fanno capo a investimenti speciali dell’Unita di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, destinati a 6 infrastrutture strategiche.

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Dal 3 al 19 agosto, a Calasetta, ritorna LiberEvento, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Contramilonga e fortemente voluta dal comune di Calasetta, per offrire una proposta culturale di qualità a chi decide di passare qui questa parte dell’anno.

Realizzata sotto la direzione artistica dello scrittore Claudio Moica e quella musicale del musicista e compositore Fabio Furìa, la rassegna, che quest’anno giunge alla sesta edizione, ha per tema “Dall’altra parte” perché punta a sentire, sulle diverse questioni, il punto di vista di chi sta dall’altra parte. Lo farà insieme a importanti nomi del panorama letterario italiano: da Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni temutissimo dalla Chiesa, a Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico, da Nicola Coccia, autore di un interessante volume sulla vita di Carlo Levi, a Francesco Abate, giornalista, scrittore e dj da diversi mesi di nuovo in libreria con Mia madre e altre catastrofi.

Luogo scelto per ospitare l’evento sarà anche stavolta la suggestiva piazza della Torre Sabauda, l’imponente fortificazione costruita nel 1726, che si erge imponente davanti all’isola di San Pietro. Proprio da qui la sera del 3 agosto (tutti gli appuntamenti cominceranno alle 22.00) prenderà il via l’edizione 2017 della manifestazione: protagonista della prima serata sarà lo studioso Mauro Biglino con una conferenza sul Falso testamento, argomento che dà anche il titolo al suo volume uscito nel 2016 per Mondadori. Un libro controverso in cui l’autore smonta le Sacre scritture pezzo dopo pezzo, per arrivare a dimostrare come  l’interpretazione corrente dell’Antico Testamento sia fondamentalmente errata.

Il giorno dopo (venerdì 4) arriva Luca Bianchini, conduttore per Radio 2 Rai della fortunata trasmissione Colazione da Tiffany e autore, per Mondadori, di numerosi libri. A Calasetta Bianchini, in compagnia di Cinzia Micheletti, già assessoe dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, presenterà il suo ultimo lavoro: Nessuno come noi (Mondadori, 2017), un viaggio tra le passioni e le paure degli adolescenti. La serata si chiude alle 23 con Il meglio del pop americano. Dal grammofono al grande schermo, concerto che vedrà sul palco The palm court quartet, ensemble formato da David Simonacci e Marco Palmigiani (violini), Lorenzo Rundo (viola) e Giorgio Matteoli (violoncello).

Sabato 5 agosto l’appuntamento è con Nicola Coccia, giornalista per oltre trent’anni della Nazione, che nell’incontro moderato dallo storico dell’arte Marco Loi, parla di L’arse argille consolerai, libro pubblicato nel 2015 per Ets edizioni, che attraverso foto, documenti inediti e testimonianze ricostruisce la vita di Carlo Levi, il medico, scrittore e pittore,  autore di Cristo si è fermato a Eboli. Alle 23.00 la chiusura della serata è affidata Pretesti. Tra il serio e il faceto, spettacolo musico-teatrale che vedrà in scena Manuela Loddo (recitazione e canto), Romano Usai (recitazione) e Marcello Peghin (chitarre).

Domenica 6 nel centro tabarkino arriva Francesco Abate: nell’incontro moderato dal giornalista Fabio Marcello, l’autore parlerà del suo ultimo libro “Mia madre e altre catastrofi”, uscito nel 2016 per Einaudi. Una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un’intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino ad oggi.

La serata si chiude come sempre alle 23.00, quando salirà sul palco il Quartetto K ensemble composto da Stefano Martini (violino), Matteo Salerno (flauto), Egidio Collini (chitarra) e Fabio Gaddoni (contrabbasso), che proporrà il concerto San Pietroburgo express, un viaggio “sentimentalmusicale” nel cuore dell’Europa.

Dopo una settimana di pausa, venerdì 18 agosto si riprende per l’ultimo week end di LiberEvento, ma questa volta ci si sposta sulla terrazza del Macc (Museo arte contemporanea di Calasetta). Andrà in scena lo spettacolo teatrale musicale, in collaborazione con l’associazione di volontariato Albeschida, Anime inquiete e…boh, tratto dall’omonimo libro scritto dalle persone che frequentano il Centro Diurno di Villarios e Carbonia del Centro Salute Mentale di Carbonia, dietro la supervisione dello scrittore Claudio Moica.

Sabato 19 agosto, sempre al Macc, l’ultimo appuntamento della rassegna è dedicato al libro digitale: dopo una conferenza dedicata alla sua diffusione, arriva Alessandro Muroni per parlare del suo All’ombra della pensilina, libro che tratta con delicatezza il tema dell’autismo (la prefazione è del poeta Umberto Piersanti) uscito recentemente per Arkadia editore e di imminente pubblicazione anche in formato ebook. La presentazione sarà affiancata dal reading, con musica dal vivo, che vedrà in scena l’attore Fausto Siddi. Il sipario sull’edizione 2017 di LiberEvento cala alle 23.00 con la proiezione di un documentario sul Parco geominerario ed ambientale della Sardegna.

Durante la manifestazione sarà proposto anche un nutrito calendario di eventi collaterali: dai laboratori per bambini dedicati ai temi della tutela ambientale e della sostenibilità tenuti dall’attore Senio Dattena, in programma il 3 e 4 agosto, alle 10.00, nella biblioteca comunale, alla mostra dei libri protagonisti della rassegna, ogni sera dal 3 al 6 agosto durante le presentazioni. Sarà anche possibile visitare lo stand espositivo sul Parco geominerario e storico-ambientale della Sardegna.

I giorni di programmazione a Calasetta sono il momento clou di LiberEvento, che si sviluppa però lungo tutto l’anno con percorsi di scrittura creativa, curati da Claudio Moica, destinati ai sofferenti mentali in cura nel Centro di Salute mentale e nel Servizio psichiatrico, diagnosi e cura (SPDC) della Asl 7 di Carbonia.

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La RSU Eurallumina fa il punto sul lungo percorso autorizzativo per il rilancio dell’attività produttiva.

«Nel corso di diversi incontri che si sono susseguiti nel mese di luglio – si legge in una nota – la RSU Eurallumina ha potuto monitorare ed apprendere che erano incorse nel percorso autorizzativo alcune problematiche inaspettate, che erano ritenute superate e che, riproposte, potevano mettere a rischio il proseguo del procedimento. La più importante, riguardava la bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della norma regionale che aveva consentito la sclassificazione di aree considerate usi civici, interessate da un vincolo ricadente su alcune parti del sito di stoccaggio. Un iter che si era concluso positivamente, con le delibere del Consiglio comunale e dell’Argea, l’organo in questo caso decisorio dell’assessorato dell’Agricoltura.

Per superare nuovamente questo ostacolo, su proposta dell’assessorato regionale degli Enti locali ed Urbanistica, all’interno della legge regionale sull’edilizia, il 27 giugno è stato approvato un emendamento che consente il superamento di tutte le situazioni presenti in Sardegna nei siti industriali, gravate da questo vincolo, provvedimento reso operativo il 6 luglio, con la pubblicazione sul BURAS e che ha ricevuto la condivisione anche di associazioni che avevano presentato il ricorso che aveva portato alla bocciatura da parte della Corte di Cassazione.

Il comune di Portoscuso ha quindi posto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale del 31 luglio, una delibera che avvierà un percorso interistituzionale, condiviso tra Regione Sardegna e Consorzio industriale, per superare gli attuali vincoli.»

«Altri punti evidenziati negli incontri svoltisi nelle sedi istituzionali coinvolte – aggiunge la RSU Eurallumina -, riguardano atti e documenti di competenza di altri enti, sui quali occorre definire le competenze amministrative, in fase di chiarimento con incontri tecnici previsti per i primissimi giorni del mese di agosto, per la successiva emanazione da parte dei soggetti che verranno incaricati.

Se il 16 settembre le ultime caselle del percorso autorizzativo saranno andate a posto ed il verbale verrà redatto, i lavoratori Eurallumina chiederanno il rispetto dell’impegno preso dalla Giunta regionale di deliberare la VIA in tempi rapidi, alla quale seguirà l’AIA di competenza della provincia del Sud Sardegna, provvedimento che, essendo le procedure congiunte, dovrebbe essere celere.»

«A quel punto, con il pacchetto autorizzativo completo – sottolinea ancora la RSU Eurallumina – ci potrebbe essere l’estremo tentativo, più volte annunciato sin dal suo voto contrario, unico a fronte di 23 a favore in conferenza dei servizi, dal sovrintendente del MIBACT Fausto Martino, di inficiare il progetto di ripresa e rilancio, indirizzando un ricorso al Consiglio dei ministri, sulle opposizioni mosse in tema di “paesaggio”, più che opinabili, in un sito industriale destinato a quell’utilizzo da oltre 60 anni.

La RSU, a quel punto, richiamerà la mobilitazione permanente mai revocata, alla fase operativa, mettendo in campo con i lavoratori il massimo sforzo, a Cagliari e, se necessario, a Roma, per raggiungere l’obiettivo inseguito a costo di grandi sacrifici in tutti questi anni.»

«Nello stabilimento – rimarca la RSU Eurallumina – procedono gli investimenti in manutenzioni e ripristino di parti di impianto. La formazione sulla sicurezza ha coinvolto nel mese di luglio, per diverse giornate, tutti i lavoratori in organico.

L’impianto TARI che garantisce la sicurezza ambientale con il trattamento delle acque, continua a fornire ottimi risultati, così come la barriera idraulica realizzata all’interno del sito di stoccaggio.

Sui depositi dei residui della bauxite vengono utilizzati appositi prodotti che consentono l’abbattimento della polverosità che, con le barriere frangivento artificiali e naturali, e l’irrigazione di strade e depositi, anche in caso di forte vento, hanno ridotto l’eventuale disagio ai livelli storici minimi.

Le presenze giornaliere superano costantemente le 100 unità per i diretti, con punte di 150 con gli appalti, e il servizio mensa, riattivato da oltre due mesi, spesso raggiunge il tutto esaurito.»

L’assemblea dei lavoratori, ha valutato positivamente il raggiungimento dell’accordo per la barriera idraulica consortile, «avvenimento storico che cambia radicalmente il controllo e la messa in sicurezza del sito industriale, fornendo le massime garanzie, il proseguo delle bonifiche all’interno degli stabilimenti, l’interesse crescente per il riciclo dei materiali di scarto che potranno diventare una risorsa dall’alto valore economico ed occupazionale, e l’approvazione dell’emendamento sui costi dell’energia per le aziende cosiddette energivore (Portovesme srl, Ex Alcoa)», ed ha auspicato «una soluzione strutturale per la Portovesme srl e per l’acquisizione da parte di altra proprietà della smelter ex Alcoa che, insieme al rilancio di Eurallumina, la permanenza della Centrale Enel e l’avvio del dragaggio del porto e di altre opere bloccate dalla burocrazia, darebbero risposte occupazionali a centinaia di lavoratori dell’indotto che, in gran parte, hanno esaurito tutti gli strumenti di sostegno».

L’assemblea dei lavoratori Eurallumina, ha fatto riferimento alla situazione della Polar, dell’Ati Ifras, dei lavoratori del Consorzio di Bonifica e dell’Aias e, infine, ha espresso vicinanza al comparto agricolo vessato da siccità ed incendi e quello pastorale, messo in ginocchio da prezzi del prodotto che spingono le famiglie degli allevatori sul baratro della disperazione.

Il consigliere regionale Cesare Moriconi considerato che il fenomeno dei furti di sabbia dalle spiagge sarde da parte dei turisti, già oggetto da parte sua di due precedenti interrogazioni, oggi, a due anni dalla prima denuncia, prosegue indisturbato, ha presentato una nuova interrogazione all’assessore dell’Ambiente con risposta scritta, sulla mancata vigilanza presso gli scali aeroportuali ai fini di contrastare il reiterarsi degli episodi di sottrazione di sabbia dalle spiagge sarde.

Il consigliere Moriconi, tenuto conto che per la stagione turistica in corso non risulta che presso gli scali aeroportuali dell’Isola, il Corpo Forestale regionale sia impegnato nell’attività di contrasto del fenomeno, preoccupato che i mancati controlli possano far degenerare un fenomeno destinato ad arrecare danni ingenti al patrimonio ambientale, chiede nell’interrogazione quali siano le ragioni delle mancate disposizioni e come si intenda rimediare alla mancanza.

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L’assessore regionale del Turismo, Bargara Argiolas, ha presentato in Commissione Attività produttive le linee-guida per l’attuazione della legge sulla “destagionalizzazione”.

«Abbiamo scelto di partire con un bando-pilota rivolo ai principali mercati di riferimento, da consolidare  e ampliare, quali Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svizzera, Spagna e Russia, oltre al mercato Italia» ha detto Barbara Argiolas presentando lo schema delle direttive di attuazione della legge regionale 12/2017 sulla destagionalizzazione, che prevede un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro.

«Nel primo bando pilota che avrà un importo complessivo di 6.5 milioni di euro per le annualità 2017-2018 e sono previste – ha spiegato Barbara Argiolas – azioni complessive di comunicazione che prevedono presenze sui siti internet, aeromobili e social media, i cui effetti positivi potranno essere misurati attraverso il monitoraggio dei nuovi flussi di passeggeri.»

«Gli interventi – ha aggiunto l’assessore del Turismo – vanno inseriti in un ragionamento più ampio che interessa tutto il sistema turistico regionale, dalle camere di commercio con le quali stiamo attivando un piano di promozione internazionale negli stessi Paesi, ai bandi dedicati alle imprese del settore turistico legati sia ai progetti di internazionalizzazione che di ammodernamento delle strutture capaci di offrire servizi e ospitalità in linea con la stagionalità e con specificità diverse rispetto a quella estiva tradizionale.»

«A marzo 2018 – ha concluso l’assessore del Turismo – faremo un nuovo bando con cui contiamo di andare a coprire ulteriori spazi di mercato nazionale ed internazionale.»

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Gianluigi Rubiu (Udc) e Piero Comandini (Pd).

Il presidente della Commisisone Luigi Lotto, nelle conclusioni, ha annunciato che l’assessorato fornirà per le vie brevi tutti i dettagli del Piano di destagionalizzazione ai commissari che, martedì prossimo, potranno discuterli e valutarli in una specifica riunione alla presenza dell’assessore.