Pietro Cocco (Pd): «Non si capisce come Amministrazioni pubbliche con competenze analoghe possano arrivare a conclusioni così antitetiche».
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Anche il capogruppo del Partito democratico Pietro Cocco interviene sulle notizie pervenute ieri dai Ministeri riguardo le questioni industriali di Alcoa e della Portovesme srl.
«Apprendiamo notizie confortanti dell’incontro tenutosi ieri al Mise tra il ministro Calenda, il direttore di Invitalia Arcuri e i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali sulla conclusione a breve termine della vertenza sul futuro dell’ex stabilimento di Alcoa mediante cessione dell’impianto da Alcoa a Invitalia e da questa a Sider Alloys – dice Pietro Cocco -. Per contro arrivano notizie allarmanti dalla Conferenza dei servizi dell’Ambiente tenutasi a Roma dove, per consentire l’utilizzo provvisorio delle vasche presenti all’interno dello stabilimento della Portovesme srl per lo stoccaggio dei residui di lavorazione, i funzionari del Ministero concedono il nulla osta, mentre i funzionari regionali sostengono una posizione diametralmente opposta e ancora una volta in maniera incomprensibile intendono sottoporre a procedura di Valutazione ambientale l’autorizzazione stessa con la conseguenza che i tempi necessari ad ottenere la VIA regionale comporterebbero una lungaggine nell’approvazione che rischierebbe di compromettere definitivamente l’attività della fabbrica, unica realtà produttiva ancora attiva nel Sulcis.»
«Fatte salve le prerogative e le competenze dei funzionari, autonome e distinte dalla politica, non si capisce come Amministrazioni pubbliche con competenze analoghe possano arrivare a conclusioni così antitetiche – aggiunge Pietro Cocco -. Non si tratta quindi di una sfida tra chi urla di più per apparire maggiore o migliore difensore di una causa così importante che riguarda tutti indistintamente.»
«Sia per la classe politica che per sindacati e per tutto il territorio del Sulcis, è fondamentale che la fabbrica continui la produzione e che sia garantito ai lavoratori il mantenimento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Pertanto, anche il mio impegno continua ad essere, in queste ore di apprensione e preoccupazione – conclude Pietro Cocco -, finalizzato a facilitare una soluzione in tempi brevi ai problemi tecnici prospettati dai funzionari dell’Assessorato.»
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