22 November, 2024
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Rossella Pinna (Pd) ha presentato un’interrogazione sull’interruzione delle attività del centro antiviolenza dell’ex provincia del Medio-Campidano.

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Rossella Pinna, consigliere regionale del Partito democratico, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale della Sanità, con la quale chiede chiarimenti sulle ragioni dell’interruzione delle attività del centro antiviolenza dell’ex provincia del Medio-Campidano.

«Il fenomeno della violenza di genere contro le donne – afferma la consigliera Pinna – non risparmia neanche la Sardegna che con i recenti drammatici fatti, ultimo dei quali ha visto protagonista una giovane cagliaritana ridotta in fin di vita che fa seguito ad altri gravi  episodi verificatisi  a Sassari, Capoterra e Iglesias, culminati con l’uccisione di tre donne, per mano di uomini che rientravano nella sfera parentale o amicale, ha posto, una volta di più, l’attenzione sul ruolo sociale che i centri antiviolenza rappresentano.»

«Il Consiglio regionale, da parte sua, con un importante segnale politico, riconoscendone il ruolo strategico è intervenuto accogliendo, nell’ambito della recente manovra finanziaria, l’emendamento proposto in primis dalla sottoscritta, teso ad incrementare lo stanziamento per il 2017 da 300mila a 900mila euro, assegnando ulteriori 300mila euro per ciascuna annualità 2018-2019, con l’obbiettivo di rafforzare le attività fin qui poste in essere dai Centri e garantire i compiti e le funzioni loro assegnati dalle norme regionali (L.R. n. 8/2017 e n. 26/2013) – aggiunge Rossella Pinna -. Lo stesso Consiglio ha approvato, inoltre, una modifica normativa alla legge regionale n. 8/2007, che limitava il numero dei Centri, estendendoli opportunamente, al fine di rendere più capillare e articolata la rete dei servizi su tutto il territorio regionale, anche alla luce dell’obiettivo, a livello statale, di rafforzare e diffondere sull’intero territorio la presenza di questi importanti presidi.»

«E’ del tutto evidente il ruolo di primaria importanza che l’Organo legislativo ha voluto attribuire alle attività svolte dai Centri che devono, necessariamente e al più presto, essere posti in condizioni di proseguire il loro importante compito di presidio, di sostegno, di tutela, di prevenzione. Tuttavia, in netto contrasto con l’effettiva volontà espressa dal Consiglio – conclude Rossella Pinna -, dal 1° gennaio 2017, il Centro antiviolenza che opera fin dal 2008 nella provincia del Medio Campidano, essenziale punto di riferimento del territorio, ha interrotto il servizio a seguito della scadenza contrattuale tra l’ex Provincia ed il soggetto gestore.»

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