Grande successo per i due click day programmati stamane dalla Regione per il bando T2 e il bando T1+T2.
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Grande successo per i due click day programmati questa mattina per il bando T2 (competitività per le micro, piccole e medie imprese) e il bando T1+T2 per le nuove imprese in fase di avviamento e sviluppo. In pochi minuti, entrambi i bandi hanno registrato il tutto esaurito, con una richiesta complessiva di finanziamenti pari a 54 milioni di euro (a fronte dei 30 complessivi immediatamente disponibili), per 331 domande e investimenti pari a 134 milioni di euro. Nello specifico, il bando T2 competitività, che metteva a correre 20 milioni (già raddoppiati rispetto ai 10 iniziali), ha ricevuto 178 domande con la richiesta di 37 milioni di aiuti e investimenti pari a 96 milioni. Il bando destinato alle nuove imprese T1+T2, dotazione 10 milioni, ha ricevuto 153 domande muovendo investimenti per 38 milioni e 17 di aiuti richiesti.
«Un grande risultato, una risposta straordinaria da parte delle nostre imprese che hanno voglia di ricominciare e lasciarsi finalmente alle spalle la crisi – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Ci aspettavamo che i due bandi avessero successo, ma i risultati sono andati persino oltre le aspettative. Sono bastati pochi minuti: più di 300 imprese hanno chiesto un finanziamento alla Regione muovendo investimenti per 134 milioni. Numeri importanti, che ancora una volta testimoniano la voglia di ripresa del mondo imprenditoriale, che finalmente vede la luce oltre la crisi più nera che l’Italia, e in particolare la Sardegna, abbiano mai vissuto. Ho sempre detto, e lo ribadisco con convinzione, che sono le imprese la colonna portante della nostra economia, sono loro che creano sviluppo e dunque occupazione e nuovi posti di lavoro. La Giunta ci crede moltissimo e perciò, forte anche di risultati come quelli di oggi, proseguirà su questa strada, sostenendo con forza e in tutti i modi possibili le imprese sarde, come dimostra l’ultimo pacchetto da 130 milioni di nuova finanza destinato interamente alle imprese. I bandi rimangono ancora aperti e lavoreremo per trovare altri finanziamenti e garantire la possibilità di accedere ai contributi a chiunque abbia i requisiti e un buon progetto di investimento.»
Il bando destinato alla competitività delle micro, piccole e medie imprese (T2 da 20 milioni, ricordiamo che ha ricevuto 178 domande e mosso 96 milioni di investimento complessivamente a fronte di una dotazione di 20 milioni e richieste per 37) regala il primato delle domande al settore Industria e Servizi (86 domande per 19 milioni chiesti e investimenti pari a 48 milioni), seguito dal Turismo (59 domande, 12 milioni chiesti e 35 di investimento), Artigianato (31 domande, 4 milioni e 800mila euro chiesti e investimenti per 12 milioni) e infine Cultura (2 domande, 550mila euro di contributi chiesti e investimenti per un milione e mezzo).
È il Turismo il settore preferito in assoluto da chi vuole avviare una nuova iniziativa imprenditoriale. Il click per il bando T1+T2 (153 domande, 16 milioni di aiuto richiesto e investimenti per quasi 38 milioni) a sostegno delle imprese nuove e in fase di avviamento, ha registrato il primo posto per il turismo con 60 domande, oltre 7 milioni di aiuto richiesto e 16 di investimento. Secondo posto per Industria e Servizi: 48 domande, 5 milioni e mezzo di contributi chiesti e investimenti per 12 milioni. Terzo posto per l’artigianato, 31 domande per 2,3 milioni di aiuti chiesti e investimenti pari a 5 milioni, e infine il Commercio con 14 domande, 1,6 milioni di contributo richiesto e 4 milioni di investimento.
«La quantità di finanziamenti messi in campo dalla Regione è molto consistente e mai come in questo periodo le imprese possono accedere a risorse fondamentali per tutte le fasi della loro vita – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Stiamo accompagnando le aziende, quelle già attive e quelle che stanno ancora nascendo, verso un percorso che porterà a investimenti importanti e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. I dati dello Svimez di fine luglio con il Pil che per la prima volta in tre anni nella nostra regione torna a crescere e i dati di oggi sul primato assoluto della Sardegna in Italia per la nascita di nuove imprese giovanili, 1756 quest’anno con un incremento del 10,4%, ci dice che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Abbiamo creduto fortemente e continuiamo a credere in questa politica a sostegno delle imprese, e soprattutto dei giovani che vogliono fare impresa. Continueremo così, rafforzando questo percorso – conclude Raffaele Paci -, mettendo in campo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, puntando ancora di più sui nostri giovani, perché possano avere occupazione e allo stesso tempo rilanciare l’economia della Sardegna.»
«Un grande risultato, una risposta straordinaria da parte delle nostre imprese che hanno voglia di ricominciare e lasciarsi finalmente alle spalle la crisi – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Ci aspettavamo che i due bandi avessero successo, ma i risultati sono andati persino oltre le aspettative. Sono bastati pochi minuti: più di 300 imprese hanno chiesto un finanziamento alla Regione muovendo investimenti per 134 milioni. Numeri importanti, che ancora una volta testimoniano la voglia di ripresa del mondo imprenditoriale, che finalmente vede la luce oltre la crisi più nera che l’Italia, e in particolare la Sardegna, abbiano mai vissuto. Ho sempre detto, e lo ribadisco con convinzione, che sono le imprese la colonna portante della nostra economia, sono loro che creano sviluppo e dunque occupazione e nuovi posti di lavoro. La Giunta ci crede moltissimo e perciò, forte anche di risultati come quelli di oggi, proseguirà su questa strada, sostenendo con forza e in tutti i modi possibili le imprese sarde, come dimostra l’ultimo pacchetto da 130 milioni di nuova finanza destinato interamente alle imprese. I bandi rimangono ancora aperti e lavoreremo per trovare altri finanziamenti e garantire la possibilità di accedere ai contributi a chiunque abbia i requisiti e un buon progetto di investimento.»
Il bando destinato alla competitività delle micro, piccole e medie imprese (T2 da 20 milioni, ricordiamo che ha ricevuto 178 domande e mosso 96 milioni di investimento complessivamente a fronte di una dotazione di 20 milioni e richieste per 37) regala il primato delle domande al settore Industria e Servizi (86 domande per 19 milioni chiesti e investimenti pari a 48 milioni), seguito dal Turismo (59 domande, 12 milioni chiesti e 35 di investimento), Artigianato (31 domande, 4 milioni e 800mila euro chiesti e investimenti per 12 milioni) e infine Cultura (2 domande, 550mila euro di contributi chiesti e investimenti per un milione e mezzo).
È il Turismo il settore preferito in assoluto da chi vuole avviare una nuova iniziativa imprenditoriale. Il click per il bando T1+T2 (153 domande, 16 milioni di aiuto richiesto e investimenti per quasi 38 milioni) a sostegno delle imprese nuove e in fase di avviamento, ha registrato il primo posto per il turismo con 60 domande, oltre 7 milioni di aiuto richiesto e 16 di investimento. Secondo posto per Industria e Servizi: 48 domande, 5 milioni e mezzo di contributi chiesti e investimenti per 12 milioni. Terzo posto per l’artigianato, 31 domande per 2,3 milioni di aiuti chiesti e investimenti pari a 5 milioni, e infine il Commercio con 14 domande, 1,6 milioni di contributo richiesto e 4 milioni di investimento.
«La quantità di finanziamenti messi in campo dalla Regione è molto consistente e mai come in questo periodo le imprese possono accedere a risorse fondamentali per tutte le fasi della loro vita – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Stiamo accompagnando le aziende, quelle già attive e quelle che stanno ancora nascendo, verso un percorso che porterà a investimenti importanti e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. I dati dello Svimez di fine luglio con il Pil che per la prima volta in tre anni nella nostra regione torna a crescere e i dati di oggi sul primato assoluto della Sardegna in Italia per la nascita di nuove imprese giovanili, 1756 quest’anno con un incremento del 10,4%, ci dice che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Abbiamo creduto fortemente e continuiamo a credere in questa politica a sostegno delle imprese, e soprattutto dei giovani che vogliono fare impresa. Continueremo così, rafforzando questo percorso – conclude Raffaele Paci -, mettendo in campo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, puntando ancora di più sui nostri giovani, perché possano avere occupazione e allo stesso tempo rilanciare l’economia della Sardegna.»
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