In Sardegna sono iniziate le grandi manovre di partiti e movimenti in preparazione delle elezioni Politiche 2018.
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In Sardegna sono iniziate le grandi manovre di partiti e movimenti in preparazione delle elezioni Politiche 2018. Il presidente del movimento GENTES, Alessandro Mongili, stamane ha diffuso una nota, nella quale è contenuta la posizione del Consiglio direttivo «sulla “lista tecnica” sarda per le elezioni parlamentari italiani».
«GENTES guarda da sempre con favore ai diversi tentativi di aggregazione nell’area politica dell’autodeterminazione, e in particolare accoglie con interesse la proposta fatta da Anthony Muroni (ex direttore de L’Unione Sarda, n.d.r.) – scrive Alessandro Mongili – in relazione alla formazione di Liste tecniche da presentare alle prossime elezioni politiche italiane. Mai più dovrebbe essere accettabile lo scandalo dei parlamentari sardi che votano a favore di leggi contro la Sardegna, come è accaduto finora, in ubbidienza ai loro padroni delle segreterie dei partiti.»
«GENTES chiede a tutti coloro che sono interessati al processo politico in corso che vi sia la possibilità di una discussione libera, aperta a tutti – aggiunge Alessandro Mongili -. Precondizione necessaria è che la critica sia non solo accetta, ma benvenuta. GENTES propone l’indizione di un’Assemblea pubblica aperta a tutti in cui, sotto nessun ombrello, si possa discutere liberamente dei presupposti politici di una nuova fase politica, e i suoi attivisti si dichiarano disponibili a organizzarla, assieme a chi sia interessato. Da essa dovrebbe uscire una prima definizione degli interessati al processo di formazione di una coalizione o cartello elettorale. Per GENTES deve essere chiaro che in questo processo non deve esserci alcun spazio per fascismo, misoginia, omofobia e razzismo, sotto qualsiasi veste.»
«GENTES propone l’apertura di un Tavolo tecnico composto da personalità politiche con competenze specifiche nelle tecnicalità elettorali, e riconosciute da tutti i partecipanti – sottolinea ancora Alessandro Mongili –. Si dovrebbe trattare di un Tavolo senza le caratteristiche delle Mesas, ma di un tavolo di lavoro e operativo. Le finalità di tale tavolo devono essere quelle di definire un documento che offra: 1. Garanzie sul carattere democratico del processo; 2. Garanzie sulla scelta delle candidature e sui criteri di scelta; 3. Garanzie sulla accountability degli eletti, cioè sulla loro affidabilità rispetto al progetto comune una volta eletti. Sul piano generale, GENTES ritiene che una rappresentanza sarda svincolata dai Partiti italiani sia un obiettivo importante, sia al livello dello Stato italiano, che dell’Europa. A questo proposito, chiede che la discussione non verta su oscuri accordi fra gruppi, ma piuttosto sulle politiche da favorire al livello del Parlamento italiano. Si tratta di un’elezione diversa da quella relativa alla Regione o ai Comuni sardi, ma in ogni caso importante per la ricaduta che può avere in Sardegna e nella costruzione di relazioni al di fuori di essa in appoggio alla nostra lotta.»
«A questo proposito – conclude Alessandro Mongili -, GENTES indica una serie di temi come di proprio interesse programmatico: Bonifica, riconversione e compensazioni per le aree sotto occupazione militare, che devono essere smantellate per intero; Politiche volte ad ampliare la democrazia, le autonomie e i diritti civili delle minoranze; Parità linguistica in Sardegna e nelle altre aree plurilingui dello Stato; Superamento delle politiche di austerità; Politica estera di Pace, soprattutto nell’area mediterranea; Europeismo democratico e federalista.»
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