9 November, 2024
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La ciclovia turistica della Sardegna entra nel sistema nazionale. Francesco Pigliaru al Mit ha firmato il protocollo con il ministro Graziano Delrio.

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ciclovia

La ciclovia turistica della Sardegna diventa realtà ed entra nel piano nazionale delle ciclovie. Il presidente Francesco Pigliaru, oggi a Roma insieme all’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, ha siglato con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali e Turismo, il Protocollo d’intesa che regola la progettazione e realizzazione dei 1.230 km di ciclabile, parte importante degli oltre 2.000 km di piste che la Sardegna riserva alle due ruote. Pensata come infrastruttura specificamente turistica, questa sezione della rete complessiva si articola in quattro direttrici e collega porti e aeroporti, attraversando centri urbani e zone paesaggistiche di pregio.

«Puntiamo molto sulle ciclovie ed oggi abbiamo fatto un altro, significativo passo avanti – ha detto il presidente Pigliaru -. I numeri del turismo balneare sono in continua crescita, ma serve andare oltre, aumentando i flussi nei mesi di spalla e attirando i visitatori verso le zone interne. Lavoriamo concretamente su molti fronti per raggiungere l’obiettivo e questo progetto è un tassello importante: ci rivolgiamo ad un turismo nuovo, che vuole scoprire il paesaggio muovendosi lentamente, in modo sostenibile e con rispetto. La grande esperienza del Giro d’Italia partito proprio dalla nostra regione, ha mostrato quanto interesse richiami il binomio Sardegna bicicletta – ha concluso Francesco Pigliaru – un grande potenziale che è tempo di mettere a frutto.»

Il ministro Graziano Delrio ha evidenziato come la rete pensata per la Sardegna, all’interno del piano nazionale, sia «un grande sistema di collegamenti ciclabili, che si sviluppa in modo innovativo e complesso», e ha messo in particolare l’accento sugli itinerari che si spingono verso le zone interne: «Si potranno esplorare – ha detto il ministro Delrio – pedalando sulle tratte trasversali della ciclovia, percorsi fortemente voluti dalla Regione che permetteranno a tutti di scoprire le bellezze meno conosciute dell’Isola». 

La stipula del Protocollo d’Intesa con il MIT e il MIBACT sancisce di fatto l’inserimento della Ciclovia Turistica della Sardegna nel Sistema Nazionale di ciclovie turistiche, definendo le azioni e gli impegni delle parti per la progettazione, la realizzazione e il finanziamento della ciclovia turistica regionale.

La Ciclovia Turistica della Sardegna, prevista dalla delibera n.37/30 approvata dalla Giunta regionale il primo agosto, fa parte della rete ciclabile regionale. Conta circa 1.230 km ed è collegata alle principali porte di accesso all’Isola: i porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres e gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero. Quattro le direttrici: Occidentale Alghero-Cagliari (538 km); Orientale Santa Teresa di Gallura-Cagliari (508 km); trasversale Porto Torres-Santa Teresa di Gallura (120 km); trasversale Dorgali-Macomer (70 km). Gli itinerari si snodano attraverso zone di alto valore naturalistico e centri urbani con numerosi elementi d’interesse storico, archeologico e architettonico. Circa il 40% della ciclovia è in sede propria, e un altro 50% si sviluppa su strade locali urbane o arginali e vicinali con bassi livelli di traffico veicolare; solo il 9% prevede la percorrenza di strade statali e provinciali, tutte declassabili con velocità massima di 50 km/h. Inoltre è caratterizzata da un’altimetria confortevole, in quanto il 78 % del suo sviluppo ha una pendenza inferiore al 3% affrontabile anche da ciclisti non esperti o allenati. Ha una larghezza minima che oscilla tra 1,50 m (nei tratti monodirezionali) e 2,50 m (nei tratti a doppio senso), secondo quanto previsto dalle normative di settore. La ciclovia risponde a requisiti di tipo trasportistico, in chiave sostenibile, rendendo possibile l’accessibilità diretta ed indiretta diffusa; di tipo turistico, economico, di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale, di integrazione europea, nazionale e locale, di integrazione intermodale treno+bici e bus+bici; salutistico-ricreativo, promozionale-educativo e di miglioramento ed incremento della sicurezza degli itinerari ciclabili.

La Rete degli itinerari ciclistici regionali di circa 2.000 km, di cui la ciclovia turistica fa parte, è stata progettata dall’Arst in collaborazione con il CIREM (Centro Ricerche Economiche e Mobilità delle Università di Cagliari e Sassari), a seguito di un’ampia attività di progettazione dal basso che ha coinvolto 65 associazioni, 209 enti locali, gli assessorati regionali del Turismo, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e degli Enti Locali, l’Enas e l’agenzia Forestas.

Il costo complessivo stimato per la realizzazione della Ciclovia Turistica della Sardegna ammonta a 110 milioni di euro, di cui circa 82,5 per lavori. 15 milioni (8 del Piano infrastrutture e 7 del Por Fesr 2014-2020) sono già disponibili. Entrare a far parte del sistema nazionale consente la co-partecipazione statale subito, per circa 2,4 milioni, per progettazione e opere, e successivamente con quota parte delle risorse già stanziate dallo Stato per oltre 300 milioni di euro. Il riconoscimento di infrastruttura strategica di livello nazionale risulta quindi determinante, oltre che per l’ammissione della ‘Ciclovia Sardegna’ alla ripartizione delle risorse economiche complessivamente disponibili a livello nazionale, anche al fine dell’accesso ad eventuali finanziamenti comunitari.

Gianluigi Rubiu (Udc
E' durissimo il giud

giampaolo.cirronis@gmail.com

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