24 November, 2024
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Tiziana Loi e Amir Kalbasi sono la prima coppia che si appresta a completare il percorso di 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara. Un itinerario suggestivo e variegato, che ha consentito ai due pellegrini di ammirare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Sulcis Iglesiente, traducendo concretamente il concetto di “turismo sostenibile” portato avanti dalla Giunta guidata da Paola Massidda. «Il Cammino Minerario di Santa Barbara rappresenta un volano per lo sviluppo turistico del nostro territorio – ha detto il sindaco di Carbonia -. Un turismo strategico e innovativo che passa per il mare, le miniere, i monumenti religiosi, i colori, i sapori e i profumi del Sulcis Iglesiente».

Il Sindaco ha apposto nelle credenziali degli escursionisti il timbro della tappa n. 22, che va da Carbonia a Nuraxi Figus. La credenziale è un documento che attesta la partecipazione del pellegrino al Cammino Minerario di Santa Barbara.

I due escursionisti – lei sarda, lui danese di origini iraniane – hanno cominciato il loro percorso il 5 agosto a Iglesias.

Il Cammino minerario di Santa Barbara si snoda attraverso le località di Iglesias, Nebida, Masua, Buggerru, Portixeddu, Piscinas, Montevecchio, Perd’e Pibera, Villacidro, Monti Mannu, Arenas, San Benedetto, Marganai, Domusnovas, Orbai, Rosas, Nuxis, Santadi, Is Zuddas, Masainas, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus e Bacu Abis.

All’incontro tenutosi in Municipio, era presente anche Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara ed autore della guida “Il Cammino Minerario di Santa Barbara. A piedi tra storia e natura”, edito da Terre di mezzo.

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«Grazie a tutti per le prove di solidarietà nei miei confronti e in quelli di tutta la Giunta. Ne abbiamo ricevuto moltissime dalle forze politiche, dalle rappresentanze di categoria, dai privati cittadini. E ognuno di questi attestati è il modo migliore per dimostrare che la Sardegna è ben altro rispetto a minacce vili che si ripetono, e sulle quali noi abbiamo deciso di tenere il massimo riserbo anche quando sono arrivate nella nostra sede istituzionale: non ci fanno paura, non incidono sul lavoro svolto né tantomeno sull’attività politica e amministrativa portata avanti dalla Giunta e dalla Presidenza.» Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«Ma vero è che in Sardegna chi gestisce la cosa pubblica, a tutti i livelli, è fatto troppo spesso oggetto di intimidazioni – ha aggiunto il presidente Pigliaru -, e sono i rappresentanti delle Istituzioni nei territori a pagare il prezzo più alto. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. È una chiamata alla responsabilità: lo dobbiamo soprattutto agli amministratori locali che con sempre maggior frequenza, oltre le minacce, subiscono veri e propri attentati. L’invito è a vigilare tutti perché il confronto non diventi mai disinformazione né polemica sterile, a servizio dei fanatici, ma resti sempre sul terreno del dibattito democratico. 
Da parte nostra – ha concluso Francesco Pigliaru – proseguiremo nel nostro lavoro come abbiamo sempre fatto, per aiutare la Sardegna a uscire da una lunga e durissima crisi.»

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«Esprimiamo piena solidarietà al presidente della Regione Francesco Pigliaru per l’atto intimidatorio subito. Si tratta di un episodio che mortifica il vivere civile della comunità isolana, con gesti che nulla hanno da spartire con la democrazia e il confronto civile.»
Il capogruppo regionale di Forza Italia  Pietro Pittalis, supportato dai consiglieri degli azzurri nel palazzo di via Roma, condanna senza mezzi termini l’attacco subito dal governatore, con una busta contenente proiettili e minacce indirizzata al capo dell’esecutivo regionale. «Non è certo questo il modo per risolvere i problemi atavici della Sardegna – conclude Pietro Pittalis – ma con il confronto civile e corretto tra le parti, senza degenerare in atti di violenza e intimidazione che sono lontani dalle regole democratiche». 

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco denuncia in una nota la carenza di personale medico nelle corsie, soprattutto nel periodo estivo, del reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

«E’ ormai evidente il depotenziamento del centro – attacca Edoardo Tocco -. Perché a Cagliari si riversano la maggior parte dei grandi ustionati dell’Isola, ma il reparto opera senza gli strumenti previsti. Così capita che sia necessario un trasferimento d’urgenza a Sassari per i pazienti con ustioni anche minime. Non basta lo smantellamento in atto da qualche anno nel reparto. Nella riforma ospedaliera si evidenzia come il Brotzu sia un dipartimento di emergenza urgenza di secondo livello, ma privo del reparto di chirurgia plastica. Il rischio – conclude Edoardo Tocco – è che questa scelta possa avvantaggiare una nuova struttura prevista al Policlinico.»

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Si è concluso con una fumata bianca, questa mattina, l’incontro tra il comune di Carbonia (rappresentato dal sindaco Paola Massidda, l’assessore dello Sport Valerio Piria, ed il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ing. Giampaolo Porcedda) e la dirigenza del Carbonia Calcio (rappresentata dal presidente Antonio Desogus e dai vicepresidenti Geppo Contu e Checco Fele), convocato per l’esame delle problematiche legate all’utilizzo dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” da parte della società biancoblu. I problemi emersi nei giorni scorsi che avevano creato tante preoccupazioni anche tra i tifosi, sono stati superati, grazie alla grande disponibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale e le chiavi dello stadio Comunale sono state “riconsegnate” al Carbonia calcio che potrà così iniziare già domani la preparazione della prima squadra. Tutti i giocatori oggi sono stati sottoposti alle visite mediche e sono stati convocati dal tecnico Andrea Marongiu per domani pomeriggio, alle 16.30.

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Un imprenditore di Giba ha denunciato presso la stazione dei carabinieri di Narcao che ignoti, nel periodo di ferie tra il 18 e il 22 agosto scorsi, hanno asportato un miniescavatore di sua proprietà marca Komatsu modello PC 16R-3HS telaio F72078, completo di rampe di carico e scarico benne, che si trovava parcheggiato a Perdaxius, in località “Is Ergois” snc, dove stava effettuando dei lavori.

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I carabinieri della stazione di Calasetta hanno denunciato in stato di libertà per violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 del Codice penale), N.A., 31 anni, di Domusnovas, dipendente di una società di recapito pacchi.

Nello scorso mese di dicembre una signora di origine svizzera, residente a Calasetta, sporse formale denuncia, in quanto nel mese di novembre aveva ordinato della lana pregiata presso un’azienda specializzata austriaca e, visto che dopo un mese la stessa non le era ancora stata consegnata, dopo aver fatto reclamo all’azienda, è venuta a sapere che il pacco era stato da lei ritirato a mani proprie il 23 novembre. La donna ha fornito la copia della ricevuta a lei inviata dall’azienda laniera che al momento della denuncia ha fornito ai carabinieri.

Sono state effettuate immediate indagini, risalendo al corriere che in quella giornata avrebbe fatto la consegna. Lo stesso, sentito dai carabinieri, ha riferito di aver fatto la consegna del pacco e, a controprova, ha indicato un suo collega come presente, cosa che quest’ultimo ha sconfessato, dando così il primo elemento dell’indagine. Ma quello che ha confermato ulteriormente la sparizione del pacco e la mancata consegna, è stata la firma della donna apposta sulla ricevuta, risultata anche a prima vista chiaramente aprocrifa, in quanto la denunciante, svizzera, usa firmarsi con una particolarità che l’incauto corriere non poteva conoscere e che così hanno fornito un elemento determinante per indagare il reo. La donna, per confermare meglio questo fatto, ha fornito una serie di suoi documenti da lei firmati negli anni precedenti, a controprova di quanto da lei riferito. Della lana, naturalmente, non s’è saputo più nulla.

 

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Le squadre di Abbanoa hanno completato durante la notte un urgente intervento di riparazione lungo l’acquedotto del Basso Sulcis dove si era verificato un guasto improvviso. In località Is Meddas, territorio di Villaperuccio, in tarda serata è stata riscontrata una rottura nella condotta. Immediatamente sono state allertate le squadre del pronto intervento Abbanoa e delle imprese specializzate. L’intervento di riparazione è entrato nel vivo verso mezzanotte quando sul posto sono intervenuti i mezzi pesanti per eseguire gli scavi in una zona particolarmente impervia e allagata dalla perdita. Per eseguire le operazioni è stato utilizzato anche un gruppo elettrogeno che ha garantito l’illuminazione del cantiere.

Verso le 2.30 del mattino i lavori sono stati conclusi e l’acquedotto è stato riavviato gradualmente con il ripristino del riempimento dei serbatoi di Villaperuccio, Giba, Masainas, Santadi, Tratalias, Sant’Anna Arresi e Piscinas. Alle 6.00 di questa mattina è stata riaperta l’erogazione all’utenza.

Nella giornata odierna, salvo nuovi imprevisti, non dovrebbero verificarsi disservizi, ad esclusione delle zone più alte dei centri abitati dove si potrebbero riscontrare cali di pressione soprattutto nelle ore di maggior consumo. Nel comune di Giba, a causa del livello basso del serbatoio d’accumulo, nelle giornate di oggi, 23 agosto, e domani sarà necessario anticipare alle 20.00 la chiusura programmata.

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Due intere lottizzazioni di Budoni allacciate alla rete idrica attraverso un unico punto di fornitura abusivo, così come un noto caseificio del centro Sardegna, privo di contratto, e un chiosco del Poetto che per ben tre volte, una volta sospesa la fornitura perché colto in fragranza di reato, si è riallacciato alla rete pubblica. Ancora, la Gallura: una villa di lusso in Costa Smeralda, con suite, giardino interno ed esterno e piscina, intestata a una società con sede in Lussemburgo che, nonostante i consumi abnormi di acqua, non pagava quanto consumato. Un camping di San Teodoro è risultato invece allacciato abusivamente alla rete fognaria: gli scarichi dell’intera struttura finivano direttamente nella rete comune senza la possibilità per Abbanoa di addebitare il pagamento del canone di depurazione.

Quella degli allacci abusivi è una grave irregolarità diffusa in tutta l’Isola, che Abbanoa persegue con fermezza. Sono quasi 500 le denunce presentate da gennaio a oggi, frutto dell’intensificarsi dei controlli a tappeto su tutta la Sardegna. Spesso al posto dei contatori vengono installati dei tubi flessibili che consentono di fornire l’acqua direttamente dalla rete.

Non sono rari neanche gli episodi in cui vengono installati dei contatori irregolari, un escamotage per cercare di mascherare il furto d’acqua facendo credere che si tratti di un allaccio regolare. Espediente inutile, perché i tecnici di Abbanoa sono muniti di palmari elettronici che consentono di verificare in tempo reale i numeri di matricola dei misuratori e le coordinate georeferenziate che consentono di appurare l’esatto punto di fornitura.

«Irregolarità ed abusivismo sono purtroppo la triste eredità, che Abbanoa ha raccolto, di un sistema nel quale il controllo della risorsa e la correttezza contrattuale erano totalmente trascurati, generando anche una fascia diffusa di abusivismo che oggi si manifesta con i furti d’acqua e con l’alta morosità – spiega l’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti –  Fenomeni che rappresentano comunque un’esigua minoranza della popolazione perché, voglio ricordarlo, 8 sardi su 10 pagano regolarmente il servizio idrico.»

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Tornano le giornate dedicate al lavoro della compagnia aerea RyanAir. Già in passato avevamo parlato della possibilità che la compagnia creasse nel 2017 centinaia di nuovi posti di lavoro soprattutto nelle posizioni di assistente di volo e di terra e difatti tra fine agosto e ottobre arrivano i “Recruiting Day”, giornate dedicate ai colloqui con i tanti giovani interessati a lavorare in questa azienda. Si terranno in molte città italiane e serviranno proprio a conoscere i futuri assistenti che poi seguiranno un corso prima di essere assunti.

La fama della compagnia aerea Ryanair per le tariffe ridotte è cosa risaputa. Questa azienda nata solo nel 1985, proprio grazie a tariffe super-scontate, è riuscita a passare dai 5mila viaggiatori del primo anno ai 100milioni di oggi. Così di pari passo è cresciuto il numero di dipendenti e collaboratori a vario titolo; erano 25 nel 1985 e oggi sono diverse migliaia. Per avere…

L’articolo completo è consultabile nel sito: https://www.mylogobook.it/diariolavoro .