18 July, 2024
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Definito il programma completo dei concerti della XXXII edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, a Sant’Anna Arresi fervono i preparativi per l’attesissima nuova edizione del festival che sarà interamente dedicata a Max Roach e all’evoluzione della musica contemporanea e nel particolare al variopinto panorama degli strumenti a percussione. 

Lo straordinario scenario di Piazza del Nuraghe ha ipnotizzato da sempre non solo artisti e pubblico ma anche tantissimi operatori della comunicazione che per quasi sette lustri di questa rassegna e sin dai suoi primordi, con il loro lavoro hanno compreso e testimoniato quella che è stata l’evoluzione della musica e del jazz in particolare di questo ultimo secolo. Gli stessi padri fondatori della rassegna compresero sin da subito l’importanza che per questo festival avrebbe assunto la qualità sonora nell’economia artistico-culturale dell’intero Progetto tanto da trasformare l’incantevole location in una sorta di sala d’incisione a cielo aperto. Considerate poi le pubblicazioni discografiche che negli anni si sono susseguite non desta più meraviglia il fatto che sempre più artisti di caratura internazionale scelgano proprio Piazza del Nuraghe per effettuare registrazioni che poi diventeranno supporti sonori destinati alla distribuzione sul mercato mondiale proprio come hanno fatto artisti come Rob Mazurek con l’Explonding Star Orchestra, Roscoe Mitchell, Lawrence D. “Butch” Morris, Amiri Baraka, Evan Parker solo per citarne alcuni.

L’Associazione Punta Giara, in una nota, nel ringraziare tutto il suo Staff per avere ideato e realizzato ognuno di questi progetti esprime inoltre grande riconoscenza a tutti i tecnici: Live Studio, Rockhaus, Paolo Zucca, Pierpaolo Meloni che hanno reso possibile la concreta realizzazione di ogni singola registrazione. La XXXII edizione di “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, apre ancora una volta i suoi confini al mondo e alle nuove esperienze discografiche che durante il prossimo festival verranno presentate in anteprima assoluta con un’apposita conferenza stampa che si svolgerà il 4 settembre 2017, alla presenza dei musicisti, dei tecnici e dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Il 2017 rappresenta un anno importantissimo in fatto di registrazioni live che a Sant’Anna Arresi costituiscono da sempre motivo di orgoglio ed elemento fondante della nostra produzione discografica. La prossima edizione sarà occasione attesa per far conoscere il nuovo album dei Summit Quartet. Formazione e progetto ideati e realizzati interamente, durante e per il Festival 2016. Il Summit Quartet si è da subito distinto per la complessità musicale e la ricchezza delle possibilità espressive che hanno esaltato allo stesso tempo le capacità di ogni singolo componente e dell’intero gruppo. Il concerto di questa originale formazione ha incassato da subito ottimi riscontri della critica che lo ha identificato come una delle migliori performances in seno alla XXXI edizione. Nulla da stupirsi se si considera la genialità e la poliedricità musicale dei componenti di questo quartetto. A partire da Mats Gustafsson formatosi nel rock – jazz scandinavo degli anni ’80, una carriera costellata di importanti collaborazioni, incisioni e concerti in ogni angolo di mondo. Dedito all’esplorazione dell’infinito universo delle percussioni, altro componente di spicco del Summit è Hamid Drake, potente batterista dotato di infinita sensibilità ed intelligenza spirituale che lo rendono umano e al contempo geniale. Il quartetto conta poi la presenza di altri due talentuosi esponenti del jazz mondiale, Ken Vandermark, sax tenore forte ed espressivo e grande improvvisatore, che riceve il premio “genius” nel 1999 lasciando a bocca aperta l’intero mondo del jazz, e Luc Ex, versatile componente dei The Ex, che vanta una grande quantità di collaborazioni non convenzionali su diversi stili musicali.

Il progetto del Summit Quartet si presenta come una brillante intuizione creativa della musica contemporanea, originale ma anche ispirata alla grande eredità musicale e jazzistica del passato. Non a caso l’album si presenta come un bellissimo vinile a quattro facce, contenente 7 pezzi originali, che si distingue per la grafica singolare ispirata all’istrionico Frank Zappa protagonista della scorsa edizione del festival che ha troneggiato anche sui manifesti della stessa. Nella stessa conferenza stampa, verranno presentate altre produzioni musicali figlie del Festival, gli album di: Andrea Massaria Octet “Zappa Speech Project” e i Flut3ibe. In vista del 2018 ci sarà una nuova uscita discografica distribuita della RogueArt che presenterà il nuovo lavoro Live in Sant’Anna Arresi ad opera di Roscoe Mitchell con Matthew Shipp. Questa pubblicazione sarà presentata in data 27 gennaio 2018 alla Carnegie Hall di New York, nel corso di una conferenza stampa e di un concerto, alla presenza delle maggiori testate del settore a livello nazionale ed internazionale e dei rappresentanti dell’Associazione Culturale Punta Giara. L’associazione, infine, sta lavorando per realizzare in occasione di questo importante evento, una tre giorni di promozione a carattere culturale e turistica dell’intera nostra isola, con artisti, materiale video e fotografico che saranno presentati prima, durante e dopo il concerto.

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il corpo senza vita di un uomo di 60 anni stato rinvenuto nella tarda mattinata sulla spiaggia tra Porto Botte e Is Solinas, a circa 300 metri dal chiosco di Porto Botte, nel comune di Masainas. Poco dopo le 13.00 si sono recati sul posto i carabinieri della stazione di Giba che hanno atteso l’arrivo del medico per constatare il decesso e riconsegnare la salma ai familiari. L’uomo dovrebbe essere morto per cause naturali, vittima di un malore.

Il litorale di Porto Botte, in lontananza Is Solinas.

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Nove quadri che regalano un’atmosfera di colore e danno una forte sensazione di calore alla sala d’attesa del servizio di Radioterapia e alle due sale “bunker” dove si svolgono le sedute di terapia. Sono le opere realizzate da Giuseppe e Andrea Bellino e che i due artisti hanno voluto donare alla struttura dell’Aou di Sassari diretta dal professore Giovanni Battista Meloni.

Le opere della famiglia Bellino sono un elemento costante all’interno delle strutture sanitarie sassaresi. Giuseppe Bellino, pugliese di nascita, già dagli anni Settanta ha uno stretto legame con l’ospedale di via De Nicola. I suoi quadri si trovano negli ambulatori del pronto soccorso e, dal 2010, i suoi pannelli e quello del figlio Andrea sono esposti nella sala d’attesa della stessa struttura.

Il pannello e il quadro erano stati donati per rispondere al desiderio della moglie dell’artista, scomparsa all’inizio 2010 dopo una lunga malattia, in segno di gratitudine per l’attenzione ricevuta da tutto il personale ospedaliero, dalla Medicina alla Cardiologia e all’Oncologia.

Analogo sentimento ha mosso la famiglia Bellino nel donare i nove quadri alla Radioterapia. Un gesto che consente di trasformare e rendere ancora più accogliente per l’utenza la struttura al piano terra di viale San Pietro e dove, già da tempo nella sala d’attesa, era stato realizzato un murale raffigurante una vista sul mare.

I quadri donati alla Radioterapia fanno parte di un periodo importante per i due artisti e le loro composizioni vogliono trasmettere luce, emozione e spontaneità. Quelli di Giuseppe Bellino, posizionati in sala d’attesa e nei due bunker, sono in parte realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta, ai quali si aggiunge un ritratto di donna in costume sardo del 2004.

Le opere di Andrea Bellino, invece, sono pitture impressioniste surrealiste moderne, 1998-2003, e sono state collocate all’accettazione del servizio di Radioterapia e nella sala d’attesa.

Di recente i due artisti hanno donato anche tre opere per la sala d’attesa della Senologia del palazzo Clemente. I quadri ritraggono donne che raccolgono dell’erba quindi una esplosione di colori in campagna e un paesaggio. Nella sala d’attesa della Senologia, inoltre, sono raccolti anche quadri donati e realizzati da alcuni pazienti. Tra questi anche un quadro di Pulli.

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La SSD San Marco Assemini ’80 ha raggiunto l’accordo con l’esperto difensore Pierluigi Porcu, che vestirà la maglia del sodalizio asseminese nel prossimo campionato di Promozione regionale.

Nato a Cagliari il 6 luglio del 1980, Pierluigi Porcu ha mosso i suoi primi passi calcistici nelle fila del Selargius, compagine con cui – appena maggiorenne – ha esordito in Serie D trovando la gioia del gol. Dopo un’esperienza nel settore giovanile del Cagliari Calcio, è approdato alla Villacidrese, ancora in Serie D, segnalandosi come pilastro difensivo della squadra mediocampidanese, che per tre anni consecutivi ha contribuito a portare nei piani alti della classifica. A Villacidro il nuovo perno difensivo della San Marco ha avuto modo di farsi apprezzare dal tecnico Bernardo Mereu, che lo ha portato con sé alla Sassari Torres, in Serie C1. E anche nel calcio professionistico, Pierluigi Porcu, è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante, facendo registrare 52 presenze e 3 reti in campionato. Dopo una parentesi al Tempio e due nuovi passaggi alla Villacidrese (Serie D) e alla Torres (C2), ecco il rientro al Selargius, dove è rimasto per sei stagioni consecutive rendendo la squadra una realtà stabilmente radicata in Serie D. Nel 2014/15 Porcu ha quindi sposato per due stagioni la causa del Castiadas, accompagnando il club sarrabese alla promozione in Serie D. Nell’ultima stagione, infine, ha indossato i colori del La Palma Monte Urpinu in Eccellenza (27 presenze e 6 reti).

Per Pierluigi Porcu, quella alla San Marco, sarà la prima esperienza in carriera nel torneo di Promozione regionale: «Sono felice di entrare a far parte di una società in grande ascesa come questa – ha dichiarato il difensore – ho parlato con il presidente Federico Nieddu, che mi ha destato fin da subito un’ottima impressione. Conosco buona parte della rosa, e devo dire che il gruppo allestito è veramente valido. Faremo il massimo per toglierci delle soddisfazioni, anche se non sarà semplice: il prossimo campionato di Promozione sarà veramente competitivo, con almeno 5 squadre attrezzate per il salto di categoria. Ci vorrà tanta umiltà e voglia di lavorare».

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Con la prima giornata di lezioni dei Seminari Jazz di Nuoro edizione numero ventinove, oggi alla Scuola Civica di Musica in via Mughina, si apre in serata anche la rassegna di concerti collegata all’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro: un ricco cartellone che propone tanta musica nel capoluogo barbaricino, ma anche trasferte a Posada (dove domenica si è tenuta un’anteprima con i giovanissimi membri dello Swing Brosse System, un gruppo francese di jazz manouche formato da quattro fratelli e sorelle tra i quattordici e i diciannove anni), a Onanì e a Orosei.

Tra i protagonisti dei concerti figurano anche quest’anno diversi docenti dei seminari, a ribadire lo stretto legame tra le due iniziative. Così, il compito di inaugurare la serie di appuntamenti con la musica dal vivo nei cortili del Museo del Costume, tutti con inizio alle 21.00, spetta a Dado Moroni, titolare (coadiuvato da Salvatore Spano) della classe di pianoforte (la più numerosa, quest’anno, con ben ventisette iscritti) in trio con Stefano Bagnoli, che cura invece il corso di batteria, e con un altro volto noto della scena jazzistica italiana: il contrabbassista Riccardo Fioravanti. Il repertorio prevede brani originali firmati dal pianista genovese, standard ed arrangiamenti di ciò che accomuna quasi tutti i musicisti dal jazz al pop, al rock: il blues. È una musica che affonda le proprie radici nella più pura tradizione ma nello stesso tempo attuale perché esiste e vive nel presente tenendo conto di tutto ciò che artisticamente accade oggi, filtrato attraverso le personali esperienze dei tre musicisti.

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Il comune di Sant’Antioco ha avviato i lavori di completamento dell’impianto sportivo di via Trilussa, costruito da anni e mai terminato. Circa 26mila euro di fondi regionali di investimento (per i soli lavori, esclusi gli oneri) consentiranno di portare a compimento una struttura che, oltre a rispondere positivamente alla crescente richiesta di spazi da parte delle associazioni sportive cittadine, veicolerà lo sport come mezzo per promuovere l’aggregazione tra i giovani.

«Il nostro obiettivo – commenta l’assessore comunale dello Sport, Roberta Serrenti – è quello di dotare anche la periferia antiochense di edifici sportivi che possano garantire nuove opportunità di aggregazione e socializzazione».  L’impianto, infatti, nasce in una zona della città densamente abitata ma quasi priva di centri sportivi e opportunità di intrattenimento.

I lavori dureranno circa 30 giorni. «Nello specifico – spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Francesco Garau – le opere prevedono la sistemazione del rettangolo da gioco e della recinzione che delimita il campo, nonché la creazione ex novo di una rete esterna che circoscriva l’area della struttura, all’interno della quale rientrano anche tribune e spogliatoi. È previsto, inoltre, il posizionamento delle porte da gioco. Siamo ben lieti di concludere un’opera che ereditiamo dalla precedente amministrazione: il nostro compito è stato quello di reperire le risorse necessarie e, con l’ausilio degli uffici comunali competenti, di procedere con la progettazione e la messa a bando dei lavori definitivi».

Il campo, la cui superficie resterà in terra battuta, avrà le dimensioni valide per il calcio a sette e le nuove porte da gioco saranno adeguate al regolamento previsto per tale disciplina sportiva. «L’impianto verrà dato in gestione secondo il nuovo capitolato previsto per il gennaio 2018 – aggiunge Roberta Serrenti – ma per evitarne lo stato di abbandono, alla conclusione dei lavori, verrà consegnato in via provvisoria alle società che ne hanno fatto richiesta: Isola di Sant’Antioco e Antiochense 2013». 

«L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco – concludono Francesco Garau e Roberta Serrenti – guarda al futuro e, nell’ottica della creazione di nuove zone di aggregazione sportiva in periferia, è al lavoro per reperire le risorse necessarie al posizionamento di una rete che circoscriva il campo di calcio a cinque di via Matteotti, oggi frequentato dai giovanissimi del quartiere ma privo delle elementari misure di sicurezza in quanto sprovvisto di recinzione. Alla luce dell’imponente traffico veicolare che gravita su quell’arteria cittadina, questo intervento appare fondamentale.»

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Poco prima della mezzanotte, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna hanno concluso il recupero di due escursionisti in difficoltà lungo il sentiero ‘Miniere nel Blu’, nel comune di Iglesias.

I due escursionisti, L.S. 23 anni e M.M. 22, entrambi di Iglesias, stavano percorrendo il sentiero che da Cala Domestica giunge fino a Masua, quando al sopraggiungere della sera si son trovati impossibilitati a proseguire a causa della perdita dell’orientamento e perché sprovvisti di illuminazione.

Allertata con chiamata diretta intorno alle 21.30, la centrale operativa del CNSAS della Sardegna, ha attivato immediatamente i soccorsi. Mentre la centrale provvedeva a geolocalizzare gli infortunati attraverso l’invio di un ‘sms locator’ (sistema in grado di fornire le coordinate esatte tramite la localizzazione dello smartphone), 15 tecnici provenienti dalle Stazioni di Cagliari, Medio Campidano e Iglesias si sono recati subito sul sentiero per raggiungere gli escursionisti grazie alle coordinate rilevate.

I due sono stati recuperati nella località Schina e Monti Nai, a circa 300 metri sul livello del mare, in buone condizioni di salute, ma disorientati. Pertanto, sono stati riaccompagnati lungo il sentiero in direzione Masua.

Sul posto erano presenti anche i carabinieri della Compagnia di Iglesias ed il personale dei vigili del fuoco della Caserma di Iglesias.

L’intervento si è concluso intorno alle 23.40. La sua risoluzione in tempi brevi e la buona riuscita della stesso, è stata possibile grazie al supporto del sistema di geolocalizzazione Georesq, un servizio gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per determinare la posizione geografica delle richieste di soccorso in montagna.

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Venerdì scorso, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco è intervenuta, con un comunicato stampa pubblicato nel sito internet istituzionale, per “fare chiarezza” sull’emergenza venutasi a determinare nei servizi igienici della spiaggia di CoeQuaddus.

«E’ nostra intenzione fare chiarezza su questa vicenda – ha spiegato il sindaco Ignazio Locci -, soprattutto alla luce dei problemi di interruzione del servizio emersi con ripetuta insistenza nelle settimane passate fino a oggi. Il problema che con regolarità obbliga, infatti, alla chiusura dei bagni è il riempimento delle fosse settiche che, di conseguenza, devono necessariamente essere sbloccate (ogni dieci giorni circa) al costo di 700 euro più Iva. Tali circostanze hanno visto l’Amministrazione comunale chiamata più volte in causa, nonostante non abbia mai mancato di intervenire nei momenti di maggiore criticità, disponendo lo svuotamento delle suddette fosse.»

Il sindaco, Ignazio Locci, ha precisato che «la gestione dei servizi igienici è stata affidata, unitamente ai parcheggi a pagamento, alla ditta “Traffic” tramite bando ad evidenza pubblica predisposto dalla precedente Amministrazione. Tale ditta ritiene di non dover provvedere alla cura delle fosse e, dunque, ogniqualvolta queste si saturano, decide di chiudere i servizi igienici. Noi riteniamo che questa competenza sia invece della “Traffic” e per questo le addebiteremo le fatture, nella convinzione di avere ragione ed ottenere indietro i fondi comunali spesi fino a oggi».

«Abbiamo predisposto un ulteriore intervento di spurgo – ha aggiunto Ignazio Locci – e reso i bagni nuovamente fruibili al servizio di residenti e turisti. Ma non è tutto: in data 24/07/2017 è stato compiuto un sopralluogo presso la struttura di CoeQuaddus e, dalla successiva relazione degli Uffici comunali competenti, si evidenziano alcuni aspetti che aiutano a definire meglio i contorni della questione e a sgomberare il campo dalla disinformazione e dalla strumentalizzazione. La fossa settica avrebbe dovuto raccogliere soltanto i liquami dei servizi igienici, ma fino ad alcuni giorni fa era utilizzata, senza autorizzazione, dalla ditta privata di somministrazione di cibi e bevande che opera all’interno delle aree di pertinenza dei bagni pubblici. La ditta in questione, infatti, possedeva due serbatoi di acqua potabile (adesso rimossi) al servizio della propria attività commerciale, che scaricavano nella fossa settica. Non solo: il trasferimento dell’acqua dai serbatoi al chiosco in uso alla ditta di somministrazione di cibi e bevande avveniva tramite pompa elettrica alimentata, senza alcuna autorizzazione, da un’utenza a carico del Comune (e quindi dei contribuenti). E ancora: sempre senza alcuna autorizzazione, la suddetta ditta utilizzava alcuni locali dei servizi igienici come deposito bibite e prodotti vari. Infine, in generale risulta che nelle aree di pertinenza dei servizi igienici, la ditta di somministrazione di cibi e bevande, sempre senza alcuna autorizzazione, aveva depositato a suo tempo materiali vetusti e obsoleti (ora finalmente rimossi).»

«Ciò detto, ripristinata la legalità, ci impegniamo a mantenere in funzione i servizi igienici fino alla conclusione della stagione estiva. Sia chiaro che non accettiamo il principio secondo cui debba essere sempre il Comune, e quindi i contribuenti, a pagare. Così come respingiamo con forza – ha concluso il sindaco Ignazio Locci – che qualcuno faccia il furbo sulle spalle della collettività.»

Sulla vicenda, oggi registriamo la presa di posizione del gruppo di minoranza Genti Noa che, in una nota, scrive che «nonostante le intenzioni espresse dal titolo, il testo del documento del sindaco non chiarisce proprio un bel niente! Leggiamo nel comunicato che la chiusura dei bagni è dovuta al riempimento delle fosse settiche che devono essere svuotate ogni dieci giorni circa. Per questo, a detta di Ignazio Locci, l’Amministrazione comunale non ha mai mancato di intervenireı».

«Se davvero, come dice Locci, l’Amministrazione comunale ” non ha mai mancato di intervenire nei momenti di maggiore criticità, disponendo lo svuotamento delle suddette fosse”, perché abbiamo dovuto assistere per tutta l’estate ad una apertura a singhiozzo dei servizi igienici di Coguadhus? – aggiunge Genti Noa – E ancora: Perché il problema si è presentato solo adesso, anno nel quale si è insediata la nuova Giunta, e mai negli anni scorsi? Queste sono sempre stata le uniche cose che ci interessava sapere, al netto di tutte le controversie citate da Ignazio Locci che coinvolgono la ditta “Traffic” che, a suo dire, avrebbe dovuto garantire il servizio di svuotamento delle fosse ma non lo ha fatto.»

«Riteniamo, altresì, un pessimo esempio di “reazione scomposta” il fatto che nel suo comunicato Ignazio Locci coinvolga la “ditta privata di somministrazione di cibi e bevande che opera all’interno delle aree di pertinenza dei bagni pubblici”. In questo caso, infatti, gli argomenti sollevati non hanno niente a che vedere con i bagni fuori servizio ma riguardano, a nostro avviso, l’utilizzo di insinuazioni ai danni di operatori commerciali onesti e rispettosi della legge che, giustamente, faranno valere le loro ragioni nelle apposite sedi – sottolinea ancora il gruppo Genti Noa Ci pare un attacco personale insomma, tanto più grave ed inopportuno, perché effettuato usufruendo del sito internet del comune di Sant’Antioco, cosa, questa, che non si era mai vista. E, a dirla tutta, a Sant’Antioco non si era neanche mai visto che un politico rendesse pubbliche delle questioni che, di norma, vengono gestite dai preposti uffici tecnici…ma tant’è.»

«In ogni caso, se Ignazio Locci riteneva che fosse stato perpetrato un abuso ai danni della comunità, avrebbe dovuto rivolgersi all’autorità giudiziaria e non certo utilizzare un sito istituzionale per dare evidenza pubblica a simili argomenti. Non ci sfugge il fatto che Ester Fadda, oltreché consigliere comunale di opposizione è compagna di vita e collaboratrice del titolare dell’attività commerciale citata da Locci. Sicuramente non esiste un rapporto di causa e di effetto tra il ruolo pubblico di Ester Fadda e gli attacchi di cui sopra, ma invitiamo comunque Ignazio Locci ad affidarsi alla calma per gestire il contraddittorio politico che, per definizione, non dovrebbe mai violare la sfera personale degli individui. Infine – conclude Genti Noa – esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Ester Fadda che potrebbe sentirsi intimidita da questo stato di cose, nella assoluta certezza, comunque, che ciò non intaccherà minimamente il suo spirito libertario.»

 

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Cicloturismo

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, scaturite dall’esclusione del Sulcis Iglesiente dal progetto della ciclovia turistica della Sardegna, interviene oggi la Giunta regionale con una nota pubblicata nel sito internet istituzionale, nella quale si legge che «l’attenzione della Regione alla mobilità ciclabile nel Sulcis Iglesiente è massima: gli stanziamenti della Giunta per nuovi interventi approvati già dal 2015 ammontano a 5,7 milioni di euro e sono finalizzati sia alla riconversione dei tracciati ferroviari storici sia alla creazione di percorsi integrativi di collegamento alle infrastrutture originarie».

«I tracciati prevedono itinerari estesi da Siliqua a Calasetta – si legge ancora nella nota –. Specificamente si tratta della pista ciclabile tra San Giovanni Suergiu e il borgo medievale di Tratalias finanziata con 600mila euro (soggetto attuatore il comune di Tratalias); di quella da Sant’Anna Arresi a Porto Pino (2.345.000 euro di risorse stanziate, soggetto attuatore il comune di San’Anna Arresi.); della pista ciclabile San Giovanni Suergiu – Sant’Antioco che prevede il recupero dei vecchi percorsi ferroviari e 2.008.500 euro di risorse (soggetto attuatore la provincia del Sud Sardegna); e della riconversione a fini ciclabili del tracciato ferroviario FMS con partenza da Siliqua (soggetto attuatore la provincia del Sud Sardegna, 800mila euro di stanziamento). L’importanza strategica che la Regione attribuisce alla mobilità ciclabile è confermata, soprattutto, dal protocollo d’intesa firmato di recente a Roma dal presidente Francesco Pigliaru, insieme all’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e con i rappresentanti del ministero dei Beni culturali e Turismo.»
«L’accordo regola la progettazione e la realizzazione dei 1.230 chilometri di ciclabile, parte importante degli oltre 2.000 chilometri di piste che la Sardegna riserva alle due ruote. Pensata come infrastruttura specificamente turistica, questa sezione della rete complessiva si articola in quattro direttrici e collega porti e aeroporti, attraversando centri urbani e zone paesaggistiche di pregio. Il tracciato Sulcis – conclude la nota della Regione – sarà interconnesso con la ciclicità regionale per evitare che sia un sistema isolato non comunicante con porti e aeroporti.»

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L’associazione sportivo culturale “I Briganti” lancia un appello all’Amministrazione comunale di Carbonia per la disponibilità dello Stadio Comunale per il nuovo campionato di Promozione.

«In data odierna 21/08/2017 verifichiamo che la gloriosa squadra della nostra città, ad oggi, non ha ancora a disposizione la sua casa, cioè lo stadio comunale Carlo Zoboli – scrivono i Briganti in una nota -. Dopo aver convinto degli imprenditori ad acquisire questa società ci ritroviamo con un Comune che ancora non ha dato la disponibilità della struttura. Ricordiamo che il Carbonia calcio è una realtà che ha sempre dato lustro alla città, che forse allo stato attuale è l’unico punto di aggregazione tra i cittadini e centinaia di ragazzi sono accolti all’interno dello stadio dove possono giocare a pallone e crescere secondo i principi dello sport e del gruppo.»
«Chiediamo pubblicamente all’assessore dello Sport e al sindaco Paola Massidda – aggiungono i Briganti – le motivazioni di tale ritardo, visto che le squadre debbono iniziare ad allenarsi in vista della stagione sportiva. Aggiungiamo che il ritardo non è giustificabile per due porte antipanico e quattro estintori… Quindi vorremmo sapere la verità…»
«Ci riserviamo di fare manifestazioni che sensibilizzino in tal senso già da subito – concludono i Briganti -. Attendiamo risposta solerte.»

Questo pomeriggio, intanto, i Briganti si sono riuniti in Piazza Roma, a Carbonia, per esaminare la situazione ed hanno appreso che domani mattina, alle 9.30, l’Amministrazione comunale e la dirigenza del Carbonia Calcio effettueranno un sopralluogo al campo di Is Gannaus e al campo polivalente di Via Balilla, per verificare le condizioni delle due strutture che dovrebbero essere utilizzate dalla società biancoblu per lo svolgimento delle attività delle varie categorie. Nel corso dell’incontro, evidentemente, si parlerà anche delle condizioni dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Vediamo ora un breve intervento del parroco della chiesa di San Ponziano, Amilcare Gambella, e di Damiano Basciu, leader dei Briganti.