Prosegue anche in Sardegna l’attività della neonata formazione politica Sinistra Italiana.
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Il gruppo dirigente di Sinistra Italiana, guidato dal segretario regionale Antonello Licheri, ha tenuto ieri una conferenza stampa a Santa Cristina, sulla situazione politica regionale e nazionale e sulle prospettive della neonata formazione politica
«Sinistra Italiana in Sardegna è stata costituita meno di quattro mesi fa, con un percorso che ha visto l’elezione degli organismi dirigenti delle tre federazioni di Cagliari, Sassari e Gallura e dei coordinamenti territoriali di Oristano e Sulcis Iglesiente, e poi eleggendo gli organismi dirigenti regionali nel congresso del 14 maggio, che ha eletto segretario regionale, segreteria e responsabili dei dipartimenti – si legge in una nota -. È in corso la costituzione dei Circoli locali: il primo è stato quello di Alghero che ha svolto il suo congresso il 2 luglio, seguiranno gli altri, a partire da Sassari, dopo la ripresa autunnale dell’attività. Da allora Sinistra Italiana Sardegna ha organizzato tre convegni di carattere regionale a Capoterra (Ambiente e Salute), a Cagliari (Prospettive per una legge elettorale sarde) e a Sassari (Ambiente e territorio): di questi ultimi due sono stati pubblicati online gli Atti con la trascrizione di tutti gli interventi. In tutti i convegni è stata curata la partecipazione di rappresentanti delle altre forze politiche e delle associazioni della sinistra in Sardegna.»
«Tale attività – si legge ancora nella nota – esprime compiutamente il carattere che il partito vuole assumere, sia al livello nazionale che a quello locale: un partito autonomo che intende contribuire alla costruzione di una sinistra plurale alternativa alla demagogia del centro destra a trazione salviniana e del Movimento cinque stelle, demagogia inseguita in forme sempre più evidenti dall’attuale gruppo dirigente del PD. Un quarto polo, dunque, che cerca di dare rappresentanza a quella parte di società che non si riconosce nelle politiche neoliberiste portate avanti dai governi nazionale e regionale, e si rifugia nell’astensione o in un voto di protesta privo di una reale prospettiva politica di sinistra. Mentre viene alimentato quotidianamente sui media lo stucchevole dibattito su alleanze, leader, liste elettorali, etc…, l’impegno di Sinistra Italiana Sardegna si concentra sui contenuti, sull’analisi dei problemi della società sarda, sulle prospettive di soluzione; cioè sugli argomenti che devono costituire le fondamenta di qualunque aggregazione politica ed elettorale.»
«Dopo aver trattato gli argomenti della Salute, della legge elettorale sarda, della legge urbanistica nei tre convegni citati, a settembre saranno organizzati convegni sulla riforma ospedaliera (in Gallura) e sui temi del lavoro, per arrivare – fine settembre (29-30) – alla prima festa regionale che si svolgerà a Sassari con la presenza dei più autorevoli dirigenti e del segretario nazionale Nicola Fratoianni. Non sfuggono le difficoltà che abbiamo di fronte, nell’interlocuzione con gli altri soggetti politici della sinistra: a partire dalla diversa collocazione rispetto ai governi nazionale e regionale, relativamente ai quali ci collochiamo nettamente all’opposizione, giudicandoli incapaci di affrontare le grandi questioni della società – a partire da quelle cruciali del lavoro e del welfare – con un deciso cambiamento di rotta rispetto alle politiche finora messe in atto, anche quando si cerca di contrabbandarle come “riforme di sinistra” (Jobs Act, Buona scuola o, al livello regionale, riforma degli Enti locali, dimensionamento delle strutture scolastiche, riforma ospedaliera, legge urbanistica). Nella stessa posizione si collocano, con diverse sfumature, anche altri partiti della sinistra (Possibile, RC, PCI) e della sinistra autonomista (Rossomori, Sardegna Libera, Sardegna Possibile, etc…) con i quali Sinistra Italiana intende proseguire e consolidare il confronto; mentre in diversa posizione si collocano quei movimenti, di recente origine, quali Articolo 1 -Mdp e Campo progressista, che non hanno sciolto le ambiguità in ordine al sostegno ai governi e alle prospettive politiche ed elettorali, ma che costituiscono interlocutori importanti per costruire il polo della sinistra in Italia.
Sinistra Italiana Sardegna proseguirà con tenacia il tentativo di trovare con tutte le forze politiche e sociali della sinistra sarda gli elementi politici e programmatici di aggregazione che, sciogliendo le residue ambiguità – conclude la nota -, possano offrire ai sardi uno sbocco elettorale chiaro nei contenuti e nelle prospettive.»