18 July, 2024
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Nella seduta di ieri della Commissione Sanità, al termine della discussione sulla nuova rete ospedaliera, è stata portata all’attenzione della stessa commissione, una risoluzione circa l’interpretazione autentica della norma regionale n. 17/2016, in relazione all’articolo che prevede il numero dei distretti sanitari regionali.
Nella proposta di risoluzione, presentata dall’on.le Rossella Pinna (Partito democratico), approvata all’unanimità dalla Commissione, si precisa, infatti, che l’istituzione del distretto delle isole minori di San Pietro e Sant’Antioco e del distretto di La Maddalena, deve ritenersi aggiuntiva agli attuali 22 Distretti.
«Ciò al fine di scongiurare l’ipotesi, già anticipata dal Direttore generale dell’ATS, dott. Fulvio Moirano, nella riunione di presentazione della bozza dell’atto aziendale, di eliminazione dei distretti di Guspini e di Siniscola – spiega Rossella Pinna -. La Commissione, nella sua interezza, ha ritenuto di dover mantenere l’attuale configurazione dei distretti, aggiungendo quelli previsti dalla legge regionale n. 17/2016, in attesa di una riforma complessiva della rete delle cure territoriali. Grazie a questa presa di posizione della commissione Salute – conclude Rossella Pinna – nessun distretto della Sardegna verrà “tagliato”.»

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Il comune di Sant’Antioco potrà spendere i 300mila euro dell’avanzo 2016. Lo annuncia con grande soddisfazione il sindaco, Ignazio Locci, che «ha strappato il sì del ministero dell’Economia e delle Finanze per il via libera alla spesa».

«Si tratta di una somma non da poco, che rischiava di finire nel cestino in ragione della stringente disciplina sulla finanza pubblica – dice Ignazio Locci –. Ma grazie alla nostra richiesta, siamo riusciti a ottenere uno spazio finanziario insperato, che accogliamo con piena soddisfazione. E adesso, possiamo procedere spediti verso la realizzazione del deposito-officina comunale, moderno e funzionale, ricavato in via provvisoria negli spazi della scuola di via Bologna.»

«L’esercizio finanziario 2016 si era chiuso con un avanzo di 600mila euro: di questi, 300mila sono stati immediatamente impegnati dalla nostra Amministrazione, mentre i restanti 300mila euro risultavano inutilizzabili in virtù della normativa in materia contabile relativa agli Enti locali – aggiunge Ignazio Locci -. Tuttavia, non ci siamo dati per vinti e abbiamo avanzato esplicita richiesta al ministero dell’Economia e delle Finanze, che la ha accolta positivamente concedendoci un ulteriore spazio finanziario di 300mila euro. A patto, però, che le opere da realizzare con tali fondi vengano appaltate entro il 31/12/2017. Il sì del Ministero è da considerarsi un vero e proprio successo, in quanto per nulla scontato.»

«Quanto alla spendita dei fondi entro i termini previsti, questa Giunta ha le idee ben chiare: verranno utilizzati per la realizzazione del deposito-officina comunale, presumibilmente in zona PIP. Questa operazione non solo doterà Sant’Antioco di una struttura per il ricovero e la cura dei mezzi comunali al passo con i tempi, ma consentirà di liberare gli spazi della scuola di via Bologna attualmente impegnati dal deposito provvisorio. Con la previsione che, in vista dei nuovi bandi regionali Iscola, si possa completare definitivamente l’edificio scolastico e dedicarlo interamente alla funzione per la quale nasce: quella dell’istruzione. Adesso spetta alla Giunta e agli Uffici comunali metterci il massimo impegno, lottando contro il tempo, per non far sfumare questa occasione. Ma è una sfida che non ci spaventa – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, semmai ci appassiona.»

 

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La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma denuncia l’insostenibile condizione in cui versa tutto il comparto della filiera della carne, dall’allevamento alla vendita sui banchi delle macellerie, passando per i frigomacelli e gli stabilimenti di trasformazione e lavorazione delle carni, a causa della mancata proroga dell’ordinanza presidenziale sul conferimento dei sottoprodotti di origine animale (SOA) scaduta lo scorso 24 luglio.

«L’intera filiera della carne – ricorda Daniela Forma – è stata messa in ginocchio all’inizio dell’anno dai problemi giudiziari dell’unico operatore regionale nel settore del trattamento degli scarti di macellazione e più in generale dei sottoprodotti di origine animale. Per quasi un mese è risultata impossibilitata a conferire i propri scarti e quindi vincolata nella propria produzione e attività lavorativa quotidiana.

Grazie all’attenzione e alla disponibilità del Consiglio regionale e, in particolare, della Presidenza della Regione, ci si è attivati per garantire una soluzione che nell’immediato sbloccasse la situazione emergenziale tramite una ordinanza che declassava a rifiuti i sottoprodotti (SOA) da smaltire negli impianti di incenerimento e nelle discariche. Contestualmente la Regione Sardegna ha iniziato a lavorare per ricercare soluzioni strutturali che consentano al nostro contesto regionale di avere un efficiente sistema di raccolta, trasporto e smaltimento dei sottoprodotti di origine animale in un contesto di virtuosa offerta economica. Ed è con questo intendimento che l’assessorato della Programmazione ha messo a disposizione 3 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per realizzare impianti per il trattamento di sottoprodotti di origine animale in modo da garantire il corretto smaltimento e alleviare il disagio a produttori e operatori della grande distribuzione: situazione difficile, ulteriormente complicata dalle restrizioni sulla peste suina africana. Tale bando, a cui sta lavorando anche l’assessorato regionale dell’Agricoltura, sta per essere pubblicato.»

«Per tali evidenze – aggiunge Daniela Forma – ci sono tutte le condizioni per prorogare l’ordinanza che è scaduta lo scorso 24 luglio e non si comprende come mai tardi ad arrivare il nullaosta degli assessorati regionali della Sanità e dell’Ambiente per evitare un nuovo e disastroso collasso del comparto delle carni. Ad aggravare i ritardi nella proroga dell’ordinanza vi è pure il fatto che siamo nelle giornate più calde dell’anno e nei giorni prossimi al Ferragosto, periodo in cui si dovrebbe poter lavorare a beneficio di sardi e turisti, ed invece gli operatori del settore vengono per l’ennesima volta portati all’esasperazione da un sistema burocratico che è più attento a coprirsi le spalle che ad assumersi responsabilità.»

«Per tali ragioni – conclude Daniela Forma – auspico l’immediata proroga dell’ordinanza presidenziale per il conferimento dei sottoprodotti di origine animale e spero che non intervengano ulteriori modifiche che portino ulteriori problemi agli operatori dell’intera filiera.»

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«Quando abbiamo gettato il sasso nello stagno tre anni fa con la campagna nazionale contro le truffe agli anziani, insieme al ministero degli Interni e alle Forze dell’Ordine non immaginavamo certo che le onde si sarebbero propagate tanto sollecitamente e diffusamente.»

Paola Montis, presidente di Anap Pensionati Confartigianato Sardegna, ha commentato così la proposta, ora al vaglio in Parlamento, di incrementare le pene nei confronti dei truffatori e di stabilire l’ordine di arresto per chi viene colto in flagrante.

La notizia s’inserisce nell’attività di ANAP Confartigianato che, in collaborazione con il ministero dell’Interno e la Direzione Centrale della Polizia criminale servizio analisi criminale, da tre anni porta avanti la lotta contro le truffe agli anziani con la campagna “Più sicuri insieme”.

«Con questa iniziativa – ha proseguito Paola Montis – abbiamo inteso prima di tutto portare avanti un’azione di prevenzione, basata principalmente sull’informazione attraverso riunioni e convegni che da settembre svolgeremo su tutto il territorio regionale. Il vademecum è stato, fin dall’inizio, il nostro materiale informativo per eccellenza – ha aggiunto la presidente di Anap Sardegna – con consigli utili e modelli di comportamento in caso di truffe. Siamo stati sempre sensibili riguardo un fenomeno che purtroppo si diffonde assumendo forme sempre nuove e che colpisce, anche sul piano psicologico, la categoria più fragile della società: gli anziani

«Abbiamo avuto dei riscontri positivi – ha sottolineato la Presidente – come testimoniato dai numeri resi pubblici in occasione della presentazione insieme al ministro Minniti della terza campagna nazionale, riscontri che si devono anche all’informazione capillare e all’eco mediatico di cui ha goduto l’iniziativaAccanto all’azione di prevenzione, che intendiamo allargare coinvolgendo le aziende associate a Confartigianato in Sardegna, è sempre più necessaria un’opera di repressione efficace

«L’iniziativa parlamentare persegue questo scopo e auspichiamo che la normativa venga sollecitamente approvata – ha concluso la presidente di ANAP Confartigianato Sardegna – di sicuro noi vigileremo affinché accada

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Verrà presentato al pubblico in anteprima assoluta lunedì 7 agosto, alle ore 21.00 c/o la piazza dei Minatori (fronte Circoscrizione), a Bacu Abis, frazione di Carbonia, il film “Le Spose di Hornu” di Paolo Carboni e Carmina Conte.

Saranno presenti gli autori: la giornalista Carmina Conte, il regista Paolo Carboni e la professoressa Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare.

L’ingresso sarà libero e gratuito.

In occasione della due giorni dal titolo “Bacu Abis – Un Tuffo nel passato” (4 e 7 agosto) il CSC Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria collabora all’organizzazione e propone la proiezione del film “Le Spose del Grand Hornu”.

Il film documentario, con la consulenza della professoressa Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare, è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente, la Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand-Hornu, comune di Boussu-Hornu, già centro direzionale delle miniere di carbone, oggi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Racconta il dramma dei minatori sardi emigrati in massa nelle miniere di carbone del Belgio negli anni ’50, attirati dal miraggio di una vita migliore, in seguito agli accordi sottoscritti dal governo italiano con quello belga. La specialità del progetto sta nel racconto che si sviluppa sotto un’ottica originale e mai indagata prima, quella offerta dalle testimonianze, delle donne, fidanzate, giovani spose, prematuramente vedove, figlie.

Ha ricevuto la menzione Speciale al Concorso Nazionale “STORIE DI EMIGRATI SARDI”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sarda e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, nel 2009.

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Dieci giorni fa il Consiglio regionale, accogliendo la proposta della Giunta per le elezioni, ha invitato Ignazio Locci, neo sindaco di Sant’Antioco, a rimuovere l’incompatibilità tra la nuova carica istituzionale e quella di consigliere regionale (è anche vicepresidente dell’assemblea regionale) entro dieci giorni. La decisione di Ignazio Locci di opporsi al procedimento è stigmatizzata in un comunicato diffuso pochi minuti fa dal gruppo di opposizione in Consiglio comunale “Genti Noa”.

«Con il presente comunicato, intendiamo stigmatizzare la scelta fatta del sindaco Ignazio Locci di opporsi al procedimento di decadenza avviato dal Consiglio regionale. La procedura è stata avviata per far rispettare la legge che, lo ricordiamo, vieta di essere consigliere regionale e sindaco allo stesso tempo, obbligando a scegliere una delle due cariche – scrivono Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena -. Il nostro sconcerto nasce anche dal ricordo della campagna elettorale appena trascorsa, in occasione della quale Ignazio Locci si era impegnato a rinunciare al suo mandato di consigliere regionale e, anche per questo, aveva ottenuto il consenso della maggioranza dei suoi concittadini che avevano creduto alla sincerità delle sue parole.»

«La suddetta promessa era stata ribadita più volte: in occasione del Consiglio comunale di insediamento ed anche tramite l’invio di comunicati stampa che avevano dato luogo ad articoli pubblicati da diverse testate giornalistiche. Per questo motivo ci aspettavamo tutti che, a breve, Locci inoltrasse le dimissioni dalla carica di consigliere regionale, ma è avvenuto esattamente il contrario – aggiungono Alberto Fois, Ester Fadda e Daniela Dessena -. Questa brutta pagina di politica locale, dimostra che Ignazio Locci non ha mai avuto l’intenzione di fare il sindaco a tempo pieno e di abbandonare la regione. Siamo davanti al peggiore gesto che un amministratore potesse fare nei confronti dei suoi elettori: non mantenere la parola data.»

La vicenda coinvolge in prima persona Paolo Luigi Dessì, ex sindaco di Sant’Anna Arresi ed ex consigliere regionale, che nella sua posizione di primo dei non eletti nella lista circoscrizionale di Forza Italia alle elezioni del 16 febbraio 2014, attende le dimissioni di Ignazio Locci per rilevarne il posto sui banchi del Consiglio regionale per l’ultima parte della legislatura, fino al febbraio 2019.

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Nuovo colpo sul mercato per il Carbonia. Dopo Nicola Boi, torna in biancoblu anche Riccardo Milia, centrocampista, 32 anni (compirà 33 anni il 20 ottobre) nelle ultime due stagioni al Seulo insieme ad un altro ex biancoblu, Federico Trogu. Riccardo Milia era arrivato al Seulo dal Ghilarza.

Con l’arrivo di Riccardo Milia, giocatore di sostanza ed esperienza, il centrocampo del nuovo Carbonia fa un grande salto di qualità. Nei prossimi giorni, quasi certamente, verranno ufficializzate le altre operazioni di mercato portate avanti nelle ultime due settimane dai nuovi dirigenti biancoblu per mettere a disposizione del confermato tecnico Andrea Marongiu un organico in grado di confermarsi ai massimi livelli (ricordiamo che due anni fa, il Carbonia è arrivato terzo a pari punti con il Bosa, secondo e poi promosso, ed è arrivato in finale di Coppa Italia con lo stesso Bosa, perdendo solo ai calci di rigore; due mesi fa è arrivato al secondo posto, mancando il ripescaggio nella Coppa Primavera) e, magari, di tentare il salto di categoria.

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Il Vermentino di Gallura, le ricette della tradizione e la giostra equestre in notturna. Sono gli ingredienti della terza edizione di “Calici DiVini”, la rassegna di promozione culturale ed enogastronomica, organizzata dal comune di Luogosanto, dai Fidali 73 e dalla Pro Loco, che si terrà nel bellissimo centro medioevale dal 4 al 6 agosto prossimi. L’unico vino con la certificazione Docg, il Vermentino di Gallura, sarà rappresentato dalle migliori cantine del territorio che negli anni hanno avuto riscontro della crescita della manifestazione. Nel tempo “Calici DiVini” è diventato uno degli appuntamenti imperdibili per gli esperti, gli addetti ai lavori e i sempre più numerosi “wine&food lovers”, per usare un linguaggio social, che girano l’Italia, alla ricerca della qualità, dei prodotti, delle esperienze e di autentiche emozioni.

«Nata nel 2015 dalla passione e dall’operosità del comitato Fidali ’71 – racconta Agostino Pirredda, sindaco di Luogosanto – “Calici DiVini” è diventato un evento di rilievo, inserito nell’ambito di manifestazioni di più ampio respiro che hanno riscontrato un grande successo di pubblico. L’edizione di quest’anno  sarà strutturata come serata enogastronomica all’insegna del Vermentino di Gallura DOCG e vedrà la partecipazione delle migliori cantine e aziende vitivinicole del territorio».

Alla manifestazione presenzierà l’assessore regionale all’Agricoltura, Pierluigi Caria. «E’ una manifestazione molto importante che accende i riflettori su un comparto, quello vitivinicolo, in costante crescita in Gallura – dice Pierluigi Caria -. La Regione ha destinato molte risorse per il settore che rappresenta un’eccellenza assoluta: le vittorie ottenute nei concorsi mondiali testimoniano che il mondo vitivinicolo continua a migliorare. Finalmente – conclude l’assessore regionale – i produttori hanno capito che uniti si vince». 

Venerdì 4 agosto, in piazza dell’Incoronazione, a partire dalle 19.00, saranno allestiti nove stand, uno per ciascuna delle cantine che hanno sposato l’iniziativa: Siddùra, Mancini, Tani, Jankara, Capichera, Sassu, Tondini, Surrau e Balares.  Ad accompagnare la degustazione dei vini ci saranno i prodotti tipici del territorio e quelli a chilometro zero messi a disposizione dai produttori del mercato Campagna Amica di Coldiretti. Per l’edizione 2017 il Comune ha deciso di unire alla rassegna enogastronomica altre due serate di divertimento e tradizione: sabato 5 agosto, nel rione di San Quirico, si svolgerà la festa del quartiere con una cena tipica lungo le vie di Luogosanto, canti e balli sotto le stelle. Chiusura in bellezza domenica 6 agosto, nel rione San Paolo, con inizio alle 21.00, quando prenderà il via l’attesa giostra equestre “Lu Palu di La Stella”, manifestazione unica in Sardegna, organizzata dall’associazione culturale “Lu Juali”. «Un  lungo fine settimana di eventi che hanno come obiettivo – conclude il sindaco Pirredda – la promozione e l’esaltazione delle eccellenze enogastronomiche galluresi. Ci tengo a ringraziare i produttori per aver accolto il nostro invito e per aver messo a disposizione della manifestazione i loro prodotti e il loro sapere per promuovere il territorio».

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Dal 30 agosto al 3 settembre l’appuntamento è con la poesia del mondo a Seneghe, per la tredicesima edizione del Cabudanne de sos poetas. Tema portante di questa edizione: le Rivoluzioni. Tra i tanti ospiti in arrivo: Nada, Vivian Lamarque, Tugrul Tanyol, Nadia Agustoni, Fabio Franzin, Roberto Magnani e Simone Marzocchi, Raimondo Usai Ponti, Francesca Matteoni, Azzurra D’Agostino, John Vignola, Paolo Angeli, il Quartetto Antonelliano dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Alessio Lega, Bob Corn, Alessandro Fiori, e tantissimi altri.

Ritorna il Cabudanne de sos poetas, non solo il festival di poesia più importante dell’isola, ma una grande festa: viva, gioiosa, fatta di parole e silenzi, immagini, suoni, colori, sapori. Una festa della poesia, degli scrittori, degli artisti, ma anche una festa dei giovani e della popolazione di Seneghe. Si riaccende il respiro dei versi dei poeti, dal 30 agosto al 3 settembre nel piccolo ed affascinante borgo storico del Montiferru, con le sue casette di basalto, la Partza de sos Ballos, il vecchio frantoio Prentza de Murone, i bar Su Recreu e Manunza, Piazzetta Su Lare, la Piazza Santa Maria e Putzu Arru. Angoli incantevoli del paese dove ogni anno si ripete il miracolo dello stupore e della scoperta.

Tredicesima edizione, come già anticipato per le anteprime estive, sarà dedicata al tema centrale della Rivoluzioni e all’anniversario che cade quest’anno di grandi momenti di svolta nella storia europea: dalla Riforma luterana del 1517, alla Rivoluzione russa del 1917, passando attraverso la rivoluzione culturale e i movimenti per i diritti civili degli anni ’60 e ’70, fino alla rivoluzione sarda nella produzione letteraria. «Le date ricorrenti provano a connettere e a dare un senso alla vicenda complessa e tormentata della storia europea. Cabudanne de sos poetas ha affrontato negli anni precedenti temi importanti evocati dagli anniversari: da Dante e alla sua opera, agli echi poetici e culturali della Grande Guerra. Oggi il tema sono le Rivoluzioni politiche, sociali, spirituali. Può sembrare strano che la Storia riceva tanta attenzione in luoghi che sembrano esclusi dalle grandi vicende del passato. Ma ogni luogo del mondo sente la ripercussione, l’onda d’urto, più o meno forte, di ciò che accade in luoghi apparentemente lontanissimi. Questa edizione include tutti questi fili nella trama delle Rivoluzioni e cerca di leggere, ispirandosi alle opere del grande politico, filosofo, giornalista e critico letterario Antonio Gramsci, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anno dalla sua morte, la storia del Novecento a partire dalla rivoluzione russa», spiega Mario Cubeddu, presidente di Perda Sonadora e quest’anno anche direttore artistico del festival.

Un programma molto nutrito che vedrà in arrivo a Seneghe una sessantina di ospiti tra poeti, scrittori, musicisti, cantautori, registi, attori, studiosi, ricercatori, filologi, esperti della lingua e della cultura sarda.

 

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S’intitola “I segreti di Garibaldi a Caprera” la pubblicazione nata dalla collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, l’Istituto Internazionale di studi “Giuseppe Garibaldi” curata dal ricercatore Ludovico Pisani per conto della Taphros editore che ha visto il coinvolgimento anche del comune di Milano, del Polo Raccolte Storiche e Case Museo e del Museo del Risorgimento di Milano. Una nuova pubblicazione che svela e riporta alla luce aspetti inediti della quotidianità dell’Eroe e del suo intenso rapporto con l’Isola di Caprera e in particolare con la natura, la terra ed i suoi prodotti. Attraverso un’analisi dettagliata dei Diari dell’Eroe il ricercatore si è misurato in particolare nella definizione del rapporto tra l’eroe e l’Isola di Caprera la sua fatica quotidiana per cercare di recuperare alla produttività agricola quel fondo granitico così difficile da gestire.

«I Diari di Garibaldi, o meglio, i “Quaderni Agricoli – Pastorizi”spiega Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe e residente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi sono -conosciuti solo da pochi addetti ai lavori, non sono mai stati studiati tanto nel dettaglio né riprodotti, almeno nelle parti più intriganti, come invece è stato fatto con questo studio promosso dall’Ente Parco di La Maddalena ed affidato al nostro Istituto, grazie alla preziosa disponibilità del Museo del Risorgimento di Milano, dove, tra le carte del Fondo Emilio Curatolo, i Diari sono conservati. Questi piccoli quaderni redatti con un calligrafia minuta rendono l’estrema meticolosità che sempre caratterizzò Garibaldi e ci forniscono ulteriori sorprendenti notizie.»

«La scelta di andare in stampa con i diari agricoli dell’eroe risponde all’esigenza di approfondire con contenuti inediti una parte non abbastanza conosciuta ma evidentemente fondamentale relativa alla presenza di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera – spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Emerge, sfogliando le pagine trascritte dei diari, un’attenzione specifica e una curiosità mai banale rispetto al rapporto con la natura e i suoi prodotti; sforzo di approfondimento non puramente intellettuale ma fisico e concreto ancora oggi misurabile e visibile all’interno di quell’area sui cui l’Ente Parco si è proposto di operare in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella valorizzazione degli “Orti di Garibaldi. In queste pagine, attraverso una lettura agevole e ben curata, è possibile approfondire aspetti fondamentali e inediti di questo intenso rapporto di Giuseppe Garibaldi con la natura e con l’Isola di Caprera. Augurandoci di aver fatto cosa gradita a tutti i lettori e in particolare agli appassionati della vicenda umana di Giuseppe Garibaldi rilanciamo il nostro impegno per moltiplicare le occasioni di sviluppo e di crescita per la nostra comunità.»