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Il Cda del Banco di Sardegna SPA ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale consolidata della sub-holding (Banco di Sardegna e Società controllate) riferita al 30 giugno 2017.
Il primo semestre 2017 ha confermato alcuni segnali incoraggianti del quadro macroeconomico della Sardegna, quali la ripresa dei consumi delle famiglie ed il buon andamento del turismo, nonostante emergano ancora incertezze in alcuni settori produttivi. Il bilancio consolidato del Banco evidenzia impieghi a clientela in buona crescita, raccolta diretta in sostanziale stabilità e risparmio gestito in costante evoluzione positiva.
La gestione operativa, calcolata su basi omogenee, è in forte crescita nelle sue componenti caratteristiche del margine d’interesse e delle commissioni, unitamente al buon andamento del comparto finanziario, in presenza di un approccio ancor più conservativo delle politiche di accantonamento su crediti che ha determinato un deciso incremento dei tassi di copertura.
Con riferimento alla solidità patrimoniale della banca, si confermano valori degli indicatori su livelli di assoluta eccellenza nel panorama italiano, con un CET1 Ratio al 31,23%.
«La semestrale individuale del Banco di Sardegna evidenzia una performance molto positiva della Gestione operativa, che cresce dell’85,4% sul primo semestre 2016 confermando la buona dinamica degli indicatori strutturali riferiti ai ricavi e ai costi della gestione. Sono, infatti, di particolare soddisfazione, anche rispetto ai benchmark di mercato, le crescite dell’8,2% del margine d’interesse e del 17,6% delle commissioni, mentre i costi della gestione presentano un trend di progressiva riduzione – commenta il direttore generale Giuseppe Cuccurese -. Inoltre, la notevole crescita dei ricavi di natura caratteristica, unitamente al buon andamento delle attività finanziarie, ha consentito di spesare interamente l’aumento significativo delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati, che si è reso necessario per presidiare, con ulteriori svalutazioni, posizioni già deteriorate. In tal senso, l’approccio ancor più conservativo delle politiche di accantonamento su crediti ha determinato un deciso incremento degli indici complessivi di copertura delle inadempienze probabili (dal 18,4% al 21,8%) e delle stesse sofferenze (dal 53,2% al 54,4%), salendo così dal 44% al 45,6% nel grado di copertura di tutti i crediti deteriorati. Per contro, registriamo positivamente il calo del flusso delle inadempienze probabili e delle sofferenze così come il relativo stock, con il conseguente miglioramento del rapporto tra crediti deteriorati netti e impieghi, sceso di 1,3 punti percentuali rispetto al giugno 2016.»
«E’ altresì importante sottolineare – aggiunge Giuseppe Cuccurese – come, nonostante l’incidenza in conto economico per 52 milioni delle svalutazioni su crediti, come pure dei contributi per complessivi 3,6 milioni ai fondo di risoluzione e al fondo interbancario di tutela depositi, il buon andamento della gestione operativa consenta di far registrare, comunque, un utile lordo di periodo pari a 2,1 milioni di euro. Molto incoraggiante anche la crescita degli impieghi che, dopo il +1% di marzo, hanno registrato un incremento di quasi 200 milioni di euro (+2,6% sul fine 2016), con una punta di eccellenza per i mutui casa che sono saliti di oltre il 65% rispetto al giugno 2016. La raccolta diretta si consolida a oltre 10,4 miliardi mentre il risparmio gestito conferma il trend di crescita con +6,5% sul fine 2016. Di grande soddisfazione è anche la dinamica di buona crescita della nuova clientela privati e imprese.»
«In ultimo, non certo per importanza – conclude il direttore generale del Banco di Sardegna -, vorrei sottolineare il mantenimento di indicatori di solidità patrimoniale di assoluta eccellenza, con un CET1 Ratio del 31,2% – ai vertici del sistema bancario italiano – che rappresenta un segnale di grande tranquillità e fiducia per i nostri attuali e futuri clienti.»