Sei consiglieri regionali del centrosinistra chiedono al presidente Pigliaru di annullare atti e appalti di Abbanoa.
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«Annullare o sospendere tutti gli atti amministrativi e di gestione di Abbanoa che non rientrano nell’ordinaria amministrazione, comprese tutte le procedure relative agli appalti». È questa la richiesta avanzata dai consiglieri della maggioranza, Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, Upc; Daniele Cocco, Art. 1 – Sdp; Roberto Deriu, Pd; Emilio Usula e Annamaria Busia, gruppo misto; nell’interpellanza presentata in Consiglio regionale ed indirizzata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.
A giudizio degli esponenti del centrosinistra, infatti, è concreto il rischio che, tutto ciò che non attiene l’ordinaria amministrazione, possa “essere travolto” dalle conseguenze «dell’illegittimità dell’affidamento in house providing del servizio idrico integrato della Regione ad Abbanoa spa».
Antonio Gaia e i suoi colleghi, evidenziano quindi le conclusioni a suo tempo trasmesse, con procedimenti distinti e autonomi, dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) circa il rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di affidamento in house ed in particolare la mancanza del «necessario requisito del cosiddetto controllo analogo, difettando ad Egas, il soggetto preposto a tale controllo, sufficiente potere in grado di influenzare in modo determinante obiettivi strategici e decisioni rilevanti di Abbanoa spa».
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