Daniela Cacciuto (presidente consorzio biotecnomares) risponde a Mauro Pili: «Le notizie date sulle quote tonno rosso sono false».
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Il presidente del *consorzio biotecnomares, la dott.ssa Daniela Cacciuto, interviene sulla questione delle quote di ripartizione della pesca del tonno rosso e, in particolare, su quanto ha affermato il deputato di Unidos Mauro Pili, che dopo la bocciatura alla Camera del suo ordine del giorno ha accusato il Pd ed il Governo di essere contro i pescatori sardi.
«Le quote tonno rosso assegnate all’Italia per il 2017 sono state di 3.304 tonnellate e non di 1.950 tonnellate, come sostenuto dall’on. Mauro Pili – scrive in una nota Daniela Cacciuto – e le quote assegnate alla Sardegna sono state di 325 tonnellate e non di 165. Il sistema della circuizione è esclusivamente appannaggio della regione Campania con 12 imbarcazioni e non vi sono imbarcazioni della regione Sicilia che invece ha il sistema palangaro con 30 imbarcazioni – aggiunge Daniela Cacciuto -. Per il prossimo anno il Governo tramite l’ICCAT (organismo europeo che decide…sul tonno, ecc..) aumenterà le quote di circa 1.100 tonnellate rispetto alle 3.304 tonnellate di quest’anno; di queste 1.100 di aumento, gran parte andrà esclusivamente, il 70%, alle tonnare fisse, ed il 30% alla cosiddetta pesca indivisa sportiva, questo per far sì che si riaprano le tonnare fisse di Favignana, chiuse da oltre un decennio, in quanto anche Favignana così come la Sardegna, è un sito di riproduzione del tonno rosso.»
«Il consorzio biotecnomares, poiché nel 2008, attraverso il partner Università di Bari ha ottenuto la riproduzione del tonno rosso – aggiunge Daniela Cacciuto -, ha inviato alla Regione Sardegna la proposta di istituzione del distretto del tonno ed ora finalmente si sta avviando la sua costituzione.»
«Quindi vorrei dire all’on.le Mauro Pili – conclude la dott.ssa Daniela Cacciuto – che tutto quanto ha detto è completamente falso.»
* Il Consorzio Biotecno-Mares ha sede a Cagliari ed è costituito da piccole, medie imprese e università. Gli scopi del Consorzio si riferiscono alla realizzazione di attività che permettano uno sviluppo tecnologico sostenibile, eco-compatibile e di qualità (soprattutto nel campo dell’acquacoltura) per permettere un miglioramento ambientale. Le principali attività del Consorzio sono lo studio e la realizzazione di sistemi di sviluppo di competenze e di progettualità di ricerca nel settore delle biotecnologie, nonché delle metodologie eco-compatibili e sostenibili del comparto dell’acquacoltura.
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