E’ stata pubblicata oggi la ripartizione dei fondi regionali per la pulizia dei corsi d’acqua per mitigare il rischio idrogeologico.
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È stata pubblicata oggi sul sito della Regione la determinazione che ripartisce i 16 milioni di euro stanziati dalla Giunta come contributo ai Comuni per la manutenzione dei corsi d’acqua e la mitigazione del rischio idrogeologico, a seguito di una delibera approvata lo scorso luglio su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini.
«La Regione è in prima linea nella lotta ai rischi idrogeologici e sostiene gli enti locali per permettere loro di svolgere le opere di prevenzione di propria competenza, che in mancanza di fondi rischierebbero di non essere realizzate – dice l’assessore Balzarini -. Interveniamo perciò con un contributo mirato e vincolato, in continuità con i 15 milioni già stanziati in precedenza, perché riteniamo queste attività fondamentali per la sicurezza dei cittadini.»
I fondi sono assegnati in tre quote: una prima quota è ripartita in proporzione alla lunghezza dei corsi d’acqua, mentre una seconda viene assegnata attraverso un punteggio che tiene conto di diversi elementi, fra cui la presenza di interventi precedenti, la collocazione all’interno o all’esterno di un centro abitato, la vicinanza di infrastrutture come scuole e ospedali, il fatto che si tratti di un corso d’acqua aperto o coperto. La terza quota, invece, è suddivisa in base alla popolazione residente, all’interno del territorio comunale, in aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata.
«La Regione è in prima linea nella lotta ai rischi idrogeologici e sostiene gli enti locali per permettere loro di svolgere le opere di prevenzione di propria competenza, che in mancanza di fondi rischierebbero di non essere realizzate – dice l’assessore Balzarini -. Interveniamo perciò con un contributo mirato e vincolato, in continuità con i 15 milioni già stanziati in precedenza, perché riteniamo queste attività fondamentali per la sicurezza dei cittadini.»
I fondi sono assegnati in tre quote: una prima quota è ripartita in proporzione alla lunghezza dei corsi d’acqua, mentre una seconda viene assegnata attraverso un punteggio che tiene conto di diversi elementi, fra cui la presenza di interventi precedenti, la collocazione all’interno o all’esterno di un centro abitato, la vicinanza di infrastrutture come scuole e ospedali, il fatto che si tratti di un corso d’acqua aperto o coperto. La terza quota, invece, è suddivisa in base alla popolazione residente, all’interno del territorio comunale, in aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata.
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