16 November, 2024
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E’ stato impiantato presso il Servizio di Diabetologia di Iglesias, un nuovo sistema hi-tech in aiuto dei diabetici.

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E’ stato impiantato presso il Servizio di Diabetologia di Iglesias, un nuovo sistema hi-tech in aiuto dei diabetici, il primo sensore per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) per la misurazione dei valori di glucosio fino a 90 giorni senza necessità di sostituzione, arrivato in Italia nella tarda Primavera di quest’anno. Il sistema di monitoraggio continuo del glucosio Eversense (Roche-Senseonic) misura continuativamente per 24 ore i livelli di glucosio nel sangue. I dati sul glucosio acquisiti dal sistema vengono automaticamente inviati al dispositivo mobile in possesso del paziente. Il sistema invia allarmi, avvisi e notifiche relativi ai valori del glucosio visibili in qualsiasi momento sull’app. Gli algoritmi predittivi avvertono il paziente di probabili episodi di ipo o iperglicemia. Il paziente può condividere questi dati con il proprio diabetologo in ogni momento attraverso il portale dedicato. Il sensore viene impiantato a livello sottocutaneo sulla parte superiore del braccio. È sufficiente un’incisione millimetrica per l’inserzione del sensore e lo si inserisce durante una seduta ambulatoriale.

La prima grande novità del sistema Eversense è la sua capacità di monitorare costantemente i livelli glicemici per un periodo di 90 giorni, rispetto ai 7 o 14 giorni dei sistemi per il contollo della glicemia non impiantabili disponibili sul mercato fino a questo momento. La seconda grande novità è che il sensore è sottocutaneo e non necessita di alcun ago che lo colleghi al trasmettitore ricaricabile, che è interamente rimovibile in modo semplice e senza rischi. I dati e l’andamento glicemico sono poi visibili sull’app di Eversense. Il trasmettitore attraverso suoni e/o vibrazioni avvisa l’utilizzatore quando i livelli di glucosio raggiungono valori troppo elevati o troppo bassi. Questo è un aspetto fondamentale soprattutto per coloro che soffrono di ipoglicemia inavvertita. Poiché essere avvisati in caso si determini il rischio di ipoglicemia contribuisce a evitare complicanze acute gravi, aiuta i familiari ad acquisire uno stato di maggiore serenità nella gestione quotidiana della malattia e riduce ricoveri ospedalieri inappropriati.

Stamane sono stati impiantati a Iglesias, presso il Servizio di Diabetologia dell’Ospedale Santa Barbara, dal TEAM Diabetologico coordinato dal dottor Giacomo Guaita con la collaborazione della coordinatrice infermieristica Anna Maria Cardia e delle infermiere Susanna Diana e Stefania Leoni, 2 sensori a 2 pazienti diabetici di Tipo1.

L’impianto è indolore, viene praticato in anestesia locale con un taglio assai ridotto. Si tratta di una vera evoluzione tecnologica, di alta precisione; rispetto ai sistemi tradizionali presenta  il vantaggio che il sensore non rischia di staccarsi in quanto è impiantato sotto cute, ed è migliorativo per la qualità di vita del paziente.

Gianluigi Rubiu (UDC
Il Tribunale di Nuor

giampaolo.cirronis@gmail.com

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