I gruppi di minoranza in Consiglio regionale sollecitano una commissione d’inchiesta su Ottana per capire le ragioni del fallimento e dare vita ad un nuovo progetto di sviluppo.
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I gruppi di minoranza in Consiglio regionale sollecitano una commissione d’inchiesta su Ottana per capire le ragioni del fallimento e dare vita ad un nuovo progetto di sviluppo.
«Ricostruire la storia dell’industria nell’area di Ottana per capire le cause del fallimento di un progetto che ha lasciato un territorio devastato dal punto di vista ambientale, economico-ociale ed occupazionale, nonostante l’enorme spreco di risorse pubbliche» ha spiegato il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi illustrando in una conferenza stampa la proposta del partito, sottoscritta da tutta l’opposizione e da alcuni esponenti della maggioranza.
Per il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis la commissione sarà anche il luogo in cui «per individuare gli interventi prioritari in quell’area che secondo noi devono essere principalmente due: la bonifica dei siti inquinati e la creazione di un grande polo dell’agro-alimentare, per restituire quelle terra alle sue vocazioni a dare a quelle comunità una occasione di riscatto».
Angelo Carta, capogruppo del Psd’Az, ha ricordato in apertura che «la zona industriale di Ottana nacque per contrastare il banditismo spingendo i pastori ad abbandonare le campagne ma quel progetto è fallito e, in questi decenni, si sono create le condizioni per costringere le popolazioni o ad emigrare o ad accettare tutto, compreso il deposito delle scorie nucleari». «Noi non ci stiamo – ha concluso – e vogliamo dare alla Sardegna centrale una vera opportunità di sviluppo, dando un ruolo centrale ai Comuni finora sempre esclusi dalle grandi scelte».
A nome dell’Udc il capogruppo Gianluigi Rubiu ha affermato che la crisi di Ottana, «come quella di tante altre aree della Sardegna da Portovesme a Porto Torres», è il risultato di una decisione precisa della Regione di “uscire” dal settore industriale. «Il sito di Ottana va restituito alla produzione – ha concluso – e sotto questo profilo immagino in quell’area la realizzazione di un grande polo regionale per la refrigerazione del latte”.
Il presidente del gruppo dei Riformatori sardi nelle conclusioni, ha messo l’accento sulla necessità di andare fino in fondo su quanto accaduto ad Ottana con la commissione d’inchiesta ma, soprattutto, «di indicare una via di sviluppo per la Sardegna, voltando pagine rispetto ad una stagione costellata di fallimenti che, nello specifico, ha aggravato la crisi ed il malessere delle zone interne della Regione».
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